Impara l'ARTE e mettila da parte !!

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Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 10 Nov 2014, 21:44

Parto con un esperimento

scriverò alcune piccole storie della Firenze rinascimentale per far conoscere un po di luoghi di Firenze
mi piacerebbe conoscere storie e anedoti legati all'arte anche di altre città

questa prima storia riguarda SIMONETTA CATTANEO

Simonetta era nata nel 1453, originaria di Genova si era sposata a 16 anni con uno della casata dei Vespucci, sembra che fossero parenti alla lontana di Amerigo, una volta sposata si trasferi a Firenze, era talmente bella che nel 1475 Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico, partecipò al un torneo cavalleresco solo perche c'èra in palio un drappo, dipinto da Sandro Botticelli, con un immagine di Simonetta con la scritta "La senza paragoni"
Putroppo l'anno successivo, il 26 aprile 1476, a causa della tisi a soli 23 anni Simonetta mori e fu sepolta nella cappella dei Vespucci nella Chiesa di Ognissanti, il Botticelli chiese che una volta morto potesse essere sepolto a i suoi piedi, e fu così.
Se venite a Firenze nella Chiesa di Ognissanti troverete, oltre al bellissimo cenacolo del Ghirlandaio http://i.imgur.com/uLrnNjm.jpg ,
gli affreschi di Botticelli e un incredibile crocefisso di Giotto http://i.imgur.com/Uxkk0Gk.jpg, la cappella Vespucci e sul pavimento in fondo, quasi nascosta la tomba del Botticelli.

Di Simonetta rimane il suo volto dipinto da Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi detto Botticelli nella nascita di Venere http://i.imgur.com/ODD3X8M.jpg
nel personaggio centrale dell'allegoria della primavera http://i.imgur.com/ooKdwGB.jpg esposti nella Galleria degli Uffizi
e nel volto di Venere del dipinto "Venere e Marte" http://i.imgur.com/olM48SU.jpg esposto nella National Gallery di Londra


"O chiara stella, che coi raggi tuoi
togli alle tue vicine stelle il lume,
perché splendi assai più che ‘l tuo costume?
Perché con Phebo ancor contender vuoi?
Forse i belli occhi, quali ha tolti a noi
Morte crudel, che omai troppo presume,
accolti hai in te: adorna del lor nume,
il suo bel carro a Phebo chieder puoi.
O questo o nuova stella che tu sia,
che di splendor novello adorni il cielo,
chiamata essaudi, o nume, i voti nostri:
leva dello splendor tuo tanto via,
che agli occhi, che han d’eterno pianto zelo,
sanza altra offensïon lieta ti mostri"

Lorenzo de' Medici per la morte di Simonetta
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Salmacis » 11 Nov 2014, 12:16

Topic originale, aneddoto interessante e affascinante! [^] [8:-x]
Spero di trovare un po' di tempo per qualcosa riguardante Bari (che non sia l'antica ricetta sveva dei panzerotti [:D] )
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby 11mo Conte di Mar » 12 Nov 2014, 12:53

Il centro storico di Bologna è stato protetto fino agli inizio del ‘900 da una cinta muraria poligonale i cui lavori, durati 50 anni, iniziarono e finirono nel XIV secolo. All’esterno correva un fossato, mentre verso l’interno era addossato un terrapieno con dodici porte di ingresso. Il giovane studente Francesco Petrarca la descrisse come uno “steccato sconnesso”, il suo perimetro di quasi otto chilometri cingeva un’area di 420 ettari, all’ epoca tra le più estese d’Italia.
In quattro anni, dal 1902 al 1906, le mura furono rase al suolo per fare spazio agli attuali, e sempre ingolfati di traffico, viali di circonvallazione ed alle ville borghesi stile liberty che ancora oggi contraddistinguono il semicerchio sud delle mura, la cosiddetta zona alta pedecollinare, dove vive(va) tota la zant cò i baiucc.
Anche due delle dodici porte che si aprivano nelle mura, Porta San Mamolo e Porta Sant’Isaia, vennero sacrificate alla causa urbanistica ed alla modernizzazione. Le rimanenti dieci, furono risparmiate solo grazie all’interesse attivo di personaggi del calibro di Giosuè Carducci e Alfonso Rubbiani. Ogni porta sorge a presidio delle vie di accesso al cuore della città e ha una sua particolare storia.
Porta Maggiore, nota anche come Porta Mazzini, salvata di un soffio alla demolizione, si presenta ancora oggi nella sua struttura originale ma nel corso dei secoli è stata più volte abbellita per ospitare degnamente monarchi e papi. Porta Galliera, cinque volte demolita insieme alla sua rocca, viene ricostruita nella sua definitiva ed attuale versione nel 1665; era considerata una porta d’acqua perché dava accesso all’antico porto della città. Porta Lame, nome che rimanda a battaglie ma erroneamente: si affacciava sulla pianura acquitrinosa da qui il nome lame che in latino significa palude, fu completamente ricostruita nel 1677. Porta San Felice, originale del trecento ma restaurata nel 1800, detta Porta Napoleone, dovette assistere allo scherno dei modenesi che rapirono la secchia in un pozzo a pochi metri da essa. Porta Saragozza, ricostruita interamente nel 1859, accoglie da secoli la Madonna di San Luca ed ospita al suo interno il museo dedicato al Santuario sul Colle della Guardia. Porta Castiglione, originale del 1300, ibrido di stile gotico e romanico, accoglieva in città il canale Savena. Porta Santo Stefano, la via maestra da Bologna per Firenze, fu abbattuta nel 1843 e poi ricostruita. Oggi, ne restano due bassi edifici, che per lungo tempo furono adibiti a bagni pubblici. Porta San Vitale, la via per Ravenna, e Porta San Donato, nota anche come Porta Zamboni via da Bologna per Ferrara, sono del 1300, ma appaiono ben conservate. Porta Mascarella è quella che tra tutte ha meglio mantenuto l’aspetto medievale, e viene spesso chiusa perché pericolante.
Ma la storia più affascinante, la vicenda più interessante e coinvolgente, è quella della porta numero tredici.
Ce ne parla un manoscritto risalente al 1371 rinvenuto nell’archivio segreto del Vaticano con allegato un documento amministrativo dedicato alla storia della città di Bologna, dove ad un certo punto si legge di una porta con tanto di cassero e di torre e dotata di ponti levatoi interni ed esterni.
Ebbene, questa porta non è nessuna delle ben note dodici porte. E’ la Porta del Pratello, attraverso la quale si va nelle zone montane verso Pistoia e di cui oggi è solo parzialmente visibile il bell’arco a sesto acuto seminterrato nel muro posteriore della chiesa di San Rocco. Questa porta non fu chiusa a protezione della città verso nemici esterni ma per punire quella parte di Bologna che tentò di ribellarsi alla nascente signoria dei Bentivoglio.
E’ il 24 giugno del 1445, una domenica, ed Annibale Bentivoglio, signore di Bologna da pochi mesi, si sta recando ad un battesimo. Ma l’invito si rivela subito una trappola ordita dalla rivale famiglia dei Canetoli, che da tempo mira al controllo della città. Con l’aiuto e l’appoggio di Francesco Ghisilieri, nel tumulto della rivolta, Annibale viene ucciso. La rivolta però viene sedata dai Bentivoglio e dai loro potenti alleati, ed i ribelli vengono duramente puniti. Casa Ghisilieri in via Montegrappa viene rasa al suolo e ne si risparmia solo la torre; i componenti delle famiglie ribelli vengono perseguitati, trucidati ed esiliati.
La porta del Pratello, accesso al quartiere dei rivoltosi, viene sbarrata, murata e abbandonata all’oblio.
Da sempre via del Pratello che un tempo ospitava anche il carcere minorile è considerata una sorta di ghetto:

