cjstrummer wrote:ovviamente a parte la title track che è il pezzo piu' debole musicalmente. forse mi piace di piu' more fool me che questo pezzo (se proprio devo provocare)
come struttura e valore lo ritengo molto vicino a wind&wuthering (non vedo grosse debolezze neanche in W&W un altro disco banksiano), anzi preferisco leggermente il secondo perchè c'è piu' steve e piu' surrealta' di questo disco. inoltre devo dire che non mi piace come è stata registrata la batteria in trick. forse è il mio gusto ma trovo la registrazione bruttina. soprattutto i rullanti
pino lettieri wrote:[:)]
Musicalmente la Title Track ATOTT, è tutt'altro che semplice.
pino lettieri wrote:[:)]
Musicalmente la Title Track ATOTT, è tutt'altro che semplice. I musicisti, sapranno darmi ragione...
L'arrangiamento è semplicemente perfetto, azzeccato, ricco e mai fuori luogo o eccessivo.
I rullanti dell'Album ATOTT:
personalmente trovo la registrazione di tutto l'Album, eccellente. Siamo a metà degli anni 70. Sembra un disco inciso l'altro ieri agli Abbey road: cristallino, privo di inutili effettistica, compresso nei limiti tant'è vero che in almeno due punti precisi, sono evidenti saturazioni; è rotondo ma non gonfio, respira. Dettagliato, dinamico in modo moderato, assemblato con una fluidità che fa scuola nella scelta della successione dei brani. Intenso, ricco di suono, magico. Affresco.
La batteria poi credo IMHO sia registrata assolutamente magistralmente. Sono un batterista: piatti così belli e suono così bello li ho ascoltati solo in Made in Japan. Registrato su un 8 tracce.... nello stesso periodo. Credo che in ATOTT la batteria usata potrebbe non essere stata una consueta Gretsch, ma per sonorità e timbrica dire fosse una Ludwig con il rullante in metallo stile supraphonic o giù di li... ma ...non ero presente in studio quel giorno
aorlansky60 wrote:@cjstrummer :
In W&W "c'è più Steve" ???... ...suona un pochino in controtendenza rispetto alla realtà dei fatti, dato che è proprio da questo disco che Steve prese la decisione di lasciare i Genesis, per i ben noti motivi a suo dire... In W&W io ci sento moooolte tastiere più che chitarre, questo prima ancora di considerare il diverso spazio compositivo che ognuno è riuscito a ricrearsi (Banks e Rutherford nell'ordine, nettamente in testa sugli altri due)...
pino lettieri wrote:[:)]
I rullanti dell'Album ATOTT:
personalmente trovo la registrazione di tutto l'Album, eccellente. Siamo a metà degli anni 70. Sembra un disco inciso l'altro ieri agli Abbey road: cristallino, privo di inutili effettistica, compresso nei limiti tant'è vero che in almeno due punti precisi, sono evidenti saturazioni; è rotondo ma non gonfio, respira. Dettagliato, dinamico in modo moderato, assemblato con una fluidità che fa scuola nella scelta della successione dei brani. Intenso, ricco di suono, magico. Affresco.
La batteria poi credo IMHO sia registrata assolutamente magistralmente. Sono un batterista: piatti così belli e suono così bello li ho ascoltati solo in Made in Japan. Registrato su un 8 tracce.... nello stesso periodo. Credo che in ATOTT la batteria usata potrebbe non essere stata una consueta Gretsch, ma per sonorità e timbrica dire fosse una Ludwig con il rullante in metallo stile supraphonic o giù di li... ma ...non ero presente in studio quel giorno
pino lettieri wrote:[quote
Steely Dan erano famosi per la perizia e le permanenze in studio legate proprio allo zelo posto sui suoni e sul mix.
Donald Fagen nel 1982 col suo primo disco solista(*), ha stabilito un nuovo standard qualitativo al punto che quel disco era spesso usato per mettere a punto gli impianti (anche di profilo professionale...)
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