Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Italia!

Sezione riservata al celebre chitarrista del complesso nei suoi anni piu' gloriosi, ed in seguito impegnato in una carriera solista che prosegue tutt'oggi.

Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Italia!

Postby MKFloyd » 15 Nov 2016, 11:37

Nuove date a Torino, Legnano, Vicenza e Roma per il * Steve Hackett - Genesis Revisited with Hackett Classics 2017 Tour *

http://hackettsongs.com/newsTour.html
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby 11mo Conte di Mar » 21 Nov 2016, 17:58

Steve deve essere tra gli esodati della Fornero.
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby Ender » 24 Nov 2016, 15:57

AAAARGHHH!!!! Domani vado in cerca dei biglietti per Schio! [8:-x] [:-D]

p.s.: per Steve se legge queste righe --> per favore, suona qualche canzone il cui titolo contenga le parole "twice", "around" e "sun" graaaaazie! [:p]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby MKFloyd » 10 Mar 2017, 13:09

Biglietti per Legnano presi! [:D] [:D]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 10 Mar 2017, 14:05

Ben fatto! [8D]

Contrariamente a quanto si era vociferato, secondo le ultime interviste rilasciate da Steve pare di capire che non ci saranno canzoni dal nuovo album in questa tournée. Sarà per così dire "l'ultima passata" della vecchia tournée Genesis Revisited with Hackett Classics, che suppongo sarà seguita a strettissimo giro di tempo dalla nuova tournée in cui verranno presentati i brani di The Siren. Il che credo voglia anche dire che riavremo nuovamente Steve in Italia in estate o autunno! [;)]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby maomac » 10 Mar 2017, 20:20

Anch'io ho i biglietti per Legnano
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby MKFloyd » 12 Mar 2017, 10:40

highinfidelity wrote:non ci saranno canzoni dal nuovo album in questa tournée. Sarà per così dire "l'ultima passata" della vecchia tournée [;)]


Attendiamo allora anche le date future! [:-D]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby Leviathan » 13 Mar 2017, 10:04

Presente a Roma [:)] !
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 30 Mar 2017, 08:57

Ed eccomi qui a gioìre dopo il concerto di ieri sera al Colosseo di Torino, visto in compagnia della highinfidelita che ormai riconosce a canticchia anche molti brani di Steve solista, dell'immancabile "Zampa" e consorte, oltre che di Papa Mino I° Il Magnifico e Papessa, inizialmente incerti sulla loro presenza ma che alla fine ovviamente non sono mancati!

Il concerto è stato diviso in due parti molto nette: la prima è stata interamente dedicata ai classici di Hackett. Nuovo controordine rispetto ai brani del nuovo disco The Night Siren: sono state eseguite anche due nuove canzoni (Behind The Smoke e In The Skeleton Gallery) cantate entrambe molto bene da Steve. La seconda parte è stata tutta dedicata ai Genesis, e per questa sezione Nad Sylvan si è aggiunto al complesso sul palco (come di consueto Nad è piaciuto alla highinfidelita e me, e come altrettanto di consueto non è piaciuto allo "Zampa"... Evidentemente ha una voce che divide.). Gary O'Toole ha cantato (peraltro magnificamente) la sola Blood On The Rooftops, ormai suo vero e proprio cavallo di battaglia.

Mi ha fatto molto piacere rivedere sul palco il mitico Nick Beggs! [8D] Non me lo aspettavo e mi sembrava anzi che tra Steve e Nick non corresse più tanto buon sangue. Viceversa i due, a fine concerto, si sono addirittura abbracciati! Come di consueto Nick ha dato spettacolo presentandosi in kilt alla scozzese, e in Shadow of The Hierophant ha suonato seduto per terra a gambe incrociate in posizione yoga, pestando i pedali bassi con le mani con ampi gesti ieratici! Forse non è stato il primo in assoluto a farlo, in ogni caso è stata l'ennesima trovata spettacolare di questo fenomenale animale da palcoscenico.

