Anche quest'anno, pur in mezzo a mille traversie e difficoltà, siamo giunti al Giorno del Ricordo, che il Presidente Carlo Azeglio Ciampi desiderò fosse dedicato alla lettura, allo studio e alla riflessione sulla storia della nostra nazione e dei territori che ne fecero un tempo parte. Come da lunga tradizione, desidero inviare i miei auguri a tutti i fratelli esuli dell'Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, agli amici croati e sloveni di mente aperta, e agli italiani tutti che vorranno utilmente impiegare questo giorno a ricordare o approfondire gli eventi che portarono all'Esodo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_del_ricordo
Credo quest'anno sia inutile tentare di mettere assieme una piccola rassegna stampa, anche perché i quotidiani on-line presentano ormai quasi tutte le notizie troncate alla terza-quarta riga per i non abbonati. Desidero piuttosto tratteggiare il lungo e faticoso percorso che è stato fatto, anche in epoca contemporanea, con due immagini altamente simboliche: il presidente Cossiga che nel 1992 da solo si inginocchia alla foiba di Basovizza, e il presidente Mattarella assieme al presidente sloveno Pahor sullo stesso luogo, mano nella mano, nell'estate del 2020.
Me lagrima 'l quor vedendo,
muxi sconossudi e strani
passegiar in 'ste contrade
lassade e abandonade
de veci polesani.
Però grave; una speransa xe,
che un bel giorno
anche i novi rivai
ghe volara ben
a 'sti veci ricordi
de secoli tramandai.
Mi lacrima il cuore vedendo
volti sconosciuti e strani
passeggiare in queste contrade
lasciate e abbandonate
dai vecchi polesani.
Però grave; c'è una speranza,
che un bel giorno
anche i nuovi arrivati
vorranno bene
a questi vecchi ricordi
da secoli tramandati.
(Estratto da: Lagrima, di Vladimiro Gagliardi)