contributo di Steve a W&W

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contributo di Steve a W&W

Postby enrico » 28 Oct 2016, 22:22

leggo da wikipedia:
da https://it.wikipedia.org/wiki/Wind_%26_ ... note-BOX-3


Molto fiero dell'album si dichiara anche Steve Hackett[3] che con l'aiuto di Phil Collins firma il brano Blood on the Rooftops, introdotto proprio dalla sua chitarra classica, e contribuisce alla stesura di altri tre pezzi. Il chitarrista considera questo disco come il primo in cui si sia sentito compositivamente alla pari con i suoi prolifici colleghi Banks e Rutherford.[3] Ciononostante, proprio lo spazio ridotto lasciato - a suo giudizio - alle sue composizioni all'interno dei Genesis costituì una delle ragioni principali dell'uscita del chitarrista dal gruppo l'anno seguente[3][4].


sembra una contraddizione, si sente alla pari e quindi se ne esce dai G. per lo spazio ridotto??? [/:-|] [/:-|]

forse è scritta male wikipedia, come fonti sono citate:

Interviste ai Genesis per il cofanetto CD/DVD Genesis 1976-1982
Armando Gallo: Genesis - I Know What I Like
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby Thomas Eiselberg » 29 Oct 2016, 10:40

Si, in Wind & wuthering Steve ebbe un contributo maggiore (Eleventh earl of mar, parte di All in a Mouse's night, Blood on the Rooftops, Unquiet Slumbers for the Sleepers, ...In That Quiet Earth' sono pezzi nei quali si sente molto forte il suo apporto compositivo), può sembrare un paradosso ma lo stesso Steve lo ha più volte ammesso: Wind gli diede la consapevolezza che era bravo anche come compositore, si sentiva come un fiume in piena, per lui non era più possibile tornare indietro (visto che molti suoi brani erano stati scartati dal gruppo). Credo che si sia convinto ad andar via anche dopo la pubblicazione del suo album da solista che aveva avuto ottimi riscontri e che a Banks non era andato particolarmente giù.
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby highinfidelity » 02 Nov 2016, 08:40

Si': mi e' capitato piu' volte, in varie discussioni, di dover rimarcare come paradossalmente Hackett se ne sia andato dai Genesis perche' "non gli veniva lasciato abbastanza spazio" proprio nel momento in cui, storicamente, gli veniva dato il massimo spazio su disco che avesse mai avuto! [:-I]

Cosi' sono andate le cose... Steve stesso in un certo senso se ne rende conto, tanto che nell'intervista radiofonica per il lancio di Wolflight (intervista che curai come "ufficiale in seconda" di Mox Cristadoro) ad una nostra domanda molto mirata Steve rispose che in effetti, col senno di poi, <<si sarebbe potuta trattare una "pace" con gli altri Genesis, che gli avrebbe consentito di rimanere nel complesso>> ma che questo avrebbe significato, sempre col senno di poi, non aver dato alla luce album come Specral Mornings o non aver collaborato con tutti i musicisti di Please Don't Touch, e che quindi, alla fin fine, preferiva come i fatti si erano effettivamente svolti. [O:-)]

E' in un certo senso l'ammissione implicita del fatto che, piu' che riscontri cronometrici sulla sua presenza nei dischi dei Genesis, era prevalsa la spinta centrifuga verso la liberta' che gli avrebbe consentito d'avere una carriera propria ed indipendente.
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby 11mo Conte di Mar » 02 Nov 2016, 16:21

highinfidelity wrote:
Cosi' sono andate le cose... Steve stesso in un certo senso se ne rende conto, tanto che nell'intervista radiofonica per il lancio di Wolflight (intervista che curai come "ufficiale in seconda" di Mox Cristadoro) ad una nostra domanda molto mirata Steve rispose che in effetti, col senno di poi, <<si sarebbe potuta trattare una "pace" con gli altri Genesis, che gli avrebbe consentito di rimanere nel complesso>> ma che questo avrebbe significato, sempre col senno di poi, non aver dato alla luce album come Specral Mornings o non aver collaborato con tutti i musicisti di Please Don't Touch, e che quindi, alla fin fine, preferiva come i fatti si erano effettivamente svolti. [O:-)]

E' in un certo senso l'ammissione implicita del fatto che, piu' che riscontri cronometrici sulla sua presenza nei dischi dei Genesis, era prevalsa la spinta centrifuga verso la liberta' che gli avrebbe consentito d'avere una carriera propria ed indipendente.


