Quel giradischi che vedo in foto corrisponde al punto più basso
mai raggiunto dalla tecnologia giapponese in fatto di lettori analogici : tipica produzione anni 80, quella colpevole di avere fatto allontanare gli appassionati dal mondo del vinile per dedicarsi alla nuova promessa (allora lo era!) digitale appena nata... col senno di poi, chissà se quel calo di performance fu casuale o voluta, per spingere ulteriormente la massa di consumatori
a passare definitivamente al digitale???... mah...
con questo non intendo dire che i Giapponesi non conoscessero il fatto loro in campo analogico : nel decennio precedente, quello degli anni 70 che coincise con il periodo più fulgido per lo sviluppo del vinile come supporto standard, marchi come Technics, Luxman, Sanyo, Denon (i primi che mi vengono in mente) seppero progettare e realizzare macchine allo stato dell'arte in fatto di giradischi(chi non conosce lo storico Technics SP10??), e la reputazione di nomi quali FIDELITY RESEARCH(uno dei primi a proporre testine di lettura a tecnologia MC), KOETSU e DYNAVECTOR
è nota da oltre 30anni agli appassionati quali costruttori di trasduttori (testine MC) tra i più pregiati ed apprezzati in assoluto a livello mondiale.
Ho letto le considerazioni seguenti di Marco e le trovo tutte sensate ed esatte. In particolare il suo "warning" circa il fatto che il vinile sia "meglio per forza", come la moda attuale(sic)
vorrebbe far credere : anche in quel campo esistono stampe e registrazioni pessime. Per es. rimanendo nel campo della band che dà il nome al forum qui, le stampe originali Inglesi (per stampa non intendo certo la copertina ma
la realizzazione del vinile come prodotto finale in fase di "pressing") sono
meglio di quelle Polygram ITA (posseggo vari titoli e potendo fare il confronto posso affermare che è così, a scanso di smentite) per non parlare poi di nomi americani famosi(EAGLES per es.) che venivano stampati anche in italia
al tempo : la corrispettiva stampa americana vince su tutti i fronti in fatto di resa audio. punto.
In particolare, per kobaia :
se non disponi di una collezione adeguata di vinili, trovo insensato mettersi a rincorrere il sogno del vinile come una chimera. È pur vero che ultimamente, data la domanda sempre più crescente del pubblico, si stà assitendo ad una seconda vita dell'analogico, ma vorrei far riflettere su alcuni particolari :
1) vedo in giro prezzi davvero alti per ogni singolo titolo, come se i produttori avessero fiutato una seconda miniera d'oro da sfruttare a spese degli ignari (mentre sul versante opposto, vedo ormai titoli storici in formato CD offerti ormai a prezzo di svendita, anzi nemmeno quello, praticamente regalati... e la cosa mi da da pensare...)
2) attenzione alle ri-edizioni, perchè di questo si tratta, in fondo : mi è capitato di leggere commenti tecnici non propriamente entusiasti, in particolare di vecchie registrazioni da master analogico alle quali inevitabilmente è stato necessario procedere con un remix DIGITALE per la stampa Lp attuale; da un confronto con le storiche edizioni pubblicate decenni orsono, il giudizio è impietoso (a tutto svantaggio dell'ultime, ovviamente)...
A parte queste mie considerazioni, quel Technics di cui disponi non fa proprio al caso per ascoltare decentemente un vinile, credimi(come ha già detto Marco); non sono affatto stupito dai tuoi commenti "
il suono è il solito "stridulo", non so come difinirlo, è semplicemente il suono amplificato che si sente ascoltando lo strisciamento della puntina sul solco tenendo il volume a zero."; già il Sansui che citi è indiscutibilmente su un livello qualitativo più decoroso, per cui se hai intenzione di proseguire concentrati su quest'ultimo e riporta quel Technics in cantina...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...