Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

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Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 15 Oct 2021, 11:35

Con il tema che vado qui ad aprire, vorrei cercare di fare una riflessione sui tempi economici attuali, con la speranza di riuscire a coinvolgere nella discussione altri utenti del forum.

Per quanto stà accadendo (già da alcuni anni in verità) vedo quotate in borsa valori di Wall Street le azioni di alcune società private come Apple Microsoft Google Amazon Facebook e Tesla, tanto per citare i casi più eclatanti, che hanno raggiunto una capitalizzazione a dir poco "FOLLE", si pensi solo che Microsoft, Apple e Amazon capitalizzano attualmente 2000 (duemila) miliardi di US $ quando non addirittura oltre quella soglia... per rendere meglio l'idea a chi legge e che magari non è particolarmente "ferrato" di numeri economici, ricordo che il PIL di un Paese come l'Italia (fatto di 60 milioni di cittadini, non l'ultimo tra i Paesi sulla faccia della Terra in quanto rientrante nella classifica OCSE dei maggiori 30 Paesi industrializzati a livello globale) è attualmente pari a 1850 miliardi di US $ (cito il dollaro USA come unità di misura in quanto essere "la" valuta di riserva a livello mondiale e quella maggiormente richiesta in fatto di intescambi commerciali tra società di diversi Paesi di appartenenza).

Questa situazione (di cui non stò ora a descrivere "la fonte" ed il "perchè" si è venuta a creare perchè dilaterebbe di molto il ragionamento) ha portato negli ultimi tempi a casi estremi, come per esempio il fatto che "il signor Amazon"(Besos) e "il signor Tesla"(Elon Musk) si sono così arricchiti privatamente, da riuscire a finanziare di proprio la ricerca e sviluppo fino a realizzare navicelle spaziali per viaggi inter-orbitali attorno alla Terra per facoltosi "passeggeri" (prezzo del singolo "biglietto" = 200.000 US $)...

Una volta, tanto tempo fa quanto "i tempi erano ancora normali", erano solo Stati Sovrani (come USA e URSS, con centinaia di milioni di cittadini) dalla capacità economica davvero forte ed elevataa potersi permettere questo tipo di attività...

Ora invece i proprietari di quelle soc. private (sottolineo PRIVATE) che ho citato, riescono a fare altrettanto...

Ci sarebbe poi molto da dire sul fatto che mentre facoltosi "viaggiatori" possono permettersi il costo del biglietto di cui sopra, sul pianeta Terra "il mondo" attualmente costituito da oltre 7 miliardi di esseri umani vede una buona parte di essi (almeno un miliardo ma verosimilmente il dato potrebbe essere superiore) che ha quotidianamente problemi con la fame (nel senso che non tutti i giorni sanno se riusciranno a nutrire se stessi e i propri figli)... per dare l'idea, noi benestanti cittadini occidentali quando apriamo il rubinetto dell'acqua dolce di casa, sappiamo con certezza che da esso sgorgherà acqua potabile, mentre "quel miliardo di esseri umani" citato prima non possiede nemmeno "il rubinetto" in casa propria e va già bene se dispongono di una "casa"... definirla "casa" poi, secondo i criteri cui siamo abituati noi "occidentali", è puro eufemismo...

A me quest'ultima considerazione appare come una folle aberrazione in grado di testimoniare adeguatamente la follia dei tempi attuali che siamo costretti a vivere; intendiamoci: purtroppo, "la fame nel mondo" è sempre esistita nei paesi "sottosviluppati" (Africa in particolare... sottosviluppati non per loro volere ma per volere "dell'occidente" e anche qui ci sarebbe da aprire una "parentesi" alquanto lunga...), ma mai prima d'ora la forbice tra "ricchi facoltosi" e "disperati poveracci" ha raggiunto nei numeri tali proporzioni da raccontare il paradosso dei tempi attuali...

Il paradosso della situazione, l'altro paradosso, è che società private come quelle citate fanno letteralmente "il bagno nell'ORO" grazie agli investitori che continuano a riversarvi "soldi e ancora soldi" mentre interi Stati Sovrani (come l'Italia) hanno difficoltà a mantenere politiche di WELFARE dirette ai propri cittadini... pensateci un pò: i soldi per LA SANITA' PUBBLICA, LA SCUOLA, LA RICERCA, non ci sono mai e si fanno fatica a trovare a livello pubblico... mentre invece per quelle società private (e per chi specula in Borsa...) i soldi non mancano mai... [:-j] [:-!] ...bizzarro, non è vero?... [J-,]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby rkive » 15 Oct 2021, 15:54

Una delle tante follie delle economie dei paesi industrializzati.

La mia speranza è che quando questi paesi si autodistruggeranno per l'inquinamento, i paesi poveri dell' Africa e dell' Asia possano rinascere con un'economia a misura d'uomo e della natura.

O per chi ci crede il Giudizio Universale... [&:-S]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 18 Oct 2021, 09:17

Caro Alain, io la soluzione ce l'ho in tasca da un sacco di tempo: si chiama socialismo democratico. Non è peraltro una soluzione difficile da trovare, in quanto i paesi che vantano lunghe tradizioni socialdemocratiche (paesi nordici, Germania) vengono costantemente citati come esempi paradigmatici da seguire.

Negli ultimi decenni, in particolare dalle nostre parti, si è perpetrato un efficacissimo lavaggio del cervello per cui un'incredibile percentuale di popolazione a bassa-bassissima istruzione s'è convinta che il liberismo sfrenato sia la soluzione ai loro problemi: basta aspettare un po', e arriverà anche il loro turno di diventare ricchi come Besos, Musk, Zuckerberg, Berlusconi. I quali intanto possono continuare a inviare indisturbati nella spazio il capitano Kirk, ineffabile segno di progresso della civiltà.

Sai cosa ti dico?! Non han voluto la socialdemocrazia? E si tengano il liberismo! Ormai ho smesso di preoccuparmi del destino degli stupidi e degli ignoranti.

Nel frattempo, siccome ormai sono note le mie facoltà divinatorie, ti predico la prossima crisi mondiale che ridurrà il pianeta a vestirsi di stracci: lo scoppio della bolla speculativa sui bitcoin.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 18 Oct 2021, 18:24

caro Marco

Sapendo quanto Tu sia sensibile verso determinati argomenti (come quello che ho qui deciso di aprire)
davo per certa la tua risposta, era solo questione di tempo.

Dici bene circa la "potenziale" prossima "bolla" pronta a scoppiare, quella del "bitcoin"... ma questa è solo "una delle tante" in atto, purtroppo il fatto è che il mondo, attualmente, è pieno saturo di "bolle" speculative pericolosissime pronte a scoppiare, come se la lezione del 2007 non avesse insegnato nulla... il paradosso è che le Banche Centrali stanno inondando di liquidità queste "bolle" speculative mentre per l'economia reale (famiglie e imprese) restano solo le briciole e forse nemmeno quelle...

Vi rivelo solo un dato che riesce a spiegare l'enorme polveriera sulla quale siamo seduti tutti quanti : a livello globale, "il mondo" intero annovera 300.000 miliardi di US $ di DEBITO AGGREGATO (pubblico + privato) riferito a luglio 2021... con questa situazione non si va da nessuna parte, se non verso la DEFLAZIONE SECOLARE assicurata.

Quello che servirebbe, per risolvere in qualche modo questa situazione stagnante priva di prospettive, è un "RESET" di portata storica che però, per come siamo messi, farebbe MOLTO MALE a tutti... e nel frattempo ci si è messa di mezzo pure la pandemia (o forse sarebbe più corretto dire che "l'hanno voluta mettere in mezzo" e non aggiungo altro...)

Il problema vero è che il mondo occidentale non si è mai veramente ripreso dalla crisi globale del 2008, quella che si inaugurò con il crack di Lehman Brothers e l'immediatamente successiva crisi di liquidità... per riparare a questo, le Banche Centrali (Fed in testa seguita a ruota dalla BCE) hanno immesso una irragionevole massa di denaro liquido che è andata prevalentemente a confluire "in borsa", ecco spiegata la vertiginosa capitalizzazione raggiunta ultimamente dalle società che ho citato... [:-|]

Tu mi parli di soluzione quale la "socialdemocrazia", sai che ti dico caro Marco? Che ormai è troppo tardi, anche se lo volessimo. Hanno innescato un sistema tale, da vero e proprio "cul de sac" dal quale non si esce. Le Banche Centrali sono diventate l'organo direttivo a livello mondiale che si è sostituito alla POLITICA di concertazione tra Stati, ormai decidono e determinano loro le scelte di politica monetaria che poi va ad abbattersi sui Paesi e sui suoi cittadini... I vari Biden, Macron, Merkel, Draghi, Johnson cercano di trasporsi verso i cittadini, ma è una falsa illusione, perchè il comando VERO ce l'hanno le Banche Centrali o meglio i loro boards direttivi.

Non è affatto esagerato affermare che quelli che stiamo vivendo sono TEMPI DA REGIMI TOTALITARI IMPOSTI DALLE BANCHE CENTRALI CHE SI SONO TOTALMENTE SCORPORATE DAI PROPRI STATI DI APPARTENZA FINO AD ASSUMERE AUTONOMIA PROPRIA.

Una volta, 50anni fà, era la POLITICA che dettava legge. Oggi (dal 2008 a dir la verità) a dettare legge sono le Banche centrali con la "turbo finanza".

Hanno innescato un circolo vizioso di proporzioni tali che non possono più fare a meno di alimentare, perchè altrimenti se decidessero di fermarsi determinerebbe un crollo dei mercati finanziari senza precedenti dalle conseguenze DISASTROSE a riversarsi poi sull' Economia reale di famiglie ed imprese...

Io temo che la prossima crisi economica avrà proporzioni tali da far sembrare "una passeggiata nel bosco" quella del 2008... e non dico altro... sono preoccupato sopratutto per le giovani generazioni, perchè saranno soprattutto loro ad essere impattate maggiormente, non una questione di "se" ma di "quando"...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 26 Oct 2021, 08:30

Capisco bene il tuo discorso del "siamo già oltre"... Comunque, esattamente come con l'ecologia del pianeta - dove è ben noto che "siamo già oltre" e anche da parecchio tempo - occorre comunque combattere e invertire quanto prima la tendenza, perché in ogni caso al peggio non c'è mai fine. Il percorso verso il peggio deve essere arrestato. Occorre sempre tenere ben presente che non è vero che per risalire bisogna prima toccare il fondo: quando si tocca il fondo spesso poi si comincia pure a scavare e si va sempre più giù, più giù...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 26 Oct 2021, 09:09

"Il percorso verso il peggio deve essere arrestato."


dici bene, caro Marco, dici giusto.

Ma non è così semplice riuscire a farlo.

Saprai certamente chi è un certo Jean Claude Junker, che fu presidente della Com.UE dal 2014 al 2019;

Nel 1999 egli rilasciò un intervista al settimanale tedesco Der Spiegel;
una delle sue dichiarazioni riportata come tale (la cui gravità di fondo deve essere sfuggita alla maggioranza dei lettori) così diceva:

«Noi prendiamo una decisione riuniti in privato, poi la annunciamo pubblicamente e aspettiamo di vedere cosa succede. Se non provoca eccessive rimostranze popolari, significa che la maggioranza delle persone non è in disaccordo, allora noi andiamo avanti con la proposta successiva, e così via, lentamente passo dopo passo.».

La casalinga di Voghera come il pensionato di Macerata o l'agricoltore di Agrigento poco nulla sanno delle decisioni politiche che vengono prese "al vertice" in cabina di regia... il problema è infatti la "consapevolezza" che non tutti hanno (direi anzi solo una minoranza significativa di persone tra i 500 milioni di cittadini Europei) e proprio su questo "giocano" coloro che hanno progettato e fin qui realizzato il "sistema" imperante, che vede la BCE come punta di diamante a livello decisionale.

Non è facile riuscire ad arrestare un "processo in corso" di realizzazione se la maggioranza di cittadini lo accettano passivamente perchè non ne conoscono [o nemmeno sono interessati a conoscere] "i dettagli" e "i fini" che vi stanno "dietro"...

Saprai certamente chi fu un certo Henry Ford, colui che cambiò, stravolgendola nei numeri, l'industria americana del tempo in cui visse (prima metà del 900); in una delle sue più famose affermazioni, egli ebbe a dichiarare :

"Se i cittadini americani conoscessero le fondamenta e i dettagli che costituiscono 'il sistema' bancario Americano, muoverebbero compatti alla Rivoluzione il giorno dopo."

Ha quasi dell'incredibile come la Storia ami ripetersi nel corso del tempo...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 26 Oct 2021, 10:11

aorlansky60 wrote:La casalinga di Voghera come il pensionato di Macerata o l'agricoltore di Agrigento poco nulla sanno delle decisioni politiche che vengono prese "al vertice" in cabina di regia... il problema è infatti la "consapevolezza" che non tutti hanno (direi anzi solo una minoranza significativa di persone tra i 500 milioni di cittadini Europei) e proprio su questo "giocano" coloro che hanno progettato e fin qui realizzato il "sistema" imperante, che vede la BCE come punta di diamante a livello decisionale.


