Genesis: Analisi degli album - Selling England by the pound

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

Genesis: Analisi degli album - Selling England by the pound

Postby thenemesis » 29 Nov 2013, 09:53

Per il weekend... [:D]

SELLING ENGLAND BY THE POUND

Note tecniche di ascolto
Sorgente: LP Charisma originale
Impianto: Ampli integrato Denon PMA1520AE 70+70 wrms - Giradischi Technics - Testina MC Pickering XLZ-3500E - Casse JBL Studio 190CH

In generale
E' l'album PROG per eccellenza dei Genesis. La struttura, la filosofia, i testi, gli arrangiamenti, tutto contribuisce all'atmosfera a volte sognante, a volte socialmente impegnata, a volte romantica, dell'album.
Il titolo si ispira al manifesto del partito laburista che denunciava la svendita del paese a interessi finanziari ed economici (meditate gente, meditate...). Non è un album con testi politicizzati, ma in alcuni casi l'attenzione al sociale è più marcata rispetto al passato. In realtà, c'è un bilanciato mix di storie oniriche (Firth of fifth), impegnate (Dancing with the moonlit Knight e Aisle of plenty), romantiche (Cinema show). Le musiche nascono da un eccezionale equilibrio tra tutti gli strumentisti. E' qui che ogni strumento collabora alla riuscita totale, senza prevaricazioni, dove anche il solo diventa parte integrante del contesto. Da notare che gli stessi Genesis hanno "discusso" parecchio su cosa includere nell'album. Testo troppo denso in The Battle, coda strumentale troppo lunga in The Cinema show.... Alla fine le scelte erano due: tutto o niente e per nostra fortuna, non trovando un accordo su cosa tagliare, hanno lasciato dentro tutto.
La copertina è un dipinto di una semisconosciuta pittrice inglese dell'epoca, che ha aggiunto la tosaerba appositamente, e sancisce così il divorzio da Whitehead.

Registrazione
Buona qualità generale, equilibrio e dinamica finalmente bene espresse. Gli strumenti hanno la giusta prospettiva spaziale e la voce ha la giusta presenza. La batteria ha finalmente il suono che vuole Phil, aperta, ariosa e brillante. Buoni e dinamici i bassi si accompagnano ad acuti brillanti ma non fastidiosi.

Brani
Dancing with the moonlit Knight
La voce stentorea di Peter dipinge le note dell'intro, senza base musicale. Partono poi gli arpeggi prima di chitarra e poi con piano acustico e hammond, disegnando il "leit motiv" ricorrente. Sezioni strumentali da brivido, compatte, dove tutti gli strumenti collaborano a un "solo orchestrale", a tratti epico. Finale a sorpresa: ci si aspetterebbe una chiusura orchestrale, invece arriva un arpeggio leggero ed onirico. Voto 9,5
I Know What I Like (In Your Wardrobe)
Brano leggero, orecchiabile e divertente, con una bella intro eseguita con tamburi ad accordatura variabile e un "rap" ante litteram. Primo singolo di successo dei Genesis. Voto 7,5
Firth of Fifth
La storia del "fiume dal costante cambiamento" è onirica ed evocativa. Il brano racchiude forse le migliori performance compositive strumentali del gruppo, quantomeno quelle più equilibrate e meglio amalgamate. Dall'intro (famosissima) di piano, alla sezione mediana con il dialogo tra piano e flauto, per arrivare all'immenso solo di chitarra di Steve. Forse il miglior brano prog dell'epoca. Voto 10
More fool me
Breve ed inutile brano acustico dove l'unica particolarità degna di attenzione è la prova vocale di Phil. Voto 6
The Battle of Epping Forrest
Ascoltandolo "vedi" le gang rivali scontrarsi violentemente (e con un finale ironico) nelle zone malfamate di Londra. Evocativo, strumentalmente ineccepibile, con un groove da urlo, ti tiene incollato all'ascolto. Brano eccezionale, nonostante le critiche di Tony e Mike che ritenevano il testo troppo "verboso" e quindi eccessivamente presente nella canzone. La leggera marcetta militare iniziale esplode in un ritmo sincopato basato su hammond e batteria con preziosi inserimenti di Steve. Bell'intermezzo acustico, con una tessitura di 12 corde retta da un lavoro eccezionale di Phil alla batteria (Louise, the reverend hard to please...). Il testo è ricco di neologismi e giochi di parole. Voto 9
After the ordeal
Dopo la dura prova, sembrerebbe messo apposta dopo la battaglia, ma in realtà non è stata una scelta di questo tipo a guidare la collocazione, ma solo l'intenzione di "far riposare" l'orecchio dell'ascoltatore dopo un brano così tirato e veloce come The Battle. Si tratta di un bel pezzo strumentale, molto equilibrato, con belle melodie e aperture di chitarra, inizialmente acustico (12 corde, piano e acustica) e nella seconda parte con hammond e elettrica. In effetti il termine rilassante lo definisce piuttosto bene. Voto 8,5
The cinema show
La storia di due moderni Romeo e Giulietta, lascia di stucco per la fantasia, la capacità compositiva e strumentale dei Genesis. Il testo è un "pretesto" per raccontare in musica le emozioni. Ogni parte di questo brano si collega alle altre con uniformità e stupore, non ti aspetti certi cambi di armonia e ritmo, ma ci sono e ci stanno così bene!
Grande prova vocale di Peter, grande prova strumentale di tutti, con un Tony in grande spolvero che spiazza con un solo da antologia, uno Steve che cuce, armonizza e svetta per fantasia nell'arrangiamento, un Mike abile tessitore ritmico, un Phil che inventa una performance ritmica stratosferica. Voto 9,5
Aisle of plenty
Breve strumentale, che si ricollega a Dancing per i temi sociali trattati (il supermercato dove si vende l'Inghilterra).
Chitarra acustica e hammond arpeggiato fanno da base alla voce di Peter che riprende il riff di Dancing, con una coda quasi ipnotica con le voci che ricordano i rumori di un mercato. Voto 8

A voi...
Dancing on time way...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 29 Nov 2013, 10:56

In Generale

Sono sostanzialmente d'accordo con quello che hai scritto; aggiungo solo un particolare non irrilevante : da questo Lp Tony Banks adotta -oltre ai gingilli già presenti nel suo arsenale- l'ARP Pro Soloist, un synth che aggiungerà un tocco di raffinatezza in più al sound complessivo rispetto a quello che aveva caratterizzato i due precedenti Lp da studio.

Aggiungo solo una nota di merito per la copertina : la delicata atmosfera che quei tenui colori pastello vogliono rappresentare sembra quasi volere eccheggiare una nuova -e più marcata- raffinatezza espressiva con la quale la band intende muoversi.


Registrazione

Si tratta (senza forse) del primo Lp davvero curato sotto il profilo tecnico per la band (segno che la crescente popolarità giustificava una maggiore attenzione nei loro confronti da parte della casa discografica); la differenza di resa audio è palese se confrontata a quella di FOXTROT e NURSERY CRYME.


Brani

Per me, la qualità musicale dimostrata da questo album corre sempre costantemente sul filo del 10 (a parte l'episodio dichiaratamente minore collocato al termine della side A, che non vale nemmeno la pena nominare...)
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 29 Nov 2013, 11:30

Sottoscrivo le critiche di Mike e Tony riguardo la prolissita' di Epping Forest, che non mi tiene <<incollato>> un gran che [:(-(] e col suo testo in gran parte assurdo e che tratta di tutt'altro non mi fa vedere un gran che le gang che scorrazzano per le vie di Londra. [:(-(]

Sparare su More Fool Me e' come sparare sulla Croce Rossa. Andra' a finire che mi fara' pena e, per reazione, mi diventera' simpatica. [:D] Dico solo: se proprio di dar spazio a Phil e Steve si trattava, perche' farlo con un brano cosi' strano e cosi' poco genesisiano, considerato quanto sia Phil che Steve erano in grado di comporre? [:-I]

Per il resto, che dire di un album leggendario? [8D]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Thomas Eiselberg » 29 Nov 2013, 11:52

Hanno ritentato con un brano alla For absent friends (voce e chitarra, breve, con Phil alla voce) ma stavolta non gli è riuscita del tutto, More fool me è banalotta e zuccherosa, peccato.

Il resto è tutto perfetto, la stessa Battle per quanto forse abbia dei punti deboli resta comunque un ottimo pezzo che mi tengo ben volentieri (e alcune parti sono davvero goduriose)
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 29 Nov 2013, 12:05

highinfidelity wrote:Sparare su More Fool Me e' come sparare sulla Croce Rossa. Andra' a finire che mi fara' pena e, per reazione, mi diventera' simpatica. [:D] Dico solo: se proprio di dar spazio a Phil e Steve si trattava, perche' farlo con un brano cosi' strano e cosi' poco genesisiano, considerato quanto sia Phil che Steve erano in grado di comporre? [:-I]

Per il resto, che dire di un album leggendario?



