Genesis: Analisi degli album. Trespass.

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Genesis: Analisi degli album. Trespass.

Postby thenemesis » 25 Nov 2013, 17:28

Sono nuovo di questo forum e ho letto cose interessanti. Quindi mi sono deciso ad iniziare un topic molto impegnativo. Probabilmente qualcun altro qui avrà già affrontato questi argomenti, ma ovviamente ciascuno di noi può dare un contributo soggettivo al tutto.
In realtà, secondo la mia idea, dovrebbe diventare un po' la "summa" dei topic su questo magnifico e tormentato gruppo.
Vorrei iniziare ad analizzare album per album, lasciando spazio al cuore ed alle emozioni, ma senza pregiudizi.
Mi farebbe molto piacere che tutti contribuissero in modo da avere poi un'analisi critica oggettiva ma carica di emozioni.
In rigoroso ordine temporale partirei da From Genesis To Revelation, ma dato che conosco poco l'album perchè non mi piace, non oso analizzarlo e lascerei quindi "l'ingrato" compito a qualcuno più ferrato di me.
Per cui, parto da...

TRESPASS

In generale
Album influenzato da "In the court of Crimson King" soprattutto riguardo all'uso del mellotron, rappresenta il primo vero passo prog dei nostri eroi.
I brani, tutti interessanti, sono decisamente curati negli arrangiamenti, qualche volta anche un pò troppo sontuosi, e un pò mortificati da un drummer decisamente non all'altezza del resto.

Registrazione
Qualità medio-bassa, con un uso qualche volta troppo esasperato dei canali L/R stereo. Acuti opachi e bassi poco presenti. Batteria compressa.

Brani
Looking for Someone
Introduce il "marchio di fabbrica": voce deliziosamente stentorea con una base musicale minimale. Intro spesse volte utilizzata da Gabriel in futuro. Il brano è ben strutturato, con parti aeree e dolci e sezioni più dure in risposta. Bella la sezione strumentale che da spazio a tutti in modo equilibrato e gradevole e stacca dalle parti cantate con un finale in diminuendo bellissimo e delicato. Finale classico che riprende il refrain iniziale. Voto 8,5
White Mountain
Inizio seducente con immagini di montagne e boschi innevati e bella melodia di Gabriel. Accellerazione e pause. Begli arrangiamenti. Brano denso di emozioni contrastanti forse un filo immaturo in alcuni passaggi. Voto 7,5
Vision of Angels
Struttura classica: inizio al piano acustico (l'idea verrà ripresa e ampliata in Firth of Fifth), refrain incisivo e strumentale quasi ossessivo, senza evidenti assolo. E' come se fosse un assolo orchestrale (si lo so, sembra un ossimoro). Idea nel complesso interessante, ma sviluppata con una certa ingenuità. Voto 7
Stagnation
In assoluto il pezzo migliore di Trespass. Il madrigale iniziale dolcissimo si trasforma, prima con calma, poi con maggiore forza (assolo di hammond notevole su base acustica), in un brano più veloce. Lo stop improvviso, con la voce di Gabriel che scolpisce note nel cielo con una leggerissima base acustica, si trasforma lentamente nell'inno fnale che lascia poi nuovamente spazio al finale strumentale. Voto 9
Dusk
Brano acustico, immaturo e poco incisivo, anche se contiene interessanti melodie. Sembra un pezzo di FGTR senza violini. voto 6
The Knife
Impatto forte, hammond sparato con un bel riff iniziale, apre ad un ritmo intrigante e sfodera un paio di splendidi assoli di chitarra elettrica, per me fra i migliori in assoluto dei Genesis (Phillips mica era uno qualsiasi). Brano davvero emozionante che nelle versioni dal vivo prende nuova vita. voto 8,5

A voi...
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby Betelgeuse » 25 Nov 2013, 17:43