Ma difatti io sono contrarissimo alla democrazia diretta. Come il recente fugace episodio del MV5S in italia (già in fase calantissima e spero quindi definitivamente concluso) ha chiaramente dimostrato, non basta mandare persone qualsiasi, magari anche brave e oneste non dico di no, nelle "stanze dei bottoni". Servono persone preparate e determinate. MOLTO preparate, perché i temi non sono semplici, e gli avversari hanno soldi a valanghe per pagare intere legioni di avvocati/tecnici/tirapiedi/corruttori che preparino campagne di lobbismo, disinformazione e propaganda.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 27 Oct 2021, 11:31

@ HIGH

Nel tuo ultimo intervento caro Marco, scorgo due concetti, uno al quale sono in disaccordo e l'altro in totale accordo :

"io sono contrarissimo alla democrazia diretta" non può trovarmi d'accordo; in base al principio che ogni essere umano (cittadino in questo caso) ha il diritto di esprimersi e far sentire la propria voce, "anche" tramite IL VOTO politico.

il tuo pensiero critico rivolto alla compagine politica "5stelle" mi ritrova in totale accordo; non si tratta purtroppo di "soli improvvisati", forse lo sono la maggioranza dei parlamentari che vi aderirono prima di essere votati, ma alla base di questo movimento c'è la filosofia di pensiero di Casaleggio "senior" (ormai passato a miglior vita) che se uno si prendesse il tempo di approfondire, arriverebbe alla conclusione di "stare alla larga" quanto più possibile da questa compagine politica, in quanto la più anti-democratica a livello nazionale, non per niente sono "molto vicini" alla Cina, non a caso un Paese guidato e diretto da un regime totalitario...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 27 Oct 2021, 17:21

aorlansky60 wrote:"io sono contrarissimo alla democrazia diretta" non può trovarmi d'accordo; in base al principio che ogni essere umano (cittadino in questo caso) ha il diritto di esprimersi e far sentire la propria voce, "anche" tramite IL VOTO politico.


Temo di non essermi spiegato bene: intendevo dire che sono per una democrazia indiretta/rappresentativa, com'è sempre stata in realtà quella italiana (e di cui Casaleggio intendeva far polpette).
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 27 Oct 2021, 17:48

@ Marco

grazie per aver chiarito ciò che avevo male interpretato (chiedo scusa per il "misunderstanding") [:)]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 30 Oct 2021, 17:10

In questi giorni a Roma stà andando "in scena" il G20 (questa "teatralità" mediatica a livello politico è un [cattivo] segno dei tempi attuali: 50, 40 o 30 anni fà, erano stars del Rock o del Cinema a far "scena" e spettacolo, mentre gli esponenti politici di vertice mondiale erano relegati a visione più defilata... al giorno d'oggi le "stars" system sono i vari Biden, Johnson, Draghi, Macron, Merkel, Putin, Xi Jinping e compagnia, ingigantiti dai media... [:-I] davvero pessimo segnale...);

Uno degli argomenti che sarà maggiormente dibattuto è "ovviamente" quello del "mutamento climatico" del pianeta(sic)... [:-j]

Tralascio di esporre la mia posizione in materia,
quello che vorrei fare è semplicemente "mettere sul tavolo" di discussione alcuni dati statistici, per poi avviare qualche spunto di riflessione :


la Cina (con 1,4 miliardi di esseri umani) è responsabile del 27% di emissione in atmosfera di CO2;
in questo ruolo gioca molto anche il fatto che la Cina è stata delegata, dai "Paesi Occidentali", sito di produzione mondiale di qualsasi settore merceologico ormai da 20 anni (da quando cioè la Cina è stata fatta entrare nel WTO -World Trading Organization- nel 2001).

gli USA + Canada (con i loro 350 milioni di cittadini) sono responsabili del 20% di emissione in atmosfera di CO2;

l'India (un Paese spesso sotto-stimato, con 1,3 miliardi di esseri umani) è responsabile del 12% di emissione in atmosfera di CO2; come la Cina, l'India stà attraversando da 20 anni -almeno- un processo di radicale mutazione della propria società, una volta prettamente agricola, ora assai più fortemente industrializzata.

l'Europa (ovvero l'UE a 27 Stati membri) con i suoi [quasi] 500 Milioni di cittadini è responsabile del 10% di emissione in atmosfera di CO2;

la Russia (160 milioni di cittadini) è responsabile del 8% di emissione in atmosfera di CO2;

il Giappone (con 120 milioni di cittadini) è responsabile del 5% di emissione in atmosfera di CO2;

il resto del mondo (3 miliardi di persone: Asia, Australia, Africa, Oceania, Centro e Sud America) è responsabile del 18% di emissione in atmosfera di CO2;


Dove voglio arrivare? ...a questo :

l'UE (per voce di Ursula von der Leyen) ha recentemente annunciato di voler porre fine allo sfruttamento di "carbon fossili" (carbone e petrolio soprattutti) per produrre ENERGIA, rendendo 100% "green power" (o "carbon free") il territorio Europeo per il 2030.

la Cina e l'India le hanno già fatto "la pernacchia" di rito, la prima annunciando che per quanto le riguarda "non se ne parlerà se non entro il 2060", la seconda addirittura non ha messo un limite di tempo circa lo sfruttamento di "carbon fossili". (la Cina ha peraltro recentemente approvato un piano di ampliamento per altre 40 nuove centrali a carbone...)

i nord americani (USA Canada) hanno per ora preso posizione "ambigua": pur possedendo un certo numero di reattori nucleari sul proprio territorio, questi non sono sufficienti ad assorbire interamente la domanda di energia (case private+industria) del proprio mercato interno. È quindi ipotizzabile che non potranno rinunciare -se non solo in parte- allo sfruttamento di "carbon fossili" ancora per molto tempo dopo il 2030.

Quindi, il mio dubbio (e la domanda che rivolgo a chi legge) è questo :

senza considerare cosa decideranno di fare gli altri "players" (Russia Giappone e Resto del Mondo),

che ce ne faremo noi Europei del primato di ritrovarci 100% "green power" nel 2030 (ammesso e non concesso che tale obiettivo venga raggiunto...), sapendo di contare solo per il 10% a livello globale, quando i principali Paesi su scala mondiale per emissione di CO2 (Cina + India + USA + Canada = 60%) continueranno allegramente ad emettere CO2 in atmosfera [:-|] sfruttando ancora i famigerati "carbon fossili" come propellente primario ??? [:-j]

Si, certo, uno potrà dire : beh, in Europa si vivrà meglio, dato che si respirerà aria più "pulita"... [:-I] a parte che quest'ultima considerazione sarà tutta da vedere, ma se gli altri Paesi e Continenti citati continueranno ad inquinare come stanno facendo al presente, non è che IL PIANETA potrà considerarsi "fuori pericolo" nel 2030... [:-I]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby maomac 2 » 30 Oct 2021, 19:38

A parte il fatto che non credo che in Europa si riesca a raggiungere il 100% di green power ma anche se si riuscisse sarebbe un bagno di sangue. Avremmo dei costi altissimi da sopportare sia come privati che come imprese che impoverirà il nostro vecchio continente alla faccia della Cina India e paesi limitrofi che se ne infischiano dei problemi ambientali.
Comunque io trovo insopportabile imporre come sta avvenendo la mobilità elettrica, la trovo una scusa per farci cambiare le auto per arricchire i soliti noti e poi trovarci negli anni a dover smaltire una marea di batterie. Poi non è altro che spostare l'inquinamento, in quanto le centrali elettriche producono elettricità usando carbone e petrolio e quindi non vedo dove sia il guadagno per il pianeta, il solo nominare nucleare fa insorgere un mare di proteste delle solite associazioni che vorrebbero farci tornare al medio evo e forse anche li si inquinava troppo. Stiamo vivendo un periodo dove esiste un no a tutto quello che si vuol fare, per poi pigliarlo in quel posto senza dire niente.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 31 Oct 2021, 09:27

@ Maomac

Premesso che una volta letto il tuo intervento, concordo al 100% con Te,

andando nel dettaglio :


"A parte il fatto che non credo che in Europa si riesca a raggiungere il 100% di green power ma anche se si riuscisse sarebbe un bagno di sangue. Avremmo dei costi altissimi da sopportare sia come privati che come imprese che impoverirà il nostro vecchio continente alla faccia della Cina India e paesi limitrofi che se ne infischiano dei problemi ambientali."

Infatti. Parto dal presupposto (così rivelo in qualche modo anche la mia posizione in materia, assai sospettosa verso gli "entusiasti" della transizione "green", non tanto verso la massa di giovani che sono "strumentalizzabili" e "strumentalizzati", ma per chi vi stà "dietro", parlo di "corporations" multinazionali, sempre molto "attente" nel saper "leggere" i tempi e cogliere le opportunità...) che ormai ai giorni nostri, l'obiettivo primario da raggiungere è "IL PROFITTO", ed ho ragione di credere che dietro queste sventolate affermazioni "salviamo il pianeta" ci sia chi ha già calcolato e previsto UN MARE DI PROFITTI da riversare come costi da sostenere al ceto medio europeo, famiglie ed imprese. Il paradosso sarebbe poi quello di versare "lacrime e sangue" per raggiungere il traguardo prospettato, mentre "gli altri" (Cina e India in particolare) se ne "stra-fregano"...



"Comunque io trovo insopportabile imporre come sta avvenendo la mobilità elettrica, la trovo una scusa per farci cambiare le auto per arricchire i soliti noti e poi trovarci negli anni a dover smaltire una marea di batterie."

Altra osservazione pertinente, che mi ritrova d'accordo. Dal 2010 posseggo una Toyota Prius "ibrida" (di terza generazione) di cui sono stra-contento. Feci questa scelta anche con la convinzione di "dare un contributo all'ambiente", come ci vollero far credere. Quello che non ci dissero, però (e che stanno continuando a celare) è che :

1) produrre un automobile con tecnologia ibrida ha un impatto ambientale assai più critico che produrre una pari auto convenzionale a propulsione "benzina" o "diesel" (la criticità è da vedere nella produzione della batteria di supporto al motore termico convenzionale; per un auto "full electric" l'impatto è lo stesso se non maggiore).

2) una volta "finite" (parlo del loro tempo di servizio che non è eterno) le batterie di un auto ibrida o di un auto "full electric" presentano UN ENORME PROBLEMA per quanto riguarda il loro smaltimento; allo stato attuale sono pochi gli utenti che posseggono una auto ibrida o "full electric", ma se la massa di consumatori a livello mondiale tenderà a seguire le "sirene" pubblicitarie delle case automobilistiche (che si stanno tutte rapidamente convertendo "all'elettrico") ben presto avremo un altro GROSSO problema da risolvere : un ENORME NUMERO DI BATTERIE esauste e terminate che si dovranno mettere... dove? Non è possibile riciclarle, è tutto materiale che dovrà essere messo "da qualche parte" (in un enorme sito di discarica predisposto allo scopo? sotto terra? a me questa faccenda ricorda "in piccolo" il problema MAI RISOLTO dello stockaggio delle SCORIE NUCLEARI dei reattori già esistenti dagli anni 60...)
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 03 Nov 2021, 13:02

Mi trovo in disaccordo. A mio parere il passaggio verso energie rinnovabili o eco-compatibili ormai è comunque ineluttabile, per una serie infinita di ragioni che non perdo neppure tempo ad elencare. Di fronte a questo scenario possiamo come di consueto arrivare in ritardo e fare poi una gara ad inseguimento che come sempre perderemo, oppure darci dentro con coraggio e determinazione e raggiungere un ruolo da leader tecnologici in questo nuovo (nuovo si fa per dire) settore. Credo sia inutile precisare che a mio parere dobbiamo cercare in tutti i modi di essere leader mondiali.

Il ricorso al nucleare ormai è completamente privo di senso: l'uranio è un elemento rarissimo sulla Terra, al confronto del quale il petrolio è abbondante. Discorsi di sicurezza e stoccaggio delle eterne scorie a parte (anche questi risparmiamoceli: sono arcinoti) ormai comunque non è nemmeno da prendere in considerazione.

Ho anch'io qualche perplessità sulle auto elettriche: mi pare infatti che nonostante decenni e decenni di sforzi sia una tecnologia sempre a livello prototipale, con grossi problemi per quel che riguarda l'autonomia, la durata, il tempo di ricarica, e soprattutto i costi, che per ragioni a me imperscrutabili rimangono sempre stallari rispetto a quelli di un'automobile convenzionale. Ho l'impressione che, rispetto a tutto il resto (energia elettrica, riscaldamento domestico, ecc.) le automobili saranno tra le ultime cose a cambiare. Per ora non mi sembra si possa veramente andare oltre la soluzione ibrida. Vedremo.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby maomac 2 » 03 Nov 2021, 20:38

Ho l'impressione che, rispetto a tutto il resto (energia elettrica, riscaldamento domestico, ecc.) le automobili saranno tra le ultime cose a cambiare. Per ora non mi sembra si possa veramente andare oltre la soluzione ibrida. Vedremo.