[:0] [:0] [:0] [:0] [:0] [:0] [:0] [:0]
WHAATTT?!?!?!?!?!??????

Marco, avevo detto ieri da un altra parte scherzando che "mi stupivi" [:D] ma ora ci sei riuscito seriamente :

"More fool me" è 100% di Mike Rutherford (documentato e provato) alla quale Phil ha contribuito in parte nel testo.
Musicalmente -armonia, melodia, accompagnamento (accompagnamento? una lagna...) è tutta di Mike!!!

Sottolineo anche che una lagna del genere non è nel pedigree compositivo di STEVE e non poteva di conseguenza uscire dalla sua penna. [:D]

va beh, ti salvi in corner con l'ultima definizione che dai all'album! [:D] [:)] [;)]

dì la verità : era "una prova d'ascolto"... [:D] ...volevi vedere se eravamo attenti... [:-D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 29 Nov 2013, 12:14

Thomas Eiselberg wrote:Hanno ritentato con un brano alla For absent friends (voce e chitarra, breve, con Phil alla voce) ma stavolta non gli è riuscita del tutto, More fool me è banalotta e zuccherosa, peccato.


è veramente il minimo che si possa dire...


Thomas Eiselberg wrote:Il resto è tutto perfetto, la stessa Battle per quanto forse abbia dei punti deboli resta comunque un ottimo pezzo che mi tengo ben volentieri (e alcune parti sono davvero goduriose)


Me la tengo volentieri stretta anch'io!!! [/:-|] [^]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 29 Nov 2013, 12:49

aorlansky60 wrote:dì la verità : era "una prova d'ascolto"... [:D] ...volevi vedere se eravamo attenti... [:-D]

No, e' che l'ho letto da qualche parte proprio in questi giorni, anche se non ricordo dove, e ho involontariamente memorizzato. Sara' stata una bufala evidentemente. Da parte mia ammetto senza problemi l'ignoranza crassa in quanto More Fool Me non mi e' mai piaciuta e mi sono sempre ben guardato dall'approfondire la sua... genesi (!). Colpa mia: IGNORANTIA NON EXCUSAT. [;)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 29 Nov 2013, 13:47

@HIGH :

[/:-|] [:)] [;)]


------


Per quanto riguarda invece strettamente "More fool me" :

il fatto che io la detesti non vuol necessariamente dire che è balorda per forza; c'è chi la stima e non lo biasimo per questo.

Tuttavia, ciò che non può non emergere in modo disarmante è il livello(...) di codesta se paragonata alle altre incluse nell'album.

[:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Betelgeuse » 29 Nov 2013, 14:53

Per la trecentesima volta, ecco il mio sincero pensiero su Selling:

Se siamo in presenza di un gruppetto di diamanti o pietre preziose, e queste non sono simili tra loro, è chiaro che ve ne sarà qualcuno meno brillante!
Ebbene, in mezzo ai capolavori del periodo 70/76 ( metto anche Trick ) Selling è quello che mi piace di meno.
Con questo album inizia, secondo me, lo sfaldamento dei Genesis a 5. Troppi malumori. Troppe scelte, sui singoli brani, contestate. Troppi assolo per i miei gusti.
After The Ordeal e More Fool Me che fanno venire il broncio a Banks. Lo strumentale finale di Cinema Show che finisce sul disco contro il volere di Gabriel. Altri non soddisfatti di Battle o in generale del loro apporto...insomma non sono state rose e fiori.
Ma poi ci sarebbero altre cose...tipo una perdita di identità come gruppo, soprattutto nei brani più famosi.
Ma rimane un grande album, assolutamente decisivo in proiezione futura per il gruppo, e che vende nettamente di più di qualsiasi altro disco, fino ad allora.
Eccellente la qualità della registrazione, sono d'accordo.

Voto all'album: 8,5

I brani:
Dancing With the Moonlit Knight: 9
I Know What I Like: 7,5
Firth of Fifth: 8
More Fool Me: 5
The Battle of Epping Forest: 9,5
After the Ordel: 7
Cinema Show: 8,5
Aisle of Plenty: 6
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 29 Nov 2013, 16:46

"Con questo album inizia, secondo me, lo sfaldamento dei Genesis a 5. Troppi malumori..."

Potrà anche corrispondere a verità questa tua affermazione -a parte che, di fatto, i Genesis hanno sempre "litigato per la musica", anche prima del 73 e pure dopo, [:D] parole del buon Mike- ma questo non inficia il risultato finale dell'album per ciò che è dato ascoltare : l'immagine complessiva che ne esce è senza dubbio quella di vera magnificenza.

Pur ammettendo che alcuni episodi -I KNOW, MORE, ORDEAL- possano essere oggetto di discussione (non per me, a parte "la solita", [:-D] of course...), la grandiosità apportata dagli altri 4 brani che costituiscono le fondamenta del disco è tale da oscurare anche le pecche. Non è un caso che anche più di NURSERY CRYME, FOXTROT o THE LAMB, questo titolo sia valutato e visto dai più come "il" disco definitivo della band ("a definitive Statement" come direbbero gli Inglesi) per il periodo della loro carriera che collimò con l'era "prog"...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Amedeo » 18 Dec 2013, 20:14

La sfortuna di more fool me è stata quella di capitare in un album del genere, in un altro album sarebbe passata quasi inosservata anche se non sarebbe piaciuta lo stesso.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 19 Dec 2013, 09:25

@Amedeo :

mi dai quasi un assist [:D] per pensare ad un "worst" album della band :

in ordine cronologico, per me: "Happy the man" - "More fool me" - "Follow you follow me" - "Who dunnit" - "That's all" -"Land of confusion" - "Invisible touch"... tremo solo al pensiero se fossi costretto a dovermi sorbire (a titolo di "tortura", come se no ?...) una sequenza simile... alla fine hai ragione : in una situazione del genere, "more fool me" non sfigurerebbe più di tanto... [:-j]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Thomas Eiselberg » 19 Dec 2013, 12:15

aorlansky60 wrote:@Amedeo :

mi dai quasi un assist [:D] per pensare ad un "worst" album della band :

in ordine cronologico, per me: "Happy the man" - "More fool me" - "Follow you follow me" - "Who dunnit" - "That's all" -"Land of confusion" - "Invisible touch"... tremo solo al pensiero se fossi costretto a dovermi sorbire (a titolo di "tortura", come se no ?...) una sequenza simile... alla fine hai ragione : in una situazione del genere, "more fool me" non sfigurerebbe più di tanto... [:-j]


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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 19 Dec 2013, 12:28

...me l'ero dimenticata... [:D]

[:-I]
[:---(]
[:-D]

per essere sinceri, non l'avevo citata volutamente per non infierire...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 19 Dec 2013, 12:30

11mo Conte di Mar wrote:More fool me al confronto è Mozart...



beh, dai, non esageriamo con i paragoni... [:D] [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Thomas Eiselberg » 19 Dec 2013, 12:38

Ho aperto già un altro topic in proposito, andate a scrivere li le vostre compilation dello schifo [:D] [;)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 19 Dec 2013, 12:42

ho appena visto... potresti -se ne hai la facoltà come admin- spostare i ns commenti qui in merito (il mio e quello del Conte) che non c'entrano nulla con la magnificenza di SELLING ENGLAND BY THE POUND, nell'altro topic apposito... [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Montecristo » 21 Dec 2013, 12:31

aisle of plenty è qualcosa di straordinario e sottovalutato, anche dagli autori medesimi..

siamo già oltre quel cadavere ambulante chiamasi prog, foxtrot=selling england=tales from topographic oceans=apassion play
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby chvfrc » 27 Feb 2014, 13:40

scusate se lo posto qua, ma ho cercato un po' senza trovare un 3d adeguato e non ho molto tempo.
Chiedo ad High eventualmente di spostarlo di dovere.
E ri-scusate l'ignoranza ma in materia di "Archive" sono TOTALMENTE ignorante, più che di altre cose... [:-|]

Ma questa versione è originale? o risuonata sulla voce di Peter? e in questo caso, da chi?
grazie

http://www.youtube.com/watch?v=gw9uhWRkECo
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 27 Feb 2014, 13:53

Sicuramente non fa parte degli Archive, per la semplicissima ragione che negli Archive Cinema Show non c'e'.