Bella iniziativa, Thenemesis [^]
Solo che non mi è chiara una cosa.
Dobbiamo commentare le tue analisi, oppure possiamo farne ognuno di ex-novo?
Inoltre, per gli altri albums, dobbiamo attenerci a singoli topic, possiamo continuare su questo, e in tal caso in ordine cronologico?
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 25 Nov 2013, 17:46

La mia idea era quella di commentare e arricchire la mia analisi e di continuare in ordine cronologico nello stesso topic.
Alla fine, farei una summa di quanto scritto da me e dagli altri.
Cosa ne dici?
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby Betelgeuse » 25 Nov 2013, 17:48

Per me OK [8D]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby Betelgeuse » 25 Nov 2013, 20:27

Allora:
chiaramente non mi dilungo, anche se mi piacerebbe farlo, magari con una recensionazza chilometrica. Ma non mi sembra il caso, dato che potrei annoiare eccessivamente, con il rischio anche di farmi buttare fuori dal forum [:D]

Scherzi a parte, è vera questa cosa che tu dici, a proposito dell'influenza di In The Court ( tra l'altro su loro stessa ammissione ), ma noto ciò in misura minore rispetto a prima: del resto i brani di Trespass hanno ben poco da spartire con cose come Moonchild, Epitaph o la stessa Schizoid Man.
Più che da un solo disco, i ragazzi sono stati influenzati da quell'atmosfera un pò decadente ( anche se affascinante ) che accompagnava la fine dell'epopea beatlesiana, e la nascita di nuovi gruppi, tutti alle prese con il desiderio di sperimentare altre cose rispetto alle solite.
Completamente in disaccordo, poi, sul presunto scarso apporto della batteria, dato che, secondo me, il drumming di John Mayhew è tra le cose più pregevoli di tutto il disco, e impreziosisce da solo cose come Looking o The Knife. Del resto fu scelto personalmente da Tony Banks, e se poi ci furono problemi, essi riguardavano la scarsa sintonia di John con gli altri RELATIVAMENTE ALLE ESIBIZIONI DAL VIVO.
La qualità della registrazione è caratteristica: Trespass non lo immagino con un altro sound. E' vero che certe soluzioni sono un pò, diciamo, prese per il colletto, come si suol dire, ma ha funzionato, e il disco è generalmente apprezzato anche per questi pseudo-difetti.
L'atmosfera che regala è ovattata e particolarissima, io la definisco in stile " loudness ", e il disco, soprattutto se ascoltato a basso volume, dà una sensazione di imponenza e di qualità sonora veramente superiore.

I brani sono tutti incantevoli, e senza commentare ( lo hai fatto benissimo tu, e sono sostanzialmente d'accordo con te ) indico comunque i voti, i classici voti ( i tuoi però, come vedo, sono un pò troppo stringati per i miei gusti ):

Looking For Someone: 8,5
White Mountain: 9
Visions Of Angels: 9
Stagnation: 9
Dusk: 8
The Knife: 10 e lode

Voto all'album: 10
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby highinfidelity » 26 Nov 2013, 08:20

Qualche connessione con i King Crimson in effetti c'e' per forza, anche solo per il fatto che il Mellotron di Tony Banks, se non ricordo male, fu acquistato di seconda mano proprio dai King Crimson. Tuttavia i parallelismi si fermano qui. Se certamente i King Crimson mostrarono ai Genesis la via che poi questi decisero di percorrere, musicalmente Genesis e King Crimson sono due pianeti diversi. Anche l'uso del Mellotron che possederono entrambi e' radicalmente diverso: sparato dritto in faccia dai King Crimson (bastera' ascoltare la gia' ricordata Epitaph, brano bellissimo), amalgamato come in un pieno orchestrale o in un concertino dai Genesis. Tant'e' che lo strumento che domina Trespass, alla fine, non e' il Mellotron ma l'Hammond. [:-I]