Io ho come l'impressione che siano le prime cose che vogliono farci cambiare, basta vedere la pubblicità che ci propinano ogni giorno sui vari massmedia ed è quello che a me fa sentire puzza di bruciato.
Come pure trovo strano che tutto ciò che è riciclato deve costare di più, se vuoi invogliare la gente a dirigersi su articoli prodotti con materiali riciclati devi proporli almeno allo stesso prezzo degli articoli prodotti con metodi di produzione tradizionali.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby Duke59 » 04 Nov 2021, 10:26

Per quel che so e che ho letto credo che le auto elettriche siano una falsa soluzione ai problemi dell'inquinamento e del riscaldamento globale.

Infatti la produzione e lo smaltimento delle batterie di accumulatori necessarie al loro funzionamento pone una serie di problemi ecologici (emissioni abbondanti di CO2 nella fase di fabbricazione e gestione delle batterie esauste) e sociali (miniere da cui si estraggono i minerali necessari in cui vengono fatti lavorare veri e propri schiavi) al momento irrisolti.

Inoltre si parla poco dei pericoli correlati alle auto elettriche in caso di incidenti perchè su taluni modelli il voltaggio delle batterie può arrivare fino ad 800 Volt in corrente continua (si considera pericoloso un voltaggio superiore ai 100 Volt) e se a causa di incidente parti metalliche dovessero accidentalmente restare sotto tensione chi le tocca potrebbe restare folgorato.

https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/24-03-2021/batterie-auto-elettriche-come-funzionano-come-ricaricarle-4001596659722.shtml

Forse una possibie via di uscita saranno i biocarburanti di quarta generazione

https://www.aquilaenergie.it/i-biocarburanti-cosa-sono/
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 04 Nov 2021, 11:29

Negli ultimi decenni è prevalsa la strategia di forzare alcuni cambi di passo tecnologici che, lasciati al loro corso, richiederebbero tempi molto molto lunghi, anche per la (giusta, secondo me) inerzia dei cittadini ad acquistare prodotti nuovi e poco collaudati al posto di altri che si conoscono bene e tutto sommato sono sempre andati benissimo. Le ragioni sono molteplici; le principali sono sicuramente sostituire prodotti eccessivamente energivori, sostituire prodotti inquinanti con altri che lo sono meno o sono maggiormente riciclabili o di più lunga durata, mantenere un primato tecnologico e d'innovazione, e non per ultimo mantenere la ricerca tecnica e l'economia in costante movimento.

Un esempio recente è la sostituzione forzata delle lampade ad incandescenza, prima con lampade a fluorescenza (e a mio parere fu un passo forzato verso una tecnologia molto costosa, poco soddisfacente dal lato estetico e con un sacco di problemi per quanto riguarda i tempi di accensione e la durata delle lampade, e discutibile dal lato dell'impatto ambientale) e più recentemente verso i LED (anche qui tecnicamente ed esteticamente ci sarebbe molto da ridire, solo negli ultimi 2-3 anni con i led filamentari a mio parere si è centrato il bersaglio; comunque è innegabile che il risparmio energetico sia gigantesco).
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 04 Nov 2021, 11:37

HIGH ha scritto :

"Mi trovo in disaccordo. A mio parere il passaggio verso energie rinnovabili o eco-compatibili ormai è comunque ineluttabile, per una serie infinita di ragioni che non perdo neppure tempo ad elencare."

Quello che sostieni mi sembra giusto e mi trova d'accordo in linea generale.

Ciò che a me fa venire molti dubbi sono "i tempi" di tale transizione e la profonda divisione ideologica sull'argomento in atto tra Paesi "occidentali" da una parte e Paesi quali Cina e India dall'altra... Vorrei chiedere a Greta Tundberg (le cui ragioni di fondo sono giustissime in materia ecologica) di andare a protestare non solo in Europa o presso l'ONU, ma anche in India e in Cina per verificare il riscontro che otterrebbe [:-I] (la Cina ha appena annunciato un piano di ampliamento dello sfruttamento del CARBONE, tramite 40 nuove centrali da realizzare nel prossimo immediato futuro, questa è la risposta della Cina all'Occidente intento a discuterne a Glasgow, sede che i cinesi hanno ovviamente declinato della propria presenza...) [:-j]

C'è anche dell'altro da dire in materia :

uno non qualunque come CARLO RUBIA (Nobel per la Fisica nel 1984) non più di 10anni fà dichiarò che "per soddisfare la domanda energetica di un Paese come l'Italia, 60 milioni di abitanti tra FAMIGLIE IMPRESE e INDUSTRIA, al ritmo di assorbimento cui sono abituati gli Italiani col loro normale tenore di vita domestico, non basterebbe tappezzare di PANNELLI SOLARI una SUPERFICIE ESTESA QUANTO LA REGIONE CAMPANIA..." ...e se lo dice lui c'è da credervi... È molto facile ragionare per slogan del tipo "usate pannelli solari e pale eoliche al posto di CARBONE e PETROLIO" credendo di risolvere velocemente "il problema" che in realtà è assai più complesso perchè chiama direttamente in causa ognuno di noi cittadini comuni...

Infatti, il fattore (e la domanda) è : quanto sono disposti a rinunciare i cittadini (non solo Italiani) in fatto di consumo di energia nelle proprie case, per soddisfare la priorità di INQUINARE DI MENO??? ...perchè ogni lampadina che accendiamo in casa (per non parlare di elettrodomestici più VORACI come LAVATRICE, ASCIUGATRICE, FORNO ELETTRICO ed altri) richiedono ENERGIA ALLA FONTE, e alla fine E' LA SOMMA CHE FA IL TOTALE...

A questo proposito temo anche che non tutti saranno d'accordo : tu prova a fare la stessa domanda in India e in Cina... Credo che la risposta della maggioranza di cittadini possa riassumersi così : "voi occidentali è da molti decenni che vivete nel benessere all'interno delle vostre case, grazie ad un modello di tipo industriale che voi stessi avete creato; adesso che anche noi stiamo raggiungendo il vostro "modello" industriale e domestico, voi ce lo vorreste togliere, dopo che ne abbiamo beneficiato per così poco tempo ???..." e stò parlando di quasi 3 miliardi di esseri umani, concentrati in Cina e in India...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 06 Nov 2021, 10:29

Come immaginavo (e prevedevo), [:-j] le cose non stanno andando affatto "bene" (parlo del "Cop26" di Glasgow)... troppo distanti gli interessi ECONOMICI (che per alcuni Stati quali Cina e India sono la priorità assoluta da perseguire, e che anche per altri come gli USA rimangono di importanza significativa) rispetto ai "campanelli d'allarme" fatti suonare più volte dalla comunità scientifica (quella che ha allo studio e in monitoraggio il clima della Terra)...

Ci sarebbe anche da fare chiarezza su alcuni termini usati dai media sul tema in oggetto : quando questi citano "Pianeta Terra in pericolo" oppure "Pianeta Terra da salvare", sbagliano completamente "target"; la Terra non teme assolutamente nulla, nemmeno quel poco di inquinamento prodotto dalla razza umana che se a noi sembra ingente, in proporzione è nulla rispetto a quello che la Terra ha subìto nel corso delle sue diverse ere geologiche, soprattutto nella fase di formazione delle sue placche tettoniche primarie (la "crosta" terrestre così come arrivata ai giorni nostri)... La verità è che in pericolo e in forte rischio siamo "NOI" umani come attuale razza dominante, e a seguire tutti gli altri esseri biologici viventi: mammiferi animali, volatili e pesci... [:|]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 10 Nov 2021, 17:46

Il "Cop26" di Glasgow si stà miseramente trascinando verso la conclusione senza molte prospettive.

Significativo che dei 4 Paesi maggiormente coinvolti nella problematica "sfruttamento fossili"(Carbone e Petrolio) ovvero Arabia Saudita e Russia (quali principali fornitori a livello globale) e Cina e India (quali principali acquirenti dai primi due e principali utilizzatori a livello globale) solo uno di essi (India) abbia partecipato al summit, mentre gli altri 3 lo hanno snobbato... [:-j] ...credo che questo dato di fatto "parli da solo" senza bisogno di ulteriori commenti. [:|]

Un altro dato che stà emergendo è la profonda divisione tra i 27 Stati UE in tema di ENERGIA... [:-j] non un buon segnale... [:-I] e nemmeno una novità per l'UE (i cui Stati membri sono spesso e volentieri divisi su molti temi di discussione) e non un mistero sempre per l'UE (un unione di Stati che dipendono quasi totalmente dall'estero per quanto riguarda la fornitura di propellenti per produrre ENERGIA)... Macron ha ribadito l'intenzione della FRANCIA a voler proseguire sulla strada intrapresa oltre 50anni fà (il NUCLEARE) anche Ursula von der Leyen si è [timidamente come le è solito] espressa a favore recentemente, mentre la Germania non ne vuol sapere. Visto che si tratta dei due Stati "guida" dell'UE (soprattutto da quando gli Inglesi e l'UK hanno deciso di abbandonarla) il diverso approccio dei due sul tema in prospettiva di lungo termine non fa certo deporre al meglio per gli altri 25 Stati...

Altro punto significativo: la Com.UE non perde mai occasione di "attaccare" Putin (e la Russia) tutte le volte che emergono "dettagli" e "problemi" a livello di geopolitica internazionale che a suo dire sono direttamente da imputare alla Russia... dimenticandosi che senza il gas russo (che Putin potrebbe decidere di interrompere come flusso diretto verso "ovest", se troppo infastidito...) noi Europei (Italia inclusa) resteremmo AL FREDDO per tutto l'inverno (tutti, meno la Francia, i cui 56 reattori nucleari attivi sono in grado di soddisfare l'80% della domanda interna del Paese)...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 11 Nov 2021, 08:51

aorlansky60 wrote:Macron ha ribadito l'intenzione della FRANCIA a voler proseguire sulla strada intrapresa oltre 50anni fà (il NUCLEARE) anche Ursula von der Leyen si è [timidamente come le è solito] espressa a favore recentemente, mentre la Germania non ne vuol sapere.


In realtà è perfettamente logico: per quanto già scritto sopra è del tutto sensato che chi ha già molti impianti nucleari continui a sfruttarli fino al termine della loro vita tecnica o all'esaurimento del combustibile (qualunque scadenza arrivi prima tra le due), mentre chi non ne ha deve guardarsi bene dal progettarne e costruirne di nuovi.

È l'unica cosa intelligente da fare, e mi fa piacere che la stiano facendo.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 11 Nov 2021, 10:55

"...è del tutto sensato che chi ha già molti impianti nucleari continui a sfruttarli fino al termine della loro vita tecnica o all'esaurimento del combustibile..."

Ma il fatto è che la Francia intende andare BEN OLTRE "il termine della vita tecnica di ogni reattore" in suo possesso... [:-I] quelli attualmente attivi su suolo Francese (56) sono tutti di SECONDA GENERAZIONE, realizzati ed installati tra gli anni 60 e 70; Macron (e con lui la classe dirigente Francese) ha intenzione di sostituirli con pari numero di reattori nucleari di TERZA GENERAZIONE, di cui la Francia dispone di tecnologia propria al punto di non dover chiedere nulla a nessuno all'esterno a riguardo (per es. gli USA, un altro "player" che dispone di tecnologia propria in fatto di impianti nucleari civili) ... la Francia (tramite la sua società statale AREVA) stà ultimando la realizzazione di un simile reattore (di TERZA GENERAZIONE) in Finlandia, la cui entrata in funzione è imminente (è prevista per il 2022).

Quindi il punto critico che si verrà a creare in Europa (e in UE) è che un Paese dominante (Francia) abbraccia convinta la strada del "nucleare" in prospettiva DI LUNGO TERMINE, mentre l'altro Paese dominante (Germania) è palesemente contraria (a parte che i tedeschi stanno incontrando molte difficoltà in conseguenza dello loro scelta in materia espressa oltre 10anni fà, dato che si stanno accorgendo che SENZA LE LORO CENTRALI NUCLEARI, PER GARANTIRE ENERGIA ALLA LORO DOMANDA INTERNA DEVONO E DOVRANNO USARE MOLTO CARBONE ANCORA PER MOLTO TEMPO, dato che le "rinnovabili" e le "green" sono ancora ben lontane da potere sostituire IL NUCLEARE tedesco...)

Non un bella idea di "coesione" [:-I] peraltro su un tema importante e vitale come quello dell'ENERGIA, settore col quale l'Europa è deficitaria da molti decenni, non disponendo di giacimenti di PETROLIO come lo sono SAUDI ARABIA e RUSSIA, di conseguenza quasi totalmente dipendente dall'estero.