Tra i brani in scaletta non posso non citare un repechage davvero rimarchevole: Steve è andato a rispolverare Inside And Out dall'EP Spot The Pigeon, un brano che peraltro a me piace tantissimo per via del generoso coda strumentale. Non saprei nemmeno dire se i Genesis lo abbiano mai eseguito dal vivo, per cui ancora una volta sull'attenti e saluto militare a Steve per il suo lavoro di riscoperta e divulgazione del patrimonio musicale genesisiano! [/:-|] (già che c'era, Steve ci ha tenuto a far presente che secondo lui quel brano sarebbe stato da inserire nel disco e non nell'EP... [>:-D] )

Passo la mano a chi andrà ai concerti delle prossime sere: buon divertimento a tutti! [:)]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby Thomas Eiselberg » 30 Mar 2017, 10:42

highinfidelity wrote:
Tra i brani in scaletta non posso non citare un repechage davvero rimarchevole: Steve è andato a rispolverare Inside And Out dall'EP Spot The Pigeon, un brano che peraltro a me piace tantissimo per via del generoso coda strumentale. Non saprei nemmeno dire se i Genesis lo abbiano mai eseguito dal vivo, per cui ancora una volta sull'attenti e saluto militare a Steve per il suo lavoro di riscoperta e divulgazione del patrimonio musicale genesisiano! [/:-|]


[:0] [:0] [:0] Apperò, grandissimo Steve, pure Inside and out (pure a me piace un sacco quel pezzo, per me, così come Twilight Alehouse, è un pezzo magnifico e che DOVEVA essere inserito in un album dei nostri perchè lo meritava). Chi lo ha cantato? [:-I]

Si, i nostri l'hanno eseguita dal vivo nel 1977, ho un bootleg dove è presente (preso dal Genesis Movement [:D] ), ora non ricordo se fosse il concerto di Zurigo o San Paolo. [:-I]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 30 Mar 2017, 11:07

Thomas Eiselberg wrote:
highinfidelity wrote:Chi lo ha cantato? [:-I]

Nad Sylvan, credo con cori di Gary O'Toole (non sono sicurissimo perché era molto al buio).

https://www.youtube.com/watch?v=KdrnOPg3UGU
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby Thomas Eiselberg » 30 Mar 2017, 12:02

Grazie per la risposta [;)]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 30 Mar 2017, 13:32

Ho cercato di renderla... "ricca di contenuti"! [:D]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby maomac » 31 Mar 2017, 19:35

Visto il concerto di Legnano, anche qui spettacolo impeccabile. Come mi immaginavo tutto esaurito anche se il il teatro non è certo grande ma pieno di gente della vecchia gioventù, speriamo che continui a riproporre anche in futuro le canzoni dei Genesis. Anche perchè la sua parte solista è bella però non scalda gli animi come quando inizia la parte che tutti si aspettano i GENESIS.
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby Duke59 » 02 Apr 2017, 19:19

Ecco la mia recensione del concerto del 30 Marzo a Legnano.

Si parte un po' tentennando con "Everyday", i suoni non sono ancora regolati in modo adeguato e basso e batteria sono molto indietro (almeno così appare dalla fila della platea in cui mi trovo) lasciando il brano carente di spina dorsale. Peccato.

Terminata questa Everyday senza infamia e senza lode parte "El Niño" un brano molto percussivo tratto dall'ultimo album che ho trovato emozionante e vigoroso. Se i nuovi brani fossero tutti tutti carichi di tale energìa ci sarebbe da gridare al miracolo.

Arriva poi il classico "The steppes", brano che ho sempre apprezzato tantissimo che viene eseguito con perizia.