Su John Mayhew s'e' gia' scritto parecchio e un batterista con buona preparazione accademica (di cui purtroppo non ricordo il nome... [:-I] ) ne traccio' su Dusk in occasione della morte un profilo tecnico il quale, tutto sommato, ne costituiva una lode. Tutto dipende dal contesto storico. Certamente, se guardiamo agli anni in cui entro' nei Genesis, come batterista non era niente male. Va confrontato con coloro i quali erano ritenuti i batteristi celebri della sua epoca: Ringo Starr, Charlie Watts... John Mayhew sta un paio di spanne sopra ad entrambi, questo va detto con chiarezza. Anche Micheal Giles dei King Crimson, sempre per restare in tema, fece cose pregevoli ma certo non e' che fosse un drago di tecnica. Naturalmente se li rapportiamo a Phil Collins o a Bill Bruford ne escono entrambi con le ossa rotte, ma si tratta di un confronto impari: stiamo parlando di altri anni, di altra musica, e anche di altra strumentazione... [':-|]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby 11mo Conte di Mar » 26 Nov 2013, 09:46

Intendevi John Mayhew forse High?
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby highinfidelity » 26 Nov 2013, 09:49

Si', scusate... Mayhew ovviamente. Correggo.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 09:54

Prendo buona nota e ringrazio entrambi per le osservazioni.
L'idea è proprio questa: lanciare la discussione e poi raccogliere e mediare le osservazioni in modo da creare un'analisi "oggettiva" (termine che nell'arte è improprio...).
Obbiettivo mica semplice... [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby aorlansky60 » 26 Nov 2013, 12:02

TRESPASS


«...Album influenzato da "In the court of Crimson King" soprattutto riguardo all'uso del mellotron...»




Che TRESPASS sia stato influenzato da "IN THE COURT OF..." è cosa assai probabile (chi non lo fu, in quel periodo??... lo storico disco d'esordio dei CRIMSON fu qualcosa di davvero rivoluzionario per il Rock) ma attenzione alla seconda parte della frase :

in realtà, TRESPASS contiene molto grand-piano e organo (Hammond) e pochissimo Mellotron (come ha già fatto giustamente notare High) ed il motivo è semplice : la band non possedeva ancora tale strumento e lo nolleggiò (con il contagocce, dati i costi...) solo per realizzare alcune parti musicali presso lo studio dove registrarono l'album; fu Steve Hackett (appena entrato in formazione) a caldeggiare a Tony Banks la possibilità che la band si dotasse di un mellotron in pianta stabile e la storia narra che i Genesis lo acquistarono proprio dai "compagni in arme" KING CRIMSON : il primo risultato papabile di ciò è dimostrato da NURSERY CRYME, il cui sound complessivo differisce e si stacca nettamente da quello di TRESPASS proprio per un uso più massiccio di mellotron ad opera di Banks.

Direi invece che il sound caratterizzante di TRESPASS (come e forse anche più delle tastiere di Banks) sono gli intrecci di chitarre a 12 corde con le quali Mike Rutherford e Ant Phillips formavano un autentica SINERGIA da conferire alla band.
Provare per questo ad ascoltare un brano nato al tempo di TRESPASS e sempre passato inspiegabilmente in secondo piano :
TWILIGHT ALEHOUSE (oltre, naturalmente, a molte parti dello stesso TRESPASS...)
Last edited by aorlansky60 on 26 Nov 2013, 12:13, edited 1 time in total.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 12:12

aorlansky60 wrote:«TRESPASS


...Album influenzato da "In the court of Crimson King" soprattutto riguardo all'uso del mellotron...»




in realtà, TRESPASS contiene molto grand-piano e organo (Hammond) e pochissimo Mellotron


Infatti, io ho scritto che l'influenza dei King riguarda l'uso del mellotron (anche se col contagoccie). Leggendo poi l'analisi delle singole canzoni, si comprende come gli strumenti principali siano organo e piano, oltre che 12 corde.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 12:21

Betelgeuse wrote:Completamente in disaccordo, poi, sul presunto scarso apporto della batteria, dato che, secondo me, il drumming di John Mayhew è tra le cose più pregevoli di tutto il disco, e impreziosisce da solo cose come Looking o The Knife.