A tutti coloro che sostengono che gli Italiani a suo tempo fecero "la scelta" giusta votando NO al "nucleare" nel referendum indetto in proposito nel 1987, e che si credono "sicuri" consapevoli di non avere centrali nucleari sul territorio nazionale, vorrei ricordare loro che i reattori nucleari FRANCESI sono assai più vicini -in linea d'aria- rispetto alla tristemente famosa centrale Ukraina di Chernobyll, che la vicinissima Svizzera possiede 5 reattori nucleari attivi, e che nella vicinissima Slovenia a pochi km di distanza dal confine col Friuli, è in funzione (da decenni) un reattore nucleare della stessa tecnologia "madre" URSS del reattore no.4 di CHERNOBYLL (quello che esplose in aria alcune tonnellate di materiale fissile il 26 Aprile 1986...) [:-|]

Ricordando ciò che ho appena scritto, non è che io voglia portare sf... [:-j] ma affermare che di fatto, anche se noi italiani ci gloriamo di avere territorio "denuclearizzato", non è che ci possiamo sentire così sicuri, visto che l'arco Alpino è completamente circondato di reattori attivi... [:|]

C'è anche un altro punto che vorrei sottolineare : su un tema così DELICATO e IMPORTANTE come quello dell'ENERGIA su scala nazionale, non puoi delegare alla scelta (mi stò rivolgendo alla classe politica Italiana del 1987) [J-,] la popolazione Italiana, soprattutto appena un anno dopo quanto accadde in Ukraina (Chernobyll), la cui onda emozionale convinse la popolazione Italiana a votare compatta per il NO; non stò criticando quest'ultimo aspetto (il NO espresso dagli Italiani), ma bensì il "lavarsi le mani" della classe politica italiana del tempo, che oltre che non caricarsi di una responsabilità di cui avrebbe dovuto (sono o non sono i rappresentanti degli Italiani votati e preposti anche per tali scelte?), in oltre 30anni di tempo non è mai riuscita e non ha mai voluto affrontare seriamente il problema proponendo possibili alternative. [:|] La conseguenza di questo è di essere TOTALMENTE DIPENDENTI DALL'ESTERO (il paradosso è che l'Italia acquista dalla FRANCIA una bella fetta del suo fabbisogno energetico, prodotto da... reattori nucleari Francesi) e che le nostra grossa industria (quello che ne è rimasto) [:-j] e le nostre PMI (sulle quali si basa il grosso del PIL prodotto annualmente in Italia) periodicamente SI LAMENTANO DI AVERE IL COSTO DELL'ENERGIA DA PAGARE PIU' ELEVATO DI TUTTA EUROPA. [:-j]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 11 Nov 2021, 14:55

Ricordo benissimo il dibattito pro/contro nucleare dell'87. Come appena detto in un altro thread, non sono particolarmente favorevole alla democrazia diretta (ribadisco a scanso d'equivoci di propendere per la democrazia rappresentativa), ma per essere giusti occorre dire che in quel caso non fu affatto dato in pasto ai cittadini un quesito che non comprendevano: non si parlò d'altro per un anno intero, con continue interviste e dibattiti tra scienziati, tecnici, politici, sanitari ecc ecc ecc. Tra l'altro ci furono forti rirtardi, e quando fu indetto il referendum era passato ormai parecchio tempo dall'incidente di Chernobil. Molto più concretamente si formò l'opinione che il rischio fosse troppo elevato rispetto al beneficio, anche (o forse soprattutto) considerato che nessuno aveva la minima idea di come gestire le scorie: e difatti sono ancora lì e ce le terremo tra i piedi per migliaia (e dico MIGLIAIA) di anni. Come si è poi visto, considerato che sono passati ormai 35 anni, dopo non siamo morti né di buio né di freddo, né siamo stati superati da chissà quale altra nazione: occupiamo la stessa posizione che occupavamo all'epoca sullo "scacchiere internazionale".

Io peraltro all'epoca, da buon tecnico e futuro fisico, ero favorevolissimo al nucleare. Magari non in Italia, considerata la tendenza che molti nostri connazionali hanno nel fare le cose con dolo o trascuratezza, senza controlli, lucrando sulla qualità e quantità dei materiali, ecc., comunque in generale ero a favore. La prima cosa che mi fece cambiare completamente idea non furono tutti gli inenumerabili incidenti di percorso di varia gravità, ma un incidente in particolare: quello di Fukushima. Se persino in Giappone poteva capitare un disastro del genere, per me era diventato del tutto palese che non esiste possibilità in questo universo per rendere "sicura" questa tecnologia. Comunque, la pietra tombale sulle mie fantasie nucleari la mise il fatto - già ricordato - che in ogni caso il combustibile (che tra parentesi non ci produciamo in casa, esattamente come il gas e il petrolio, e a differenza dell'energia solare di cui invece disponiamo in quantità imbarazzanti) è in esaurimento e diventerà ovviamente sempre più costoso. Difatti ormai non si parla nemmeno più di "quantità ancora giacenti" in termini assoluti, ma di giacimenti "al di sotto di un certo prezzo", espresso in $/Kg.

Chi si preoccupa (o fa finta di preoccuparsi) del mondo che lasceremo ai nostri figli (e non parlo solo degli aspetti ecologici, ma anche di quelli economici, della nostra posizione globale ecc.) e propone come il soluzione il nucleare - il quale dà un'unica certezza: che lascerà per decine di migliaia di anni e quindi centinaia e centinaia di generazioni di figli medesimi le scorie in mezzo ai piedi - secondo me non si rende bene conto della portata del problema, né della prospettiva storica in cui vanno messe le cose.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 11 Nov 2021, 17:54

HIGH ha scritto :

"...né siamo stati superati da chissà quale altra nazione: occupiamo la stessa posizione che occupavamo all'epoca sullo "scacchiere internazionale"."

In verità -per quanto ci dicono le cifre ufficiali- 30anni fà (inizio anni 90) l'Italia era al 5to posto nella classifica dei Paesi a maggiore industrializzazione; ora (nel 2021) siamo all'8vo posto (nel frattempo ci hanno superati Cina India e Brasile).

Caro Marco, la tua consapevolezza circa l'ancora irrisolto problema dello stockaggio delle SCORIE NUCLEARI è anche la mia, infatti a conti fatti anch'io sono più "contro" che "pro" nucleare, resta purtroppo il fatto che dicevo prima, ovvero che la Francia non ha alcuna intenzione di abbandonare l'energia nucleare (anzi); stessa cosa gli USA (che dopo 30anni dall'ultima realizzata, stanno per varare due nuove centrali nucleari) insomma il mondo (e l'Europa) si stanno dividendo tra chi è "contro" e chi è "pro" NUCLEARE : secondo me a livello globale non stiamo andando affatto bene, in prospettiva di lungo termine su questo tema... [:-I]

Peraltro in tema di SCORIE NUCLEARI, una parte di essa trovò il suo naturale "sbocco" verso la produzione di ordigni a scopo bellico (prima la "bomba" a fissione, poi "quella" a fusione, assai più potente e distruttiva della prima) infatti l'ipocrisia dei governi politici dei Paesi maggiormente industrializzati raccontò "al popolo" delle rispettive Nazioni -almeno dagli anni 60- la favoletta che le centrali nucleari servivano "solo" per produrre "energia pulita" mediante "costi più contenuti"(rispetto alla produzione di energia per via convenzionale mediante centrali a CARBONE soprattutto), mentre uno degli scopi primari (oserei dire "LO SCOPO", in tempi di GUERRA FREDDA) era quello di potersi dotare di materiale fissile (Plutonio in particolare, che come fisico quale sei conoscerai bene) per realizzare "LA BOMBA"... con alcune eccezioni: a Italia Giappone e Germania (quali Paesi "perdenti" del IIndo conflitto Mondiale) fu concessa la realizzazione di centrali nucleari sul proprio territorio, però sotto la supervisione e stretto controllo da parte degli USA... che ovviamente "vietarono" ai tre suddetti Stati di realizzarsi e possedere in proprio "la BOMBA"...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 15 Nov 2021, 10:24

Onestamente ho sempre considerato (e non solo io...) drogate da giochi di prestigio sull'inflazione e sul prodotto interno le classifiche che ci vedevano al 5° e per alcuni periodi addirittura al 4° posto; difatti non era un dato realistico e ora lo si vede chiaramente. Così come attualmente, viceversa, si potrebbe discutere mooooolto a lungo se veramente la Francia ci stia davanti, o se piuttosto invece stia dietro. Comunque credo il messaggio resti lo stesso: non siamo diventati 45esimi al livello del Burundi, come invece prospettavano i pro nucleare che dipingevano quadri in cui avremmo passato le notti a lume di candela; e d'altro canto la Francia, con le sue 50 centrali nucleari, fatica a starci davanti (ammesso che sia davanti), mentre la Germania che credo a questo punto ne abbia ormai zero, troneggia in cima alla classifica europea.

Temo purtroppo che le scorie nucleari non servano neppure per gli scopi che hai indicato. È vero che le operazioni di preparazione del combustibile nucleare impiegato nel nocciolo di una centrale, denominate "arricchimento", consentono parimenti di preparare uranio arricchito o plutonio fissile per usi bellici; ma poi questi elementi, nelle bombe nucleari, vanno usati in purezza, non sotto forma di scorie residue. Devono essere per l'appunto materiali arricchiti di prim'ordine, non impoveriti né ridotti a scoria. Sottolineo che per arricchire l'uranio non serve avere una centrale nucleare: è anzi un processo che sta a monte della centrale nucleare. Prima arricchisci, dopo se vuoi puoi impiegare il materiale anche nelle centrali nucleari. I timori strategici (vedi recente crisi iraniana, peraltro tutt'ora in corso) nascono proprio dal fatto che un processo di arricchimento dell'uranio può essere avviato con la scusa d'impiegare il minerale in una centrale nucleare da costruirsi non si sa bene quando, mentre la vera intenzione è quella di costruire bombe nucleari subito. Ad ogni modo, per fare questo non serve possedere una centrale nucleare; anzi la centrale nucleare è spesso usata solo come paravento.

Riguardo l'impiego di uranio impoverito nei proietti (a cui credo tu possa anche aver pensato): non si tratta di una scoria, bensì del materiale che rimane dopo il processo di arricchimento dell'uranio (cioè: parte dell'uranio viene arricchito, il rimanente risulta impoverito). Si tratta dunque di minerale che la centrale nucleare non l'ha mai nemmeno vista. L'uranio impoverito è debolmente radioattivo, sebbene siano stati più volte segnalati numerosi casi anomali di leucemia in militari dispiegati in teatri operativi in cui sono stati utilizzati proietti all'uranio impoverito. Ad ogni modo, se l'uranio impoverito è rilavorato in particolari leghe metalliche, la lega che si ottiene è durissima oltre che avente una densità (= peso rispetto al volume) molto elevata, e risulta quindi molto perforante/penetrante. Concludendno, l'uranio impoverito non è una scoria e non è un esplosivo, anzi in lega metallica risulta quasi indistruttibile; il materiale è impiegato come proiettile perforante, in particolare come anticarro e simili.

Resta la cosiddetta "bomba nucleare sporca". Anche in questo caso non si tratta di un vero ordigno nucleare a fusione o fissione, con fungo nucleare tipo Hiroshima eccetera tanto per capirci. S'intende una bomba con esplosivo convenzionale (es: tritolo o simili) riempita di materiale radioattivo, che in questo caso può essere anche scoria, il quale nuovamente non ha funzione di esplosivo, ma viene solamente sparpagliato a pioggia sul raggio d'azione investito dall'esplosivo convenzionale. È facile capire che questo tipo di bomba può avere finalità unicamente terroristiche. Da un punto di vista militare, difatti, è del tutto priva d'utilità strategica: il raggio d'azione è limitato essendo il medesimo di una bomba ad esplosivo convenzionale, ma l'ordigno è molto più pericoloso da maneggiare perché è radioattivo; se impiegato genera un'esposizione a radiazioni nucleari le quali hanno effetti patologici prevalentemente a medio e lungo termine (quindi inutili in prospettiva tattica immediata), alle quali peraltro risulterebbero esposte anche le forze attaccanti in caso d'avanzata (e la conquista/avanzata è proprio l'obiettivo che usualmente ci si pone).

Quindi concluderei di no: le scorie costituiscono solo un problema, non hanno nemmeno un interesse "secondario" militare.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 16 Nov 2021, 16:56

@ Marco

"si potrebbe discutere mooooolto a lungo se veramente la Francia ci stia davanti, o se piuttosto invece stia dietro..."

Esistono a proposito studi di settore ufficiali (primo tra tutti EUROSTAT, ma si potrebbe citare anche OCSE) che stilano periodicamente anno per anno la "classifica" dei Paesi per PIL procapite:

a livello più aggiornato, è la seguente, in ordine di GRANDEZZA :

USA
Cina
Giappone
Germania (stima 3846 miliardi $)
UK (stima 2708 miliardi $)
Francia (stima 2630 miliardi $)
India
Brasile
Italia (stima 1886 miliardi $)



Per quanto riguarda la tua precisazione sul "nucleare", posso solo far notare che gli Stati che possiedono "la Bomba" (per certi Paesi come USA e Russia, così detta "al singolare" è cosa alquanto risibile, dato che ognuno di questi DUE ha "censito" almeno 4000 testate "pronte all'uso") possiedono tutti centrali nucleari, per un motivo ovvio e scontato :
l'Uranio (e il Plutonio 239 o 240 che non si trova in natura -se non in misura piccolissima direttamente contenuto nell'Uranio- ma è un elemento che nasce dalla reazione nucleare partendo dall'isotopo U235 di Uranio che invece si trova in natura) non si trova così facilmente "dal droghiere sotto casa", di conseguenza se non si possiede "una centrale" occorre che "un paese amico" (molto "amico"...) te lo conceda e te lo venda. Cosa comunque per niente semplice... (*)

Infatti dei Paesi che hanno sottoscritto a suo tempo il Patto di "non belligeranza atomica" e di "non proliferazione nucleare" consentendo di censire e rendere pubbliche al mondo il numero di "testate" possedute, ovvero USA Russia Francia UK e Cina, tutti questi Paesi hanno reattori nucleari attivi -a scopo "civile"- nei propri territori, da molto tempo (anni 50 e 60);

Israele (che non ha mai ratificato il patto di cui sopra) si sa "per certo" che possiede -da molto tempo- un reattore nucleare attivo sul proprio territorio, peraltro la stretta "amicizia" che lega questo Paese (*) agli USA (nei quali è presente da MOLTO TEMPO una comunità Ebraica molto potente ed influente verso gli "alti livelli politici" nord americani) poteva consentire ad Israele di non avere una centrale per possedere "la bomba", come in effetti è...