Con i suoi riferimenti al Bolero di Ravel (da cui The Steppes addirittura "clona" un paio di brevi passaggi) e la meravigliosa sottigliezza con cui le melodie di chitarra e flauto (o chitarra e sax soprano nel caso del live) si intrecciano il pezzo non manca di emozionarmi ogni volta. Un capolavoro compositivo, sebbene aiutato dal fatto di aver preso ispirazione da un grande della musica quale fu Ravel. Lo stesso Keith Emerson fece un'operazione simile con "Abadon's Bolero" dall'album Trilogy.
Ma a mio avviso "The steppes" è di molto superiore all'omaggio raveliano del compianto Keith.

Arriva poi un nuovo brano "In the skeleton gallery" che nella versione live mi ha dato l'impressione di un pastiche un po' vuoto. Molti stop and go (a mio avviso) un po' forzati. Ogni tanto il pezzo prende una direzione quasi circense e parodistica ma resto freddo. Live non mi è piaciuto. Però poi l'ho riascoltato in seguito da youtube e l'ho trovato divertente e abbastanza piacevole. Forse deve solo essere assimilato con qualche ascolto in più.

Segue "Behind the smoke", un altro nuovo brano, che Steve introduce spiegando che è dedicato ai rifugiati di tutto il mondo. La stessa famiglia Hackett è di origine polacca e (se ho capito bene) Steve ci racconta che i suoi trisnonni trovarono rifugio in Inghilterra ai primi del '900. Questa canzone mi convince più della precedente, anche se non mi esalta. Il relativo video disponibile su youtube ci mostra un Hackett che (insolitamente?) affronta temi sociali finora riferibili più a Gabriel che agli altri ex Genesis.

Segue "Serpentine song" un pezzo cui Steve sembra essere molto affezionato in quanto dedicato a suo padre. Musicalmente però o trovo piuttosto piatto e non mi ha mai fatto impazzire nemmeno nei suoi tour precedenti.

Fortunatamente arriva "Rise again" tratto da Darktown e qua la musica cambia [:D] . Un brano dinamico con un inizio suadente e d'atmosfera che circa a metà esplode in una bella galoppata intrecciata ad interessanti effetti elettronici. Bellissimo.

Infine a conclusione della parte dello show dedicata alla sua produzione solista, arriva la splendida "Shadow of the Hierophant". Una conferma, con il suo emozionante crescendo dove il batterista Gary O'Toole ha modo di dare ampio sfoggio di velocità (nonostante giacca e cravatta ... ma come fa un batterista rock a suonare in giacca e cravatta? [:-I] Mah ...).

E poi è il momento della parte di show dedicata ai Genesis e Nad Sylvan fa il suo ingresso sul palco.

Con Sylvan non ci sono mezze misure o lo si ama o lo si odia. Io che in genere non odio nessuno non arrivo a tanto, ma la sua voce e la sua interpretazione non mi piacciono. Vero che confrontare le sue interpretazioni con quelle dei Collins e Gabriel di 30-40 anni fa non è equo nei suoi confronti, ma quando si tratta di gusti (musicali o alimentari) i giudizi sono del tutto personali e istintivi.

Si parte con "Eleventh earl of mar" bel brano variegato e dinamico. Sono così abituato a sentirlo con la voce brillante di Collins che faccio un po' fatica a seguire il cantato più nasale di Sylvian che si perde un po' in mezzo a organo e chitarra.
L'esecuzione mi è parsa leggermente "imbrigliata" con il potenziale esplosivo del brano non al 100%.

Stessa impressione ho per "One for the vine" che segue: una certa sensazione di "imbrigliamento" che finisce col depotenziare un po' il tutto.

Dopo la fine di "One for .." Steve passa alla chitarra classica e ci presenta "Horizons". Il brano è sempre bello, ma avendolo già sentito innumerevoli volte (oltre ad averlo strimpellato con dubbi risultati molte volte sulla mia chitarra acustica) potevo anche farne a meno.

A seguire l'ormai usuale e magica "Blood on the rooftops", ben cantata dal batterista. Avrei preferito bordate di mellotron più decise durante il ritornello ma il risultato è comunque soddisfacente.

