by windshield74 » 20 Jan 2016, 13:04
Scrivo soltanto ora di Glenn Frey, ieri sono rimasto davvero senza parole.
Non me l'aspettavo, non erano mai filtrate notizie su una sua malattia e quindi è stato il classico fulmine a ciel sereno.
A me gli Eagles piacciono da sempre, da quando in terza media un mio amico volle insistere per farmeli ascoltare ed alla fine ci riuscì.
Tutti i loro album, a parte "Long road out of Eden", mi hanno accompagnato nel corso degli anni, c'era sempre l'occasione giusta per metterli su ed ascoltarli; in particolare negli anni dell'università, quando passavo le giornate e le nottate a disegnare, gli Eagles erano la compagnia giusta, tranquilli da non farti entrare il nervoso ma non troppo da farti addormentare.
Lui, insieme a Henley, degli Eagles è stato l'anima, il fondatore ed anche colui che ha deciso di dire basta nel 1980 e di riprendere nel 1994: un po' (tanto) dittatore, arrogante come solo gli americani sanno esserlo, però un grande musicista, instancabile, serio, sempre pronto a migliorare.
Come autore basta ascoltare gli album degli Eagles per capirne la caratura ed anche da solista una manciata di belle canzoni ce l'ha regalata (su tutte, per me, "Part of me, part of you" dalla colonna sonora di Thelma e Louise).
Gli Eagles li ho visti a Lucca nel 2001, davvero un bellissimo concerto anche se si sentiva la mancanza di Don Felder appena cacciato dallo stesso Frey.
Dispiace davvero, aveva 67 anni e poteva ancora godersi la vecchiaia. Ciao Glenn e grazie di tutto!
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, e invece è una maiala risaputa...