Detto questo, secondo me e' una cover fatta da una delle numerose tribute-band: non mi sembra Gabriel ma un suo buon imitatore e il suono del piano e' assolutamente non filologico per l'epoca in cui sarebbe dovuto essere stato inciso.

Mi sembra tra l'altro che anche il proprietario di quel canale YouTube in un certo senso voglia farlo capire con quella specie di elenco dei "partecipanti": Guddal [P], Matte [P], Gabriel, che probabilmente sono gli esecutori. A un certo punto passa in video anche l'immagine di un album intitolato "Genesis for two grand pianos..."
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby chvfrc » 27 Feb 2014, 13:59

ah ok. non holetto. sto ascoltando. e sto ascoltando anche altro e le voci sono chiaramente originali, sia peter che phil.
a sto punto credo sia un tribute fatto sui master originali delle voci.
grz
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby chvfrc » 27 Feb 2014, 14:00

trovato l'arcano in un commento

Quote from Steve Hackett: "Two Norwegian piano geniuses (Yngve Guddal and Roger T. Matte since you ask) have arranged some of those fiendishly complicated Genesis tunes for two pianos and recorded the result on two Steinways.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby paolo.cordella » 27 Feb 2014, 14:08

è una cosa fatta con l'audio tratto dai 2 cd dei pianisti (credo norvegesi) che hanno reinterpretato le canzoni dei Genesis trascrivendole per due pianoforti, "Genesis for two pianos", molto belli e ben fatti; alla musica è stata aggiunta la traccia audio del canale centrale (solo voce) dei SACD/DVD pubblicati nei cofanetti e sistemato il timing per sincronizzare il tutto.
almeno così mi è stato spiegato da un amico che me li ha segnalati tempo fa, il risultato è affascinante...
piuttosto Selling è stato da poco pubblicato in Blue Ray pure audio, è il remix di Davis, e visto che il cofanetto verde non è più reperibile o lo è difficilmente è un modo per avere il disco in formato audio ad alta risoluzione; poi se suoni meglio così o da vinile è un'altra cosa, e dovrebbe essere l'apripista della serie di tutti gli album Genesis in questo formato.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 27 Feb 2014, 14:50

E' veramente Gabriel? [:-I] Sentito dai microaltoparlanti dello schermo poteva sembrare anche mio zio... [:|]

Grazie per la spiegazione, mi chiedevo giusto come avessero estratto la voce di Gabriel. [:-I]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby chvfrc » 27 Feb 2014, 15:15

sarebbe fantastico trovare 2 cantanti con la voce IDENTICA a Peter e Phil per fare cover [:D]
http://www.youtube.com/watch?v=PrtcF9Cb1YQ&list=RDgw9uhWRkECo
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby 11mo Conte di Mar » 27 Feb 2014, 18:48

paolo.cordella wrote:è una cosa fatta con l'audio tratto dai 2 cd dei pianisti (credo norvegesi) che hanno reinterpretato le canzoni dei Genesis trascrivendole per due pianoforti, "Genesis for two pianos", molto belli e ben fatti; alla musica è stata aggiunta la traccia audio del canale centrale (solo voce) dei SACD/DVD pubblicati nei cofanetti e sistemato il timing per sincronizzare il tutto.
almeno così mi è stato spiegato da un amico che me li ha segnalati tempo fa, il risultato è affascinante...
...


Confermo.
Ho fatto anche io la stessa cosa un paio di anni fa.
Estrapolato la voce dai sacd/dvd delle cofane e missata con le tracce dei due pianisti vichinghi.
Qualche moccolo tirato qua e là per sincronizzare il tutto, con software pseudo professionale, ma alla fine è saltata fuori una cosa dignitosa.
E curiosa.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Hogweed » 23 Mar 2014, 09:55

Non entro nel merito dell'analisi, ma lo sto ascoltando adesso in questo preciso momento dopo tanto tempo e ho i lacrimoni, mamma mia quanto lo amo!!!!
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby outcast » 14 Aug 2020, 11:57

Riascoltato di recente; album molto bello nel complesso. Forse solo leggermente lezioso, e sopravvalutato in favore dei più spontanei Trespass e Nursery Cryme

Cestinabili "More fool me" (secondo me soprattutto a causa di come viene cantata in modo sforzato da Phil Collins), e pure I know what I like, costruita su melodie piuttosto banali, ma in generale per le improponibili parti parlate tipo l'introduzione "time for lunch bidibibodibibù"... 'ste robe da giustina in cucina anche no
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 14 Aug 2020, 16:55

outcast wrote:I know what I like, costruita su melodie piuttosto banali, ma in generale per le improponibili parti parlate tipo l'introduzione "time for lunch bidibibodibibù"... 'ste robe da giustina in cucina anche no

Ok è molto catchy, però il ritornello è un inno e quando lo ascolto quasi mi commuovo! [:.-(]

I Know What I Like lo considero un brano "manifesto", e Armando Gallo ha intitolato così il suo capolavoro, che un mio amico mi fece leggere tanti anni fa nell'edizione italiana:

"I Genesis - La Loro Leggenda". [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Montecristo » 15 Aug 2020, 14:17

serviva un singolo, e loro lo hanno portato a casa, chiaramente non potrà mai essere al livello di dancing with the... o di cinema show [8:-x]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby vise60 » 15 Aug 2020, 19:39

È l'album che preferisco della mio gruppo preferito..con il brano che in assoluto mi mette la pelle d'oca ogni volta che lo riascolto (firth of fifth) eletto dagli stessi fans ( Dusk) il miglior album del loro repertorio,sia il vinile originale che quello remissato sul mio Marantz anni settanta vanno da Dio...per quanto mi riguarda ho raggiunto la pace dei sensi ...pure con more fool me [;)] [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 16 Aug 2020, 12:59

outcast wrote:Riascoltato di recente; album molto bello nel complesso. Forse solo leggermente lezioso, e sopravvalutato in favore dei più spontanei Trespass e Nursery Cryme...


Dancing with the Moonlit Knight, Firth Of Fifth e i 7/8 di The Cinema Show hanno davvero un qualcosa in più, ma anch'io come Mike Rutherford preferisco Foxtrot! [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby outcast » 16 Aug 2020, 14:15

rkive wrote:ma anch'io come Mike Rutherford preferisco Foxtrot! [:)]


Col senno del poi, ritengo Trespass / Nursery Cryme / Foxtrot i 3 migliori, "diversamente alla pari"

Forse Foxtrot in un certo senso è il più omogeneo e maturo dei tre, vero; te e Rutherford non avete nemmeno tutti i torti
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 16 Aug 2020, 18:52

vise60 wrote:È l'album che preferisco della mio gruppo preferito..con il brano che in assoluto mi mette la pelle d'oca ogni volta che lo riascolto (firth of fifth) eletto dagli stessi fans ( Dusk) il miglior album del loro repertorio,sia il vinile originale che quello remissato sul mio Marantz anni settanta vanno da Dio...per quanto mi riguarda ho raggiunto la pace dei sensi …pure con more fool me [;)] [:D]



ah!... colpo basso! [:D]

da un coetaneo, peraltro unito dalla stessa fede calcistica "rossonera" [:D] non me lo aspettavo! [;)]

scherzo dai… [;)] [:D]

...la presenza di quel "mostriciattolo" che hai citato non può abbassare il livello e lo status riconosciuto che quell'album possiede e detiene…

comunque è più forte di me: tutte le volte che viene menzionata "quella ciofeca" non posso fare a meno di scagliarle palate di letame come [credo] merita… [:D] [:-D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Starless74 » 17 Aug 2020, 12:48

Col passare degli anni ho gradualmente separato l'aspetto "affettivo" da quello squisitamente musicale.
Sono giunto a pensare che Selling – che occupa comunque uno dei primi posti fra TUTTI gli album rock degli anni '70 e probabilmente fra i primi 3 dei Genesis – avrebbe potuto diventare un classico assolutamente imbattibile con sei tracce e i classici 20 minuti per lato: Dancing / Like / Firth; Epping / Cinema / Aisle.
Nulla di male su After The Ordeal in sé, mi piace molto (mentre More Fool Me è semplicemente fuori posto),
ma invito chi ne avesse voglia a programmare la sequenza di cui sopra e a goderne l'equilibrio e la misura, pur nella complessità.
OK, è solo un "se" con cui non si fa la Storia ecc. ecc. però non posso fare a meno di pensare al fatto che i 53 minuti del prodotto finale siano anche l'effetto dei delicati equilibri politici all'interno della band. Poi, per carità, va bene anche così. [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 17 Aug 2020, 13:14