Purtroppo rimango della mia idea. Il drumming di Mayhew è tecnicamente appena sufficiente e stilisticamente pessimo. Ben altra cosa è una The Knife suonata da Phil. Riguardo poi il giudizio sulla qualità della registrazione, mi trovo a dissentire se parliamo della tecnica (piuttosto modesta), mentre posso essere d'accordo che un ascolto a basso volume possa "livellare" i difetti. Infatti, l'orecchio umano perdona molte imperfezioni se il suono ha un volume basso.
Mi scuso per queste precisazioni che sembrano da "maestrino" salito in cattedra, ma la mia formazione musicale (classica e jazz), il fatto che suono da 40 anni il piano e le tastiere, che ho suonato per qualche anno la batteria, che ho registrato decine di concerti dal vivo etc... mi permette (credo) di poter dare giudizi più oggettivi. Rispetto ovviamente tutte le idee, ma in certi casi (non sempre) non posso abdicare alle mie convinzioni che arrivano da una "carriera" musicale e tecnica (anche se hobbistica) di livello.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 12:24

highinfidelity wrote:Su John Mayhew s'e' gia' scritto parecchio e un batterista con buona preparazione accademica (di cui purtroppo non ricordo il nome... [:-I] ) ne traccio' su Dusk in occasione della morte un profilo tecnico il quale, tutto sommato, ne costituiva una lode. Tutto dipende dal contesto storico. Certamente, se guardiamo agli anni in cui entro' nei Genesis, come batterista non era niente male. Va confrontato con coloro i quali erano ritenuti i batteristi celebri della sua epoca: Ringo Starr, Charlie Watts... John Mayhew sta un paio di spanne sopra ad entrambi, questo va detto con chiarezza. Anche Micheal Giles dei King Crimson, sempre per restare in tema, fece cose pregevoli ma certo non e' che fosse un drago di tecnica. Naturalmente se li rapportiamo a Phil Collins o a Bill Bruford ne escono entrambi con le ossa rotte, ma si tratta di un confronto impari: stiamo parlando di altri anni, di altra musica, e anche di altra strumentazione... [':-|]

Interessante il tuo parallelo con altri batteristi dell'epoca. Vero è che bisogna confrontare Mayhew con gli altri batteristi del 1970, ma non trovo questa grande differenza col panorama dei drummer del 1971. E lì già parliamo di Phil e compagnia percuotendo... [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby Thomas Eiselberg » 26 Nov 2013, 12:34

Su Dusk non concordo con thenemesis, a me sembra un intermezzo riuscito tra due brani lunghi e "impegnativi", il testo mi sembra più maturo di quello dei pezzi di FGTR e si respira un "aria" diversa per quanto i cori in effetti ricordino in parte quelli dell'album passato. Gli darei 7 o 7,5

John Mayhew l'ho rivalutato col tempo (anche grazie alla versione rimasterizzata che mette maggiormente in risalto la battiria e il suo stile si nota di più), certo non è Phil, ma come dice High all'epoca i batteristi stavano su quel piano a parte rare eccezioni (Bonham ad esempio).

Più che la batteria, il punto debole dell'album (si vede che cercavano di fare prog ma diciamo che erano ancora agli inizi) è uno stacco troppo netto a volte tra una sezione di un brano ed un'altra, poca fluidità diciamo, i musicisti a volte tendono a sovrapporsi più che a "completarsi" e ne viene fuori a volte un miscuglio un po' confuso.

Gabriel decisamente migliorato alla voce (in FGTR passava da prove non convincenti ad altre molto più risucite), così come Phillips che dimostra di avere una certa classe e una certa padronanza dei propri mezzi (all'epoca era un pilastro del gruppo e il suo abbandono fu abbastanza traumatico).

