Oggi ho ricevuto il nuovo disco dei Marillion, Somewhere else, che succede al precedente Marbles di 3 anni.
Ecco le mie impressioni.
1)The other half - Il pezzo parte in maniera abbastanza ordinaria, ma attorno ai 2 minuti aggiusta decisamente il tiro ponendo in primo piano le chitarre di Steve Rothery.
Un brano piacevole e riuscito (7)
2)See it like a baby - Il singolo. Decisamente accattivante e radiofonico che scorre via senza pretese, con un ritornello un po' monotono. Bello l'assolo di chitarra stile U2.
Ordinaria ma non brutta (6)
3)Thank you whoever you are - Ritmo rilassato. Stenta a carburare.
Il cantato è piuttosto scialbo e ripetitivo e l'accompagnamento non lo aiuta. Brano mediocre che funge da riempitivo.
Non ci siamo (5)
4)Most toys - Brano rockeggiante e strano, che pigia fortemente il tasto su riff secchi di chitarra, ma molto monotono e breve.
Continuiamo a farci del male (4)
5)Somewhere else - Già dai primi secondi si capisce che questo è un brano di tutt'altra pasta: lento, ispirato nel cantato e nel testo.
Ricorda decisamente le atmosfere di Marbles, forse troppo.
Bella (7,5)
6)A voice from the past - Altro brano dall'incedere lento, sostenuto da un piano onnipresente che crea una bella atmosfera.
Brano non straordinario ma godibile (6,5)
7)No such thing - Percussioni in primo piano, incedere ancora una volta lento, ma stavolta lineare e ripetitivo.
Non mi piace (5)
The wound - finalmente qualcosa di diverso. un brano potente che risolleva le quotazioni dell'album, forse un po' troppo lungo ma non è niente male (7)
9)The last century for man - Siamo di nuovo nei pressi di Marbles, con atmosfere simili a Angelina, ma inferiori a quelle del brano suddetto.
Rothery torna ad assumere quelle sonorità liquide a me tanto care.
Forse il brano che mi piace di più, con un incedere maestoso.
Accattivante (7,5)
10Faith - Ballata dolce e rilassanta che ricorda alcune cose di Brave (6,5)
Media (6,2).
Conclusioni:
Purtroppo ancora una volta i Marillion, come fanno spesso, fanno seguire ad un lavoro riuscito un altro scialbo e inferiore.
Il perchè non è diffcile trovarlo: il disco pecca proprio nel non essere assolutamente nulla di diverso (a dispetto del titolo) rispetto a ciò a cui eravamo abituati.
La produzione non è per nulla convincente, Michael Hunter rende tutto troppo ovattato e pop, e il voler insistere sulle tastiere piuttosto che sulle chitarre non migliora sicuramente il tutto ( Kelly è un bravo tastierista, ma perchè limitare così tanto il lavoro di Rother?).
Insomma i Marillion dimostrano di aver perso in parte l'ispirazione, speriamo non dovuta all'età che avanza.
Sul retro del disco c'è scritto che il prossimo album uscirà tra meno di un anno, la domanda allora nasce spontanea: "Non avrebbero fatto meglio a condensare i migliori pezzi di entrambi i lavori?"
Rimandati all'anno prossimo. [:-|]