Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby highinfidelity » 01 Oct 2015, 08:22

Riprendo qui il discorso che stava finendo off-topic nel thread dedicato al nuovo libro di Mino Profumo.

Desidero precisare fin da subito che sono perfettamente conscio del fatto che "adesso e' facile" e che "del senno di poi son piene le fosse". Certamente quando un complesso e' in pieno divenire non e' semplice darne un giudizio bilanciato e ben inserito in una prospettiva storica. Tuttavia a volte si e' palesemente esagerato, e lo si e' fatto per ragioni palesemente non oggettive e solo e unicamente politiche. Talvolta questa cosa e' molto esplicita. Magari ne discuteremo piu' avanti, se qualcuno ne avra' voglia.

Il primo esempio che voglio proporvi e' tratto da un'autentica perla, forse la migliore e piu' emblematica di tutte: "Genesis a Torino. Musica e candelotti. Gong, maggio 1975" di un tal M.F. che forse ha fatto bene a scegliere l'anonimato, cosi' adesso puo' far finta di non essere stato lui a scrivere quanto segue. Leggiamo alcuni passi. [:-I]

I Genesis. Era la quinta volta che li osservavo dal vivo, e posso senz'altro affermare che la loro prestazione e' stata la peggiore degli ultimi anni.


E' importante a questo punto precisare che sta parlando del leggendario, indimenticabile concerto unico di Torino 1975, quello del tour di The Lamb che tutti noi ancor oggi sogniamo di notte e rimpiangiamo! [:-D] Tra parentesi un concerto dal vivo si vede, non si osserva, ma sopravvoliamo: il meglio deve ancora venire.

The Lamb Lies Down On Broadway e' stato impietosamente riproposto per filo e per segno, come un compitino ben curato e diligentemente mandato a memoria.


Qualcuno in sala puo' gentilmente avere la bonta' di spiegare a M.F. cos'e' un concept album? [:-j] Poche scuse: nel 1975 ormai lo sapevano anche i bambini. E' vero che l'Italia e' un paese talmente sottosviluppato che molti ancora si ostinavano a chiamare "pop" il rock progressivo (e alcuni ex-sessantottini ancora oggi credono che fosse normale), ma recensire un concept-album senza sapere cosa sia e' veramente troppo. Comunque adesso arriva il meglio, perche' il Nostro si erge a critico musicale:

A parte un paio di quadri capaci di provocare qualche brivido superficiale - ricamini di mellotron, chitarra distortamanontroppo (sic!) i soliti ingredienti pieni di ragnatele - la suite e' apparsa ancora piu' cruda rispetto all'incisione su disco: scontata, banale, piena di cose gia' sentite, di pause terribilmente insipide, troppo lunga e tediosa.


[:-D] The Lamb - una tra le opere piu' stimate in assoluto del progressive mondiale - da' "qualche brivido superficiale" ed e' "banale" [:-D] tutta la ricerca sonora condotta da Steve Hackett attorno alla chitarra e' condensata nel vocabolo "distortamanontroppo" [:-D] ma soprattutto sono tutte "cose gia' sentite"!!! [:-D] [:D] [:-D] [:D] [:-D] Ma dove, caro mio, dove, dicci! Dove le avevi gia' sentite, carissimo, che vogliam sentirle anche noi? [:D]

[...] anche perche' Peter Gabriel si ostina a credersi un vero cantante [...]


Devo veramente commentare questa frase, considerato che essa sbeffeggia uno dei cantanti piu' celebri ed apprezzati nella storia dell'umanita'? [:-D] Non curiamoci d'essa, ma guardiamo e passiamo... (questo riferimento dantesco risultera' piu' chiaro in conclusione... [:D] )

Se ne e' invece accorto perfino il pubblico, che dopo gli isterismi che avevano accompagnato l'entrata in scena del gruppo e' andato via via perdendo entusiasmo come un palloncino bucato.


Ma dove, caro mio, dove??? A Timbuctu'? Nel Kirghizistan? [:D] Ma se tutte le testimonianze dell'epoca concordano nel descrivere Torino '75 come un concerto entrato direttamente nella leggenda, con folla in delirio? [:-D] Ma adesso attenzione amici, come nella migliore oratoria latina IN CAUDA VENENUM: arriva il fenomenale colpo di scena conclusivo!!! [8D] [:-D]

Ci sono volute Musical Box e Watcher Of The Skies per rievocare qualche emozione davvero valida [...] La mellotronmania non paga più, oggi, per chi ha sete di emozioni autentiche e non di acquarelli educati, pallide e banali cartoline impregnate di pretese <<culturali>> a volte solo insopportabili.