Beggs indossa la chitarra doppio manico (basso più 12 corde) e introdotta da una lunga rullata di O'Toole parte la cavalcata in 3/4 di "..In that quiet earth" che il gruppo interpreta con adeguata grinta. La movimentata parte strumentale sfocia nel largo finale di "Afterglow" dove un mio amico mi comunica di temere il peggio per quanto riguarda la parte cantata da Sylvan. I suoi dubbi per fortuna si rivelano infondati e Sylvian riesce a uscire vivo dal difficile paragone con le struggenti interpretazioni del pezzo fornite da Collins immortalate in innumerevoli registrazioni live.

Si è appena spenta l'eco nostalgica di Afterglow che parte uno dei due brani killer della serata:
"Dance on a volcano". La resa del pezzo è fantastica, con tutti i tasselli al loro posto e un'energìa che sembra provenire da un ... vulcano. Davvero incredibile, quasi meglio degli stessi Genesis che a quanto mi risulta non hanno mai suonato la coda iperveloce del pezzo in concerto, cosa che invece Steve e la sua band eseguono con grande grinta. Pazzesco. Ho visto in passato molti altri show di Steve, ma un gruppo coeso e grintoso come questo non mi era mai accaduto di sentirlo. O forse sì, ma occorre andare indietro al lontano tour di Defector - anno 1980 al Palasport di Torino - dove l'allora batterista della band John Shearer mi colpì per la grande energìa, ma all'epoca Steve non suonava brani dei Genesis nei suoi show.

Dopo l'audiorgasmo di Volcano viene "Inside and out" brano che ho sempre molto apprezzato e che avrebbe dovuto finire su Wind and W. La prima parte del pezzo scorre piacevolmente malinconica tra arpeggi di 12 corde e pianoforte - con il testo che racconta di una persona accusata ingiustamente di violenza sessuale che finisce in carcere e una volta uscita si trova a dover affrontare i pregiudizi della gente. Il tutto sfocia in una coda strumentale vivace e a tratti quasi rabbiosa. L'esecuzione è perfetta e trasmette bene l'ampio spettro emotivo del brano. Bravi.

Ora è il momento di "Firth of fifth" e vista la grinta che ha contraddistinto gli ultimi due brani le aspettative sono altissime. E in effetti il brano viene suonato bene ... se non fosse che a partire dall'inizio della parte strumentale che in crescendo conduce alla melodia suonata dal synth il beat risulta troppo lento - forse anche perchè il pubblico viene invitato a scandire il tempo con il battimani - e ammoscia un po' il pezzo. Sarà che ho in mente la velocità con cui i Genesis eseguivano questa parte strumentale nel medley, ma il tempo più lento mi coglie alla sprovvista e toglie qualcosa al pezzo.

Ma subito dopo arriva l'altro brano killer della serata "The musical box" con un'interpretazione davvero eccezionale da far venire giù il teatro. I Now Now finali di Sylvan (58 anni, è mio coetaneo) non possono ovviamente competere con quelli di un Gabriel ventenne, ma il cuore è al posto giusto e la grinta pure. Un'esecuzione da 10 e lode (eccettuata una minuscola sbavatura di Roger King sul pieno di organo finale, confermata da una registrazione video dello show che ho trovato su youtube), fantastica, grintosa e poetica al tempo stesso.

Dopo il potente closing di Musical Box lo show sarebbe ufficialmente finito e i musicisti salutano ed escono di scena. Ma come regola rientrano dopo qualche minuto per il tradizionale Encore.

Come primo pezzo dell'encore la band esegue "Slogans" un brano che a me piace particolarmente e che mette in mostra le notevoli doti tecniche del gruppo e di Steve con le lunghe parti di arpeggi ostinati eseguiti in tapping. Emozionante.

A chiudere la classica "Los Endos" la quale con mia sorpresa viene parzialmente modificata inserendo frammenti di "Hackett to bits" (ah se solo ci fosse stato un secondo batterista cosa avrebbe potuto essere) salvo poi tornare sui binari del pezzo originale.