Starless74 wrote:Col passare degli anni ho gradualmente separato l'aspetto "affettivo" da quello squisitamente musicale.
Sono giunto a pensare che Selling – che occupa comunque uno dei primi posti fra TUTTI gli album rock degli anni '70 e probabilmente fra i primi 3 dei Genesis – avrebbe potuto diventare un classico assolutamente imbattibile con sei tracce e i classici 20 minuti per lato: Dancing / Like / Firth; Epping / Cinema / Aisle.
Nulla di male su After The Ordeal in sé, mi piace molto (mentre More Fool Me è semplicemente fuori posto),
ma invito chi ne avesse voglia a programmare la sequenza di cui sopra e a goderne l'equilibrio e la misura, pur nella complessità.
OK, è solo un "se" con cui non si fa la Storia ecc. ecc. però non posso fare a meno di pensare al fatto che i 53 minuti del prodotto finale siano anche l'effetto dei delicati equilibri politici all'interno della band. Poi, per carità, va bene anche così. [:D]

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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 17 Aug 2020, 15:56

Starless74 wrote:Nulla di male su After The Ordeal in sé, mi piace molto (mentre More Fool Me è semplicemente fuori posto),
[:D]


Hai detto bene (secondo me). [:)]

Apprezzo molto anch'io AFTER THE ORDEAL (un raro esempio di collaborazione stretta tra Hackett e Banks) e trovo effettivamente -come hai detto- che "more fool me" sia [decisamente] fuori posto; avrebbero dovuto (intendo il management della band e il produttore) dirottarla collocandola sulla B-side del 45g "I know what I like" (pubblicato poco tempo dopo l'album) dove non avrebbe recato alcun danno dato che sarebbe passata inosservata (come merita...); invece, la sua comparsa sull'album l'ha resa -aihmè e aihnoi- assai più "visibile"... [:-!]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Starless74 » 17 Aug 2020, 16:43

aorlansky60 wrote:avrebbero dovuto dirottarla sulla B-side del 45g "I know what I like" (pubblicato poco tempo dopo l'album)

Già, anche perché Twilight Alehouse, che fu invece scelta per quel lato B, era stata scritta per gran parte ai tempi di From Genesis To Revelation, riarrangiata dal "quintetto classico" all'epoca di Nursery Cryme (la suonano in Belgio) e infine registrata ma poi scartata da Foxtrot: insomma roba già "scaduta", considerando invece i livelli raggiunti nel '73-'74. [:-I]
D'altro canto, abbiamo rischiato di trovarci Happy The Man [:(-(] su Nursery Cryme: c'è andata di lusso. [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 18 Aug 2020, 15:18

@ Starless

Non conoscevo il dettaglio circa "Happy the man" (in relazione ad una sua possibile collocazione nell'album "NURSERY CRYME") ma se è come dici, abbiamo rischiato grosso davvero... [:D]

Del periodo "aureo" della band (69-74 per intenderci, con allargamento fino al 77 con buona concessione) questa qui citata insieme a "more fool me" sono, secondo il mio parere, i punti più bassi mai toccati dai Genesis.

Di "More fool me" conosco bene l'autore principale, ma di "Happy the man" sarei curioso di sapere se è stato frutto di un lavoro di squadra a livello creativo, o se invece proviene da uno in particolare che l'ha portata già composta di suo... qualcuno qui lo sa?...

Curioso poi che il management della band decise di pubblicarla su 45g Lato A, relegando su lato B una "Seven Stones" di ben altra fattura e qualità...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 18 Aug 2020, 16:59

aorlansky60 wrote:Di "More fool me" conosco bene l'autore principale, ma di "Happy the man" sarei curioso di sapere se è stato frutto di un lavoro di squadra a livello creativo, o se invece proviene da uno in particolare che l'ha portata già composta di suo... qualcuno qui lo sa?...

Nel libro Musical Box di Mario Giammetti, sembra che il brano sia nato da un riff di Mike Rutherford e che Tony Banks nega di aver contribuito alla composizione.

Il genere folk deriva dal fatto che i Genesis erano in tour con i Lindisfarne, e quindi volevano anche loro un brano del genere in repertorio.

Sempre Giammetti riferisce che una parte del testo è di Peter Gabriel, perchè si sentì offeso dalle critiche di Tony Banks. [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Starless74 » 18 Aug 2020, 20:03

aorlansky60 wrote:Non conoscevo il dettaglio circa "Happy the Man" (in relazione ad una sua possibile collocazione nell'album "NURSERY CRYME") ma se è come dici, abbiamo rischiato grosso davvero... [:D]

In realtà era solo una deduzione, essendo il brano coevo a NC e perciò almeno plausibilmente uno "scarto" di quel periodo. [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 19 Aug 2020, 08:11

La trovate così terribile? A me non dispiace Happy The Man, sarebbe potuta entrare a far parte di quel lotto di canzoni "minori" che allietano i dischi dei nostri tra un brano "impegnato" e l'altro. La serie di stop e ripartenze la rende simpatica, spezza la monotonia.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 19 Aug 2020, 14:43

Il fatto è, caro HIGH,

[o almeno a me sembra palese] che i "nostri" ci abbiano abituati troppo bene, [:D]

nel senso che nel periodo compreso tra il 70 e il 77, il rapporto tra cose [decisamente] buone e cose mediocri pubblicate sia nettamente a favore delle prime,

col risultato che le [poche] cose banali e sotto lo standard stabilito risaltano inevitabilmente, apparendo come eccezioni alla norma... [:D]
...magari difficili da spiegare per un attento appassionato alla loro musica ...fortunatamente poche -solo "quelle due"- per quanto mi riguarda... [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Starless74 » 19 Aug 2020, 15:00

Oops... Contrordine riguardo alla possibile inclusione di Happy su Nursery Cryme. [I8)]
Mi sono riletto Giammetti: il brano, pur eseguito dal vivo sin da prima che arrivasse Steve, fu registrato soltanto a marzo 1972 con lo scopo specifico di trarne un singolo (evidentemente, a giudizio dei nostri, nessuno degli altri brani brevi di NC si prestava ad affiancare Seven Stones che, come sappiamo, finì sul lato B [:-I] ).
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 19 Aug 2020, 15:56

@ Starless

però, se come dici "eseguito dal vivo anche prima dell'arrivo di Steve" non dipana i dubbi, [:-I] nel senso che almeno potenzialmente per datazione propria d'origine, "Happy the man" avrebbe potuta essere presa in considerazione "anche" per figurare su "Nursery Cryme"... fortunatamente, la decisione del management della band fu quella di pubblicarla a 45G lato A... quello che fatico a comprendere è l'inserimento di un brano sontuoso come "SEVEN STONES" su 45g... questo brano, pur superbo, non aveva alcun potenziale "da brano singolo" (o da hit) secondo me...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby outcast » 19 Aug 2020, 22:30

Sentita ora per la prima volta, ma dai è terribile... Rime baciate a casaccio da vietare ai maggiori di 12 anni
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 20 Aug 2020, 18:47

Starless74 wrote:
aorlansky60 wrote:Non conoscevo il dettaglio circa "Happy the Man" (in relazione ad una sua possibile collocazione nell'album "NURSERY CRYME") ma se è come dici, abbiamo rischiato grosso davvero... [:D]

In realtà era solo una deduzione, essendo il brano coevo a NC e perciò almeno plausibilmente uno "scarto" di quel periodo. [:D]

Leggendo l'autobiografia di Steve Hackett, Harlequin e For Absent Friends furono composte durante la preparazione di Nursery Crimes nel cottage di Luxford House.

Quindi 2 brani acustici erano già a disposizione, e secondo me più in linea con l'amosfera "old british" dell'album.