Per favore... Qualcuno gentilmente gli faccia presente che in Watcher Of The Skies di Mellotron ce n'e' a TONNELLATE!!! A carriolate, a badilate, a mucchi e mucchi!!! [:-D] [:-D] [:-D]

E naturalmente, lo sfoggio d'erudizione finale:

Il vento ha spazzato il cielo, le stelle sono brillanti e lucide.


Vai, caro il mio Vate, vai... Esci a riveder le stelle, va'. [:-j]
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby paolo.cordella » 01 Oct 2015, 08:28

va bè, ma stai sparando sulla croce rossa!!!
a Gong davo un'occhiata solo per leggere cazzate tipo la Coca Cola come anticoncezionale e puttanate simili: era una rivista troppo politicizzata e in quegli anni si estremizzava ogni concetto, figuriamoci se poteva piacere alla rivista un gruppo di figli della buona borghesia tory inglese, o se si fossero accorti della tematica di Lamb e di chi fosse Rael, non certamente uno gnomo o un elfo!
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby highinfidelity » 01 Oct 2015, 08:34

Esatto: e' la mia tesi. Questo discorso riparte dalla discussione che si stava sviluppando dopo alcune mie note in merito agli articoli riportati sul nuovo libro di Mino Profumo.
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby highinfidelity » 01 Oct 2015, 09:15

Vediamo un'altra gemma. Qui il punto non e' tanto il contenuto quanto il linguaggio usato, tipico di chi all'epoca voleva darsi arie da intellettuale. Si tratta di "Genesis: musica e paillettes. Muzak, maggio 1975". L'autore merita pero' rispetto perche' se non altro si firma con nome e cognome assumendosi la responsabilita' delle sue opinioni: Maurizio Baiata.

Erano pur sempre <<vibrazioni>>: ammesse come tali, giustificavano l'esteticita' di una musica che, a ben filtrarla all'occhio dell'esperienza non sfuggiva come arida nelle venature piu' importanti, cioe' nei suoi significati socio-politici: fermi restando come prettamente estetici quelli di contenuto tecnico musicale.


Chevvordi'? [&:-S] Cioe': si', a grandi linee piu' o meno ho capito il punto. Ma e' il caso di scriverlo in quel modo, soprattutto con una sintassi e grammatica cosi' pericolanti? Si fa una figura migliore o peggiore? [:-I]

Strano comunque che abbia voluto metterci in mezzo a tutti i costi la parola "socio-politici": dovremmo forse dedurne qualcosa? [:-I]

Nascita del mito: alcuni articoli carichi di suspense ed entusiasmo, le prime apparizioni italiane, il rientro in patria (l'Inghilterra), il lungo silenzio, la nuova teen age revolution, Osmonds / Slade / Bolan / Bowie / Genesis: notare la progressione non e' la solita legge <<dal piu' grande al piu' piccino>> in ordine crescente, quanto l'analisi di un fatto preciso, la confluenza, cioe', tra ultima generazione di giovani inglesi e sua espressione, sua vita sottoculturale.


E qui, no: non ho veramente capito. [&:-S]

Anche "sottoculturale", comunque, e' forse una parola piazzata li' ad arte per suggerirci qualcosa...

[...] guarda alla rete del consumo figliolo e non ti travestire per dare immagini di realta' non tua, e la lotta sembra volgere a favore dei mostri di metallo e plastica.


Mamma mia che sintassi!!! [xx(]

E inoltre: "Consumo"...? "Lotta"...? Ohibo'... Ma qui mi sa che... [':-|]

Ma come ai bambini e' piacevole la farsa delle marionette e le bastonate sulla testa del cattivo e la vittoria del buono per antonomasia, cosi' il sistema avvolge a spirale <<Trespass>> e <<Nursery Cryme>> e quanto c'era di buono nelle armonie forse resta, non sappiamo, ma la realta' della successiva uscita discografica e' la stessa, non e' cambiata di un attimo, anzi il tutto si copre di vecchiezza e stantio...


Ma che diavolo vorra' dire? [:-I] Leggiamo subito di seguito...

e Peter comincia a muoversi leggiadro tra i velluti e sul palco la limousine nera ed il bocciolo gigante ed i suoni si ammantano di romanticismi fasulli e le acustiche leggere e limpide diventano il tramite per continue esplosioni impresioniste (sic!), macchie violentissime che vanno a schizzare su corpi e cervelli desiderosi di <<sensazioni paradisiache>> e la realta' va a farsi fottere, il significato sociale, almeno quest'ultimo, del ritrovarsi a migliaia attorno ad un palco, perde ogni connotazione logica, piomba nel ridicolo.