Uno dei migliori - forse il migliore- show di Steve che abbia mai visto; I musicisti tutti bravissimi con una menzione particolare per Beggs e Rob Townshend che devono dividersi tra basso, chitarre a sei e dodici corde, pedaliere, sax, flauto, ecc.. ecc..

Anche il light show era di ottimo livello.

Tolti l'enigmatico King, un quasi alter ego di Banks in quanto ad espressività [:D] e lo statuario Sylvan che sembrava tenersi ai margini , i musicisti e lo stesso Steve mi sono sembrati molto divertiti e concentrati al tempo stesso.

Felicissimo di esserci stato [:)] [:)]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 03 Apr 2017, 10:30

Grazie per la "rece" Duke!

Dici che Sylvan non ti piace, ma poi in realtà ti è piaciuto come ha fatto tutte le canzoni tranne forse due... [:-I] [;)]

A me piace molto come interprete, mi piace anche il modo in cui si veste e la sua gestualità, il progressive gli piace molto e si vede, ci mette molto sentimento. Posso concordare che un paio di pezzi (che peraltro i Genesis affrontavano molto di rado, togliendoli quanto prima dal repertorio, e a risentire oggi i bootleg son dolori...) forse non sono proprio nelle sue corde, ma lo trovo veramente in gamba sotto molti aspetti. Il fatto che stia in disparte è certamente dovuto al fatto che non deve rubare la scena a Steve: il protagonista è e resta Steve, bello piazzato a centro palco, ed è giusto che sia così, non è un concerto dei Genesis con un cantante nuovo, è un concerto di Steve Hackett. Se Sylvan si fosse preso troppo spazio sicuramente si sarebbero creati dissapori.

A parte il discorso dell'età dei musicisti (peraltro giustissimo, e hai fatto bene a rimarcarlo) la mia opinione è anche che il confronto con quanto proposto e con le prestazioni sul palco non vada fatto con Second's Out o con Three Sides Live, va fatto con qualche bootleg dei Genesis nudo e crudo, con audio "rubato" via microfono. E quando lo si fa bisogna ammetterlo: nei bootleg dei Genesis spesso si sentono stecche terrificanti o falsetti da far cagliare i denti da latte. Non sempre si è "in serata", non sempre ci si sente bene in spia o in cuffia, a volte anche la sequenza dei brani in scaletta non è opportuna e si supera il limite, eccetera.

Tra parentesi Gabriel l'ho sentito dal vivo l'anno scorso ed è una cosa raccapricciante, e Phil oggi nelle rare volte in cui appare dal vivo è completamente fuori allenamento e fa una fatica terribile.

Poi, per carità, Nad Sylvan può anche non piacere, ma è un po' sospetto il fatto che non si sia ancora sentito un sostituto di Gabriel o Collins "accettabile" per il popolo italiano... Persino Ray Wilson che ha una voce oggettivamente meravigliosa è stato trattato come una merdaccia dall'italica plebe (e solo da essa), sicché... (ovviamente non mi riferisco a te nello specifico, Duke, ma diciamo che questa storia che nessun cantante vada mai bene suscita in me sempre forti sospetti di talifanesimo [;)] ).

Concordo su Townsend e Beggs in stato di grazia!
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby vise60 » 03 Apr 2017, 17:54