« Strada di schiavi e di puttane. Di protettori e ladri di polli. Di mangiatori di topi. Anche di gatti, ovviamente. Origini oscure. Suburbia. Suburbia anche dopo, una volta inglobata alla città. Addossata alle mura. Terrorizzata dai mutamenti. Quasi campagna e quasi città. Rifugio di giocatori d'azzardo, esperti in truffa alla francese, preti, uomini arrapati, alcolizzati, cacciatori di topi, spie, travestiti. Fame perenne. Regno del precariato. Indolenza. Nel corso dei secoli. »
(Emidio Clementi, La notte del Pratello, 2001[1])
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 12 Nov 2014, 14:21

che dire... un GRAZIE (urlato) a Salma per il suo incoraggiante post e un

MAREMMAMAIALANONAVREISPETRATOINTANTO al DUCACONTE per le interessantissime notizie sulle porte di Bologna
ci sono stato quest'anno per la mostra su Vermeer a Palzzo Fava e mi sono preso anche l'occasione per gustarmi la Pinacoteca

quando ci ritorno mi farò un bel giretto anche si i luoghi delle porte!!!
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 12 Nov 2014, 15:30

LUCREZIA BUTI

Siamo a Prato nel 1450 viene chiesto a Fra Filippo Lippi, uno dei migliori pittori dell'epoca e sotto la protezione Medicea, di affrescare il Duomo con un dipinto "la Madonna della cintola", per i Pratesi importantissimo, nella cappella dove vi è conservata la cintura che, secondo la tradizione, fu donata a San Tommaso dalla Vergine Maria

Il Lippi chiese di avere una modella per alcune figure e gli fu portata una monaca dal nome Lucrezia

come nelle "peggiori" soap opere tra i due scattò la scintilla e i due si innamorarono, cosicché al termine dei lavori, tra cui anche la decorazione della cappella maggiore con le Storie di Santo Stefano e San Giovanni Battista, scapparono insieme. La cosa non fu presa per nulla bene da i monaci e dalle istituzioni fino a quando non intervenne Cosimo de' Medici il Vecchio che con le dovute conoscenze gli fece scogliere i voti. I due non si sposarono mai ma ebbero due figli, Alessandra nel 1465 ma l'erede più famoso è il primogenito Filippo (detto Filippino), nato sette anni prima, ha sconvolgere la pittura dell'epoca e ha influenzare, con i sui colori abbondanti e pastosi, anche l'impressionismo francese.

Fra Filippo Lippi
http://i.imgur.com/5abpN1L.jpg
questa è Lucrezia nel dipinto "la Madonna della cintola"
http://i.imgur.com/qt2mVHC.jpg
e qui nel "pranzo di Erode" nella cappella maggiore
http://i.imgur.com/e2r6K7Y.jpg
Filippino Lippi
http://i.imgur.com/dLE6WWN.jpg

all'interno del bellissimo Duomo (uno dei miei preferiti) possiamo ammirare, per la misera somma di 3 euro, le opera di Andrea della Robbia, David e Ridolfo del Ghirlandaio, Paolo Uccello, Benedetto da Maiano, Maso di Bartolomeo con un bellissimo candelabro e il pulpito esterno di Donatello e Michelozzo http://i.imgur.com/914uDkP.jpg

Se siete a Prato DOVETE visitare anche il Palazzo Pretorio, sede del museo civico, la cui riqualificazione è stata fatta da Gae Aulenti, la stessa che ha predisposto gli spazi interni del Museo D'Orsay a Parigi
http://www.tvprato.it/wp-content/upload ... etorio.jpg
all'interno oltre che le opere de i Lippi ci sono, Paolo Uccello, Donatello, i Della Robbia, Fra Diamante e come direbbero gli anglosassoni much more!!!

Questo dipinto di Filippino lo troviamo nella Galleria degli Uffizi ... quanta roba c'è li dentro [I8)]
http://i.imgur.com/Qj8tMiP.jpg
una curiosità sul dipinto; lo vedete in basso quell'inginocchiatoio rosso? una volta davanti al dipinto (vero) provate a spostarvi a destra o a sinistra ... l'inginocchiatoio sarà sempre voltato verso di voi!!!

un altra curiosità su Filippino Lippi

Quando Michelangelo fini di scolpire il David i Medici erano stati esiliati e a Firenze vigeva la Repubblica così si dovette decidere dove posizionarlo, fu incaricata una commissione che comprendeva: Filippino Lippi, Leonardo Da Vinci, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Lorenzo di Credi, Antonio e Giuliano da Sangallo, Simone del Pollaiolo, Andrea della Robbia, Cosimo Rosselli, Davide Ghirlandaio, Francesco Granacci, Piero di Cosimo, Andrea Sansovino... NO DICO !!! tutti nel solito momento, fosse successo ora chi ci sarebbe stato ? Nardella, Renzi, la Bindi, magari un Gasparri o un La Russa e Grillo a mandarli tutti a vafandaqualcheparte tanto per indicare quelli più competenti!!! [V] [X-P] [xx(] [>:-D]