Voti

Looking For Someone: 8
White Mountain: 7
Visions Of Angels: 7,5
Stagnation: 9,5
Dusk: 7
The Knife: 9,5

Voto all'album: 8
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby aorlansky60 » 26 Nov 2013, 12:41

"Registrazione
Qualità medio-bassa, con un uso qualche volta troppo esasperato dei canali L/R stereo. Acuti opachi e bassi poco presenti."

purtroppo non è un mistero che al tempo i Genesis non costituissero un potenziale commerciale tale da muovere task-force di tecnici ed engineers sapienti in loro aiuto : se si guarda per esempio alla qualità audio dei dischi di YES e ELP per un confronto diretto se ne ha piena conferma;

ma, detto questo, in particolare per riuscire a giudicare la qualità audio di TRESPASS dipende molto dalla versione e con che cosa lo si ascolta :

il CD della "DRE" 94 mostra un discreto equilibrio se ascoltato con un riproduttore di medio/bassa qualità; lo stesso supporto ascoltato con un riproduttore CD di pregio tende a palesare i difetti nativi del master, cioè una sproporzione delle freq. medio basse (alla fine, sono pur sempre scelte operate in fase di mixaggio originario), caratteristica confermata dal vinile Polygram che presenta un enfatizzazione anche maggiore delle frequenze medio-basse a discapito della chiarezza generale; ho notato la stessa cosa con la copia originale Charisma British in mio possesso anche se questa tende ad essere un pelino più precisa nel range di basse freq.

Il recente remix operato da N.Davis tende a riequilibrare maggiormente le basse freq. a vantaggio di quelle medio/alte (credo che tra tutti quelli presi in considerazione sia l'album venuto fuori "meglio" dalla cura Davis)
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 12:58

aorlansky60 wrote:"Registrazione
Qualità medio-bassa, con un uso qualche volta troppo esasperato dei canali L/R stereo. Acuti opachi e bassi poco presenti."

ma, detto questo, in particolare per riuscire a giudicare la qualità audio di TRESPASS dipende molto dalla versione e con che cosa lo si ascolta :



Molto interessante la tua digressione riguardante le varie versioni di LP e CD che si sono dipanate nel tempo.
Non essendo ovviamente possibile ascoltarle tutte, nella mia analisi (e in quelle future) io prendo come base o l'LP ol il CD originale dell'epoca, possedendoli tutti.
Non analizzo la qualità delle successive masterizzazioni (se in origine era un LP) o ri-masterizzazioni (se in origine era un CD), altrimenti ci vorrebbe un thread solo per questo argomento.
Comunque grazie per avermi fatto notare che è utile dichiarare da quale sorgente si ascolta in modo che tutti abbiano un metro di paragone univoco.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 13:05

aorlansky60 wrote:"Registrazione
Qualità medio-bassa, con un uso qualche volta troppo esasperato dei canali L/R stereo. Acuti opachi e bassi poco presenti."

vinile Polygram che presenta un enfatizzazione anche maggiore delle frequenze medio-basse a discapito della chiarezza generale; ho notato la stessa cosa con la copia originale Charisma British in mio possesso anche se questa tende ad essere un pelino più precisa nel range di basse freq.



Con l'affermazione "bassi poco presenti" si intende, in termine strettamente tecnico, che i bassi non sono dettagliati a sufficienza per poter "scolpire" il brano. Il fatto che le frequenze medio-basse siano enfatizzate non significa che i bassi siano presenti, anzi, crea solo confusione nell'ascolto e quindi l'impasto tende a non far apprezzare la "presenza" dei bassi.
Tra l'altro, questo è un difetto di registrazione che è molto difficile (se non impossibile) eliminare, così come testimonia la tua interessante analisi delle varie registrazioni, dove il difetto persiste.
Mi scuso per la digressione squisitamente tecnica...
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby aorlansky60 » 26 Nov 2013, 13:54

