Addio a Paolo Rossi.

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Mi ricordo di Paolo Rossi il suo modo di segnare che per me era quasi unico.

Durante la partita quasi non lo si vedeva giocare, ma poi quando in area si creava un'azione un pò confusa, lui era sempre al posto giusto al momento giusto e gli bastava spingere la palla in rete.

Grande Pablito, riposa in pace.

[vise60]

Un grande dispiacere , cosi' all'improvviso, per quelli della mia generazione e che come me hanno calcato i campi della serie dilettantistiche ha sempre rappresentato ,anche nei suoi momenti peggiori,un punto di riferimento ed un modello da seguire
Fisico esile ma di una velocita' e rapidita' di pensiero che gli ha sempre permesso di capire prima degli altri la possibile evoluzione di una giocata ,spero che lassu' esistano i campi da calcio,ineguagliabile,poi i Mondiali ...mi fermo, ho gli occhi lucidi...

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Com'è noto detesto il calcio, ma per Paolo Rossi devo fare un'eccezione, perché per tutti quelli della mia generazione Paolo Rossi era sinonimo assoluto di gioco del pallone. Con i suoi gol ai mondiali del 1982 ci fece passare un'estate da sogno, e per una volta tanto il sogno diventò realtà.

Ricordo ancora come contemplavo con ammirazione i suoi quadricipiti in una foto d'azione sulle figurine Panini dei calciatori... Wow... Nulla a che vedere con le mie gambette di ragazzino. Eppure paradossalmente proprio le gambe - le ginocchia in particolare - si riveleranno essere il suo punto debole e gli abbrevieranno non poco la carriera.

Di quand'era ospite in qualche trasmissione ricordo sempre con piacere, anche in tempi recentissimi, il suo garbo, la sua educazione e la sua voce sempre pacata, quasi impostata. Tanto è sprofondato il mondo del calcio da farlo già apparire un gentiluomo d'altri tempi.

Lo vedevo sempre atletico, sempre allegro... A differenza di altri ex-campioni (eviterò di nominarne uno, scomparso altrettanto di recente) non si era lasciato andare ed aveva mantenuto un'eccellente forma fisica. Per questo la notizia della sua morte mi ha lasciato di sasso. Ma a ripensarci, in effetti, da un po' non sentivo parlare di lui.

Addio grande campione, con te se ne va una parte della mia fanciullezza.