@Outcast
Per quanto riguarda il testo di Happy The Man, molto irriverente e anti clericale, sarebbe più comprensibile se conosciamo la "source", forse una delle solite filastrocche della tradizione inglese.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Fizzo » 21 Aug 2020, 15:01

verrò bannato in quanto sacrilego ma selling per me non finisce nella mia personale top five che in ordine sparso vede Trick,Wind, Lamb,foxtrox, Nursery. Sia ben chiaro che stiamo sempre parlando di eccellenza ma col tempo mi ha stancato, lo trovo un pochino "patinato" e poi c'è Battle of Epping che è il brano dell'era gabriel che meno digerisco in assoluto. Dancing e Firth sono ovviamente stratosferiche e cinema show segue a ruota (forse troppo lunga).
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby outcast » 21 Aug 2020, 20:18

rkive wrote:@Outcast
Per quanto riguarda il testo di Happy The Man, molto irriverente e anti clericale

Che vuoi che ti dica, abituato a Mercyful Fate, Mayhem & Dark Funeral...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Thomas Eiselberg » 22 Aug 2020, 10:28

Fizzo wrote:verrò bannato in quanto sacrilego ma selling per me non finisce nella mia personale top five che in ordine sparso vede Trick,Wind, Lamb,foxtrox, Nursery. Sia ben chiaro che stiamo sempre parlando di eccellenza ma col tempo mi ha stancato, lo trovo un pochino "patinato" e poi c'è Battle of Epping che è il brano dell'era gabriel che meno digerisco in assoluto. Dancing e Firth sono ovviamente stratosferiche e cinema show segue a ruota (forse troppo lunga).
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Per me invece senza I Know what I Like e, soprattutto The Battle, non sarebbe Selling il mio album preferito dei nostri. Pur preferendo i 3 pezzi sopra citati probabilmente sono invece quelli che ascolto piú spesso. Per me The Battle é genio puro ma ci sta che, vista la quantità esorbitante di testo (proprio la cosa che mi piace di piú del pezzo) possa non piacere a tutti.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 23 Aug 2020, 17:21

@ Thomas

… [The Battle of Epping Forest] non piaceva molto nemmeno a Tony (Banks) [:D] che la criticava proprio per la sua -secondo lui- esagerata lunghezza di prosa… meno male che non gli diedero retta… [:D] ...così come Peter (Gabriel) che avrebbe voluto "tagliare" tutta la [lunga ed eccelsa] coda strumentale di "The Cinema Show"... [:-I] ...meno male che non diedero retta nemmeno a lui… [:D] [:-D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Thomas Eiselberg » 24 Aug 2020, 10:34

Meno male che alla fine hanno saggiamente deciso di metterci tutto.
Strano però che More fool me non abbia suscitato lo stesso ostracismo [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 24 Aug 2020, 14:14

@ Thomas

Nel caso dell'inclusione di "More fool me" nell'album, credo si sia trattato di semplice rapporto di Forze personali; al tempo in cui fu pubblicato SEBTP, a livello decisionale i più forti era Gabriel Banks e Rutherford a scelta nell'ordine (dovendo scegliere, io punterei sui primi due in quanto a CARATTERE, ma Rutherford non era lontano...); Collins e Hackett non possedevano questo livello decisionale (non a caso: in fondo erano gli ultimi arrivati, mentre i primi tre erano membri fondatori del complesso...); ora sappiamo bene che "More Fool me" era creazione 100% "Rutherford" (al quale, forse, non ne sono sicuro, Collins diede una mano per il testo); quindi...

inoltre, a giocare a favore della "innominabile" [:D] è il fatto che fosse molto corta, quindi a livello di tempo complessivo della facciata su cui sarebbe stata inserita non costituiva un problema (come rischio di eccessiva compressione dei solchi, cosa tipica del vinile)...

come alternativa, frutto di quelle sessions, è noto che esistesse una canzone di P.Gabriel ("Deja-Vu") che però, appena abbozzata, non era arrivata ad una stadio di concretezza tale tanto da poter essere registrata e mixata (verrà ripresa anni dopo da Steve Hackett che la includerà nel suo "Genesis Revisited")... e c'era sempre la famosa "TWILIGHT ALEHOUSE" (che non si sà perchè, non era mai stata inclusa su supporto pubblicato, sebbene fosse nata almeno nel 1970, dato che i Genesis la proponevano sistematicamente ad ogni loro concerto da allora) solo che questa era decisamente più lunga di "More Fool me" (sarebbe stato un problema tecnico includerla per ciò che dicevo prima; inoltre, il suo "sound" tradiva inequivocabilmente il suo periodo di gestazione, che secondo me non era troppo in linea con il "sound" generale di SEBTP...)

quindi... decisero che "More fool me" potesse prendere parte alla scaletta dell'album... [:-j] ...mentre a TWILIGHT ALEHOUSE toccò il destino di essere pubblicata come B-side del 45g "I Know what I like"...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 24 Aug 2020, 14:55

aorlansky60 wrote:come alternativa, frutto di quelle sessions, è noto che esistesse una canzone di P.Gabriel ("Deja-Vu") che però, appena abbozzata, non era arrivata ad una stadio di concretezza tale tanto da poter essere registrata e mixata (verrà ripresa anni dopo da Steve Hackett che la includerà nel suo "Genesis Revisited")...


...e lasciami dire: meno male!!! Dopo tutta l'aspettativa generata, soprattutto al pensiero dei fertilissimi & felicissimi anni in cui fu composta, mi aspettavo chissà quale meraviglia... [O:-)] Invece persino nelle sempre sapienti mani, e progressìve del Grande Maestro questo brano non ha spiccato il volo ed è risultato essere per me una terribile delusione. [:(-(] Simpatica l'idea di ripescarlo e portarlo a compimento, ma Selling England sta molto meglio senza...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 24 Aug 2020, 20:00

aorlansky60 wrote:inoltre, a giocare a favore della "innominabile" [:D] è il fatto che fosse molto corta, quindi a livello di tempo complessivo della facciata su cui sarebbe stata inserita non costituiva un problema (come rischio di eccessiva compressione dei solchi, cosa tipica del vinile)...

In effetti anche nei miei ricordi, More Fool Me (scusa se la nomino) era totalmente fuori posto, ma con il tempo mi sono affezionato, perchè ho il pallino per i brani corti.

Il problema era anche nella voce di Phil Collins, troppo in falsetto, come del resto come in For Absent Friends e nelle sue partecipazioni negli album di Anthony Phillips e Steve Hackett.

Da A Trick Of The Tail c'è stata quasi una...metamorfosi! [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 25 Aug 2020, 15:08

@ rkive
"In effetti anche nei miei ricordi, More Fool Me (scusa se la nomino) era totalmente fuori posto, ma con il tempo mi sono affezionato, perchè ho il pallino per i brani corti."

Col passare del tempo me ne sono fatto una ragione anch'io... [:D]

"Il problema era anche nella voce di Phil Collins, troppo in falsetto..."

In effetti, anche per me il problema con "More fool me" è sempre stato soprattutto quanto hai appena citato; se ad un brano armonicamente banale e scarno di base, melodicamente sbilanciato verso l'eccessivo "mielato", ci si va ad aggiungere una voce in falsetto come quella, la frittata è fatta [:(-(] direi allo Stato dell'Arte (delle frittate... [:D]) nel senso che a resistere all'ascolto sono solo quelli a cui piace "l'easy listening" o canzoni simili melodicamente scontate e fin troppo impostate per rispondere ad uno standard povero come quello... la considero un anomalia nel loro catalogo (almeno quello fino al 1977, anzi NO, devo correggermi, perchè anche del periodo tanto contestato "a tre" della band (anni 80), esistono molti brani in grado di fare impallidire, seppellendola dalla vergogna, quella sciocchezza di canzonetta chiamata [:-j] "more fool me"...) perchè, fortunatamente, i GENESIS sono stati capaci di creare e comporre BEN ALTRO...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 25 Aug 2020, 16:06

Dai ricordi di John Burns.
http://worldofgenesis.com/JohnBurns-interview2006.htm

“More Fool Me” with Phil on vocals and Mike playing 12-string, they played me that. I said, “That would be great on the album!” Because it was so different that it was Phil singing, and I thought it was a nice little ditty to include on the thing. I just said to the rest of the band that this is going on, and they all said fine. It was two against two on the song’s inclusion initially. Obviously, Mike and Phil liked it. I threw in my vote, and said “It’s only a very short song, and it’s a bit different.” In the end, it made the album.

Quindi fu un 2 pari (?), ma alla fine fu forse decisivo il voto del produttore John Burns! [:)]

OUT OF TOPYC!

Un esempio di cosa si può fare in 2 con molto poco! [:)]

https://youtu.be/-SzRSpheJH4
Phil Collins - The Roof Is Leaking, (Tonight Show '85)
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 26 Aug 2020, 11:04

@ rkive

"Quindi fu un 2 pari (?), ma alla fine fu forse decisivo il voto del produttore John Burns..."

però i conti non tornano... la band era fatta di 5 elementi... se subentra J.Burns i voti diventano 6... Peraltro Mike Rutherford una volta disse che "i Genesis sono una band molto democratica, vengono presi in considerazione i pareri di tutti circa la scelta del materiale migliore da includere in un album..."