Ragionando e valutando in ottica strettamente audio, il problema di certi dischi dei Genesis (purtroppo quasi tutti... a mio parere, si salvano forse solo SELLING ENGLAND e A TRICK OF THE TAIL...) è che più sali con la qualità dei componenti audio di riproduzione, più questi sono in grado di palesare i difetti e le magagne eventuali del nastro master originario (da cui sono poi partite tutte le pubblicazioni sia vinile che digitale susseguitessi nel tempo; anche lo stesso Davis è partito da quello per remixare la sua versione) e riverlarti le scelte di produzione che portarono "un certo disco" come TRESPASS (ma il concetto è parimenti valido anche per altri) a suonare in un determinato modo quando riprodotto; paradossalmente, sarebbe meglio ascoltare dischi registrati non proprio "allo stato dell'arte" con impianti medi se non mediocri. [:-j]

Dal versante opposto, da un disco quale "The Dark side of the moon"(vera pietra migliare storica per quanto riguarda la resa audio) ti puoi aspettare sempre il meglio (come piacere d'ascolto) parallelamente alla crescita della componentistica audio a disposizione.



"Molto interessante la tua digressione riguardante le varie versioni di LP e CD che si sono dipanate nel tempo."


È stato inevitabile segnalarlo, perchè pur partendo dallo stesso master originale, TRESPASS prima versione vinile suona forzatamente diverso rispetto alla prima (orrenda)edizione digitale di metà anni 80 e successiva (molto migliorata rispetto alla prec.) "DRE" del 1994 ed il motivo è semplice : dovendo riversare suono proveniente da master analogico su supporto digitale, sicuramente i tecnici che curarono le due versioni dovettero agire anche in fase di mixaggio variando i livelli delle varie piste, andando così a cambiare sostanzialmente (non drammaticamente, ma inevitabilmente) quella che fu la resa della prima versione storica dell'LP.

La versione "Davis" è olttemodo anche più diversa di queste due.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby paolo.cordella » 26 Nov 2013, 14:47

highinfidelity wrote:Su John Mayhew s'e' gia' scritto parecchio e un batterista con buona preparazione accademica (di cui purtroppo non ricordo il nome... [:-I] ) ne traccio' su Dusk in occasione della morte un profilo tecnico il quale, tutto sommato, ne costituiva una lode. Tutto dipende dal contesto storico. Certamente, se guardiamo agli anni in cui entro' nei Genesis, come batterista non era niente male. Va confrontato con coloro i quali erano ritenuti i batteristi celebri della sua epoca: Ringo Starr, Charlie Watts... John Mayhew sta un paio di spanne sopra ad entrambi, questo va detto con chiarezza. Anche Micheal Giles dei King Crimson, sempre per restare in tema, fece cose pregevoli ma certo non e' che fosse un drago di tecnica. Naturalmente se li rapportiamo a Phil Collins o a Bill Bruford ne escono entrambi con le ossa rotte, ma si tratta di un confronto impari: stiamo parlando di altri anni, di altra musica, e anche di altra strumentazione... [':-|]

AAAAGGGHHHH!
No, Mike Giles no!!! [:D]
Mike è un grandissimo batterista, ha creato uno stile "impressionista" nell'uso del drum-kit che non aveva precedenti (in ambito diverso - rock-blues - secondo me solo Mitch Mitchell dei J.H.Experience gli si avvicina) ma non credo fosse assolutamente scarso di tecnica e ad esempio 21st century schizoid man che apre l'album dei KC lo dimostra ampiamente. Il buon Mayhew, onesto batterista, sta abbondantemente sotto anche a Ringo Starr, che senza doti tecniche eccelse suona sempre meravigliosamente in qualsiasi disco dei Beatles, nesun batterista anche incredibilmente più bravo tecnicamente può migliorare le sue parti di batteria (sempre IMHO). Si sente tranquillamente che le rullate su Knife sono fuori tempo sui colpi finali di piatto, ma comunque il calore della performance c'è ed è questo che conta...
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby highinfidelity » 26 Nov 2013, 15:01