India e Pakistan possiedono entrambi -da molto tempo- Centrali nucleari sul proprio territorio. Appena l'India è giunta al possesso "della bomba", annunciandolo pubblicamente a fine anni 60, il vicino Pakistan (che ha sempre guardato "in cagnesco" la vicina India) si è dato subito da fare -edificando una centrale nucleare attiva dal 1971- per arrivare a sua volta ad avere "la bomba"...

L'unica (e ultima) incognita riguarda la Nord Korea, il cui "abbastanza folle" (o perlomeno piuttosto megalomane) dittatore Kim Jong-Un si è dato molto da fare negli ultimi 7anni per sperimentare (e sventagliare al mondo) il possesso di VETTORI in grado di trasportare a media distanza ordigni nucleari, ma è ancora piuttosto certo che la Nord Korea non disponga di centrali nucleari sul proprio territorio (perlomeno non attive, perchè erano in allestimento almeno due reattori che sono stati "interrotti" nei primi anni 2000, su pressione degli USA verso la Cina, ed il motivo dovrebbe essere abbastanza chiaro...). Considerato "l'equilibrio mentale" del soggetto [:-|] dirigente quel Paese, è auspicabile che nessuno degli Stati che ne sia in possesso (a cominciare dalla vicina Cina) [:-I] arrivi a "vendere" materiale fissile alla Nord Korea... [:-j]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 17 Nov 2021, 10:15

Come abbiamo già discusso più volte, il PIL è di tutte le misure la più grezza ed insignificante. Ottocentesca. Non si capisce nemmeno più perché venga presa in considerazione. Già il 18 marzo 1968 Kennedy (direi figura al di sopra di ogni sospetto) si era scagliato contro l'uso del PIL come strumento di misura del progresso e benessere di una nazione. Trovo incredibile, anzi allucinante, che a decenni dalla sua morte ancora lo si impieghi.

Comunque qui un fact-checking che mette le cose in prospettiva diversa:

https://www.agi.it/fact-checking/manifa ... 019-04-16/
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 17 Nov 2021, 16:42

@ Marco

riguardo al "PIL" come elemento economico di comparazione tra Stati sono piuttosto d'accordo con te.

il "PIL" è un concetto molto "comodo" (specie in un area economica che usa la stessa valuta come l'UE) da usare a proprio vantaggio per "chi dirige e sovraintende"... [:-j] ...infatti l'Europa a 27 è un caso tipico: negli ultimi 15anni i burocrati di Bruxelles non hanno mai perso occasione di osservare quanto la crescita italiana fosse "bassa" se messa in rapporto al suo DEBITO PUBBLICO... [:-j] ...ma si sono guardati bene dal sottolineare alcuni dati di fatto inconfutabili :

l'Italia è uno dei Paesi al mondo in grado di vantare il più cospicuo RISPARMIO PRIVATO (come noi, solo i Giapponesi);

l'Italia è il Paese Europeo dove l'80% dei cittadini POSSIEDE la propria abitazione; nessuno in Europa è a questo livello;

Infine il dato più emblematico : il concetto di DEBITO AGGREGATO (Debito Pubblico + Debito Privato);
la Com.UE si è sempre ben guardata dal far notare che, se si prende in considerazione il dato di cui sopra, Spagnoli Francesi Inglesi Olandesi Tedeschi Belgi si ritrovano ad essere decisamente più indebitati degli Italiani, dato che le rispettive imprese private e famiglie sono assai più indebitate rispetto a quelle Italiane. Queste che scrivo non sono chiacchiere ma dati statistici consolidati. Solo che "per una certa Europa" (a Francia e Germania in particolare) fa molto comodo rilevare, con una certa enfasi, che "l'Italia è appesantita da una problematica situazione di Debito" da sostenere... [:-j]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 18 Nov 2021, 08:45

Parole sante.

Certo, affinché fossero ascoltate, sarebbe opportuno inviare al parlamento europeo degli statisti di primo piano e di gran peso. Non dei leghisti semianalfabeti che strizzano l'occhio a loschi figuri come Farage, tanto per fare un esempio.

Perché siamo così stupidi e ci crediamo tanto furbi?
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 24 Feb 2022, 19:32

...avevo appena finito di scrivere considerazioni di carattere frivolo (come la può essere una canzone pop) in un altro thread del forum, e mi ritrovo qui a dover parlare di fatti assai più drammatici [:(] che stanno accadendo in tempo reale, ai confini Est dell'Europa...

Ora non intendo fare un ragionamento 'a largo raggio' su "chi" ha ragione e "chi" ha torto nella triste vicenda Ukraina, dico solo che per l'ennesima volta la stupidità umana [:-|] stà prendendo di nuovo il sopravvento. E quando succede questo (cioè quando la diplomazia, la comprensione e le parole hanno fallito nel loro intento per dare corso alle ARMI), tutti hanno ragione e al contempo tutti hanno torto.

Hai voglia di parlare di "interventi chirurgici" mirati solo ed esclusivamente a 'bersagli strategici'... quando c'è di mezzo una popolazione civile inerme, e quando dall'altra parte c'è un esercito armato con degli ordini da eseguire, va sempre a finire IN PEGGIO (nel senso che a rimetterci sono sempre degli innocenti che perdono la propria vita).

Per quanto stà accadendo, per l'ennesima volta ho la conferma [:(] di non poter nutrire molta fiducia "nell'uomo".
Posso solo sperare che l'azione militare in corso finisca il più presto possibile, cosa che (credo) ci auguriamo tutti.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 25 Feb 2022, 09:45

Temo purtroppo non sarà così. Premetto che Putin - come tutti i dittatori antidemocratici - non mi è mai stato simpatico, ma gli riconoscevo fin qui buone doti strategiche e una non indifferente abilità di statista. A mio modestissimo parere, però, la mossa conclusiva di Putin di attaccare veramente l'Ucraina - fatto che ha lasciato di sasso anche i commentatori politico-militari più navigati - credo sia un sintomo che delira e che non è più padrone di sé. Vi sono altri segnali che la situazione possa essere questa: dalla voce secondo la quale avrebbe fatto costruire più bunker identici dai quali trasmette le sue immagini in modo che non si capisca mai dov'è; al fatto che pare sia patologicamente ossessionato dal covid; dal modo in cui ha trattato il capo dei servizi segreti russi (non certo un imbelle privo di potere) in diretta TV.

Tutti sintomi di delirio già visti e stravisti in passato: dai bunker di Hitler, ai sosia di Saddam, e via dicendo. Perché se è vero che la storia è maestra di vita, occorre anche che ci sia qualcuno disposto a imparare.

La prova del nove è lo "stupore" con cui Putin ha commentato le reazioni occidentali, non solo ovviamente quelle della NATO, ma anche della UE e dell'ONU, tutte giustamente severissime. Il candore infantile con cui si è stupito di queste reazioni, come se non se le attendesse (erano invece perfettamente prevedibili anche da parte di un bambino, perché assolutamente logiche, direi anzi automatiche) mi conferma nell'idea che abbia perso la razionalità e la percezione della propria collocazione nello spazio e nel tempo. D'altra parte nella storia non è mai esistito dittatore che, su tempi medio-lunghi, non abbia sbroccato e non abbia reso necessaria la propria eliminazione fisica, con un assassinio (meglio) o con una guerra (questa, purtroppo, spesso di tipo "pancontinentale" se non addiruttura "mondiale").

Spero naturalmente di sbagliarmi e che la situazione si risolva in fretta, dopo l'incorporazione del Donbass (questa forse un'iniziativa logica e scontata, che andava risolta per via diplomatica già da moltissimi anni, come in precedenza quella della Crimea) e il cosiddetto "disarmo" dell'Ucraina. Ma purtroppo devo confessarvi di non esserne tanto sicuro.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 25 Feb 2022, 11:42

Ciò che in qualche modo deve preoccupare, circa le 'reali' intenzioni di Putin nel muoversi strategicamente verso l'esterno dello Stato che dirige, è l'affermazione da lui fatta recentemente circa "la necessità da parte della Russia di guadagnare spazio vitale verso Ovest." [:-I] A parte che non se ne capisce il motivo, se si pensa che la Russia è lo Stato sovrano più spazioso sulla faccia della Terra, con soli 200 milioni di abitanti (forse anche meno) distribuiti in una superficie di suolo che conta 10 fusi orari [:0] (!!!) all'interno dei propri confini, è sinistramente singolare tale affermazione perchè coincide esattamente con quella pronunciata 80anni fà da un altro (purtroppo celebre) despota della Storia, che reclamava " la necessità per il Reich di trovare nuovi spazi vitali verso Est..." [:-I]

C'è da sperare che le mire espansionistiche di Putin si accontentino dell'Ukraina (pur con il rispetto di tutto il peso gravoso in termini di perdite di vite umane che gli Ukraini saranno chiamati a versare), ma è anche lecito chiedersi: PER QUANTO TEMPO? Perchè i confini della UE (e della NATO) sono molto vicini al teatro di operazioni attuali: le tre Repubbliche Baltiche, la Romania e la Polonia si ritrovano nelle immediate vicinanze del conflitto in atto, e la storia insegna che a volte è bastato poco, anche un semplice "incidente" (provocato opportunamente o semplicemente imprevisto) per scatenare una escalation militare inarrestabile su vasta scala (la 1ma guerra mondiale insegna in tal senso), spero infatti che Putin conosca i trattati della NATO secondo i quali se uno degli Stati appartenenti viene 'attaccato' ed invaso (da Paesi 'esterni' al patto), scatta come effetto domino LA SIMULTANEA REAZIONE di TUTTI gli altri Stati del 'Patto Atlantico' a prenderne le difese...

La cosa che mi dà da pensare è che se la Storia ha già visto all'opera un pazzo austriaco (nominato Cancelliere in Germania nel '33 del secolo scorso) non è affatto detto che la cosa non possa ripetersi con un nuovo attore altrettanto folle 80anni dopo, con la differenza che 80anni fà non esistevano ancora armi di distruzione di massa come invece sono presenti al giorno d'oggi (in alto numero) negli arsenali di 5 Stati fortemente interessati (7, se si contano anche India e Pakistan) agli sviluppi attuali, rimane solo da sperare che queste ARMI riescano ancora a fungere da DETERRENTE così come sono riuscite a farlo fino ad oggi... [:-I]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby rkive » 25 Feb 2022, 13:43

Purtroppo i danni politici e psicologici di quasi 70 anni di regime Sovietico avranno una durata molto lunga.

Comunque penso sia la Russia che l'Ucraina hanno una mentalità patriottica molto discutibile, perchè fanno presto ad arrivare alle armi.

Però come armamenti Putin ha tutto, Zelensky meno del minimo indispensabile...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 25 Feb 2022, 16:31

"Comunque penso sia la Russia che l'Ucraina hanno una mentalità patriottica molto discutibile, perchè fanno presto ad arrivare alle armi."

Se ti riferisci al presente per quanto riguarda la Russia, 'il punto' della questione non è rappresentato dal popolo russo, ma dal personaggio (Putin) che tiene in pugno l'intero Paese (soprattutto per quanto riguarda i settori 'chiave' : i media, l'intelligence, la Polizia, le forze Armate e gli apparati militari... oltre a gestire direttamente, in compagnia di 'amici fedeli' collocati al vertice di alcune società, le immense ricchezze del sottosuolo russo che vende all'estero... quello russo si definisce 'sistema Oligarchico' ancora prima di 'Regime totalitario'...)