Posso immaginare che a spingere la canzone siano stati Rutherford e Collins perchè direttamente coinvolti (il primo come compositore, il secondo come interprete),
mentre Gabriel e Banks possono essere stati quelli che sollevarono i dubbi in proposito... (in effetti, per uno come Banks, vedere alcune sue "perle" come FIRTH OF FIFTH e THE CINEMA SHOW andare in comune con quella canzone decisamente banale... mentre per Gabriel posso immaginare che si sia decisamente rifiutato di interpretarla... )

rimarrebbe così fuori Steve Hackett... che secondo me scelse di prendere una posizione "molto diplomatica" per l'occasione (nel senso che non osteggiò la canzone), dato che la "sua" AFTER THE ORDEAL era stata presa di mira [da qualcuno della band] per una sua possibile esclusione dall'album... [:-I]

Va anche detto che, nell'ambito di una rock band, il punto di vista di un PRODUTTORE è sempre molto importante nella scelta del materiale finale, nel senso che anche se il suo voto conta come "uno" alla fine pesa di più rispetto a quello degli altri... [:-I] ...e se -come pare- a J.Burns la canzonetta non dispiaceva, c'è da credere che l'abbia spinta [fortemente] anche lui, affinchè prendesse parte a SEBTP...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 26 Aug 2020, 13:03

aorlansky60 wrote:@ rkive

"Quindi fu un 2 pari (?), ma alla fine fu forse decisivo il voto del produttore John Burns..."

però i conti non tornano... la band era fatta di 5 elementi... se subentra J.Burns i voti diventano 6... Peraltro Mike Rutherford una volta disse che "i Genesis sono una band molto democratica, vengono presi in considerazione i pareri di tutti circa la scelta del materiale migliore da includere in un album..."

Anch' io ero un pò perplesso vedi "2 pari (?)", ma così ho tradotto la frase di John Burns. [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 26 Aug 2020, 13:06

rkive wrote:
aorlansky60 wrote:@ rkive

"Quindi fu un 2 pari (?), ma alla fine fu forse decisivo il voto del produttore John Burns..."

però i conti non tornano... la band era fatta di 5 elementi... se subentra J.Burns i voti diventano 6... Peraltro Mike Rutherford una volta disse che "i Genesis sono una band molto democratica, vengono presi in considerazione i pareri di tutti circa la scelta del materiale migliore da includere in un album..."

Anch' io ero un pò perplesso vedi "2 pari (?)", ma così ho tradotto la frase di John Burns: It was two against two on the song’s inclusion initially. [&:-S]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 29 Aug 2020, 15:01

outcast wrote:Sentita ora per la prima volta, ma dai è terribile... Rime baciate a casaccio da vietare ai maggiori di 12 anni

Grazie al TOPYC TRADUZIONE TESTI GENESIS del 2006. http://www.genesisforum.it/viewtopic.php?f=18&t=920

BEATO LUI (HAPPY THE MAN)

Beato lui – vive semplicemente
Non ha molto – non se ne preoccupa
Dove vai - dove?
Gà, già, già, da nessuna parte.

Come una sorella con la rivoltella – Faccio la vita bella
A ridere sempre – a guardarti e basta
Sembra proprio un gioco stupido...
Ma che me ne frega

Beato lui – non si perde in chiacchiere
Non vuole nulla – nulla più di niente
Dove vai - dove?
Già, già, già, da nessuna parte.

Come un pazzo in una pozza – Non faccio bizze
Con un sorriso sul viso – Sono sicuro di vincere
C’è chi dice che è Gesù Cristo – ma non m’interessa

E’ un buon’uomo...

Traduzione superlativa! [:)]

Intersseante il verso Like a nun with a gun ,"nun" sta per suora, esiste addirittura un bootleg registrato nel giugno 1972.
https://ace-bootlegs.com/genesis-like-a-nun-with-a-gun/
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Starless74 » 29 Aug 2020, 17:21

rkive wrote:Con un sorriso sul viso – Sono sicuro di vincere


Con un ghigno sul grugno, ho la vittoria in pugno. [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 29 Aug 2020, 19:34

Starless74 wrote:
rkive wrote:Con un sorriso sul viso – Sono sicuro di vincere


Con un ghigno sul grugno, ho la vittoria in pugno. [:D]

A ridere sempre – a guardarti e basta

Rido senza sosta- se vi guardo e basta.

Oppure:

Rido di gusto e mi sembra giusto. [&:-S]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 31 Aug 2020, 14:05

Al di là del suo testo (che non ho mai approfondito) il mio problema con "Happy the man" (che poi è lo stesso di "More fool me") è la sua povertà armonica strumentale, e nel caso della prima non aiuta nemmeno la direzione melodica -assai modesta- che la voce di Gabriel ha voluto conferire al brano... Purtroppo, i Genesis mi hanno abituato troppo bene, [:D] nel senso che a parte rare eccezioni (come appunto le due citate) le loro "costruzioni armoniche" erano assai pregevoli, era questo aspetto che più di ogni altro (anche dei testi) mi piaceva della loro proposta, almeno fino ad un certo punto della loro storia...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 31 Aug 2020, 21:37

aorlansky60 wrote:Al di là del suo testo (che non ho mai approfondito)

In effetti la mia curiosità era nel testo, che è semplice ma anche un rompicapo. [:(]

Giovanni De Liso in Genesis- Behind The Lines parla quasi di una parodia ai salmi sapienziali tipo "Beato l'uomo". [&:-S]

Poi il lato B c'è Seven Stones, dove un Old Man racconta una serie di proverbi, ma qui Tony Banks è molto più "lineare"!

Come mi mancano le traduzioni di Armando Gallo! [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 03 Sep 2020, 21:38

OUT OF TOPIC.

Happy The Man.

https://www.amazon.it/Nun-Gun-Sister-St ... 1166126307
Volevo togliermi una curiosita' su Happy The Man, in particolare il verso "Nun with the gun".
Mi piace pensare a questa suora che aiutava i poveri con l' "arma" del sorriso. [:)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 12 Sep 2020, 13:49

OUT OF TOPIC (segue).

TotW 02/11/2019 - 02/17/2019: GENESIS - Happy The Man
https://www.genesis-news.com/forum/inde ... /&pageNo=1

Happy The Man potrebbe essere un brano dedicato a...Phil Collins! [:)]

Like a fool in the pool - I'm incredibly cool
With a grin on my chin - I'm certain to win
Someone says he's Jesus Christ - but I don't care

- il carattere allegro e divertente di Phil.

- la sua famosa audizione con il bagno in piscina in casa di Peter Gabriel.

- la sua barba e i capelli lunghi, quindi un giocoso paragone.

A volte tre indizi fanno una prova. [8D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 25 Apr 2021, 10:52

C'è un piccolo sondaggio su Genesis News sulla migliore long track di Selling England!

Have a nice weekend everybody. A little poll: the best longtrack on “Selling England...” is?
https://twitter.com/genesis_news/status ... 8052168705

Purtroppo per votare bisogna essere inscritti a twitter. [:(]

Indovina chi sta vincendo? [8D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 26 Apr 2021, 10:52

"Selling England by the pound" si basa notoriamente su 4 brani fondamenta(li) che sono anche i più lunghi dell'album per durata:

- Dancing with the Moonlit Knight
- Firth of Fifth
- The battle of Epping Forest
- The Cinema Show

Nella mia scala di preferenza, colloco al primo posto pari-merito "Dancing with the Moonlit Knight" insieme a "The Cinema Show"
(scelta davvero difficile per me scegliere quali delle due sia "la migliore"; se fossi forzato propenderei per "The Cinema show" soprattutto in virtù della sua lunga straordinaria parte strumentale a tre)
seguiti da "Firth of Fifth"
e all'ultimo posto "The battle of Epping Forest"...

Per rispondere alla domanda di Rkive, non sarei affatto stupito se da quel sondaggio saltasse fuori "Firth of Fifth" la più votata, so bene quanto questo brano sia altamente valutato dai fans della band.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 26 Apr 2021, 13:49

Scelta più facile per me:

1 - Firth of Fifth - brano maestoso assolutamente perfetto, senza nemmeno una nota fuori posto;

2 - Cinema Show / Aisle Of Plenty - forse a tratti migliorabile nella prima parte, ma la coda strumentale è tra le cose migliori fatte dai Genesis;

3 - Dancing Out With The Moonlit Knight - brano assolutamente iconico, ma a mio personalissimo giudizio con alcuni passaggi poco melodici che lo collocano di "un nonnulla" sotto gli altri;

(ultimo) - The Battle Of Epping Forest - non privo di passaggi geniali e accattivanti, ma prolisso e ridondante in molte parti, sempre a mio personalissimo giudizio.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 26 Apr 2021, 16:05

@ HIGH

"Cinema Show / Aisle Of Plenty - forse a tratti migliorabile nella prima parte, ma la coda strumentale è tra le cose migliori fatte dai Genesis"