Insomma, Leonardo lo voleva in mezzo alla Piazza della Signoria, un altro lo voleva sotto la Loggia dei Lanzi ma l'idea presa in considerazione fù proprio quella di Filippino che volle posizionare il David davanti a Palazzo Vecchio (ora c'è una copia e l'originale è nella Galleria dell'Accademia) come monito a i forti, il piccolo uomo armato solo di una fionda che sconfigge il gigante Golia! leggasi "dè Medici"! http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... avid01.JPG

Meno male che non è andata così [^] , ma questo sarà la storia di una prossima puntata!! [8D]
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 14 Nov 2014, 18:10

11mo Conte di Mar wrote:Il centro storico di Bologna


Ma lo sai che a Bologna avete il Nettune bello e a noi c'è toccato uno che un garba a nessuno

quando Cosimo I nel 1600 fece il bando per la costruzione della fontana furon presentati diversi progetti tra cui quello del Giambologna e quello dell'Ammannati più ammanicato con la corte de i Medici e guarda caso fu scelto proprio il suo!! della serie "anche i fenomeni sbagliano", no perche i Medici riguardo l'arte ci'avevano la vista lunga, al Giambologna fecero fare solo i quattro fauno attorno alla fontana.

Il Nettuno di Bologna del Giambologna
http://i.imgur.com/t5LgBO2.jpg
Il Nettuno di Firenze detto Il Biancone dell'Ammanati
"Ammannato, Ammannato, quanto marmo t'hai sciupato"
http://i.imgur.com/U3T09tB.jpg
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 19 Nov 2014, 14:45

Gioco del Calcio a Firenze

Il gioco del Calcio Fiorentino ha origini antiche.
I Greci praticavano un gioco chiamato “Sferomachia”, che con il susseguirsi degli anni fu adottato dai legionari Romani trasformandolo in metodo d’allenamento per guerrieri, l'Harpastum, letteralmente “strappare a forza”. Quindi si giocava già in epoca romana e Firenze è una città romana ci sono ancora i segni come l'anfiteatro che possiamo vedere da questa foto presa dall'alto, di Piazza dei Peruzzi in zona Santa Croce
http://i.imgur.com/0AJeafz.jpg

http://www.calciostoricofiorentino.it/la_storia.html
il calcio si giocava nelle vie, nelle piazze non c'era una sede ben precisa, una volta venne giocato anche sull'Arno ghiacciato !

La partita storica

nel 1494 Carlo VIII re di Francia passò con difficoltà tutta l'Italia per arrivare a conquistare Napoli, Piero dè Medici figlio di Lorenzo il Magnifico invece non vece resistenza e fece passare tutto l'esercito senza battere ciglio, per questo motivo i fiorentini si infuriarono con la Signoria e i Medici furono esiliati, durante l'esilio fu instaurata la repubblica, vennero saccheggiati i palazzi medicei e portato tutto quello che c'era dentro nei luoghi pubblici, venne piazzato il David di Michelangelo, si schierò con la repubblica il ramo secondario della famiglia Medici che presero il nome di "Popolani"! Nel 1530 Papa Clemente VII, al secolo Giulio Zanobi de' Medici (figlio naturale di Giuliano, fratello di Lorenzo, morto durante la congiura de i Pazzi), incoronò Carlo V d'Asburgo imperatore, e prese l'occasione di farsi aiutare per riportare i Medici a Firenze
L'esercito di Carlo V circondò Firenze e per la popolazione fu molto dura perché non avevano più cibo e non potevano più commerciare con nessuno ma ... lo spirito goliardico di cui siamo famosi prese il sopravvento e per il carnevale organizzarono una partita "amichevole" di Calcio in Piazza Santa Croce, la piazza era ben visibile dalle truppe nemiche arroccate sul monte di fronte e ogni volta che l'esercito sparava e non colpiva niente si levavano grida di scherno, le bandiere venivano agitare e la musica dei trombettieri si faceva più forte.
Ma tutti gli sforzi furono vani, Carlo V rientro a Firenze e la repubblica fu sconfitta. Papa Clemente VII chiamo a governare Alessandro dè Medici detto il moro http://i.imgur.com/nPyiwzw.jpg a causa del colore della sua pelle, si diceva che Alessandro fosse figlio illegittimo di Lorenzo II un figlio di Lorenzo il Magnifico ma era più probabile che fosse figlio proprio del Papa

Dal 1930 si rievoca quella partita e ha preso la denominazione "Calcio storico Fiorentino"

Nella spettacolare Piazza di Santa Croce il Saluto alla voce di Luciano Artusi
https://www.youtube.com/watch?v=C9g10FkTass

Quattro Quartieri storici di Firenze:
gli "Azzurri" di Santa Croce,
i "Bianchi" di Santo Spirito,
i "Verdi" di San Giovanni
i "Rossi" di Santa Maria Novella
http://i.imgur.com/tt3342E.jpg

un aneddoto su Alessandro il Moro

dopo che si fece costruire la Fortezza di San Giovanni (Fortezza da Basso), iniziò ha ridisegnare le strade del centro della città, fece abbattere case, smussare angoli, per avere le vie lineari per il passaggio dei carri.
I Baldovinetti, una famiglia di Borgo Ognissanti, lo pressava costantemente per costruire un balcone esterno e lui imperterrito rispondeva sempre "NO!" fino a quando dopo l'ennesima richiesta gli scrisse "Si ma al contrario"! detto fatto la famiglia si fece costruire un balcone con tutti gli elementi al contrario, Alessandro sorpreso lasciò fare e il Baldovinetti pote avere il suo balcone. Il balcone è ancora li chi lo vuol vedere è al numero 12 di Borgo Ognissanti http://i.imgur.com/JFIx0Gl.jpg