Per quanto riguarda l'Ukraina, in quanto Stato sovrano 'attaccato' militarmente, la reazione del suo popolo nel cercare di difendersi è più che comprensibile.
Ma sarebbe anche ora di parlare di come l'Ukraina è stata opportunamente strumentalizzata dall'amministrazione Obama (l'ex presidente USA al quale fu conferito il Nobel per la pace, da ridere...) che ha esercitato forti pressioni sui vertici politici Ukraini già diversi anni fà, per fare in modo che l'Ukraina assumesse una posizione e una veduta assai meno 'friendly' verso il vicino russo... quanto maturato nelle ultime 48ore è frutto 'anche' di quella 'conversione' fagocitata dalla pressione USA. Che hanno fatto di tutto anche per scoraggiare l'avvicinamento dell'UE verso la Russia per quanto riguarda scambi commerciali (in particolare per quanto riguarda quelli ad alto profitto: l'amministrazione USA ha sempre visto 'col fumo agli occhi' la realizzazione del condotto 'North Stream 2' che avrebbe fortemente facilitato il flusso di gas russo diretto verso l'Europa... tale avversione è facilmente spiegabile: dal 2005 da quando hanno perfezionato e messo a punto sul proprio territorio la tecnologia 'fracking' per l'estrazione di combustibili fossili siti a grande profondità, gli USA non solo sono diventati energeticamente autosufficienti ma hanno conseguito un forte surplus estrattivo (di gas e petrolio) che possono vendere all'estero, e quale migliore cliente per loro sarebbero gli Stati UE, che oltre ad essere i loro primi 'naturali' alleati, in fatto di ENERGIA dipendono quasi totalmente dall'estero?)



"Però come armamenti Putin ha tutto, Zelensky meno del minimo indispensabile..."

A livello di mezzi ed apparati militari, l'Ukraina può contare solo su quanto le viene fornito 'dall'Occidente' (guarda caso: da USA e UK soprattutto...)

La Russia (per volere diretto di Putin) investe gran parte degli introiti derivanti dalla vendita di GAS e PETROLIO all'estero, sull'ammodernamento continuo del proprio apparato militare ma soprattutto in RICERCA e SVILUPPO degli stessi. Da quando Putin ha preso il potere in Russia (20anni fà ormai) ha deciso di promuovere un continuo sviluppo della propria forza d'impatto senza smettere di farlo fino a ieri. Ecco spiegato perchè è arrivato a possedere una delle Forze Armate più poderose e temibili dell'intero pianeta. Dal punto di vista finanziario la Russia conta meno che nulla a livello globale. Nondimeno è da sottovalutare perchè può vantare altre risorse, e che risorse : la prima è quella che ho appena citato (un apparato militare di prim'ordine a livello globale, comprese oltre 4000 testate nucleari dispiegate su vettori ICBM, quindi al netto di quelle contenute nei suoi sommergibili nucleari); la seconda è un estensione IMMENSA di territorio al di sotto del quale sono presenti RICCHEZZE di ogni tipo (oltre a GIGANTESCHI giacimenti di GAS NATURALE e PETROLIO, anche una lunga lista di minerali indispensabili alle tecnologie moderne, di fatto la Russia non deve importare nulla dall'estero per quanto riguarda la maggioranza di queste materie prime, l'unica cosa di cui necessita è quella di VENDERE il più possibile GAS e PETROLIO. A questo proposito, si potrebbe essere indotti a pensare che una sanzione significativa nei suoi confronti potrebbe essere quella di inibire la vendita verso l'Europa di queste materie prime energetiche, ma alla fine non sortirebbero nulla di utile -se non solo controindicazioni per noi Europei- dato che la Russia dispone di un cliente alternativo di prima scelta che si chiama CINA, anch'essa fortemente assetata di GAS e di PETROLIO per muovere la sua crescita e rifornire le proprie industrie insieme ai suoi 1,4 miliardi di esseri umani).

Alla luce di quanto ho appena esposto, non posso che essere preoccupato sapendo che se c'è uno che ha 'il coltello dalla parte del manico' nell'intero scenario internazionale, costui si chiama Putin... [:-j]

E purtroppo c'è anche da citare un altro dettaglio significativo legato a quanto stà accadendo in Ukraina :
Il ministro degli Esteri Cinese ha affermato [ieri] che "la presenza di truppe russe in alcune regioni dell’Ucraina non può essere considerata un’invasione.[:-j] Questo 'spalleggiamento' da parte della Cina nei confronti della Russia non può che avere una chiara indicazione: la futura invasione di Taiwan da parte della Cina (che in passato ha più volte dichiarato Taiwan come 'propria zona di influenza'). Spero di essere 'cattivo profeta' perchè se dovesse realizzarsi questo fatto, si tratterebbe di una ulteriore pericolosa 'escalation' militare su scala globale... [:(]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby maomac 2 » 25 Feb 2022, 21:30

Purtroppo ho paura che siamo solo all'inizio, anch'io ho subito pensato a Taiwan. La Cina sicuramente farà altrettanto e Putin dopo l'Ucraina punterà le repubbliche baltiche le quali se non erro fanno parte della NATO ed allora inizieranno i veri problemi con una vera escalation senza fine.
Ho letto sopra che hai mosso delle critiche ad Obama che io reputo uno dei peggiori presidenti a lui dobbiamo anche tutto il casino del Mediterraneo e nessuno osa mai muovere una critica e tutti capiamo il perchè. Adesso sempre per merito suo ci troviamo con un presidente americano rintronato come non mai e il guaio è che la vice è ancora peggio impreparata come poche. Spero che il mio sia solo catastrofismo ma pensare al peggio è d'obbligo.
P.S. avete notato che il Covid è passato in secondo/terzo piano
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 26 Feb 2022, 08:32

@ Maomac

In effetti è alquanto strano (e non credo sia una caso) che tutte le volte che gli USA si ritrovano con una amministrazione DEMOCRATICA (da intendere come parte politica del partito che si è imposto alle presidenziali, non come forma Costituzionale) questi si rivelano assai più "guerra fondai" dei REPUBBLICANI... [:-I] durante il suo mandato, Barack Obama ha fatto sganciare un numero di bombe e ordigni vari in giro per il mondo (soprattutto nello scenario Mediterraneo, in particolare Siria che allora era al 'centro' degli interessi USA per importanza strategica) che non ha nulla da invidiare al numero di ordigni che fecero sganciare altri presidenti suoi predecessori, e considerare che nonostante questo gli venne conferito il Nobel per la PACE (!!!) mi fa sbragare e mi da l'esatto conferma che 'il mondo' (intero, anche quello accademico) si è bevuto il cervello . [:-j]

Ma certo che la faccenda Covid è passata in secondo piano, dato che ormai l'ordine mondiale globalista ha creato un nuovo diversivo (sulla 'pelle' della povera gente, 'same old story', in questo caso la popolazione civile Ukraina) per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dal VERO PROBLEMA che incombe sul mondo intero, mi riferisco ALLA BOMBA ATOMICA DELLE MACRO BOLLE SPECULATIVE CREATE DALLA FINANZA CON LA COMPLICITA' DELLE BANCHE CENTRALI negli ultimi 12anni(almeno), che queste non sanno più come tenere sotto controllo.

Credo e temo che in merito alla faccenda 'pandemia' i vertici mondiali sanitari (OMS e EMA, e a cascata quelli dei singoli Stati sovrani) ci abbiamo raccontato delle gran frottole. Nessuno si chiede quanti morti accertati ufficialmente a causa di Sars-Covid19 siano stati registrati in India ? e in Africa ??

Ebbene ve lo dico io (quello che invece si guardano bene dal fare i nostri media nazionali, per ovvie ragioni: il Sars-Covid19 doveva essere 'raccontato' agli Italiani come la PESTE NERA del 500); premetto che le cifre che stò per esporre sono ufficiali e provengono da fonti attendibili :

al 31 Gennaio 2022, in India sono decedute a causa Covid poco meno di 500.000 (cinquecentomila) persone;
al 31 Gennaio 2022, in Africa sono decedute a causa Covid 237.000 (duecentotrentasettemila) persone.

Vale ora ricordare che l'India conta 1,4 miliardi di esseri umani e l'Africa 1,2 miliardi di esseri umani.

Chi legge queste cifre capisce immediatamente che non serve nemmeno calcolare la percentuale di deceduti causa Covid sul totale delle popolazioni dei due continenti presi in esame, perchè ridicole e infinitesimali. Tra l'altro, va anche aggiunto che India e Africa possono contare su una percentuale minima di 'vaccinati' contro il Covid (alla data che ho indicato prima, l'Africa si ritrova all 11% di vaccinati sul totale della popolazione, l'India appena sopra quella percentuale) .

Prendendo in esame specifico il continente Africano :

Il Sudafrica rappresenta il Paese più colpito del continente, con oltre 3,5 milioni di casi e 92.312 decessi.
A seguire, Marocco (1.017.560 casi e circa 14.935 decessi), Tunisia (727.797 casi e 25.588 decessi), Etiopia (424mila casi e circa 6.069 decessi) e Libia (389mila casi e 5.727 decessi).

Con questo ultimo dato citato prima (solo l' 11% di persone 'vaccinate' su un totale di oltre 1 MILIARDO di esseri umani), secondo l’opinione dei virologi nazionali Italiani, in Africa si sarebbe dovuta verificare UNA CATASTROFE di MORTI, una vera ecatombe, ed invece nulla di tutto questo: in due anni da quando è entrato in scena il virus 237.000 decessi su oltre 1 miliardo di esseri umani sono una percentuale così esigua che non vale nemmeno perdere il tempo per calcolarla…

La verità è che GLI AFRICANI, essendo in larga proporzione UNA POPOLAZIONE GIOVANE il cui sistema immunitario è MOLTO FORTE essendo abituato a combattere virus e germi in condizioni IGIENICHE di vita spesso proibitive (SE PARAGONATA ALLE CONDIZIONI IGIENICHE ideali dal punto di vista sanitario IN CUI VIVONO normalmente EUROPEI E NORD AMERICANI), riescono a combattere il Covid19 (e varianti) anche contraendolo senza vaccino CON SUCCESSO (sopravvivendo, e lo stesso concetto vale per l'India, un continente a prevalenza di popolazione GIOVANE), a differenza di Italiani e Tedeschi (le popolazioni più ANZIANE del vecchio continente Europeo) il cui sistema immunitario di base non è più così forte (a causa di naturale decadenza fisica) e di conseguenza muoiono -in numero relativamente elevato- a causa Covid. (ricordo che 150.000 decessi in Italia causa Covid19 su 55 milioni di Italiani rappresenta lo 0,26% del totale, comunque ancora molto poco per riuscire a spiegare e a credere ad una VULGATA come quella imbastita da governo, media, virologi, secondo i quali il Covid19 doveva essere una pandemia 'da ecatombe' epocale che in realtà NON è assolutamente).

Personalmente non mi ritrovo ad essere un 'NO-VAX' e nemmeno credo alle teorie di quest'ultimi; come al solito in tutte le cose, gli estremismi non raccontano mai la verità ma la verità stà nel mezzo, in una posizione più moderata. Anche questo caso non sfugge alla regola. Non nego affatto che il Sars-Covid19 possa rivelarsi mortale, ma non nelle proporzioni e nemmeno nella portata che i media nazionali italiani (ed europei) hanno cercato di far credere all'opinioni pubblica.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby rkive » 26 Feb 2022, 09:19

Non sono né un infermiere, né un sanitario, ma lavorando come manutentore in un ospedale ho visto il reparto di terapia intensiva e pneumologia solo di malati covid.

Però sono del parere che forse si muore più d'infarto o di tumore...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 22 Dec 2022, 10:31

Lo "strano caso" del "qatar-gate" emerso recentemente.

Premessa: dato che l'Unione Europea è una delle aree economiche più floride del pianeta (insieme a USA Giappone e Cina) e che Bruxelles è la sede della Com.UE (dove si annidano tra gli altri qualcosa come 20.000 burocrati e tecnocrati a "libro paga" della UE, il che significa dire "sulle spalle" dei 400 milioni di cittadini UE...) non è un mistero che quella città belga sia "il ritrovo" conviviale di ogni sorta di "procacciatori di affari" dette anche "lobbies" interessate ad affari "di alto livello"...

