Credo ormai sia evidente a tutti che cio' che ha devastato il nostro modo di vivere (lavoro, reddito, previdenza) e' quella che gli affaristi di pochi scrupoli amano chiamare globalizzazione, ossia cio' che fa si' che i cinesi possano inondare i nostri mercati di spazzatura in diretta concorrenza coi nostri prodotti, mentre noi persone normali dobbiamo pagare cifre astronomiche di dogana se acquistiamo dagli Stati Uniti - tanto per dire una cosa a caso - un vecchio videogioco fuori produzione da trent'anni e con IVA VAT e tutto il resto gia' pagate trent'anni fa. Anzi: ripaghiamo tutto anche se il videogioco in realta' e di nostra proprieta' privata e un parente ce lo spedisce per posta. Bello, no? Gratis per i ricchi, a pagamento per i poveri.
Ci si dice che non si puo' far nulla per ostacolare questo processo di globalizzazione perche' il WTO non vuole, e poi ci sono degli accordi internazionali vincolanti, l'ONU, le solite balle, il protezionismo e' un suicidio, un sacco di menate eccetera eccetera. Va bene.
Oggi pero' vengo a scoprire cio' che in realta' gia' sospettavo: che all'estero TUTTI praticano protezionismo in maniera molto spinta e molti hanno anche dei dazi veri e propri:
http://www.lastampa.it/2013/01/29/crona ... agina.html
La domanda e': ma dobbiamo per forza sempre essere i piu' cretini del mondo?