Nel 1537 Alessandro venne ucciso da un suo cugino Lorenzino e siccome non ebbe figli fu l'ultimo della dinasti principale de i Medici, al suo posto i signori di Firenze scelsero Cosimo http://i.imgur.com/K9Sj4gI.jpg un giovanotto di 18 anni figlio di un mito morto 12 anni prima, l'ultimo cavaliere di ventura, Giovanni dalle bande nere http://i.imgur.com/7Mmlmb7.jpg del ramo dei Medici popolani quelli che avevano supportato la repubblica, in questa maniera pensavano di manipolare il ragazzo come volevano ma si sbagliavano di grosso...!
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 27 Nov 2014, 22:34

Se dici "Corridoio" a Firenze viene subito in mente il Vasariano, costruito nel 1565 da Giorgio Vasari su commissione di Cosimo I in occasione delle nozze del suo primogenito e futuro granduca Francesco I con Giovanna d'Austria.
Il corridoio parte da Palazzo Vecchio, con un passaggio sopraelevato si immette nella Galleria degli Uffizi che allora era la sede delle Magistrature, esce dal palazzo all'altezza dell'Accademia dei Georgofili, attraversa il Ponte Vecchio, gira attorno alla Torre dei Mannelli, passa sopra la chiesa di Santa Felicita, dove fu aperto un vano per far assistere i granduchi alla messa senza essere notati, e con una serie di passaggi arriva a Palazzo Pitti allora la casa reale.

la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 nell'esplosione della bomba all'Accademia dei Georgofili, dove morirono 5 persone tra cui due bambine, anche il corridoio subì dei danni, alcuni dipinti si persero irrimediabilmente, alcune sale della galleria vennero sventrate una in particolare, la sala della Niobe, le statue, che raffigurano il mito di Niobe, furono frantumate, oggi sono nuovamente esposte e i figli di Niobe sono di nuovo li a ripararsi dalle frecce che Apollo scagliò contro di loro, ma forse oggi hanno assunto un altro, se pur metaforico, significato.
Da pochi anni nel Vasariano è esposta la collezione dei ritratti, in senso cronologico, degli Uffizi, l'ultimo è un autoritratto di Giorgio De Chirico.

La chiesa di Santa Felicità con il Vasariano
http://i.imgur.com/dWDdpd9.jpg
il palco all'interno della chiesa, sullo sfondo la cappella con le opere di Pontormo e Bronzino
http://i.imgur.com/0GY8689.jpg
Ponte Vecchio visto da un "occhio" del Vasariano
http://i.imgur.com/K9LfAD2.jpg
l'olivo accanto all'Accademia dei Georgofili in ricordo della strage
http://i.imgur.com/LDBgLKd.jpg

Non c'è solo il Vasariano, seppur poco conosciuto c'è un altro corridoio importante a Firenze, il "Corridoio Mediceo",
fatto costruire nel 1620 dal granduca Cosimo II, nipote di Cosimo I, per la sorella Maria Maddalena.
Maria Maddalena era nata con delle gravi menomazioni che non gli permettevano di salire e scendere le scale, così per facilitarle la vita ma anche per tenerla lontano dei curiosi, fu presa in custodia dalle suore del Convento della Crocetta, suo fratello Cosimo incaricò Giulio Parigi di costruire alcune sopraelevate che comunicassero con i palazzi vicini e un ultimo che estrasse dentro la Basilica della Santissima Annunziata per poter farle seguire le funzioni senza farsi notare!

Oggi nel monastero della Crocetta, diventato palazzo, c'è il museo archeologico, il corridoio e le sopraelevate sono ancora visibili, all'interno della Basilica della SS Annunziata è visibile la grata dove la sfortunata principessa seguiva le liturgie.

il corridoio all'interno del museo archeologico
http://i.imgur.com/I9MVevA.jpg
la grata dorata: "la finestra dei Principi"
http://i.imgur.com/Vc6UCSZ.jpg

due parole sulla splendida piazza della Santissima Annunziata

la Basilica della Santissima Annunziata fu costruita dei primi anni del milledugento (alla fiorentina) la facciata, della metà del 1400, è opera di Michelozzo l'architetto preferito di Cosimo il vecchio, al suo interno ci sono opere di Pontormo, Rosso Fiorentino, Bronzino, Lorenzo Credi, Gaddi, Andrea del Castagno, c'è la Pietà di Baccio Bandinelli con a fianco la sua tomba, nella Cappella degli artisti c'è anche la tomba di Jacopo Pontormo.

Alla sinistra della Basilica si trova lo Spedale degli Innocenti, eretto nel 1400, con la loggia di Filippo Brunelleschi
lo Spedale fu il primo orfanotrofio in Europa, ancora oggi è visibile la "Ruota" dove venivano lasciati i neonati

Al centro della piazza si trova il monumento, del Giambologna e Pietro Tacca, dedicato a Ferdinando I de' Medici, secondogenito di Cosimo I e padre della Maria Maddalena, malelingue dicono che avvelenò suo fratello Francesco I e sua moglie per subentrare come granduca ma le ultime analisi fatte su i resti della coppia hanno escluso la morte da avvelenamento, comunque Ferdinando I, secondo me, è stato uno delle persone più importanti per l'evoluzione artistica e politica della città. A i lati della statua due fontane con i mostri marini.
http://i.imgur.com/6FTDUZJ.jpg
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby highinfidelity » 28 Nov 2014, 08:34

Bella scheda! Il corridoio vasariano e' una delle cose piu' eccentriche ma anche piu' interessanti e curiose di Firenze. Ricordo che quando con la highinfidelita visitammo la citta', per divertimento tentammo di seguirlo lungo tutto il suo percorso [:)] anche se in alcuni punti mi pare di ricordare che fosse difficile perche' scompare un po' alla vista.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 28 Nov 2014, 12:47

la parte dopo il ponte vecchio è stata inglobata nei palazzi esistenti
l'unica famiglia che non gli dette il permesso furoni i Mannelli, infatti se ti ricordi alla fine del ponte il corridoio fa una U http://rete.comuni-italiani.it/foto/200 ... 75x500.jpg per superare la Torre
per l'occasione il Vasari coniò l'espressione "ognuno l'è padrone in casa sua"

i punti visibili sono da dopo il Ponte per superare la strada e di fronte alla chiesa, siccome un si volevano far mancar nulla furono fatte due entrate in Plazzo Pitti, una invernale che entrava dentro il palazzo e una estiva che usciva nel giardino di Boboli accanto alla grotta del Buontalenti http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... grotta.jpg