Sono stato al concerto di Schio...naturalmente pieno,posto in galleria dove i suoni arrivavano un po' ovattati ma godevo, insieme alla mia paziente consorte,di buona visibilita' [^]
Gran concerto niente da dire, il buon Steve ha iniziato alle 21 in punto e naturalmente tanti bravi spettatori si sono persi almeno un paio di pezzi, ben gli sta' ,ma continuavano a passarmi davanti per cercare posto [!:-!] [!:-!]
Poche volte sono passate due ore ( e sbrisga ) tanto velocemente e tutti mi sono sembrati in forma,Beggs (ancora in Kilt) e' una garanzia e tutti gli altri molto affiatati, King non ha steccato nemmeno una nota nell'intro di Firth [:0] [:D] [:D] Sylvan lentamente ha carburato ed alla fine ha strappato un ampia sufficienza,anche se ,me lo sento di dire,probabilmente ci sono in giro cantanti migliori ed Hackett dovrebbe guardarsi intorno...
Piacevole sorpresa "Inside and Out" tanto che me la sono pure riascoltata in vinile il giorno dopo
Le vostre recensione dettagliate confermano la buona impressione che ho avuto pure io,il caro sessantasettenne ha dimostrato che l'eta' non conta e mi auguro di rivederlo presto [;)] [;)]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby Ender » 04 Apr 2017, 07:14

C'ero anch'io! Ma in platea...avendo acquistato i biglietti già a novembre.
Grande concerto; ho molto apprezzato i brani da "Night siren" e la mai ascoltata prima "Rise again".
Come sempre "Shadow of the hierophant" mi ha messo i brividi! [:p]
E "Inside and out" avrebbe fatto certamente la sua bella figura su W&W (ma cosa avrebbero tolto da quel disco, allora?).
Non solo Sylvan ha 'carburato' un po' alla volta, ma anche la mia dolce metà che - anche se all'inizio non particolarmente emozionata per avere di fronte un vero (notate il corsivo) Genesis - ha apprezzato molto sia le canzoni che la modestia di Steve, e la bravura sua e degli altri musicisti.
Unico neo del concerto è la durata: una cosa del genere non dovrebbe durare meno di quattro o cinque ore! [:-D]
...ovviamente senza pause...
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 10 Jul 2017, 12:58

Nessuno è andato a vedere Steve nelle date italiane di settimana scorsa? Io purtroppo ho dovuto perdermi Vigevano a causa di qualche problemino di salute in famiglia... [:(]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby MKFloyd » 08 Sep 2017, 11:50

Ritorno sul forum dopo un po' di assenza, tra esami e sessione di laurea [:-!]
Sono stato al concerto di Legnano con la mia ragazza, serata meravigliosa! Tra i nuovi brani di Night Sirens e i classici Genesis ("..ed ora.. Genesis!" wooo) teatro stupendo, molto vintage, ha dato un'atmosfera magnifica alla serata. Sfortunatamente il mio microfono aveva 'solo' due ore e un quarto disponibile per registrare e a metà di Musical Box mi ha bello che abbandonato, ho dovuto così smontare il cellulare per prendere la memory card che aveva molto spazio e piazzarla nel microfono, perdendo due minuti di canzone (ovviamente non succede mai tra una canzone e l'altra [:|] )
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby cjstrummer » 17 Feb 2018, 23:38

La cover band di Hackett si conferma ancora una volta la migliore sul mercato. E se uno cerca questa roba qui, il risultato e' certamente meglio dal punto vista sonoro ed esecutivo di una possibile reunion dei Genesis (a parte il drummer, che affronta tutte le parti con uno stile alquanto approssimativo e fastidioso). Il look e atteggiamento di Nad e' cosi kitsch da risultare piu' antico di Gabriel del 1973 di un paio di ere geologiche.
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby 11mo Conte di Mar » 21 Feb 2018, 09:54

E' doveroso aspettarsi poco da una utopica reunion dei Genesis.
Ma per quanto scarso potrebbe essere il risultato lo riterrei comunque di gran lunga preferibile al modesto Nad Sylvan.
Il punto dolente dell' operazione nostalgia messa in piedi da Hackett.
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 22 Feb 2018, 10:47

Un giorno spero che il Buddha mi illumini e io riesca finalmente a capire perché agli italiani non piace mai nulla. Non piace Ray Wilson, non piace Nad Sylvan, non piace Gary O'Toole, non piace Nick Beggs. Non piace neppure l'idea che Steve Hackett risuoni le sue canzoni dei Genesis, e non piace neppure l'idea che Phil Collins ricanti le sue canzoni.

