Siamo veramente liberi?

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Siamo veramente liberi?

Postby Serenella » 31 Jul 2020, 19:37

a conquista della libertà è stata sempre uno degli obiettivi più importanti dell'essere umano.
Nei secoli si è lottato contro la schiavitù fisica e l'oppressione politica per il raggiungimento della libertà di parola,di stampa,di religione..
Questo è indubbiamente positivo:l'individuo è libero delle proprie azioni con l'unico limite (sanzionato dalla legge) di non ledere la libertà altrui.
C'è però un tipo di libertà che ancora non è stata conquistata.Si tratta di un tipo di libertà mentale e spirituale di cui ci troviamo privi e spesso non ce ne accorgiamo.
Dei "lacci"nascosti ci tengono legati e condizionano il nostro modo di vivere.
Il nostro agire è spesso indirizzato dagli stimoli di una società che (sempre più,anche attraverso i mass media) filtra le nostre idee.
E' la schiavitù della moda,del modo di parlare e di esprimersi,di culture e religioni di comodo,di una scienza onnipotente ma anche delle superstizioni,della tecnologia,delle tradizioni,dell'etica del momento,delle scelte politiche,del "così fanno anche gli altri".
La società inneggia al corpo magro :tutti magri e a far diete anche pericolose più per l'estetica che per la salute.La pelle abbronzata è di moda ed ecco l'abbronzatura ricercata in tutti i modi. In Oriente è l'esatto contrario er non sembrare contadine le donne vogliono la pelle chiara.
Gli abbellimenti di alcune tribù africane o asiatiche ci stupiscono ma anche le nostre mode non sono da meno (piercing, tatuaggi )che,per diverse persone,è l'unico modo di affermare la propria personalità,per rendersi "visibili".
Si spendono capitali per rinnovare l'abbigliamento solo per un cambio di moda che fa arricchire chi la lancia.
Il nome volgarizzato dei genitali maschili è il vocabolo più usato in assoluto (batte anche i nomi di "mamma" e "papà").La sessualità diventata quasi maniacale la si trova dovunque e ciò che è fisiologico e normale diventa offesa,battuta,barzelletta,vanto,satira,pubblicità.
La religione stessa diventa una schiavitù se lo spirito non è libero di esprimere se stesso nel suo amore verso Dio ed è impastoiato in regole e dogmi che rendono il cammino di fede una marcia su un terreno fangoso.
I mass media,per vie subdole e traverse indirizzano le nostre scelte politiche. Spesso ragioniamo con la testa degli altri :quello storico ha detto così,quel filosofo ha detto cosà ma è solo un'adesione ad un'idea oppure è un pensiero che avremmo avuto anche da soli? Riconosco che sapere ciò che ci hanno lasciato i grandi geni dell'umanità è importante perché è un'eredità culturale di valore ma ognuno,pur piccolo e semplice,contribuisce alla costruzione del tessuto umanitario con le sue idee:questa è vera libertà.
I nomi ripetuti ed inneggiati all'inverosimile di cantanti,attori ,sportivi,leader di vario tipo fanno in modo che per intere folle diventino gli idoli del momento per cui solo nominarli è soddisfazione(anche quando possono essere negativi come certi dittatori della storia)
Lavorare e guadagnare è normale per vivere ma l'avidità del possesso è un altro laccio per la libertà dell'uomo per cui può passare dalla libertà di lavoratore a schiavo di un lavoro.Per possedere quegli oggetti le cui immagini entrano giornalmente nelle nostre case si arriva anche a rubare o a mentire.E' vera libertà tutto ciò?
Ci preoccupiamo per il benessere del pianeta:il pericolo della sua rovina è sulla bocca di tutti ma chi rinuncia al riscaldamento,ai viaggi aerei,all'automobile ,al compiuter,al cellulare e a tutte le altre comodità che l'uomo si è creato?Almeno le industrie dovrebbero mettersi in sicurezza ma è sempre il denaro che ci lega .
Il corpo può essere schiavo o prigioniero o condizionato da poteri superiori ma lo Spirito è sempre libero perché Dio lo ha creato libero.
L'uomo si imprigiona con le proprie mani.Pensa di essere libero perché grida "Evviva,evviva!" o "Abbasso,abbasso".
Penso che buona parte degli adolescenti che si affacciano alla vita,consciamente o inconsciamente si rendono conto di questa schiavitù sociale;sono costretti ad accettare certi atteggiamenti per non essere emarginati,per non risultare dei fessi,ma ne soffrono.Così la vita viene a nausea,diventa una maschera,un'ipocrisia da cui fuggire con droga e alcolici.
Gesù ha tolto la maschera dell'ipocrisia dall'uomo,ha riscoperto la la sostanza,la Verità del suo essere aprendo le porte di una prigione che tiene schiavo lo Spirito delle idee umane ed ha dichiarato che questa Verità ci rende veramente liberi!
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Re: Siamo veramente liberi?

Postby rkive » 01 Aug 2020, 09:35

Una definizione di libertà che ho letto e che mi ha subito convinto è quella descritta da Luigi Giussani, nei libri Il Senso Religioso e All'Origine Della Pretesa Cristiana.

Per l'autore l'uomo è attratto dalle cose che gli piacciono, e quindi rischia di "provare" anche quelle che gli fanno del male.

Allora diventa decisivo non "provare", ma fare un' "esperienza elementare", cioè giudicare i desideri e le esperienze secondo un criterio che è dentro di noi, ma che non decidiamo noi.

Chiaramente per Giussani questo criterio è Gesù Cristo, che è venuto per rivelare all'uomo questa "drammaticità" della vita e indicare la vera soluzione.
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Re: Siamo veramente liberi?

Postby aorlansky60 » 17 Aug 2020, 15:48

NO

(per rispondere alla domanda del topic)

Crediamo di esserlo, ma non lo siamo. Ci fanno vivere facendoci credere di essere in una "democrazia" chiamandoci a votare di tanto in tanto (per i più fortunati, come i popoli "occidentali") mentre in realtà siamo sotto il controllo del "grande fratello", per quanto riguarda il livello umano. Per i poveracci che hanno la sventura di nascere in Africa o in Asia, è anche peggio.

Ma esiste un livello -del male- ancora più elevato del primo, più subdolo e più potente: si tratta di colui che Gesù Cristo definì "il principe del mondo"... (Vangelo di Giovanni, 14,30)
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...
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