Complice il fatto di lavorare in RAI ho incontrato due volte Phil Collins. La prima volta è stato il 10 Novembre del 1993 nello Studio A della RAI in Via Asiago. Era lì solo, soletto per promuovere "Both Sides". Come accadde il tutto lo racconto in un pezzo che scrissi a quattro mani con Roberto Castagnini e che fu pubblicato su Dusk N°10 del Gennaio 1994. Quello che non raccontai è che oltre a giocare in casa come dipendente RAI conoscevo anche il tipo della WEA che portò Phil in Via Asiago, perchè era il marito di una mia collega giornalista a Televideo. La foto con Phil non venne (perchè la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo...)... il flash non scattò... Riuscii però ad immortalarlo mentre lasciava Via Asiago in macchina...
Questa è la copertina autografata...
Il secondo incontro avvenne invece alla fine del 2002 quando Collins fu ospite del TG2 (con un intervista in diretta) per il lancio di "Testify". Fui informato da un collega (ciao Luca) che nel TG2 delle 20:30 sarebbe stato ospite per una breve intervista. Lo andai ad aspettare all'uscita dello studio del Telegiornale e quando uscì (con la moglie Orianne ora ex) gli andai incontro e con molta poca fantasia gli dissi che conoscevo tutta le sue produzioni dai Flaming Youth in poi... Mi guardò come si guarda un povero pazzo, ma sorridendo mi fece l'autografo che riporto...
Infine il pezzo scritto per Dusk:
Phil Collins Live a StereoRAI
Studio A Via Asiago Roma
Mercoledì 10 Novembre 1993
ANTEFATTO: Un televisore acceso (per chi come me ci lavora è un fatto ordinario…) , uno spot che annuncia una diretta radiofonica di un certo… Phil Collins…. Prendo appunti e scrivo: “Mercoledì 10 Novembre ore 17:00 Phil Collins a StereoRAI presenta “Both Sides”, chiamare la tale segreteria telefonica per partecipare alla trasmissione…”…
Prendo il telefono e mi metto immediatamente in contatto con il mio replicante, nonché collaboratore in questa recensione (Roberto Castagnini ndr) e lo informo che può prenotarsi e sperare di partecipare all’evento.
REPLICANTE: “Dopo aver seguito il suggerimento ‘dell’addetto ai lavori’ non ho esitato a contattare l’impiegato di StereoRAI, il quale mi confermava l’invito a presenziare alla trasmissione radiofonica e mi chiedeva se ero contento di ascoltare brani di Phil Collins dal vivo e potergli rivolgere alcune domande (immaginate la risposta…)…
Roma, Mercoledì 10 Novembre 1993: “Una giornata molto particolare”
Con circa un’ora di anticipo ci troviamo ai blocchi di partenza in Via Asiago ed aspettiamo di poter entrare. Sono da poco trascorse le 17:00 e già ci siamo impossessati della prima fila a pochi metri dal pianoforte di Phil e dal luogo in cui verrà intervistato. Parte il video del nuovo singolo e dopo pochi minuti lo vediamo apparire: l’emozione supera ogni nostra aspettativa, abbiamo di fronte l’attuale leader della band che più abbiamo amato nella nostra vita.
Inizia lo show. Poche battute e subito si parte con “Both Sides of the Story” che nella versione ‘lievemente plugged’ (come la definisce Phil Collins) non perde nulla e risulta comunque un’ottima canzone. Il tempo scorre maledettamente veloce, l’impressione è quella di trovarsi in presenza di un vecchio amico. Phil risponde a qualsiasi domanda (anche se ci avevano chiesto di evitare quelle relative ai Genesis…) con il suo solito umorismo, parla del suo ultimo lavoro e di come lo abbia affrontato in perfetta solitudine, rifiutando l’aiuto di artisti del calibro di David Crosby ed Eric Clapton. “Doesn’t Anybody Stay Together Anymore” è il secondo brano che viene proposto, ci colpisce il fatto che Phil non sia venuto a proporre soltanto brani inerenti all’ultimo album. Breve pausa (pubblicitaria) in cui viene diffusa in sala “Everyday per poi passare alle telefonate degli ascoltatori. “Another Day in Paradise” introduce il finale in cui le domande vengono poste dai giornalisti delle testate musicali. Gli viene chiesto se verrà mai realizzata una versione teatrale di “The Lamb Lies Down on Broadway” e purtroppo la risposta non è quella che tutti avremmo voluto ascoltare. C’è tempo per un’ultima canzone, l’indimenticabile “In the Air Tonight” che ha regalato al mondo una star (ma che ha forse tolto qualcosa ad una vecchia band a caso…)…
Phil Collins saluta e noi rapidi ed inesorabili siamo al suo fianco per una stretta di mano. Restiamo in attesa e poco più tardi riusciamo ad ottenere un suo autografo. Nuovi saluti e la convinzione di aver vissuto comunque dei momenti difficili da dimenticare.
Roberto Castagnini & Marco Leodori