by 11mo Conte di Mar » 11 May 2012, 16:17
Il vero problema, che si riverbera anche in questo sito, non è di quantità ma di qualità.
Con il gruppo madre interrato 2 metri sotto una pietra tombale posata a quattro braccia da Phil e Peter, sinceramente trovare spunti di dibattito, per non dire addirittura scintille di emozioni, tra le molteplici proposte di ex storici o meno storici, beh è dura. E chi scrive è abbonato a Dusk dal 1992.
Ray Wilson: premesso che non lo reputo un Genesis, nulla di personale intendiamoci, passa la vita in tour per sagre e balere tra la Germania e la Polonia.
A suonare buona parte di repertorio Genesis. Maltrattato lo è stato, non ci piove. Ma allora taglia netto col passato no?
Rimane il fatto che la sua carriera (tranne il biennio '97/'98) è onestamente velleitaria così come la produzione musicale.
Mike: l'ultimo cd che conosco risale a quasi 15 anni fa. Ma, così ad occhio, da quello che ho letto e sentito non devo essermi perso tanto.
I nuovi meccanici hanno un chè di dopolavoristico, forse un modo per tenersi impegnato in terza età.
Capolavori non ha mai fatti ma Beggars fu un bel dischino pop.
Oggi apre ai Modà. Spero che ad una prossima proposta di fare da spalla a Marco Carta riesca a declinare.
Tony: Seven lo ordinai, lo ascoltai, lo riascoltai... e lo riposi sullo scaffale. Dove giace tuttora. Che anno era?
Per il 6 passo... Sono contento che arrivato all'età dei datteri voglia titillarsi con rose e pastorali.
Ha la fortuna di non essere un esodato, è giusto che si goda la pensione.
Ne serbo un diverso ricordo. Mi basta.
Phil: Non ha il pollice verde di Tony e si è dirottato verso la sua grande passione dopo la Batteria: Alamo...!!!
Caspita: pur con una dozzina di libri sui Genesis e 20 annate di Dusk in archivio non ne conoscevo questo lato...
Tralascio il fatto che per un inglese appassionarsi ad una battaglia tra texani e Messicani è un po' come
per un romano da 4 generazioni tifare per il Monza, ma vabbè...
Ha problemi fisici noti e questo è un peccato, ma credo anche che abbia realizzato che il mondo
musicale non fa più per lui, non ha più molto da dire e si gode i meritati frutti di quanto (tanto) ha seminato.
Forse è la scelta che rispetto di più.
Ant: mi ricorda quei soldati giapponesi che rimasero a difendere le loro postazioni nelle isolette del pacifico ignari che da anni la guerra era finita.
Coerenza granitica.
Leggendo Dusk, che si è sempre occupato molto di lui, ho cercato più volte di approfondire e magari di appassionarmi.
Intendiamoci, The Geese.., Slow Dance e in misura minore Tarka sono ottimi lavori, ma il 70% della sua enciclopedica produzione, mettiamola così,
non è all'altezza di un membro fondatore dei Genesis e soprattutto del loro stile.
In termini più sbrigativi: induce alla narcolessia...
Steve: gli orfani del lato prog dei genesis si sono aggrappati a lui come ad una fune sul precipizio.
Fatto salvo che è un eroe per chi scrive, ero ad un suo concerto l'anno scorso e mi ha pure onorato di una foto insieme, mi sento di dire che anche lui le cose
migliori le ha dietro le spalle, e da un bel po'. E non mi riferisco al periodo 71/77. Voyage e Spectral mornings sono gemme nel genere, anche altre cose sparse sono molto valide.
Ma rispetto a quanto prodotto negli ultimi 20 anni - l'ultimo lavoro che ho ascoltato a seguito di commenti entusiastici è Out of the tunnel's mouth... deludente - posso dire
che anche solo a livello new prog e dirivati c'è di molto meglio.
Peter: ormai l'ancora di salvezza.
Lungi da essere un talibangabrieliano, non ho amato SMB, un po' meglio New Blood e spero che dopo questa fase classicheggiante si riappropri della sua natura.
Peterone ha dalla sua la voglia di sperimentare (che nessuno dei suddetti ha...) e una voce che con gli anni, se possibile migliora.
Un po' lento con le consegne, questo sì.
Tornando IT:
Steve Thorne non male, conosco i primi 2 lavori, un prog molto orecchiabile, di quelli che puoi ascoltare in macchina con gli amici senza rischiare una insurrezione.
Sto ascoltando molto l'ultimo dei Sylvan, un po' lungo ma spettacolare in certi punti.
L'ultimo degli RPWL inaspettatamente molto valido.
Gli Anathema semplicemente sensazionali.
IOearth, Delusion squared, Cosmograf..
Sono curioso dell'imminente uscita della compilation di cover di classici rifatti dagli Unitopia.