by aorlansky60 » 24 Aug 2009, 11:41
Qualche tempo fà ho scaricato dal sito dell'ISTAT il documento statistico ufficiale per il 2007 rappresentante lo stato dell'industria privata in Italia... esso era corredato da una mappa dettagliata che mostrava graficamente la concentrazione ed il tipo di industrie -tessile, meccanica, alimentare etc- radicate nel territorio... a quella visione mi si sono "allargati" gli occhi ed ho messo in moto la materia grigia...
In pratica, dicendola breve, la concentrazione di industrie -grande ma anche piccole e medie imprese- cambiava come la cartina di tornasole procedendo da nord a sud, mostrando una grandissima concentrazione a nord, una concentrazione minore ma ancora accettabile al centro, e misera o nulla al sud (da Campania e Molise in giù, isole comprese)...
Allora i casi sono 2: o che al sud esistono in realtà molte piccole-medie imprese che non sono censite in quanto non ufficialmente "dichiarate"(leggi : tutte operanti "IN NERO"...) e quindi non rientranti nello studio dell'Istituto di Statistica Nazionale, oppure che la statistica è veritiera ed allora l'offerta di lavoro in aziende private al sud è effettivamente carente proprio perchè latita l'impresa privata... è su questo ultimo caso che vorrei soffermarmi.
Se è veritiero quello studio, perchè al sud c'è così poca industria privata in grado di offrire opportunità di lavoro?
Credo di averlo scritto già varie volte, ma la conclusione è sempre la stessa: se la ricchezza economica stanzia al nord, per "rilanciare" il sud (è da 40 anni che si usa il termine "rilanciare" rivolto verso il meridione di questo paese) servirebbe che qualche(meglio se molti) valente imprenditore ed industriale investisse al sud; cos'è che lo fa desistere dall'investire al sud? Purtroppo la risposta è sempre la stessa: il timore di dovere sottostare a realtà radicate da tempo e non propriamente e del tutto "lecite" in base a quanto stabilito dal ns codice penale...
Il fatto poi che non esista una valida alternativa di impiego nell'industria privata spinge la popolazione del ns sud a rivolgersi prevalentemente o quasi al settore pubblico, con tutte le conseguenze del caso...
Ecco spiegato perchè aziende pubbliche del sud occupino personale di molto eccedente i propri bisogni, ed ecco spiegati gli enormi buchi di bilancio di comuni del sud, ai quali l'attuale governo ha dovuto riparare ad inizio 2009 destinando "a fondo perduto" 500 milioni di euri per il comune di Catania e 250 milioni di euri per il comune di Palermo... cosa per la quale si sono indignati non pochi governatori di regioni del nord con i bilanci tenuti miracolosamente(è il caso di dirlo visto i tagli operati dall'attuale governo verso le regioni) "in pareggio"... ma quelle regioni del nord non possiedono validi ambasciatori come dell'utri, così sensibili alla causa meridionale... o come quell'ultimo personaggio che recentemente si è visto promettere da berlusconi in persona una specie di "piano Marshall" per il sud e 4 miliardi di euri per i prossimi 2 anni... mi chiedo dove li vadano a prendere, perchè la coperta non è più solo corta, qua è il barile dal quale letteralmente non c'è più nulla da raschiare, visto che quest'anno il PIL andrà a -5%(come previsto da BankItalia nei cui confronti berlusconi si è pure adirato tacciando Draghi di disfattismo)... sapete che significa questo? che molte, moltissime aziende avranno bilanci finali DA PAURA, cosa da non garantire le solite entrate fiscali verso lo Stato come lo sono state anche per il 2008, anno in cui eravamo già ufficialmente "in crisi".
Quando non esiste l'imprenditoria privata subentra la politica, con nefaste conseguenze; altro concetto che ho già scritto in passato e purtroppo tristemente vero ed attuale: "riesci tu a garantirmi il tuo voto politico e quello dei tuoi familiari? bene, è già pronto il tuo posto da dipendente pubblico..." ...è questo il modo in cui in questo paese od almeno in certa parte di esso da tempo remoto vengono straziati la meritocrazia e la voglia e volontà di affermarsi. Perchè tutto è dannatamente complicato a livello burocratico, oltre al fatto che questa complicatezza è opportunamente "voluta" per chiare questioni economiche...