Boh... Non capisco piu' niente... [:-|] Ma perche' poi tira in ballo il "singificato sociale"? Vorra' mica dire che... [:-I]

Sempre irrealta', mai coscienza di se stessi, della propria coscienza, trincerarsi dietro sogni ed immagini fanciullesche, dimenticando il compagno che muore in Spagna [...] si perde la propria realta' metafisica e politica ma si acquista lo sguardo degli altri.


AAAHHH ma ecco!!! [:-D] Ma dillo subito, no?!? Sei un Compagno della Sezione di Partito, e a te piace solo La Ballata Del Pinelli!!! [:D]

E difatti ecco che giunge il giudizio critico sull'opera dei Genesis. Negativo, ovviamente!

Musica per sensazioni vuote, nulla piu', forse.


[:-D]

(Ma perche' "forse"? [:-I] O e' cosi', o non e' cosi'! Possibile che anche una frase di sole sette parole, scritta da lui, risulti incomprensibile?!? [:-j] )
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby Thomas Eiselberg » 01 Oct 2015, 11:51

[:-D]

Alcune mi ricordano un po' certi articoli di Tutto Musica, rivista interessante che ad un certo punto per poter vendere si trasformò in un'accozzaglia di articoli e recensioni senza senso ("Bellissimo, il nuovo album dei Sgsgsgs, dura 20 minuti con canzoni da 18 secondi ognuna, che goduria"). Poi giustamente chiuse.

C'è anche un tocco di Gregorio Samsa (credo fosse in realtà Bertoncelli), autore di una perla inestimabile che ancora mi sogno la notte: "Ai fratelli minori dei beaters e degli psychodealers piace farsi cullare dalle fiabe, anche se finte (ci sono fiabe vere, sissignori), anche se dal gusto troppo internso; piace coltivare il kitsch, la dismisura, farsi massaggiare dal pollice forte dei simboli e delle metafore, costi quel che costi in termini di volgarità e confusione: piace scambiare l'energia rude del rock originario con quelle chitarre sofisticate e il mellotron che "apre" "apre", senza sosta, giocando di prestigio con una serie di promesse sonore che si guarderà bene dal mantenere"

"farsi massaggiare dal pollice forte dei simboli" [:-I]

Il mellotron "apre" però non mantiene le promesse [;^(]


Ma ha fatto anche di meglio: "I critici amici del complesso ci tengono a notare la pasta leggera, divertente, della musica e si premurano di avvertire "in fondo non è cultura!". Certo che non lo è, qualcuno dubitava? non ci sogneremmo mai di pagare, con quella pur svalutata moneta le storielle della giovane Cynthia che stacca la testa al piccolo Hans con una mazza da cricket...Proprio per quello, perchè non è cultura, e nemmeno pregiata materia d'intrattenimento, le più più tipiche pagine del complesso non han retto il confronto col tempo: a ficcare oggi la testa in certi solchi dei primi '70, un'irrefrenabile nausea e cefalea, e voglia di mordere le pietre per compensare in qualche modo il dolce dolcissimo, o comunque il troppo d'inutile, che ne viene"

Traduzione? I Genesis sono un gruppo inutile perchè nei loro testi non parlano di politica, si tratta di canzonette e non di cultura, inutile andarli a ripescare adesso che sono un gruppo "vecchio" (questo lo scrive nei primi anni 80')
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby highinfidelity » 01 Oct 2015, 12:42

Mellotron cattivo!!! [:-!] Non mantieni le promesse!!! [;^(]

[:D] [:-D]
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby paolo.cordella » 01 Oct 2015, 14:07

giusto, Muzak...
con Gong era un giornale di "cultura alternativa" che si occupava di musica perchè era probabilmente una delle maggiori occupazioni giovanili, e con la musica non c'entrava niente.
chissà perchè qualsiasi cosa scriva Bertoncelli non l' ho mai considerata neanche a quei tempi...
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby Salmacis » 02 Oct 2015, 18:32

A me il discorso politico interessa [:)] Dunque, la sintesi è che i nostri erano troppo fighetti&fascistelli per i critici dell'epoca, dati i loro testi non-politici? Domanda seguente: com'è successo, negli anni successivi, che la situazione si sia ribaltata? Voglio dire, la maggior parte dei fan che ho conosciuto è prevalentemente di sinistra (piovono insulti dai fan di destra [:D]). Onestamente, a voi che negli anni Settanta c'eravate: chi andava ai concerti prog? E oggi, chi ci andrebbe?

Comunque quella su Muzak è una chiara supercazzola. Mi meraviglio di voi.
- Le ho lette le FAQ, tranquilla.
- Quindi il tuo ignorarle bellamente è intenzionale?
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Re: Opinioni assurde in recensioni d'epoca.

Postby Thomas Eiselberg » 02 Oct 2015, 18:44

Un gruppo che intitola un album come lo slogan del partito laburista non e' abbastanza politicizzato? [:D]
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