Detto questo,
a me francamente questa storia del “qatar-gate” rende piuttosto perplesso… [:-I]
Non che io voglia mettere in dubbio quelli che sono fatti comprovati, con tanto di ritrovamento di contanti nelle abitazioni private dei soggetti "beccati" loro malgrado con "le mani nel sacco", no, ma è "il modo" che mi fa pensare... [:-I]
A parte che in tutto il mondo, certi "affari" [davvero] ad "alto livello" (per i volumi di denaro in gioco) implicano inevitabilmente una certa quantità di "olio da riversare sugli ingranaggi" (volevo evitare di usare il termine "corruzione"...), questa vicenda emersa recentemente sotto la luce dei riflettori sta bene per inquadrare e catturare “pesci piccoli” per evitare che “pesci grossi” (decisamente più GROSSI, che girano e vivono dalle parti di Bruxelles) vengano coinvolti, con conseguenze negative anche maggiori rispetto a quanto è emerso fin'ora, per la credibilità ed onorabilità delle "istituzioni"... [:-j]
A parte che questo dettaglio dei “SOLDI CASH” (che determina il corpo del reato) ritrovati “in casa” dei diretti incriminati sembra una faccenda di ben altri tempi (tempi 'romantici' da “spalloni” per intenderci…), quando ancora non esistevano sistemi elettronici che con la pressione di un semplice “CLICK” da tastiera, in un secondo di tempo ti fanno transare tutte le decine di milioni di $ che vuoi, in un conto cifrato non tracciabile al riparo da ogni indiscrezione, in un istituto sito in UNO DEI TANTI PARADISI FISCALI SPARSI SULLA FACCIA DELLA TERRA (dove la Giustizia ordinaria di qualsiasi Stato sovrano non riuscirà MAI AD ENTRARE), operazioni per le quali negli ultimi decenni sono nate società specializzate in grado di muovere GROSSI VOLUMI di liquidità e di far sparire ogni traccia dal sistema, come un “puffete”, di ogni movimento… possibile che quei 4 coglioni trovati “con le mani nella marmellata” non ne fossero a conoscenza??… [:-I] c’è da ritenere che fossero davvero così sciocchi??... da farsi corrompere in cambio di qualche borsa zeppa di contanti?... [:-I]

Ma poi c’è da dire dell’altro: 600.000 €uro sono NULLA per un Paese come il Qatar che intenda “entrare” nei salotti buoni che contano dell’ occidente…
Il Qatar (quando dici “qatar” dici LA FAMIGLIA REGGENTE di questo Stato, il cui Emiro a capo DETIENE IL 99% della ricchezza, un Paese che è PIENO di PETROLIO e di GAS NATURALE, e solo 2 milioni di sudditi dei quali alla FAMIGLIA REGGENTE non importa un fico secco) non ha alcun bisogno di intermediari come 'panzeri' (che mi sembra contare come il 2 di bastone con sotto coppe) per “entrare” nell’economia europea prima ancora che mondiale… ma se già 50anni fà i Sauditi entrarono massicciamente nell’economia occidentale, senza troppi sotterfugi ma nel modo più semplice, entrando lecitamente acquistando quote societarie massicce di società “consigliate” loro dalla finanza anglosassone, che cosa ci vogliono far credere quelli che hanno montato questo caso?…

Mi si potrà obiettare: "si, ma il Qatar è ritenuto dalla comunità internazionale uno "Stato canaglia" fino a una decina di anni fà, in sentore e in forte sospetto di finanziare "isis" e di negare al contempo ogni forma più elementare di diritti umani, di conseguenza l'occidente ha "chiuso le porte" a qualsiasi iniziativa di quello Stato sotto forma di investimenti finanziari su società occidentali..."

al che rispondo con : "attenzione cari, che I SOLDI, TANTI SOLDI, UNA INFINITA' DI SOLDI, fanno gola a chiunque, specialmente in tempi di crisi economica come questa, molti -praticamente tutti- sono disposti a turarsi il naso pur di riceverli in cambio di... " [:-j]
ECCO, è questo il punto: vogliamo per esempio parlare di quanti SOLDI abbiano preso la rotta Qatar -> Svizzera, dove ha sede la FIFA(...) in cambio dell' aggiudicazione dei CAMPIONATI MONDIALI DI FOOTBALL da giocarsi a Doha, Qatar?... [:-I] [:-j]

A parte che 1,5 milioni di €uro cash (tanti quanti trovati negli appartamenti di Bruxelles della bella avvenente bionda greca ormai ex vicepresidente del parlamento EU e di panzeri) per LA FAMIGLIA REGGENTE del Qatar sono come "una goccia nell’oceano", per quanto essa è RICCA, ma davvero qualcuno crede che 'panzeri' e altre 4 semplici comparse possano aver gestito “un traffico” del genere??? [:-I]
La mia impressione è che le autorità (ci sono di mezzo anche i servizi segreti del Belgio) abbiano voluto colpire “pesci piccoli” sacrificabili, perchè ogni tanto all’opinione pubblica e alla stampa bisogna pur dare qualcosa, per far vedere loro che nonostante tutti i sospetti in merito, i controlli ci sono e alla fine danno risultati, per insabbiare poi il tutto abbastanza velocemente, per fare continuare imperterrita e più proficua di prima la giostra degli intrallazzi dei “pesci grossi” (detti anche "intoccabili"). [:-|]
E' immaginabile (ed io ne sono convinto) che in questa sporca faccenda appena scoperchiata, possano essere coinvolti dei nomi talmente importanti, che pur di non provocare un pubblico ludibrio imbarazzante (con livello di incazzatura davvero ALTO) agli occhi dell'opinione pubblica (i 400 milioni di babbei -tra i quali mi ci metto anch'io- dei cittadini comuni europei) a rischio di mettere in forte discussione la credibilità e l'esistenza stessa della UE nella sua architettura legale, le autorità inquirenti ci penseranno due, tre, mille volte, prima di pubblicare e rendere noti fatti e prove legate a "personaggi" ritenuti "intoccabili" che dovessero emergere come inconfutabili. [:|]

Un filosofo greco (Solone) vissuto 600 anni prima di Cristo, ebbe a dire che :
la Giustizia è come la tela di un ragno: riesce a catturare gli insetti più piccoli, ma quelli più grossi riescono a romperla e a fuggire via da essa…
Come si può ben vedere, nulla è cambiato nel frattempo nel mondo, fino ai giorni nostri… [:-j]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 23 Dec 2022, 10:49

Alain carissimo, di recente (ma magari è così da sempre [;)] ) mi sembra che ti lasci trascinare da idee di complottoni clamorosi, quando per i fatti accaduti possono esserci spiegazioni molto più semplici e lineari, oserei dire quasi banali.

Per esempio in questo caso potremmo immaginare che i "pesci grossi" siano stati "unti" con qualche bella transazione di qualche miliardo di bitcoins - la valuta assolutamente inutile per chiunque e per tutto, tranne che per corrompere e riciclare il denaro della mafia e del narcotraffico - e questi naturalmente non sono stati beccati. Viceversa sono stati colti con sacconi pieni di danaro - roba che pensavamo esistesse solo nel deposito di Paperon De' Paperoni - i fessi, gli sprovveduti, i pivelli, i novellini e (come dici tu) i "due di bastoni" quando sul tavolo la briscola è a coppe.

Peccato perché l'eurodeputata greca era proprio carina, avrei preferito pensare che fosse una brava persona.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby rkive » 24 Dec 2022, 08:04

È impressionante la superficialità dei politici e dei loro assistenti.

Con tutti quei contanti in casa, come si fa' a non essere scoperti? [:D]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 24 Dec 2022, 08:28

@ HIGH

caro Marco, [;)]
chiamali e definiscili come meglio credi, ma quei "complottoni" al riparo da occhi indiscreti sono quelli che fanno "girare" il mondo... da molto molto tempo... [:D]

Già agli inizi del 900, Henry Ford (il fondatore della dinastia) ebbe a dire questo:
"se i cittadini americani venissero a conoscenza dei sotterfugi che regnano nel sistema bancario del loro paese, muoverebbero compatti alla rivoluzione il giorno dopo..." [:-I]
e chi meglio di lui, dalla sua posizione di imprenditore di alto livello, aveva a che fare con "le banche" e ne conosceva i meandri e i 'meccanismi' interni...

Ma da quell'epoca il mondo si è di molto evoluto in vari settori, e anche la corruzione si è fatta più subdola e raffinata, non tanto come concetto base che alla fine è sempre lo stesso, ma nelle modalità, potendo contare su mezzi TECNICI molto raffinati per condurla e portarla a termine con successo per chi usa questo mezzo per raggiungere determinati obiettivi, quei mezzi tecnici che hanno fatto concludere sia il sottoscritto che Rkive : "Con tutti quei contanti in casa, come si fa' a non essere scoperti?" ...i diretti interessati disponevano infatti di ben altre "vie" per non essere scoperti nella flagranza della loro colpevolezza, è questo dettaglio che mi rende perplesso... [:-I]

Non è tanto il fatto che 'esistano', certe "pratiche", cosa appurata ancora più che 'immaginata', ma è quando vengono scoperte e messe alla luce del sole con prove inconfutabili, che ci si indigna...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 09 Mar 2023, 11:26

...dove eravamo rimasti? ad un anno dall'inizio di un fatto di rilevanza globale (la guerra tra Russia e Ukraina), si possono fare alcune considerazioni :

…ma la nostra efficientissima 'propaganda' occidentale(…) non ci aveva raccontato a noi del parco buoi e dell’opinione pubblica in genere, che la Russia era ormai in prossimità di default?… è da almeno 9 mesi che doveva esserlo...
Io invece leggo (da fonti indipendenti) tutt’altra storia, ovvero che dopo un anno di conflitto, la bilancia del commercio estero russo è letteralmente ESPLOSA di floridità registrando un record nel surplus commerciale mai accaduto in passato… sembra invece che i vari piani di sanzioni applicati dall'UE alla Russia (in 10 riprese) non abbiano dato i risultati sperati (dai vertici UE ed oltre e prima di questi, dai vertici USA); invece, ad essere messi davvero male sono i cittadini americani e l’economia reale nord americana, nonostante che ‘i servi della gleba’(…) del potere cerchino disperatamente di far credere il contrario, attraverso l’emissione di dati a dir poco discutibili se non risibili…

se considero che la miccia della crisi economica 2007 negli USA fu accesa dal crollo del mercato immobiliare locale, osservare che lo stesso mercato immobiliare USA è di nuovo piombato nell’incubo del crollo dei prezzi come allora (da almeno un anno, con i prezzi della case in repentina inarrestabile discesa -come dicono i dati statistici- sommato al fattore critico dell'aumento vertiginoso dei tassi di interesse applicati dalla Fed nel corso dell'ultimo anno) mi spinge a considerare che siamo di nuovo incanalati in una via che non promette nulla di buono...

se da quelle parti 'crolla' di nuovo tutto, non passerà molto tempo che la loro crisi venga esportata anche qui da noi in Europa (come avvenne nel 2008) dove attualmente ci ritroviamo in una fase delicatissima dell’economia, in stato di forte fragilità alla quale basta un alito di vento fuori posto per vedere anche qui crollare tutto, di nuovo…

In merito all’aumento dei tassi di interesse applicati dalle b.c. dopo un decennio di denaro ‘a costo zero’,
davvero pochissimi analisti hanno fatto notare un concetto puerile quanto logico nella sua cruda evidenza :
Se è vero che gli USA sono ‘il motore trainante’ dell’economia su scala globale (ed è vero), se da quelle parti la Fed si ostina ad aumentare i tassi d'interesse senza fermarsi, in UE la BCE deve fare altrettanto, non può permettersi di mantenersi [troppo] disallineata dagli USA, perchè altrimenti gli operatori finanziari (specie i ‘pesci grossi’ dei mercati, intendo GROSSI FONDI di INVESTIMENTO, quelli in grado di determinare la temperatura dei mercati attraverso le loro scelte) tolgono i loro impegni in UE per spostarli massicciamente dove i rendimenti sono più alti… elementare, mi sembra…

Detto questo, a me sembra che stiamo precipitando nella ‘tempesta perfetta’, una tempesta economica assai più GRAVE di quella che ci siamo lasciati alle spalle nel 2010 e dalla quale non siamo mai usciti realmente. Anche perchè allora avevamo livelli di inflazione decisamente più contenuti rispetto a quelli attuali. Se ci ritroviamo con un inflazione a doppia cifra, la BCE non può e non potrà fare altro che aumentare i tassi d’interesse mese dopo mese, sistematicamente per cercare di arrestarla… ma l’inflazione può rivelarsi una ‘brutta bestia’ da domare… forse se n’erano dimenticati dopo così tanto tempo (10anni) di ‘calma piatta’ con inflazione 'a zero', ma l’inflazione una volta che aumenta (vertiginosamente come non accadeva da 40anni) non la cancelli in poco tempo… con tanti auguri, visto che il DEBITO AGGREGATO accumulato su scala globale ha raggiunto livelli mai visti prima in passato… chissà se il trucchetto di ‘stampare a manetta’ denaro dal nulla (perchè dovranno ritornare a farlo, e presto credo) funzionerà ancora… non ci resta che stare sintonizzati per scoprirlo… personalmente prevedo che una fetta sempre più larga di popolazione in Europa (e non mi riferisco solo all’Italia) sarà interessata a problemi sconosciuti fino a pochi anni fà… e quando le cose cominciano ‘ad andar male’ su una platea sempre più estesa di cittadini, le cose si mettono male anche per i vertici… spero di essere 'cattivo profeta', ma i dati che ho sott'occhio mi dicono esattamente questo...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 09 Mar 2023, 13:27

E va bene. Se le cose stanno così, vorrà dire che vince sempre l'aggressore, il prevaricatore, il più prepotente, il più violento. Dimostrazione definitiva finale che non esiste nessun dio, a beneficio di quei pochi che ancora ci credono.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 10 Mar 2023, 08:26

@ HIGH

Marco, [:)]

DIO non c'entra assolutamente nulla in questa faccenda (la guerra ai confini dell'Europa) come in ogni altra faccenda in Terra, passata e presente, progettate e finalizzate dagli uomini. Sempre e solo dagli uomini.
Se la Terra fosse colma della conoscenza e della consapevolezza del Signore DIO negli uomini, in tutti gli uomini che la popolano (come predisse il profeta Isaia) non ci sarebbero più guerre, ne malvagità, ne crimini, ne abusi fatti dall'uomo verso il proprio simile. Purtroppo al momento non è [ancora] così.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 10 Mar 2023, 13:40

Eh no, troppo facile così: c'entra eccome!

Attualmente la guerra, dal lato russo, è combattuta dai cosiddetti "mercenari", in pratica ergastolani a cui è stata promessa la libertà se per caso porteranno a casa la pelle. Assassini, stupratori, scannatori, pedofili, figure sataniche che rappresentano il peggio del peggio del male e per cui uccidere e massacrare è un piacere.