Va bene: "impressionista". Vorrai mica paragonarmelo a Phil Collins o a Bill Bruford? [&:-S]

Dire che Giles e' "impressionista" e' come dire che Mayhew e' "espressionista". Tecnicamente Collins e Bruford continuano ad inzupparseli tutti e due a colazione coi biscotti. Il fatto che ci siano fuori tempo puo' anche essere dovuto a problemi in incisione, che come sappiamo fu pessima e fatta in estrema economia di mezzi e di tempo, con strumenti in parte noleggiati. Magari la prima take e' finita dritta nel disco. Sicuramente In The Court ebbe una produzione maggiore e quindi il paragone e' impari.

Sulla tecnica di Starr calerei il proverbiale pietoso velo. "Funzionale al suo genere musicale e agli anni in cui opero'" e' francamente il massimo che si possa dire di lui. [':-|]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 15:16

highinfidelity wrote:Sulla tecnica di Starr calerei il proverbiale pietoso velo. "Funzionale al suo genere musicale e agli anni in cui opero'" e' francamente il massimo che si possa dire di lui. [':-|]


Pari quasi a quella del buon Nick Mason.... [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby paolo.cordella » 26 Nov 2013, 15:25

highinfidelity wrote:Va bene: "impressionista". Vorrai mica paragonarmelo a Phil Collins o a Bill Bruford? [&:-S]

Dire che Giles e' "impressionista" e' come dire che Mayhew e' "espressionista". Tecnicamente Collins e Bruford continuano ad inzupparseli tutti e due a colazione coi biscotti. Il fatto che ci siano fuori tempo puo' anche essere dovuto a problemi in incisione, che come sappiamo fu pessima e fatta in estrema economia di mezzi e di tempo, con strumenti in parte noleggiati. Magari la prima take e' finita dritta nel disco. Sicuramente In The Court ebbe una produzione maggiore e quindi il paragone e' impari.

Sulla tecnica di Starr calerei il proverbiale pietoso velo. "Funzionale al suo genere musicale e agli anni in cui opero'" e' francamente il massimo che si possa dire di lui. [':-|]

sparare sul buon Ringo è quasi uno sport, ma a volte la tecnica in un batterista non è tutto, prova a sentirti i fill in Strawberry fields forever (tra l'altro lo stesso Collins ne dice un gran bene e li addita ad esempio di ottime parti di batteria) o il drumming di In my life, di una bellezza stratosferica, ma sono solo due esempi... poi ognuno resta delle sue opinioni, per carità...
per quanto riguarda Giles ogni maestro per destino è superato dagli allievi, ma sempre maestro resta, se ci sono batteristi "seri" in questo forum potranno argomentare meglio di quanto possa fare io...
ma stiamo andando OT
p.s.: il mio batterista preferito in assoluto è Collins, ma credo che Peart per tecnica lo superi ad esempio, peccato che Phil sia insuperabile per groove e tutto il resto!
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby aorlansky60 » 26 Nov 2013, 15:52

thenemesis wrote:Note tecniche di ascolto
Sorgente: LP Charisma originale
Impianto: Ampli integrato Denon PMA1520AE 70+70 wrms - Giradischi Technics - Testina moving coil Pickering - Casse JBL Studio 190CH


scusate, andrò un pò fuori dal seminario [:D] (praticamente OT) :

gran bella testina, ne ebbi una montata sul mio direct drive Hitachi(non ricordo il mod.) più di 30anni fà, che ricordi... non sapevo tuttavia che la Pickering producesse anche testine "moving coil" (al tempo ricordo che nel suo catalogo figuravano solo MM, la mia infatti era di quella concezione; mi sai dire il modello? la "sigla" intendo...) [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby aorlansky60 » 26 Nov 2013, 15:54

paolo.cordella said : "sparare sul buon Ringo è quasi uno sport"

niente di più vero! [:D] [:-D] ...(e senza il "quasi")...
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 26 Nov 2013, 17:14

