Gossip con qualche interessante flash su cosa fa oggi Phil.
Da www.20min.ch
L'ex-moglie di Phil Collins ha presentato giovedì scorso (ndt: 12 febbraio 2009) una raccolta di gioielli creata proprio per San Valentino.
Orianne Collins ha lanciato una nuova linea di gioielli "dedicata all'amore". Questa è l'occasione di parlare d'amore con Orianne…
Quali sono i plus della nuova linea di gioielli che hai presentato ieri (nota: giovedì)?
L'obiettivo prioritario sono l'originalità e la differenza. E' quindi una personalizzazione degli oggetti, secondo il desiderio dei clienti. Mi piace pensare che ciascuno possa modellare un gioiello secondo il proprio gusto. Infine, è una raccolta creata apposta per San Valentino.
Non è un pò tardi per presentarla?
Tutti sono sempre in ritardo per trovare il regalo di San Valentino, non credi? (risata)
Hai mantenuto il cognome del tuo ex-marito? Perché?
Per i miei bambini. Trovo che era già abbastanza complicato per loro a scuola avere un papà ed una mamma che portano nomi diversi.
San Valentino, la festa degli innamorati, la trascorrerai da sola o in compagnia?
La trascorrerò con quello che è il mio attuale compagno da un anno e mezzo. Detto ciò, bisogna essere innamorati non solo per San Valentino ma tutti i giorni dell'anno.
Con Phil avete divorziato nel 2006. Cosa c'è tra di voi oggi?
Siamo rimasti amici, molto amici, e siamo rimasti molto vicini: ci parliamo spesso al telefono. Ciascuno di noi ha preso la sua strada, e la vita continua. Ci intendiamo molto bene ed è in ciò che si è attuato con successo il nostro divorzio.
Come vivonno i tuoi bambini, Nicholas (7 anni) e Mathew (4 anni), questa separazione?
Bene, credo. Con Phil ci si vede spesso, e con orgoglio ci incontriamo tutti e quattro almeno una volta alla settimana per pranzare insieme. E' importante per loro perchè si rendono conto che i loro genitori non sono in guerra. E quindi, ne vedono anche alcuni vantaggi! Hanno due camere tutte piene di regali, e se papà dice NO, hanno una possibilità di sentirsi dire un SI dalla mamma! (risata)
Come si svolgono le tue attività?
La prima, quella di mamma, è la più importante e comincia fin dalle 6 e 30 del mattino. Per le mie attività professionali mi sono riorganizzata in modo da occupare, per ciascuna, un giorno intero. Ogni giorno, dunque, cambio. Oggi la fondazione Little Dreams, domani la mia società e dopodomani la creazione di gioielli.
Come si fa per comprare i tuoi gioielli?
Per il momento i miei clienti prendono appuntamento nei nostri uffici, a Ginevra, a Lussemburgo ed a Bruxelles. Ma mi piacerebbe aprire negozi in tutto il mondo. Del resto sono appena ritornata da New York, dove ho trovato, finalmente, il locale dove aprire il mio primo negozio. Sarà situato sulla Madison Avenue e l'inaugurazione è prevista in settembre.
Ti trasferirai a New York?
No, ma ci andrò spesso, sono troppo attaccata alla Svizzera per lasciarla.
La tua fondazione, la Little Dreams, ha lo scopo di aiutare tutti i giovani artisti o sportivi che hanno delle ambizioni e del talento affinchè riescono a vedere i loro sogni diventare realtà. Per quanto riguarda i tuoi ragazzi, quali sono le loro passioni?
Per quanto riguarda Nicholas, sono il calcio, il karaté, ma soprattutto la batteria. Appena si sveglia al mattino o rientra della scuola si mette a suonare la batteria, è la sua vita! Adesso ti racconto un'aneddoto: l'altro giorno, mi ha chiamato il suo professore di musica. M ha detto che Nicholas è un buon allievo, che sa solfeggiare, "ma c'è una cosa che non capisco, si mette a tambureggiare con le dita su tutto ciò che trova". Poi mi sono ricordata che osservando il mio ex-marito anche lui fa la stessa cosa, tambureggia su qualunque cosa, come quella volta che lo vidi tambureggiare il bordo di una sedia... Ho sorriso dicendomi che ci sono cose contro le quali non si può fare nulla. E tanto meglio così!
E l'altro tuo figlio, Mathew?
Essendo più piccolo, per il momento non ha idee chiare. Ma, come il suo fratello, è attirato dallo sport (il calcio) e dala musica. Il suo strumento preferito è la chitarra.
Dalla sua creazione Little Dreams ha sostenuto un settantima di giovani nella realizzazione dei loro sogni. Se dovessi ricordare un'avventura tra queste quale ti ha particolarmente emozionata?
Ci sarebbe quella di Alexandre. È entrato nella fondazione nel 2003, all'età di 17 anni. Era allora paraplegico e aveva bisogno, per muoversi, della sedia a rotelle. Cinque anni dopo, con tanta volontà e tanto lavoro, adesso cammina con le sue gambe. Attualmente si sta preparando per i campionati del mondo di arti marziali. Alexandre è uno stimolo per me, perché mi da la voglia di svegliarsi al mattino e di continuare a lavorare per giovani come lui.
Cosa ti aspetti per il 2009?
Di smettere di fumare! Avevo completamente smesso nel 2002 e, stupidamente, cinque anni dopo, ho ripreso.