Ho sempre adorato i Maiden sin da quando un mio (ex) collega mi consigliò di ascoltare "The rhyme of the ancient mariner" e tutto il live "Live after Death".
"Somewhere in time" il loro primo album con l'uso di chitarre synth e tastiere (con orrore dei fans puristi) mi piacque tantissimo tanto che lo inflissi in modo continuativo
a molti miei amici amanti del prog. "7th son of a 7th son" è straordinario. La title track mi affascinò sin dal primo istante.
Poi a partire da Fear of the dark li ho un po' mollati.
Per quanto riguarda i Queensryche praticamente conosco a memoria quasi ogni nota di "Operation Mindcrime". Poi ho sentito qualche altro loro album, ma in modo parziale, senza trovare nulla al livello di Mindcrime. Peccato che Chris De Garmo (credo la mente musicale di Mindcrime) abbia poi mollato a causa di suoi vari problemi e arcipeccato per il loro litigio devastante con il cantante Geoff Tate con tanto di mezza rissa tra di loro durante uno show e susseguente split del gruppo in due. (se non erro il nuovo gruppo di Tate si chiama "Operation mindcrime"
)
Quanto ai DT (tema vecchio ma sempre dibattuto) le loro divagazioni ipertechiche (cit Richard Benson) apparentemente "fuori posto" e a volte strettamente matematiche le trovo vagamente zappiane e per questo stimolanti.
Inoltre sto da anni sporadicamente tentando di eseguire alcuni esercizi dai metodi di chitarra scritti da Frank Gambale e John Petrucci cavando assai pochi ragni dal buco
e la domanda che mi faccio è "ma come cavolo fanno a pennare così veloci"? Secondo me l'esercizio non basta, ci vuole anche predisposizione fisica e mentale (e tanta memoria per ricordare quei milioni di note).
Hai voglia andare di metronomo aumentando di 5 ogni volta. Io arrivo velocemente al punto in cui le dita mi si intrecciano come se Giucas Casella avesse sparso il suo malefico influsso sul manico della mia chitarra.
Quindi - pur trovando in genere i guitar heroes ipertecnici piuttosto noiosi - faccio un'eccezione per Petrucci, che molto spesso riesce ad entusiasmarmi più di altri alternando sparate alla velocità della luce, complicate ritmiche dispari e melodie sognanti e calde.