Dall'altro lato, a fronteggiarli, c'è la migliore gioventù Ucraina: ragazzi, studenti, fidanzati, lavoratori, mariti con moglie e figli che li aspettano a casa.

Non si può pretendere che Dio ci racconti la favoletta di Davide contro Golia, che noi ce la si beva come "parola di Dio", e poi quando sul serio accade sulla terra, allora improvvisamente "Dio non c'entra". No no, c'entra eccome: è colpa di Dio. Se fosse un Dio giusto, non lo permetterebbe.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 11 Mar 2023, 08:01

Scusami caro Marco, [:)]

ma dopo aver letto le tue ultime parole, ora sono io a non capire.

Hai sostenuto più volte [in passato] che "DIO non esiste".
Come può essere colpevole (di qualsiasi colpa lo si voglia accusare) UNO che 'non esiste' ?? [:-I]

Allora, per essere coerenti [nelle proprie osservazioni] occorre alla fine 'accettare' il concetto che DIO 'esista' ??...

Eh no. Troppo facile. Adesso sono io a dire che "è troppo comodo".

Con le nostre azioni, noi uomini facciamo di tutto per oltraggiare Il Signore DIO (mi ci metto dentro anch'io, il fatto di 'credere in LUI' non mi rende migliore di uno che dice di 'non credere' in LUI;
ai Suoi Occhi, noi umani mortali siamo solo il risultato dell'espressione di voglia carnale, condizione assai differente e lontana dalla Santità dello Spirito) negando perfino la Sua stessa esistenza, ma poi alla fine quando ci ritroviamo di fronte ad eventi 'più grandi di noi', dalla gravità inconcepibile che non riusciamo [o non vogliamo] comprendere, ricorriamo sempre alla resa amnistica, 'all'ultima spiaggia'(è proprio il caso di dirlo) e noi esseri umani puntiamo il dito contro di LUI, a nostro dire responsabile di tutte le malvagità e di tutte le stoltezze fatte alla luce del Sole (anche di notte, a dir la verità...), quando le responsabilità evidenti sono solo ed esclusivamente nostre, riconducibili alle azioni che l'uomo compie in Terra.

Non può funzionare così. Infatti NON funziona così.

E Il Signore DIO è giusto [anche solo] per definizione.
Il contrario [in bene] di quello che siamo noi uomini [in male] sulla faccia della Terra.

A proposito, Re Davide non è 'una favoletta'. Egli è realmente esistito.
Non ne parla solo la Bibbia nelle sue cronache, ma viene citato anche da testi storici laici che prendono in esame gli eventi in Palestina risalenti al 1000 ca a.C.
E' appurato che egli è stato Re di Israele.
Uno dei suoi figli maschi, Salomone, sarà Re di Israele per discendenza diretta, e sarà colui che edificherà il tempio di Jerusalemme, i cui resti (nella parte vecchia della città) sono noti da molto tempo.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 11 Mar 2023, 10:49

...a parte questo, caro Marco, [:)] lasciami dire una cosa anticipando la tua risposta :

Decisamente su questo tema non incontreremo mai una via d'incontro... [:D]
Ma non fa niente. [:)]
In vita mia ho conosciuto molte persone, atei dichiarati, agnostici, credenti dichiarati... ed altre ancora...
nella mia esperienza, ho incontrato molta più ipocrisia tra le persone che dicono "di credere" rispetto a quelle che affermano il contrario, nelle quali ho incontrato invece molta più onestà intellettuale, che alla fine me le fanno preferire fino ad entrare nella mia stima incondizionata.
Tu caro Marco, rientri tra queste. [:)]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby rkive » 12 Mar 2023, 08:42

Von der Leyen: “Spetta all’Ucraina decidere quando avviare i negoziati di pace”.

Io lo traduco: quando l'Ucraina se ne farà una ragione che dovrà cedere il Donbass e la Crimea.

Out of topic.

Il Dio cristiano ha deciso di intervenire solo con gli uomini di buona volontà.

Può non piacere, infatti anche a me non piace. [:(]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 13 Mar 2023, 07:38

A parte che la Crimea è già in mano russa dal 2014 (anno della sua annessione alla Russia a seguito dell'intervento russo in quella terra) anche se l'UE non ne riconosce l'attuale statu-quo, ma quale prosopopea da parte di 'una'(...) che si crede al vertice del mondo e per questo in grado di poter giudicare ed emettere sentenze...
intanto, prima che Zelensky si dichiari accondiscendente verso una qualsiasi trattativa, bisogna vedere se anche Putin sarà d'accordo... i russi non accetteranno di sedersi ad un 'tavolo di pace' finchè non avranno occupato [almeno] tutto il Donbass...

l'insignificante (politicamente) minuta tedeschina messa al vertice dell'UE dovrebbe riconoscere che esistono personaggi ed istituzioni assai più rilevanti sul piano internazionale, in grado di contare assai più dell'UE stessa in questo particolare momento storico... si guardi ad esempio allo storico accordo raggiunto negli ultimi giorni grazie alla mediazione Cinese, che è riuscita a riavvicinare (dopo 10anni di rottura diplomatica totale) due Stati quali Iran e Saudi Arabia (chiaro che i Cinesi non lo hanno fatto solo per essere riconosciuti 'benefattori' ma per ben altro, visto che 'quei due Paesi' posseggono tra le più ingenti riserve di petrolio al mondo, una materia che manca alla Cina...)

Volenti o nolenti, occorre sapere che 'al di fuori dell'occidente' (USA & UE) vive pensa ed opera un mondo parallelo alternativo (al quale anche la Russia fa parte oltre a Cina e India tanto per citare gli 'attori' principali) comprensivo di oltre il 50% dell'attuale popolazione mondiale... chi da occidentale pensa che 'l'occidente' sia ancora al vertice del mondo pecca quanto meno di presunzione... dall'altra parte del mondo, le cose si stanno muovendo molto velocemente, assai più velocemente della proverbiale farraginosa 'burokrazia' europea...
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby rkive » 13 Mar 2023, 14:25

Vedo la UE un tutt'uno con gli Stati Uniti quindi, da un punto di vista geopolitico, allo stesso livello della Russia e della Cina.

Il potere della Von Der Leyden è limitato dai paesi della UE, in particolare Francia e Germania, ma può avere una "moral suasion" verso Zelensky. [:-I]
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby highinfidelity » 14 Mar 2023, 13:33

aorlansky60 wrote:Hai sostenuto più volte [in passato] che "DIO non esiste".
Come può essere colpevole (di qualsiasi colpa lo si voglia accusare) UNO che 'non esiste' ?? [:-I]


Carissimo Alain, io ti metto davanti agli occhi delle ingiustizie mostruose, e tu mi rispondi con arzigogoli ontologici medievali... [:D] È assolutamente ovvio che io non credo nell'esistenza di Dio, non almeno come lo ritraggono la Bibbia o il Testamento (onnipotente? Ma quando mai... Tutto amore? Ma non scherziamo... Dio di giustizia? Oh per carità, fatemi il favore!) e non c'è giorno in cui non apra gli occhi e non riceva innumerevoli e continue conferme che quel dio non esiste. Magari esistono gli dei dell'Olimpo, non dico di no, ma certamente quel dio, com'è descritto ed aggettivato nelle "sacre scritture", non esiste.

Comunque ti esento ufficialmente dal compito di rintuzzare questi miei argomenti (provocazioni, se vuoi) perché tanto se a gelidi esempi concreti della vita quotidiana tu mi rispondi con principi generali tanto meravigliosi quanto invisibili ed indimostrabili, non ci capiremo mai. [;)]

Sull'attuale stato economico della Russia non si sa bene cosa pensare, perché ovviamente ci sono notizie di propaganda e contropropaganda e uno è portato a credere a quelle che meglio si sposano in partenza con ciò che già pensa a priori. Non so dove tu abbia letto che il loro bilancio di commercio estero sia addirittura "esploso", personalmente non ho trovato nessuna notizia neanche vagamente simile, pur se magari fortemente ridimensionata. Può comunque darsi benissimo che, pur di finanziare la guerra più sbagliata, stupida e inutile della storia dell'umanità abbiano talmente abbassato i prezzi delle materie prime da riuscire a svendere quantità stellari di commodities a paesi compiacenti, tanto da far apparire in risalita il loro bilancio di commercio estero. A me sembra strano; ma in ogni caso certamente questo non è successo verso l'Europa e tanto meno verso gli Stati Uniti. Se i Russi desiderano per il futuro avere come loro interlocutore unico la Cina, per me si accomodino pure, io al contrario spero che noi europei ci avremo a che fare sempre meno, idealmente zero.

Al contrario, leggo quotidianamente notizie come questa:
https://www.lastampa.it/esteri/2023/03/ ... -PM8-S9-T1
che mi sembra equivalga a dire che Poootin è alla canna del gas (la canna del North Stream II per la precisione...) e certamente non mi pare una richiesta che migliorerà la sua popolarità nel ristretto circolo degli "oligarchi" russi.
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Re: Riflessione a tema socio/economico sui tempi attuali

Postby aorlansky60 » 15 Mar 2023, 08:08

@ HIGH

(a proposito dello stato economico attuale della Russia)
"Non so dove tu abbia letto che il loro bilancio di commercio estero sia addirittura "esploso""

non certo in testate editoriali quali Corriere d.Sera, Repubblica o... La Stampa... [:D] [;)]

Senza andare a scomodare le mie fonti di informazioni indipendenti, quello che segue è ciò che pubblica recentemente una testata di informazione molto nota anche in Italia, tuttavia non 'sbilanciata' verso il 'politicamente corretto' imposto dagli USA anche al nostro Paese, di cui i 3 giornali che ho citato più su sono l'eco servile:

"A un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina è evidente come la speranza occidentale di piegare rapidamente Mosca dal punto di vista economico sia risultata vana: il Pil è infatti sceso soltanto del 2,5% e l’inflazione si è fermata all’ 11,5%. Il merito è del boom delle esportazioni di petrolio e gas verso nuovi clienti come l'India ed altri Stati del sud-est asiatico, che si sono sostituiti ai Paesi Europei a causa della politica varata da quest'ultimi contro la Russia in conseguenza della loro presa di posizione a favore dell'Ucraina.
A prima vista, tutto sembra procedere come al solito in Russia: nelle principali città russe, locali e ristoranti sono ben frequentati nei fine settimana, le piste di pattinaggio sono affollate, i supermercati ben forniti, negozi di grandi marchi stranieri ancora aperti nelle vie dello shopping. Nonostante alcune difficoltà, molti russi continuano anche a viaggiare all'estero, per lavoro o turismo: basti pensare che nel 2022 il consolato italiano ha rilasciato più di 100mila visti. Il problema maggiore sembra essere soprattutto l’inflazione, giunta all’11,6% a inizio febbraio, più che la caduta del Pil, sceso secondo la Banca centrale soltanto del 2,5% nel 2022 e atteso - per il Fmi - addirittura a +0,3% nel 2023. L'istituto statistico di Stato Rosstat parla addirittura di un Pil che si è contratto del 2,1% nel 2022. Com'è possibile? Ha certamente contribuito l'esplosione delle entrate dalle esportazioni energetiche, giunte a 350 miliardi di dollari nel 2022, secondo una ricerca Ispi. Le restrizioni alle importazioni hanno da un lato favorito la crescita di alcune produzioni locali e dall’altro sono state aggirate, grazie ad alcune triangolazioni con Paesi terzi, come Turchia, Emirati Arabi Uniti e Kazakhstan"


Ah, a proposito di economia, in Russia non è accaduto ciò che invece è successo recentemente in USA :
SVB (16ma banca americana per impieghi finanziari) fallita a causa della 'corsa agli sportelli' per prelevare liquidità, oltre che per pesanti deflussi di assets finanziari avvenuti nel corso delle ultime 2 settimane, due giorni dopo un altra banca dichiarata fallita da Fed e Sec, ed oltre queste due altre 5 banche regionali di medio-alte proporzioni poste sotto la lente di vigilanza della Sec perchè verserebbero in condizione di pre 'allarme'... sotto l'apparenza di una economia florida come vorrebbero farci credere le fonti di informazioni locali, è chiaro che qualcosa di preoccupante [tecnicamente parlando] 'cova' al di sotto della coltre... gli USA sono pesantemente indebitati sia a livello pubblico (il loro debito pubblico è schizzato negli ultimi 10anni da 10.000 miliardi di $ del 2012 a oltre 30.000 miliardi di $ registrati nel 2022) sia a livello privato (pochissimo risparmio privato, la maggiorparte dei 325 milioni di cittadini USA possiede meno di 2000 $ sul conto corrente, ma detiene invece DEBITO a non finire, dalle CARTE di CREDITO -quasi 1000 miliardi di $!!!- alle rette scolastiche ed universitarie)... tutto questo però, non viene molto trattato sotto forma di informazione, dalle nostre parti qui in Italia... si preferisce invece continuare -è da 9 mesi che lo stanno facendo- sulla 'vulgata' della Russia in 'imminente stato' di default...
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