sopra a Palazzo Pitti c'è il Forte Belvedere, http://museicivicifiorentini.comune.fi. ... rid500.jpg fatto costruire da Ferdinando I, è stata ritrovata una camera secreta per custodire i tesori degna di un film di Indiana Jones , ponti levatoi, trabocchetti che si aprivano su pozzi pieni di lame affilate, sistemi di archibugi che sparavano automaticamente, serrature complicatissime che solo Buontalenti, che l'aveva progettato, e il granduca Ferdinando I sapevano come aprire, fino ad un sistema di allagamento completo della sala del tesoro.
oltre a questo c'èra anche un altro passaggio secreto che portava dalla collina del Forte a Palazzo Pitti per sfuggire con il tesoro in caso di invasione nemica ! di questo passaggio ne sono stati aparti solo tre metri perche, mi hanno spiegato, la struttura è crollata e è molto complicato a rimozione dei detriti!
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby highinfidelity » 28 Nov 2014, 13:11

E che fine fecero, di grazia, i Mannelli? Squartati da tiri a quattro di cavalli e poscia dati in vil pasto alla canaglia, le ossa disperse in Arno? [:D]

Va beh, fatto sta che il loro "gran rifiuto" ha forse creato il piu' spettacolare e memorabile passaggio del corridoio vasariano. Bellissimi e suggestivi i Giardini di Boboli, in particolare la grotta. Seguimmo il tragitto del corridoio proprio per recarci li'. Pero' devo dire che il prezzo del biglietto fu un vero e proprio furto, una delle tipiche vergogne italiche. [:0]
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 28 Nov 2014, 13:37

[:-D] [:-D] no no i Mannelli non furono squartati .. anche perche erano una famiglia molto importante!!!

Pitti ha 6 musei e una giardino esagerato per vedere tutto ci vuole una ventina di euro a cranio, poco più di 3 miseri euro a museo ... e che sono?

occhio perche si squarta anche te !!! [:-D] [:-D]
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby highinfidelity » 28 Nov 2014, 14:10

Se considero che al Parco del Valentino, quattrocentoventunomila metri quadri, il quale contiene un castello patrimonio dell'umanita' dell'UNESCO, un intero borgo medievale con rocca progettato dal D'Andrade per l'Esposizione Universale del 1884, un giardino montano, un roseto tra i piu' ampi d'italia e una valanga tra monumenti, fontane, statue equestri in marmo e in bronzo, l'accesso al quale e' gratuito non solo per i torinesi che tirano fuori il loro bravo documentino bensi' per tutti gli italiani e pure per tutti gli altri cittadini dell'universo, ebbene si', sono proprio convinto che si tratti d'un furto. [I8)]

Sempre un furto mi pare se considero che al medesimo prezzo del Giardino di Boboli a Torino si entra al Museo Egizio, secondo al mondo solo a quello del Cairo, e ampiamente avanti a quello di Londra. [I8)]

Tra parentesi il Giardino di Boboli era curatino e pulitino. <<Ino>>. Non curatissimo e pulitissimo. [I8)]

Ma ben conoscendo la proverbial medicea ira funesta, dissimulero' che di furto non trattisi. [O:-)]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 28 Nov 2014, 17:17

va beh dai anche molte ville medicee le visiti gratutamente, le chiese con dentro il "poi e l'assai" le visiti gratuitamente e infine anche il centro storico di Firenze (tutto il centro ), patrimonio dell'UNESCO, lo puoi visitare gratuitamente a meno che non entri in qualche casa privata e allora .... [:D] in palazzo Pitti ci sono due gallerie d'arte , in Galleria Palatina c'è il non plus ultra del rinascimento, gli appartamente dei granduchi, degli Asburgo-Lorena del Re d'Italia, ci sono le argenterie e le opere orafe di una raffinatezza of the madon (come direbbe Franz di Cioccio) , nel prezzo puoi vedere anche il museo della Specola, il museo delle porcellane medicee, la galleria di arte moderna con i macchiaioli, poi è vero non puoi scidere i vari musei ma ti devi comprare tutto il pacchetto e questo non è un bene! [;)] . e poi il panorama ... e che cazz.... [:D] [:D] http://i.imgur.com/36xzfd5.jpg
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 01 Dec 2014, 22:18

FRANCESCO NORI

Francesco Nori fu la persona che salvò la vita a Lorenzo il Magnifico durante la cosiddetta "Congiura dei Pazzi"

il 26 aprile 1478 la congiura fu messa in atto da una delle più potenti famiglie fiorentine, i Pazzi, con l'aiuto di alcuni sicari e l'appoggio di Papa Sisto IV, l'intento era quello di uccidere i due capi dè Medici, Lorenzo http://i.imgur.com/3HVOC2H.jpg e suo fratello Giuliano http://i.imgur.com/35xeW9S.jpg per mettere fine al potere della famiglia, durante la messa in Duomo, al momento in cui erano inginocchiati fu sferrato l'attacco, Giuliano mori sotto decine di coltellate mentre Lorenzo, ferito al collo, riusci a scappare, Francesco Nori fece da scudo per farlo entrare nel pesante portone della sagrestia e fu colpito a morte!
La vendetta di Lorenzo non si fece attendere, sia la sua cerchia di scudieri che la popolazione dettero vita a una caccia all'uomo, furono catturati e impiccati tutti i congiurati, uno di questi, Bernardo di Bandino Baroncelli, fu immortalato da Leonardo da Vinci in uno schizzo mentre penzolava sulla forca http://i.imgur.com/021rdQD.jpg
Per il suo sacrificio a Francesco Nori fu concesso l'onore di essere sepolto nella basilica di Santa Croce sotto alla Madonna del latte di fronte alla tomba Michelangelo. http://i.imgur.com/oBwhXZj.jpg

Il capofamiglia Jacopo de' Pazzi fu catturato e impiccato, e dopo che fu sepolto nella cappella di famiglia, costruita da Brunelleschi, http://i.imgur.com/4r1tslU.jpg la folla inferocita sfondò la porta, prese il cadavere e lo gettò in Arno!
Alla famiglia Nori è stata intitolata la via dove avevano delle case, storpiata in via de Neri la via parte da Piazza della Signoria e arriva in Santa Croce, la famiglia dei Nori si estinse nel 1631 con Francesco di Vincenzo Nori vescovo di San Miniato.