Boh.

Solo in Italia, perché all'estero stravedono per tutte le persone elencate, e su questo Mario Giammetti ha ragione da vendere, e gliene avanza pure da regalare.

A me invece, che italiano lo sono in minima parte, sarà un caso ma Nad Sylvan piace e diverte. E' talmente romantico e decadente da essere molto, ma MOLTO più progressivo di quanto Peter Gabriel sia mai stato. [8D]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby 11mo Conte di Mar » 23 Feb 2018, 12:32

Non sono Buddha e illumino solo se dotato di torcia elettrica... [:-D]

Ray Wilson era (è) un signor cantante, ottimo professionista che ha giustamente preso al volo, 20 anni fa, un' occasione irripetibile.
Il suo problema, o per lo meno il mio con lui, era il ruolo scomodissimo che andò a ricoprire. Non doveva imitare Gabriel o Collins bensì sostituirli.
In aggiunta la voce roca e rockettara non sempre (anzi raramente) risultava adatta alle canzoni del repertorio.
Di Ray Wilson non posso che rilevare la scarsa coerenza: scaricato poco elegantemente senza troppe moine (e senza troppi rimpianti almeno da parte mia)
ha, comprensibilmente offeso, gridato al tradimento di Tony e Mike salvo poi andare avanti da 20 anni a perseguitare tedeschi e polacchi con le sue serate ai pub proponendo le sue cover dei vituperati Genesis. 80/100 serate annue, mica cotica, di canzoni che ha cantato per 6 mesi tra il '97 e '98... Mi immagino una coppietta di varsavia per una birretta la pub.... cazzo Ray Wilson anche stasera... .


Il buon Nad, che ha un ruolo diverso rispetto a quello di Ray in quanto milita in una cover band di fatto anche se di lusso, al di là della cartola vintage alla Robert Plant, è che ha una voce e un modo di cantare intollerabili alle mie orecchie. Dettaglio non trascurabile per un cantante. Il risultato è che la perizia indubbia di Steve e il resto della band, con l'entrata in scena di nad, fa la fine della Pietà di Michelangelo presa a martellate...
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby chvfrc » 06 Mar 2018, 13:56

11mo Conte di Mar wrote:Il buon Nad, ... ha una voce e un modo di cantare intollerabili alle mie orecchie.

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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby Montecristo » 09 Mar 2018, 16:24

senza dover per forza buttare merda su peter, io dico che sylvan sta facendo un lavoro encomiabile
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 12 Mar 2018, 08:52

Non solo, ma soprattutto s'è rimboccato le maniche e sta facendo un lavoro che Peter si rifiuta di fare / non è più in grado di fare dal lontanissimo 1982 (= Milton Keyneys, salvo altre sporadiche performànce che non rammento o di cui non sono a conoscenza).
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby chvfrc » 13 Mar 2018, 15:04

non sulla buona volontà o disponibilità di sylvan si discute, quanto sul timbro di voce, per quanto mi riguarda
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby 11mo Conte di Mar » 14 Mar 2018, 18:14

... lo studente si applica con diligenza ma i risultati latitano...
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 15 Mar 2018, 09:41

11mo Conte di Mar wrote:... lo studente si applica con diligenza ma i risultati latitano...

Parli di Peter, giusto? [:D] [O:-)]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby 11mo Conte di Mar » 15 Mar 2018, 09:58

In quel caso... studente un pelo fuori corso.... [8D]
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby chvfrc » 20 Jun 2018, 10:33

ci sarà qualcuno a Monforte il 7/7/18?
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Re: Genesis Revisited with Hackett Classics nel 2017 in Ital

Postby highinfidelity » 21 Jun 2018, 12:34

No, mi spiace, abbiamo selezionato la data di Gardone...
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