La pensa esattamente come Te anche Anthony Banks che lo ha dichiarato negli stessi termini come li hai scritti... questo per quanto riguarda una delle sue analisi più oggettive... [:-I] ...perchè il tastierista ha dichiarato anche che "il pezzo migliore mai fatto dai Genesis" corrisponde a "That's all"... [:-I] ...si tratta di due brani lontani anni luce l'uno dall'altro... [:D]

...a volte, questi artisti quando si auto-giudicano sono "da prendere con le molle"... [:D]


"Dancing Out With The Moonlit Knight - brano assolutamente iconico, ma a mio personalissimo giudizio con alcuni passaggi poco melodici che lo collocano di "un nonnulla" sotto gli altri;"

La tua motivazione è proprio quella per cui nei miei anni giovanili tendevo a preferirle FIRTH OF FIFTH... poi negli anni 80 ho iniziato ad approfondire altri generi musicali quali jazz e fusion, che in qualche modo inevitabilmente hanno condizionato i miei gusti futuri... e che mi hanno portato a ribaltare la mia preferenza tra le due.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 26 Apr 2021, 17:03

[:D] la sparata di Banks riguardo That's All è ben nota [:D] e rimane nondimeno inspiegabile... [:D]

Io ne dò una mia personale lettura: riguardo Cinema Show si riferisce compiutamente al progressive sinfonico, mentre quando parla di That's All ha in mente le canzonette stile Beatles delle quali da giovanissimi si riproponevano di divenire autori (e non suonatori). Ma onestamente non saprei dire se le cose stiano effettivamente così... [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Montecristo » 26 Apr 2021, 17:48

per me se la giocano dancing e cinema, impossibile dire chi la spunti in un'ipotetica finale

su un altro forum sto partecipando a un torneo con tutte le canzoni dei genesis... firth of fifth è uscita nella fase a gironi, a beneficio di land of confusion [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby maomac 2 » 26 Apr 2021, 19:28

Secondo il mio modesto parere Firth of Fifth sopra tutti e Cinema Show a pari merito. poco più sotto Dancing with, purtroppo Battle of Epping Forest non sono mai riuscito a sopportarla la trovo pallosa
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 27 Apr 2021, 09:40

@Montecristo

"Firth of fifth è uscita nella fase a gironi, a beneficio di Land of confusion ..."

[:-I]

beh, "il mondo è bello perché è vario" potrebbe essere l'opzione 01 a spiegare quanto ho appena letto... [:D]

quel sondaggio potrebbe essere pieno di partecipanti tedeschi -opzione 02- dato che è arcinoto che fu il pubblico tedesco a "sparare in alto" nelle classifiche [del mercato europeo] dischi quali "Genesis" nel 1983 e soprattutto "Invisible Touch" nel 1986 [facendo la felicità di Banks&C che così si garantirono la pensione]...

quel che è certo è che anche qui abbiamo a che fare con due brani lontani anni luce tra di loro...
(detto per inciso: FIRTH OF FIFTH è uno dei miei brani preferiti, "Land of Confusion" ha un titolo molto appropriato, in quanto per me è insopportabile all'ascolto).

il revisionismo -su varie fasi ed eventi significativi della storia- ha spesso prodotto molta confusione ad allontanare da ciò che si credeva verità stabilite ed inconfutabili... [:-I]

un altra cosa è certa: ormai non mi stupisco più di nulla, quando di mezzo c'è l'uomo... per quanto mi riguarda, nel mondo c'è posto sia per "FIRTH OF FIFTH" che per "Land of Confusion", così come per "THE CINEMA SHOW" e "Thats all", il che mi porta a concludere [e a chiedermi] : a che cosa possano essere utili questi "sondaggi" ?... [:D] ...e la risposta arriva quasi immediata: a non essere presi troppo sul serio... [8D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Montecristo » 27 Apr 2021, 13:40

però c'è da dire che, sullo stesso forum, abbiamo fatto un campionato con i 20 migliori gruppi della storia e i genesis hanno conquistato un onorevolissimo SECONDO POSTO alle spalle degli immancabili beatles [:D]

purtroppo c'è molta gente che odia il prog e i genesis in modo particolare, me ne sto accorgendo partecipando a questi tornei...
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 27 Apr 2021, 16:00

però, non male, BEATLES e GENESIS ai primi due posti, due dei miei gruppi rock preferiti di sempre...

Montecristo,

porta un ambasciata da parte mia a quel forum, digli che hanno (ri)guadagnato parecchio della mia stima, nonostante lo scherzetto di "Land of confusion" ... [:D] [:-D] [;)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Fizzo » 28 Apr 2021, 13:57

Qui parte la scomunica, ma questo è forse l'album che va da nursery a wind che mi piace di meno. Ascolto con maggior piacere sia Duke che ATTWT [8D] . Sarà che non mi è mai piaciuto il sound forse un po' troppo patinato anche se ovviamente parliamo di un album eccellente. Comunque per tornare in tema:
1) dancing- bella, iconica e con una giusta dose di aggressività
2) cinema-mai piaciuta la prima parte ma lo strumentale è pazzesco anche se lo trovo un po troppo lungo per cioè che ha effettivamente da "dire"
3)firth- l'intro non mi stanca mai ma col tempo invece il resto del brano un pò mi ha stufato, sarà che forse l'ho ascolta troppo....
4)battle- odiata da sempre, si ok alcuni momenti sono un bellissimo esercizio di stile ma nel complesso la trovo esageratamente prolissa e pallosa
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 28 Apr 2021, 16:06

@ Fizzo

"4) battle - odiata da sempre, si ok alcuni momenti sono un bellissimo esercizio di stile ma nel complesso la trovo esageratamente prolissa e pallosa"

Noto -da tempo- che è il problema che la maggioranza dei fans hanno con questo brano (e non solo, anche Anthony Banks e Mike Rutherford la ritengono tale come l'hai descritta, magari descrivendola con uno stile tipicamente british ma alla fine pur sempre bocciante)... forse, più che negli altri brani caratterizzati da straordinarie progressioni armoniche che hanno reso celebri i nostri eroi, con questo brano occorre sapere la lingua inglese per meglio apprezzarlo, perchè il suo testo è altamente forbito nella migliore tradizione "Gabriel" del periodo (al cui confronto, il testo di un monumento musicale quale FIRTH OF FIFTH paga pegno, perchè altamente puerile per giudizio stesso di Banks&Rutherford che ne furono gli autori delle prose)... Personalmente pur ritenendolo il più debole dei 4 "pilastri" sui quali si basa SEBTP (ma in sua difesa va detto che gli altri 3 "pilastri" sono tre brani superlativi ben oltre la media) alla fine non mi ha mai disturbato (sarà anche perchè, dopo quella vera e propria ciofeca di "More fool me" qualsiasi brano è benvenuto all'ascolto...) [:D] anzi facendo attenzione alla base strumentale c'è da notare uno straordinario lavoro di Rutherford al basso (non una novità comunque) e un ottimo accompagnamento da parte di Banks (neanche questa una novità ma una costante...) e poi, a chi piace il tono vocale e la capacità interpretativa [davvero notevole] di Peter, qui viene accontentato alla grande.
Last edited by aorlansky60 on 28 Apr 2021, 16:35, edited 1 time in total.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 28 Apr 2021, 16:29

@ Montecristo

"purtroppo c'è molta gente che odia il prog e i genesis in modo particolare"

Qui ci sarebbe da appronfondire per fare dei "distinguo"... è pur vero che il progressive rock ha sempre rappresentato l'approccio decisamente più difficile all'ascolto della musica rock (capo genere nel quale anche il progressive s'inquadra) però cifre statistiche alla mano, c'è da notare che negli anni 70 c'era un PROG che andava forte anche nelle vendite (YES, ELP, PINK FLOYD, JETHRO TULL... perfino Mike Oldfield con il suo celebre "Tubular Bells" che in fondo è inquadrabile nel progressive, fece il botto -e che botto!- al suo debutto) mentre c'era un prog assai meno gradito al grosso pubblico (King Crimson, VDGG, Gentle Giant, Genesis...) e dicendo questo, fate attenzione a non focalizzarvi solo al mercato italiano o francese, ma considerando i mercati discografici più ricchi (per acquisti) in grado di fare davvero la fortuna di un artista del tempo, ovvero il mercato INGLESE e soprattutti il mercato USA (dove al tempo YES, PINK FLOYD, ELP erano molto popolari e riuscivano a vendere molto... non mi spiegherò mai come il pubblico nord americano sia riuscito a mandare al num.1 delle charts di Billboard i Jethro Tull con "A Passion Play" nel 1973, un titolo che personalmente ho sempre considerato un mattone inascoltabile... ATOM EARTH MOTHER andò dritto al num.1 in madrepatria al suo debutto, perfino un titolo alquanto discutibile quale UMMAGUMMA riuscì a raggiungere il num.5 in UK... a confronto, Genesis e Gentle Giant non furono davvero mai amati dagli Inglesi negli anni 70; per rimanere nell'ambito dei nostri, il primo titolo che attirò l'attenzione del pubblico Inglese e Americano, tanto da distinguersi più degli altri album che lo avevano preceduto, è "And then there where three", il che è tutto dire... )
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 29 Apr 2021, 09:10

Comunque, c'è anche gente che odia Dante e la Divina Commedia in particolare...