da wikipedia:
La Basilica di Santa Croce è una delle più grandi chiese officiate dai francescani e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia. San Francesco Da Assisi visitò Firenze già nel 1211, percorrendo la via Cassia. Nel 1226-1228 con un gruppo di suoi seguaci si stabilì in città, scegliendo una zona inospitale subito fuori le mura, al centro di un'isoletta formata da due bracci dell'Arno. Qui fondarono un oratorio. Nel 1294 si decise di ricostruire ex-novo l'edificio, con un grandioso progetto elaborato probabilmente da Arnolfo di Cambio, la chiesa vene fondata il 3 maggio 1294. Nel 1966 l'alluvione di Firenze inflisse gravissimi danni al complesso della basilica e del convento, situati nella parte più bassa di Firenze, tanto da diventare tristemente nota come simbolo delle perdite artistiche subite dalla città (soprattutto con la distruzione del Crocifisso di Cimabue http://i.imgur.com/W3VkT64.jpg), a seguito del cedimento del pavimento riemersero i resti dell'antico edificio. La facciata è del 1863 ad opera dell'architetto Niccolò Matas. http://i.imgur.com/v0Z44Xx.jpg

vi sono seppelliti tra gli altri: Leon Battista Alberti, Dante Alighieri (cenotafio), Michelangelo Buonarroti, Ugo Foscolo,
Galileo Galilei Giovanni Gentile, Lorenzo Ghiberti, Niccolò Machiavelli e Gioacchino Rossini

L'altare
http://i.imgur.com/BA8UDwm.jpg

La famiglia dè Medici ritratta da Botticelli
http://i.imgur.com/3QEjQVe.jpg
La scena sacra dell’Adorazione dei Magi, soggetto della tavola conservata agli Uffizi (1476-77),
Vi compaiono infatti tutti i principali componenti della nobile famiglia fiorentina, nelle vesti dei Magi (Cosimo, Piero e Giovanni) e degli astanti (Giuliano). Nella parte sinistra del dipinto Lorenzo il Magnifico (con la veste rossa e le mani unite sull'elsa della spada), rappresentato in compagnia degli amici umanisti Pico della Mirandola (con il copricapo arancio), e Poliziano (con copricapo azzurro, appoggiato a Lorenzo con gesto amicale) l'ultimo personaggio sulla destra che vi guarda è proprio Sandro Botticelli

Lorenzo e Giuliano sono sepolti insieme a Giuliano duca di Nemours (figlio di Lorenzo) e Lorenzo duca d'Urbino (nipote di Lorenzo) nella splendida Sagrestia Nuova ideata e allestita da Michelangelo, purtroppo la tomba dei due fratelli non fu completata a causa del rientro a Roma di Michelangelo per la realizzazione della tomba di Giulio II in San Pietro in Vincoli a Roma.

Nel 1975 è stata scoperta una stanza segreta utilizzata da Michelangelo quando Alessandro il Moro gli dava la caccia accusandolo di essere passato dalla parte dei repubblicani, la stanza di sette metri per due, le cui pareti Michelangelo usò come supporto per diversi disegni a carboncino. Ci sono studi delle statue della Sacrestia Nuova, una testa di cavallo, la testa del Laoconte, ripensamenti sul David e altri soggetti http://i.imgur.com/xyYBu6P.jpg

http://i.imgur.com/Mce6NVw.jpg

Giuliano de' Medici duca di Nemours Notte-Giorno
http://i.imgur.com/avivuds.jpg
Lorenzo de' Medici duca di Urbino Aurora-Crepuscolo
http://i.imgur.com/9hn2pXe.jpg
Lorenzo e Giuliano con al centro la Madonna Medicea
http://i.imgur.com/4nN1PSL.jpg
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby highinfidelity » 02 Dec 2014, 09:44

Magog wrote:Il capofamiglia Jacopo de' Pazzi fu catturato e impiccato, e dopo che fu sepolto nella cappella di famiglia, costruita da Brunelleschi, http://i.imgur.com/4r1tslU.jpg la folla inferocita sfondò la porta, prese il cadavere e lo gettò in Arno!

Io veramente la sapevo un po' diversa... [:D] Pero' non mi ricordo dove l'ho letta per cui non saprei essere piu' preciso.

Comunque, sapevo che per volonta' e ordine dei Medici (da cui la mia battuta precedente sulla fine che fecero i Mannelli) e non della folla inferocita, i Pazzi furono impiccati in piazza, sepolti, la loro tomba violata, i cadaveri trascinati per le strade e squartati da cavalli, i resti arsi sul rogo ed infine le ceneri disperse in Arno. Non ricordo se la sequenza fosse esattamente in quest'ordine ma credo dia lo stesso l'idea... [:-I]

Chissa' se l'etimo della parola "pazzo" origino' proprio dalla scelleratezza del gesto assassino compiuto da questa famiglia?
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 02 Dec 2014, 12:03

Si la volevo fare meno cruenta ma furono i popolani al grido " palle palle " a violare la tomba

Per Pazzi non lo so, sicuramente lo fu per i Buscheri

ora sono a Firenze per visitare quattro cenacoli, stasera un po' di foto

Cenacolo di San Salvi di Andrea del Sarto 1511-1527
via di San Salvi
http://i.imgur.com/sEkHSRs.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Cenacolo_d ... _del_Sarto

Cenacolo di Sant'Apollonia di Andrea del Castagno
via San Gallo
http://i.imgur.com/da7deMP.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Cenacolo_d ... 7Apollonia

Cenacolo di Fuligno del Perugino
via Faeza
http://i.imgur.com/VRy7VJ0.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Cenacolo_di_Fuligno

Crocifissione nella Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi
all'interno del Liceo Michelangiolo in via Colonna
http://i.imgur.com/680LiqL.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_ ... _dei_Pazzi

p.s. nel palazzo che fu della famiglia Pazzi ora c'è la sede dell'IMPS [:0] [:-I] [:-|] [J-,] [&:-S] [!:-!] [V] [>:-D] [xx(] roba da ... pazzi
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 12 Dec 2014, 13:22

l'origine di due detti fiorentini

si dice di "essere alle porte con i sassi" quando arriviamo a in un luogo o un edificio un attimo dopo che sono state chiuse le porte d'ingresso, il detto si è poi esteso anche a altre situazioni, per trovare l'origine bisogna andare nella Chiesa di Santa Maria Maggiore in via dei Cerretani