Molto egoisticamente avrei preferito avere per le mani un ATTWT o un Duke con la partecipazione attiva di Steve, pur rinunciando a due album comunque validi.
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby enrico » 06 Nov 2016, 16:02

Penso sia andata nel migliore dei modi (purtroppo) con Steve che lascia i G nel 77, perchè penso che la svolta pop dei G fosse inevitabile, Steve era in minoranza.
forse e molto forse avremmo avuto un altro album del livello di W&W nel '78, ma sarebbero mancati gli album soliti di Steve di quegli anni.

Cioè gli album successivi a Duke penso che con Steve o senza Steve sempre di quel tipo sarebbero stati, Steve non avrebbe potuto impedire l'avvicinamento verso IT, e noi non avremmo avuto Steve solista (e lui avrebbe avuto tanti soldi in più...)
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby enrico » 19 Nov 2016, 01:57

Steve: "Per me risuonare i Genesis in concerto è come rituffarsi in un passato glorioso ed eccitante, anni indimenticabili che m'hanno consentito di allungare il tempo dell'adolescenza: me ne sono andato quando lo spazio per il mio strumento si è assottigliato troppo. Una questione di dignità, soprattutto come musicista".


http://www.panorama.it/musica/steve-hac ... ntervista/
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby Thomas Eiselberg » 19 Nov 2016, 12:38

Credo che con "lo spazio per il mio strumento si è assottigliato" intendesse che che le sue composizioni venivano sempre di più rifiutate, che man mano che cresceva la sua vena creativa il gruppo tendeva invece a privilegiare composizioni di altri (Inside and Out è un esempio), perchè è fuori di dubbio che il suo contributo compositivo a Wind sia superiore a quello di Trick [;)]
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby Montecristo » 20 May 2017, 13:47

secondo voi perchè HACKETT non ha riproposto "all in a mouse's night" nel tour recente?
se lo ha fatto, chiedo scusa non lo sapevo

l'assolo finale è uno dei miei preferiti...
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby highinfidelity » 22 May 2017, 07:44

Due ipotesi: la prima è che la ritenga una canzone troppo "leggera" rispetto al repertorio genesisiano che si è ripromesso di riportare alla gloria. La seconda è che la voce solista, ma anche i cori, siano troppo acuti per la formazione attuale.

Per inciso, anche le cover band raramente hanno questo brano in repertorio. Gli unici che ho sentito eseguirlo sono i The Cage.
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby Alius » 23 May 2017, 11:37

Ipotesi più che plausibili. Anche a me fa impazzire il finale di All In A Mouse's Night, ma si sa che W&W è il mio album dei Genesis preferito [:D]
Ho perciò grande soddisfazione nel segnalare che l'ultimo numero di Prog Italia dedica la copertina proprio a W&W!!! [:)]
Da non perdere assolutamente!!!
Questo il link per info:
http://www.progressivamente.com/?p=608
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby highinfidelity » 24 May 2017, 12:04

Non conoscevo questa rivista! Com'è? Ben scritta o abboracciata? Articoli e foto interessanti?
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby 11mo Conte di Mar » 24 May 2017, 19:02

Certamente un iscritto qua non deve aspettarsi grosse sorprese, ma è una rivista cmq interessante, ho preso anche alcune monografie.
interessante anche l' intervista a Colin Elgie della Hipgnosis autore tra l'altro proprio della cover di W&W...
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby Alius » 25 May 2017, 08:29

Prog Italia è nata due anni fa da una costola di Classic Rock Italia. Ha un grande formato (23x29) e ogni numero conta ben 132 pagine. Graficamente è una gioia per gli occhi, ogni numero che compro lo sfoglio più volte quasi incantato! Costicchia (9,90 €) ma secondo me li vale tutti.
Il numero in edicola attualmente è particolarmente succoso per i fans dei Genesis, ecco perché:
- si parte con una retrospettiva di W&W di 4 pagine a cura di Paolo Carnelli;
- poi è Steve Hackett in persona a raccontare il suo ultimo album con i Genesis per altre 6 pagine: nelle ultime 2 analizza l'album brano per brano e non mancano alcune sorprese;
- poi ci sono 7 pagine dedicate a Colin Elgie e alle sue copertine;
- poi 4 pagine a cura di Francesco Gazzara che analizza gli equilibri del gruppo nel periodo della pubblicazione di W&W;
- 3 pagine sono poi dedicate al W&W Tour '77 e ne parla Ezio Candrini;
- infine la recensione del live di Steve Hackett di quest'anno con parecchi brani ripresi proprio da W&W.
Se poi vogliamo aggiungere una bella reprospettiva di Peter Gabriel live 1978 direi che c'è da essere più che soddisfatti [:p]
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby Montecristo » 25 May 2017, 18:45

highinfidelity wrote:Due ipotesi: la prima è che la ritenga una canzone troppo "leggera" rispetto al repertorio genesisiano che si è ripromesso di riportare alla gloria.