La sanità poi è un altro bel guazzabuglio, visto e considerato che non solo le regioni del sud possiedono un pauroso ammanco di bilancio, ma vede anche la regione Lazio messa tra le peggiori in assoluto per debito acquisito e pure l'Emilia Romagna che per collocazione geografica dovrebbe costituire "da esempio"... solo che da ultimi dati sembra che la regione Lazio sia creditrice dallo stato di almeno 5 miliardi di euri, praticamente è il gatto che si morde la coda... capito il meccanismo?
Berlusconi, Tremonti & C. ostentano da tempo sicurezza ed ottimismo, affermando che l'Italia è il paese messo meglio nell'affrontare la crisi economica, solo che a conti fatti i crudi numeri smentiscono clamorosamente le chiacchiere calmieranti di questi politici...
E purtroppo devo sempre ed in modo monotono ritornare a citare i soliti temi che sono i veri artefici e responsabili dello stato attuale:
- quello di un pauroso debito pubblico che non ha eguali in area Ocse nel rapporto debito/pil
- quello di una paurosa evasione fiscale - 250 miliardi di € di imponibile stimato da uno studio congiunto di Guardia di Finanza ed Agenzia delle Entrate per l'anno 2008, 270 miliardi di € per l'anno 2007... qualcosa pare migliorato...(sic) - che non conosce eguali in area Europea
- quello del fenomeno dell'attività criminale organizzata ad alto livello che per potenza e ricchezza (la Guardia di Finanza stima che la sola mafia "fatturi"-è un modo di dire- oltre 100 miliardi di € annui cosa che la proietta come l'industria italiana più florida in assoluto) non ha eguali in area Europea, forse anche a livello mondiale...
dobbiamo solo ringraziare il fatto che gli istituti di credito di casa nostra, storicamente impostati alla prudenza, non si siano fatti invogliare dai guadagni facili come promessi dai derivati strutturati sui mutui subprime (Unicredit, speriamo bene...) come molti istituti esteri, se no a questo punto saremmo letteralmente a gambe per aria, non avendo la possibilità di caricare di aiuti pubblici come hanno fatto altri stati -USA e UK soprattutti ma anche Francia e Germania- le banche per calmierare i loro sporchi giochi speculativi.
poi mi danno del "pessimista"... [:-j]
Ad aprile ci si è messo pure il terremoto dell'Abruzzo a complicare le cose... altri 10 miliardi di euro da togliere a bilancio già disastrato e da destinare frettolosamente alla ricostruzione, perchè quest'ultimo è un validissimo terreno di propaganda politica, ed uno che è nato per vendere queste cose le capisce al volo... vorrei chiedere ai terremotati di marche e umbria di 11 anni fa ancora costretti a vivere nei prefabbricati(i più fortunati) cosa ne pensano in merito...
ricordo il terremoto del Molise del 2002 quello dove perirono quei poveri bambini alla scuola elementare... un paese di 2000 anime nel quale era crollata solo quella scuola e poche altre case... bene, per quel paesino sono stati stanziati in due soluzioni qualcosa come 1 miliardo di €... cribbio, con quella cifra si sono ricostruiti l'intero paese (spero), con gli infissi delle case placati platino mi immagino... poi uno si chiede dove e come vadano a finire certi stanziamenti... [:-|]
scusate la lunghezza ma l'argomento trattato è vastissimo quanto intricato...
io "vedo" chiaramente i problemi ma in quanto a sbilanciarmi in soluzioni è un bel rebus, non saprei da che parte cominciare...
credo che per prima cosa dovrebbero essere abolite "spa" anzi no "spd"(società per delinquere) non dichiaratamente "ufficiali" quali mafia, camorra, 'ndrangheta etc ...per vedere realizzato questo credo più realistico un intervento Divino, aihmè... tipo Angelo della Morte inviato da DIO che sa chirurgicamente chi colpire...
poi occorrerebbe cambiare radicalmente l'intero sistema fiscale, dando il modo di scaricare l'IVA anche a coloro che non sono iscritti alla camera di commercio e titolari di Partite IVA...
occorrerebbe poi che l'italiano standard cambiasse la propria mentalità assumendone una più incline verso il bene dell'intera collettività, pensando un poco di più all'intero paese e non solo al bene di casa propria.
Tutto questo costituirebbe già un enorme passo in avanti.
Ma purtroppo essendo "realista" dubito fortemente di vedere realizzate queste misure.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...