La Berta era una cavolaia del' 1200, che vendeva i suoi prodotti in città. Era molto nota ed amata e devotissima alla chiesa di S.Maria Maggiore. Nubile e senza figli ormai vecchia decise di lasciare i risparmi di una vita ai monaci di questa chiesa a un patto: mettere sul campanile una campana che suonasse al tramonto per richiamare entro le mura cittadine tutti quelli (ortolani, operai, viandanti etc) che si trovavano al di fuori. A quei tempi infatti, per motivi di sicurezza le porte della città restavano chiuse dal tramonto all'alba e rimanere fuori era molto rischioso. I ritardatari erano soliti lanciare dei sassi sulle pesanti porte perché i soldati ne rallentassero la chiusura rendendo possibile in extremis, l'ingresso in città. Di qui nasce l'espressione "essere alle porte coi sassi" E la campana della Berta, coi suoi rintocchi serviva proprio ad evitare di arrivare alle porte coi sassi. Così, come segno di ringraziamento e gratitudine, posero una piccola testa di marmo per ricordare la Berta che è ancora visibile volgendo lo sguardo verso l'alto nel lato lungo della chiesa di S.Maria Maggiore. http://i.imgur.com/Tqkg3Rm.jpg

"tu sei ridotto al lumicino" è un altra espressione abbastanza usata quando si rimane senza soldi, anche questa ha radici antiche e si riferisce a quello che avveniva nella Chiesa di San Martino in via Dante Alighieri

Nella Firenze del 1300-1400 quando i Buonuomini si trovavano ad avere le casse vuote, si rivolgevano alla popolazione mediante un rituale anch’esso progettato nel rispettoso silenzio e segretezza nel completo rispetto degli insegnamenti di fra’ Antonino. Ce ne dà perfetta descrizione sempre Piero Bargellini nel suo libro: Per propiziarsi la Divina Provvidenza con un segno esteriore di pietà essi accendevano una candela sulla porta d’ingresso dell’oratorio, in modo che tutti i passanti la potessero vedere. I Buonomini sono ridotti al lumicino! dicevano i fiorentini passando di lì,ed "essere ridotti al lumicino" diventò un modo di dire per indicare qualcuno che versava in estreme condizioni di bisogno, o addirittura si trovava alla fine delle sue risorse vitali La Compagnia dei Buonomini è ancora esistente dopo più di mezzo secolo, anche se il lumicino l’ultima volta è stato acceso nel lontano 1949 http://i.imgur.com/dPHU8wh.jpg
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Re: Impara l'ARTE e mettila da parte !!

Postby Magog » 13 Dec 2014, 18:39

Espressioni inventate da Dante che usi senza saperlo

La Divina Commedia ha lasciato una grande impronta nella lingua italiana. Anche nei proverbi

Come dicono gli inglesi (quando sono in buona), “gli italiani quando parlano dicono poesie”. Esagerano, ma non troppo: il linguaggio comune che si usa tutti i giorni è pieno di modi di dire, frasi fatte che sono, in realtà, citazioni e versicoli rubati alla Divina Commedia. Poesia pura. Mentre si parla, non sempre ci si accorge di usare parole ed espressioni inventate o diffuse da Dante. Un po’ per abitudine, un po’ per ignoranza. E un po’ perché sono insospettabili. Eccone alcune:

Stai fresco
Più o meno viene usata per dire: “Allora finisce male”. E con questo significato non poteva che provenire dalla parte più profonda dell’Inferno, il lago di Cocito, la peggiore. Lì “i peccatori stanno freschi” (Inferno, XXXIII, 117), perché immersi del tutto o quasi (a seconda della gravità del peccato) nel ghiaccio. Da lì in poi si è usato per indicare, per fortuna, situazioni un po’ meno tragiche.

Inurbarsi
Ormai è quasi vocabolo tecnico per urbanisti, storici e architetti, tanto da passare del tutto inosservato. E invece fa parte di quella schiera infinita di neologismi danteschi fatti con prefisso in- e poi -tutto quello che gli passava per la testa. Come “indiarsi”, cioè “diventare dio”; o “inmillarsi”, che significa “moltiplicarsi per migliaia”; e ancora: “ingemmarsi” = “adornarsi luminosamente”; “imparadisare”= “innalzare al Paradiso”. Non vale per “internarsi”, che non c’entra nulla con l’ingresso nei manicomi ma con il “diventare una terna”, cioè una forma di trinità.

Galeotto fu.. [inserire elemento a piacere]
Si è del tutto persa la percezione che “galeotto” in origine fosse un nome proprio, per cui si dovrebbe scrivere Galeotto, con la maiuscola. Era la trascrizione dell’originale Galehault (o Galehaut), personaggio che favorì l’amore tra Lancillotto e Ginevra. “Galeotto fu il libro”, (Inferno, V 136), vuol dire che il libro ebbe la stessa funzione di Galeotto: cioè spinse i due amanti, Paolo e Francesca, l’uno nelle braccia dell’altro. Sarebbe anche uno slogan efficace per qualche campagna a favore della lettura, non fosse che, da quel giorno, i due smisero di leggere.

Il gran rifiuto
Se ne è riparlato quando Ratzinger ha deciso di dimettersi da Papa: un nuovo “gran rifiuto”. L’aveva coniata Dante per riferirsi al rifiuto di Celestino V di continuare a fare il Papa dopo solo qualche mese (Inferno, III, 60). Lo fece “per viltà”. Dante era abbastanza arrabbiato con lui: la rinuncia di Celestino V aprì la strada al suo successore, il cardinale Benedetto Caetani, ossia il famigerato Bonifacio VIII. Questo Papa fu il responsabile dell’esilio di Dante da Firenze. Per vendicarsi Dante lo colloca all’inferno addirittura in anticipo rispetto alla morte. L’espressione “gran rifiuto” è entrata nell’uso comune.