questa definizione è la prima volta che la sento: stravedo per questo pezzo

poi, seguendo questo metro, di canzoni leggere nei suoi albi solisti ce ne sono... boh
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby cjstrummer » 29 May 2017, 15:57

forse perche' il testo di mouse's night e' imbarazzante?
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby cjstrummer » 29 May 2017, 16:06

enrico wrote:Penso sia andata nel migliore dei modi (purtroppo) con Steve che lascia i G nel 77, perchè penso che la svolta pop dei G fosse inevitabile, Steve era in minoranza.
forse e molto forse avremmo avuto un altro album del livello di W&W nel '78, ma sarebbero mancati gli album soliti di Steve di quegli anni.

Cioè gli album successivi a Duke penso che con Steve o senza Steve sempre di quel tipo sarebbero stati, Steve non avrebbe potuto impedire l'avvicinamento verso IT, e noi non avremmo avuto Steve solista (e lui avrebbe avuto tanti soldi in più...)


Ma perchè Steve non poteva fare una carriera solista in parallelo ai Genesis? Mike, Tony e Phil l'hanno avuta senza problemi...

Poteva fare il chitarrista nei Genesis e portare avanti i suoi progetti in parallelo nelle pause dei tour. Secondo me sarebbe dovuto restare. Avrebbe avuto i mezzi per finanziarsi e filtrare di piu' i suoi lavori e forse essere davvero indipendente. Mentre oggi è costretto a fare concerti con scalette all'80% con pezzi scritti da Tony Banks.

Certo facile dirlo adesso :)
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby Montecristo » 01 Jun 2017, 18:04

cjstrummer wrote:forse perche' il testo di mouse's night e' imbarazzante?


lo riscriva...
comunque, vuoi o non vuoi, anche HACKETT ha il suo caso di "genesis-fobia" come ce l'hanno tutti gli altri 4!! [:D]

è un peccato non veniale che una musica così bella debba essere condannata all'oblio
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Re: contributo di Steve a W&W

Postby highinfidelity » 12 Jun 2017, 08:56

cjstrummer wrote:Ma perchè Steve non poteva fare una carriera solista in parallelo ai Genesis? Mike, Tony e Phil l'hanno avuta senza problemi...

Poteva fare il chitarrista nei Genesis e portare avanti i suoi progetti in parallelo nelle pause dei tour. Secondo me sarebbe dovuto restare. Avrebbe avuto i mezzi per finanziarsi e filtrare di piu' i suoi lavori e forse essere davvero indipendente. Mentre oggi è costretto a fare concerti con scalette all'80% con pezzi scritti da Tony Banks.

Certo facile dirlo adesso :)


E' la domanda che "Mox" Cristadoro ed io abbiamo rivolto di persona a Steve Hackett (il quale ha apparentemente reagito come se non gliela avesse mai fatta nessuno, cosa che sul momento mi stupì; ma forse a ripensarci bene è possibile che di rado gli capiti d'essere intervistato da due profondi conoscitori della sua carriera, che si possono permettere il lusso di fargli anche domande "scomode"). La sua risposta, molto onesta, è che col senno di poi <<sì, avrebbe potuto concordare una "pace" con gli altri Genesis e restare nel gruppo facendo anche qualcosa come solista>>, la spinta ad andarsene non era così irrefrenabile e restare nel gruppo non avrebbe chiuso irrimediabilmente tutti i suoi spazi. Tuttavia, restare nel gruppo avrebbe fatto saltare molte coincidenze temporali che gli consentirono di collaborare con altri musicisti (il pensiero in quell'occasione andò in particolar modo a Richie Havens, che ci aveva lasciati nelle settimane precedenti), di mettere insieme una "signora" rock band e andare ripetutamente in tournée, eccetera. Non rimpiangeva nulla della sua carriera solista e temeva anzi che molte delle cose fatte non si sarebbero concretizzate se fosse rimasto nei Genesis. Restando nei Genesis avrebbe sì potuto avere una propria carriera solista, ma l'avrebbe avuta molto più rallentata e probabilmente molto meno varia. Di GTR, quasi certamente, non si sarebbe mai neppure parlato.

Credo queste sue considerazioni siano oggettivamente condivisibili, almeno per quanto riguarda l'inizio della sua carriera solista, che fu davvero molto molto brillante, con un sequenza di dischi bellissimi e di buon successo. Puoi ascoltare direttamente le sue considerazioni nella registrazione dell'intervista che effettuò Thomas, la trovi qui (mi pare di ricordare che quella domanda fu l'ultima in assoluto che gli rivolgemmo, quindi dovresti trovarla a fine trasmissione):

viewtopic.php?f=23&t=8978
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