Allora, il caso Cipro per essere letto obiettivamente deve essere anche analizzato in profondità, perchè altrimenti si corre il rischio di finire con il classico "al lupo al lupo" caccia alle streghe annesse...
Cipro ha una popolazione di 1milione di persone suddivise in 2 sovranità sul proprio territorio, una filo-Greca ed un altra filo-Turca... più una piccola parte dell'isola ancora a sovranità Britannica, su cui l'Inghilterra colloca la più grande base militare navale del Mediterraneo, un particolare di non poco conto nella vicenda.
Cipro non possiede alcun tipo di industria, l'unico indotto in grado di foraggiare il proprio Pil è decretato al turismo...
Poi scopri che nelle banche dell'isola sono stockati capitali per un totale di
10volte il valore dell'intero Pil dell'isola, e già li qualche campanello ti dovrebbe iniziare a suonare... ci torno più avanti...
se procedi più a fondo, scopri che -come ho letto da un articolo che ha riportato interviste a cittadini ciprioti- su un milione di persone, ci sono 100.000 persone impiegate nella pubblica amministrazione (rapporto 1/10, cavolo, questi battono anche l'italia!) con benefici e privilegi ancora fermi prima dell'inizio della crisi economica (per es. possono ancora godere dell'effetto scala mobile che scatta 1 volta al semestre!! fattore che per i lavoratori del settore privato dell'isola
non è riconosciuto), privilegi retaggio di tempi sicuramente migliori che negli altri paesi europei sono stati praticamente rasi al suolo (e forse non è ancora finita li).
Poi è successo che le due principali banche cipriote per capitalizzazione abbiano investito pesantemente in buoni del tesoro greci prima dell'inizio della crisi di quest'ultima, i cui rendimenti sono precipitati negli ultimi anni (compreso il famigerato "haircut" attuato dalla BCE, cioè taglio e perdita di almeno il 50% sul capitale iniziale investito).
Quindi alte perdite da ascrivere al proprio bilancio.
La somma di tutte queste componenti porta al disastro emerso recentemente nei numeri(insostenibili), ma c'è dell'altro,
quello a cui mi riferivo prima, cioè
leveraggio con rapporto di 1/10 tra il Pil dell'isola e capitali detenuti nelle banche : è chiaro e lampante che molti soggetti esteri (facoltosi Russi e Inglesi in particolare) abbiano adottato l'isola per parcheggiare i propri capitali, dato che il regime fiscale dell'isola è
molto accomodante(...) verso chi deposita i propri soldi, meglio se tanti... la conferma di questo lo vedi passeggiando nelle strade delle principali città cipriote, scritte e cartelli in cirillico sono aumentati via via a ritmo impressionante, al pari dei residenti russi venuti ad abitare sull'allegra e calda isola mediterranea.
Ora,
1) assodato che cipro non è altri che un
poderoso paradiso fiscale ed un
paradosso a cielo aperto in europa per un minuscolo paese che fa parte della moneta unica, e
2)considerato che anche la finanza tedesca ha investito pesantemente(oltre 5miliardi di €) verso titoli emessi da cipro(per finanziare il proprio debito come fanno tutti i paesi europei) peraltro ad alto rendimento sui quali è a credito e che vorrebbe vedere ritornare, possibilmente senza perdite, e
3) chiarito che il regime fiscale di cipro non è più sostenibile e non è più coerente(se mai lo è stato) con l'attuale momento di crisi europea e relativo rigore fiscale attuato per sostenerla e tamponarla,
la logica decisione dettata in prima persona da TEDESCHI e FINLANDESI (i paesi forti dell'€), di attuare un prelievo forzoso sui c/c dell'isola ci può stare.
(ricordiamoci il precedente attuato 21anni fà in italia da Amato che decise, senza chiedere nulla, un prelievo su TUTTI I c/c degli italiani per una percent.le del 6 per mille qualunque fosse la cifra depositata ad una certa data... a tutti quelli, e furono in tanti, che levarono proteste, peste e corna all'allora 1mo ministro, egli rispose :
"stiamo fallendo..." (vero, per chi se lo ricorda l'italia nel 1992 era messa allo stesso livello, IL BARATRO sul PRECIPIZIO, di quella di fine 2011)
"...devo trovare immediatamente soldi per tamponare la falla... se questa si ingrandisce, la diga crolla e nessuno è in grado di fermare la m..." ...se ci pensiamo, è lo stessa patata bollente che si è ritrovato tra le mani un certo M.Monti a fine 2011...
quest'ultimo non ha deciso di mettere le mani sui c/c degli italiani come fece amato, ma ha comunque messo le mani in tasca a tutta la nazione, l'IMU ce la ricordiamo tutti... cambia il nome e il modo, ma il concetto rimane lo stesso, no?
L'enorme ERRORE è stato però quello di trattare inizialmente i poveracci dell'isola alla pari con gli oligarchi russi(e inglesi); infatti bene ha fatto il governo dell'isola a bocciare la prima soluzione proposta dall'europa che prevedeva un prelievo del 6,75%(!!!!!!) sui c/c con depositi inferiori ai 100.000€ (uno con 2000€ si vedeva decurtare 150€...) come bene hanno fatto, in seconda analisi e soluzione, a decretare un maxi prelievo del 30% sui super-conti correnti "over 100.000€", i veri speculatori. Un cittadino "normale" non penso abbia tutti quei soldi in banca... Bene hanno fatto a colpire chi, ricchissimo, ha deciso di non pagare le tasse imposte dal regime fiscale del proprio paese, per andare a depositare le proprie ricchezze in un paesucolo straniero che lo accoglieva a braccia aperte offrendo una tassazione bassissima.
MA ANDIAMO OLTRE.
Il
vero pericolo innescatosi a questo punto è molto preciso :
quello di creare un precedente (d'accordo che esisteva già il famigerato "amato92", ma qui si parla di percentuali ELEVATE!), dando la facoltà all'europa e in particolare a chi ne governa l'economia della moneta unica, di poter decretare di mettere le pezze a paesi il cui debito venga definito come "non più sostenibile" da un giorno all'altro... (non è un caso che alcuni giorni fà si è levata la voce del Pres. della Rep FRANCESE nel dichiarare che una simile presa di posizione non può e non deve essere attuata nel futuro di altri paesi della moneta unica, con chiaro riferimento AL SUO in prima istanza, visto che anche la Francia non naviga con i conti a posto...)
Ecco allora che potrebbe entrare in scena l'italia :
una nazione con alto debito pubblico(2020miliardi€) in rapporto al proprio Pil, ma depositi privati degli italiani che ammontano a 4000miliardi(da ultime stime ufficiali, senza considerare quelli espatriati illegalmente)...
se poi consideriamo che gli italiani dispongono della più alta ricchezza immobile privata (stima di altri 5000miliardi) ecco che si arriva alla considerazione che molti economisti hanno espresso in passato per tentare di giustificare e calmierare il pensiero per un paese che non produce ricchezza ed è afflitto dal 3zo debito pubbl. mondiale per entità assoluta:
LA MAGGIORE GARANZIA DELL'ENORME DEBITO PUBBLICO ITALIANO E' DATA DALL'AMMONTARE DEL RISPARMIO PRIVATO DEI SUOI CITTADINI
...se due più due fa quattro...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...