aorlansky60 wrote:
thenemesis wrote:Note tecniche di ascolto
Sorgente: LP Charisma originale
Impianto: Ampli integrato Denon PMA1520AE 70+70 wrms - Giradischi Technics - Testina moving coil Pickering - Casse JBL Studio 190CH


scusate, andrò un pò fuori dal seminario [:D] (praticamente OT) :

gran bella testina, ne ebbi una montata sul mio direct drive Hitachi(non ricordo il mod.) più di 30anni fà, che ricordi... non sapevo tuttavia che la Pickering producesse anche testine "moving coil" (al tempo ricordo che nel suo catalogo figuravano solo MM, la mia infatti era di quella concezione; mi sai dire il modello? la "sigla" intendo...) [:)]


Pickering XLZ-3500E

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Si trova tra i 220 e i 240 Euro
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby chvfrc » 26 Nov 2013, 17:39

paolo.cordella wrote:se ci sono batteristi "seri" in questo forum


p.s.: il mio batterista preferito in assoluto è Collins, ma credo che Peart per tecnica lo superi ad esempio, peccato che Phil sia insuperabile per groove e tutto il resto!

non rientro di certo tra quelli citati, ma l'affermazione che Peart sia più tecnico di Collins mi fa un po' venire i brividi... [:-I]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby Thomas Eiselberg » 26 Nov 2013, 20:23

Ovvio che la troppa tecnica non è la cosa più importante e che spesso è un "male" (vedi gli ELP), è altrettanto vero che è abbastanza oggettivo che Ringo non fosse un batterista spaventoso, era funzionale e se la cavava diciamo.
Mayhew secondo me su Trespass (ma è un convinzione che come detto ho maturato dopo aver ascoltato le versioni rimasterizzate più recenti) non se la cava male, il genere e il gruppo non erano ancora "affinati", lo stesso Banks ancora non mostra chiaramente la sua genialità in Trespass, non possiamo sapere se avessero continuato con lui cosa avrebbe fatto Mayhew in futuro.
Certamente l'ingresso di Phil e di Steve hanno dato al gruppo una grossa mano ed è meglio che le cose siano andate così, ma non me la sento di sottostimare il contributo di chi ha reso nel suo piccolo Trespass un album decisamente riuscito.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby highinfidelity » 27 Nov 2013, 09:41

paolo.cordella wrote:sparare sul buon Ringo è quasi uno sport, ma a volte la tecnica in un batterista non è tutto, prova a sentirti i fill in Strawberry fields forever

Direi piuttosto il contrario, caro Paolo: e' diventato recentemente uno sport esaltarlo a tutti i costi, anche contro l'evidenza dei fatti.

Sono 41 anni che, come un po' tutto il mondo, ascolto il fill in di Strawberry Fields. Riconosco volentieri che e' tra quanto di meglio Starr abbia fatto, ma in valore assoluto continua a non essere una cosa stratosferica.

Inoltre Magical Mistery Tour e' il nono album per Starr quasi al culmine d'una intensa carriera che ha ormai abbondantemente superato il lustro. Mayhew lo valutiamo invece sulla sua prova d'esordio, rimasta poi unica. Anche in questo senso, a parer mio, Mayhew ne esce piuttosto bene; per me nettamente vincente anche se le classifiche qualitative sono questione d'opinoni.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
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Re: Genesis: Analisi degli album

Postby thenemesis » 27 Nov 2013, 12:24

Ehm... non stiamo andando un po' OT???? [:D] [:-D]
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Re: Genesis: Analisi degli album. Trespass.

Postby highinfidelity » 28 Nov 2013, 09:59

Non direi proprio: stiamo discutendo del contributo tecnico di John Mayhew all'unico album in cui ha lasciato testimonianza di se', che e' per l'appunto Trespass. [:-I]

Piuttosto mi sembra che generi molta confusione discutere di tutti gli album in un unico topic, per cui provvedo a separare prima che non si capisca piu' niente. [;)]
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