Quando si fa fatica a comprendere un'opera, magari per mancanza di cultura, l'ignorante per reazione tende a prenderla in odio.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Fizzo » 29 Apr 2021, 14:27

[quote="aorlansky60"]@ Fizzo

"4) battle - odiata da sempre, si ok alcuni momenti sono un bellissimo esercizio di stile ma nel complesso la trovo esageratamente prolissa e pallosa"

con questo brano occorre sapere la lingua inglese per meglio apprezzarlo, perchè il suo testo è altamente forbito nella migliore tradizione "Gabriel" del periodo (al cui confronto, il testo di un monumento musicale quale FIRTH OF FIFTH paga pegno, perchè altamente puerile per giudizio stesso di Banks&Rutherford che ne furono gli autori delle prose)

probabilmente se padroneggiassi meglio l'inglese l'apprezzerei di più [:)]

... Personalmente pur ritenendolo il più debole dei 4 "pilastri" sui quali si basa SEBTP (ma in sua difesa va detto che gli altri 3 "pilastri" sono tre brani superlativi ben oltre la media) alla fine non mi ha mai disturbato (sarà anche perchè, dopo quella vera e propria ciofeca di "More fool me" qualsiasi brano è benvenuto all'ascolto...) [:D]

pensa che invece a me more fool me piace :D. ovviamente è un brano decisamente minore ma l'ho sempre trovata elegantemente fuori contesto genesis e questa è una cosa che mi garba.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 29 Apr 2021, 15:54

@ Fizzo

"elegantemente fuori contesto genesis" può essere una valida motivazione per accettare quel brano... [:D]

lasciami dire anche, però, che "More fool me" si ritrova " decisamente fuori standard genesis" per come i Genesis avevano abituato i loro sostenitori SULL'ALTO LIVELLO DI QUALITÀ MUSICALE da loro proposto; secondo il mio modesto parere, si tratta del brano più "povero" in assoluto (insieme a "Happy the man") prendendo in esame gli album del "periodo GABRIEL"; se proprio occorre cercare una giustificazione particolare per "salvarlo" (come l' "elegantemente fuori contesto genesis" che hai esposto) significa proprio che è deboluccio e pertanto lo si può accettare nella sua mediocrità trattandosi di un anomalia nella sontuosa epopea creativa della band (e per quanto mi riguarda, ci sono tanti brani della band del periodo ABACAB-WE CAN'T DANCE in grado di demolire quella canzonetta...) ma adesso basta con le polemiche, [;)] mi sono iscritto al forum nel 2006 e da allora non ho mancato di spalare catrame [:D] su "More fool me" tutte le volte che ne ho avuto l'occasione, la colpa che gli trovo è quella di essere andata a macchiare un album che sarebbe stato altrimenti perfetto, senza la sua presenza... "More fool me" un brano che avrebbe dovuto confluire come B-side di un singolo, tutt'al più; musicalmente opera al 90% di Mike Rutherford cui ha contribuito Phil Collins nella stesura del testo che si è anche assunto l'onere di interpretarla (non difficile da comprenderne il motivo: Peter Gabriel non avrebbe mai voluto cantare una roba simile, e sia Steve Hackett che Anthony Banks se ne sono tenuti alla larga, anche nella registrazione in studio, non avendoci niente a che fare nella composizione)... [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 29 Apr 2021, 17:21

Fizzo wrote:battle- odiata da sempre, si ok alcuni momenti sono un bellissimo esercizio di stile ma nel complesso la trovo esageratamente prolissa e pallosa

Uno dei più grandi monologhi di Peter Gabriel! [:)]

They called me the Reverend when I entered the Church unstained;
My employers have changed but the name has remained.
It all began when I went on a tour,
Hoping to find some furniture...


Solo Get Em Out By Friday lo supera, ma solo per drammaticità.

The Winkler called again, he came here this morning
With four hundred pounds and a photograph of the place he has found
A block of flats with central heating
I think we're going to find it hard...


In effetti bisogna conoscere bene l'inglese e una simpatia per i scioglilingua di Peter Gabriel... [8D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Montecristo » 25 May 2021, 10:07

Montecristo wrote:su un altro forum sto partecipando a un torneo con tutte le canzoni dei genesis... firth of fifth è uscita nella fase a gironi, a beneficio di land of confusion [:D]


il torneo è finito, ha vinto CAN-UTILITY AND THE COASTLINERS con mia compiaciuta sorpresa [:)]

seconda "in the cage", terza "the cinema show", quarta "dancing with the moonlit knight"
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby rkive » 25 May 2021, 13:04

Leggo nel libro Musical Box che il brano Can Utility è stato suonato poco dal vivo perché lasciava Peter Gabriel quasi..."disoccupato". [:D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 26 May 2021, 10:19

@ Montecristo

"il torneo è finito, ha vinto CAN-UTILITY AND THE COASTLINERS con mia compiaciuta sorpresa"

che rappresenta un grandissimo esempio di rock progressive, che non necessariamente deve essere dilatato a 12, 15 o 20 minuti per essere riconosciuto come tale, ma che nei poco più di 5 minuti del suo svolgimento propone un incredibile serie di variazioni Tempo/Atmosfere -per chi ascolta- tanto da potersi appunto fregiare di PROGRESSIVE a pieno merito; peraltro, questo brano contiene -secondo chi scrive ora- uno dei più prodigiosi suoni "made by Genesis" di sempre, quando al termine della parte cantata delle prime strofe, nella parte centrale per un minuto Tony Banks sale in cattedra con il suo MELLOTRON a disegnare un atmosfera che si potrebbe quasi descrivere come "metafisica" per BELLEZZA e POTENZA, perfettamente coadiuvato dal basso di Rutherford e soprattutto da un ingegnoso fantastico lavoro di batteria da parte di Collins (non una novità per lui, avendo a che fare con uno dei migliori drummers in senso assoluto della storia del rock progressive, e non solo...);

Direi una sorpresa, ma nemmeno poi tanto; so bene quanto il brano in oggetto sia ALTAMENTE reputato da parte degli estimatori della band.
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby Montecristo » 27 May 2021, 09:35

sorprendente in un forum in cui i genesisti puri e duri sono minoranza, come sopra ricordato [:D]

credo il fattore durata influisca molto [;)]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby highinfidelity » 28 May 2021, 17:38

Stupito un po' anch'io che Can Utility sia riuscita a battere certi "super-classiconi", però devo dire che storicamente l'ho spesso indicata come una delle delle canzoni più riuscite dei nostri, nella quale pur in una durata non eccessiva si ritrova comunque tutta l'anima del rock progressivo più puro. [8D]
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Re: Genesis: Analisi degli album - Selling England by the po

Postby aorlansky60 » 29 May 2021, 09:24

...se non ricordo male, nella tenzone "song by song" che fu organizzata in questo forum -molto tempo fà aihmè, penso fosse il 2006- CAN UTILITY non se la cavò affatto male arrivando insieme a quelle del "top lot" storiche o comunque poco distanziata da esse, anche allora ricordo svariati commenti tra i forumisti che parteciparono -decisamente più numerosi del presente- esprimersi con sorpresa per l'alta [inaspettata] posizione raggiunta dal brano nel ns sondaggio che secondo me -lo ripeto- è decisamente meritata perchè pur non possedendo la lunghezza di altri brani storici della band -che solitamente sono tra i più votati ed apprezzati- è in grado di esporre nei suoi poco più di 5 minuti caratteristiche da VERO ed autentico brano progressive -continui e repentini cambi tempo/atmosfere- peraltro espressi ad un altissimo livello creativo (come si ritrovavano i Genesis ai tempi di "Foxtrot").

Di solito quando intendo sostenere la tesi che un brano di rock progressive per essere riconosciuto come tale non necessariamente deve durare per 10 o più minuti, porto ad esempio proprio questo brano come molti altri del repertorio GENTLE GIANT, una delle migliori progressive band della storia (sia sotto il profilo creativo che sotto il profilo tecnico) che curiosamente non ha mai composto ne pubblicato una suite da 20 minuti e che anzi assai raramente è andata oltre i 5/6 minuti per ogni suo brano...
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