Il bel Paese
È l’Italia il “bel Paese là dove il sì suona”, cioè dove si dice “sì” (Inferno, XXXIII, 80). È un passaggio importante: Dante sta maledicendo Pisa, il “vituperio de le genti”, per l’abominevole sorte riservata al conte Ugolino. Invoca allora le isole di Capraia e Gorgona chiedendo di spostarsi verso la costa, chiudere la foce dell’Arno e annegare tutta la città. Bel Paese, sì, ma un filo violento.

Senza infamia e senza lode
Bravo, ma non bravissimo. Bene, ma non benissimo. Non male, ma nemmeno bene. Senza infamia, insomma, ma anche senza lode. L’originale, per la precisione, vuole “senza infamia e senza lodo”, che rima con “odo” e “modo” (Inferno, III, 36). L’espressione, oggi, ha un valore neutro. Per Dante, invece, era una cosa gravissima. Descriveva in questo modo gli ignavi, ossia coloro che avevano vissuto la propria vita senza commettere gravi peccati, ma anche senza schierarsi dalla parte della fede. Li disprezza, tanto che non vuole nemmeno prenderli in considerazione, e a Virgilio fa dire...

...Non ragioniam di loro, ma guarda e passa
Altra espressione idiomatica: gli ignavi proprio non gli piacevano. Guarda, e passa. Una riga e li lasciamo da parte anche noi.

Fa tremar le vene e i polsi
Si usa per indicare qualcosa di molto spaventoso, spesso riferito a compiti molto gravosi e difficili. Siamo all’inizio del poema (Inferno, I, 90) e Dante, dopo aver ritrovato la strada fuori dalla “selva oscura”, incontra nuovi ostacoli. Tre bestie feroci gli si parano davanti impedendogli il cammino. In particolare una lupa, molto pericolosa, che lo spaventa a morte. Per fortuna a salvarlo arriva Virgilio (in sintesi, Dante scappa da una lupa per seguire un fantasma: vabbe'). A lui spiega le ragioni del suo spavento, “la bestia per cu’ io mi volsi”, che gli “fa tremar le vene e i polsi”. Ma non c’è soluzione. La lupa sarebbe rimasta lì fino a quando – dice la profezia – non sarebbe arrivato un veltro, cioè un cane da caccia, ad allontanarla. Anche Berlusconi, nel 2008, la ripeté. Non c’entrava nessuna lupa, ma solo un Veltroni.

Non mi tange
Non mi importa, non mi interessa. Si usa in frasi scherzose. Come al solito, in origine, di scherzoso non c’era niente: “Io son fatta da Dio, sua mercé, tale / che la vostra miseria non mi tange” (Inferno, II, 92): è Beatrice che parla. È appena scesa dal Paradiso (dove si trova vicina a Dio) nel Limbo, per ordinare a Virgilio di andare a salvare Dante. Il poeta latino è incuriosito dalla visita insolita e ne approfitta per farle qualche domanda. Come fa, una come lei, a venire fin quasi all’Inferno e non soffrirne? Semplice: è “resa in modo tale da Dio da non sentire la miseria (cioè la condizione del peccatore)”. Il male non la tocca, o meglio, non la “tange”.

Cosa fatta capo ha
In Dante si trova l’inverso: “Capo ha cosa fatta” (Inferno, XXVIII, 107). Lo pronuncia un povero dannato, Mosca dei Lamberti, che gira per l’inferno con le mani tagliate e il sangue che gli zampilla sulla faccia. Che c’entra l’espressione proverbiale con questa scena alla Tarantino? Secondo la leggenda dell’epoca di Dante, la frase venne pronunciata da Mosca dei Lamberti per indurre la famiglia degli Amidei a vendicarsi di Buondelmonte per un affronto di tipo matrimoniale. Basta titubanze, disse. Lo scontro fu molto grave perché portò, secondo la leggenda, alla sanguinosissima divisione, nella città, tra Guelfi e Ghibellini. E Mosca, causa della divisione, porterà per l’eterntà sulle mani i segni della violenza.

Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza:
l’incitamento rivolto da Ulisse ai compagni d’avventura, per spronarli ad intraprendere la pericolosa navigazione vero l’Ignoto, si usa oggi soprattutto come sprone proverbiale per incitare ad un maggiore studio che si dimostra particolarmente “incolto”.

Nel mezzo del cammin di nostra vita:
è il verso iniziale della Commedia ed uno degli incipit in assoluto più famosi dell’intera storia della letteratura. Oggi lo si utilizza per sottolineare qualche avvenimento che accade genericamente nel corso della vita, non necessariamente a metà, anche considerato il fatto che con l’aumentare della vita media “il mezzo del cammin” è cambiato rispetto al ‘300.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona:
ancora una volta di parla della incontenibile passione che lega, nella Commedia, Paolo e Francesca; allo stesso modo, questo frammento si cita allorchè si vuole segnalare un desiderio o una passione verso qualcosa/qualcuno, assolutamente irresistibile.

E quindi uscimmo a riveder le stelle:
l’espressione che chiude ciascuna delle cantiche della Commedia, viene utilizzata nei momenti in cui si riesce infine a qualche impresa che è costata tanto pensare, o quando si termina una attività lunga e che è costata parecchia fatica (anche in senso ironico, ad esempio, all’uscita di una gironata lavorativa particolarmente pesante).

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!:
Allora come oggi, significa che la situazione politica della Penisola (e dunque anche la sua classe dirigente) è una chiavica.

Senza infamia e senza lode:
espressione riferita anch’essa da Dante ai tanto disprezzati Ignavi, viene utilizzata per indicare situazioni, attività, persone o altro, che non presentano caratterizzazioni particolari nè in positivo che in negativo, ponendosi in condizione di assoluta mediocrità.

Lasciate ogni speranza voi ch’entrate:
viene utilizzata, spesso in tono scherzoso, con riferimento ad ambienti disagiati/malmessi o situazioni particolarmente ostiche, così come nella Commedia, Dante la usa come ammonimento ai dannati rispetto a quello che li attende all’interno dell’Inferno loro destinato.

L’amor che move il sole e l’altre stelle:
espressione riferita alla visione dell’Onnipotente, viene oggi utilizzata, anche in senso ironico o sarcastico, per indicare solitamente personaggi di indiscussa influenza (ad esempio viene detto spesso di politici che hanno particolare rilevanza nelle decisioni complessive).

http://www.linkiesta.it/espressioni-italiane-dante
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