L'assolo più difficile

Sezione dedicata al brillante tastierista dei Genesis, autentico pilastro del complesso, presente nei ranghi del gruppo fin dai suoi esordi.

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Postby Fifth » 04 Dec 2008, 04:24

Vista l'ultima bagare riguardo l'esecuzione di Totonno su Firth of Fifth vi chiedo: Qual'è secondo voi l'assolo tecnicamente più difficide scritto dal nostro amico tastierista? [:)]

ps: sapendo che non è un "tecnico" of course...[;)]
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Postby Tommy Banks » 04 Dec 2008, 06:38

Mi vengono in mente in ordine sparso ognuna con le sue difficoltà:
Riding The Scree
Firth of Fifth
Cinema Show
Intro The Lamb
Mad Man Moon
Apocalipse 9/8
La parte centrale di Robbery, Assault and Battery
Down And Out (aggiunta su giusto suggerimento di Smiroldo[:D])
In The Cage

e poi non mi ricordo se Dance on a Volcano c'è una parte con dei passaggi rapidissimi o è Los Endos?
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Postby smiroldo » 04 Dec 2008, 07:38

tommy, e mi dimentichi down and out?
secondo me è nettamente il solo più tosto di banks. breve ma intenso [:D]
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Postby Sanvean » 04 Dec 2008, 07:48

il 'solo' stile Wakeman il maestro...venti secondi in cui sembra davvero di sentire Rick...per me non il più difficile ma uno dei più belli di Tony.

Lo stesso vale per la parte iniziale di Riding in the Scree...(un brano dove Phil quasi sovrasta Tony) ma a mio avviso tra i più difficili, considerando sempre il medio livello di Tony.
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Postby Thomas Eiselberg » 04 Dec 2008, 08:11

Non sono un "musicista", l'assolo di In the cage è facile da suonare?[:-I]
A me ha sempre colpito molto.
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Postby smiroldo » 04 Dec 2008, 08:59

semplice non è, ma neanche impossibile [;)]
la parte più cacac***o è la scala ascendente che porta a quella nota singola che rimane sola per alcuni istanti, prima dell'ingresso della voce ("outside the cage").

le altre citate da tommy hanno tutte, alcune più, alcune meno, momenti impegnativi, tranne apocalypse che io ho trovato sempre molto semplice [:)]

ma un paio di punti di "down and out" restano i più tosti in assoluto, quasi impossibili direi [:0]
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Postby Tommy Banks » 04 Dec 2008, 11:02

Ma tra Wakeman e Banks c'è una bella differenza.
Banks ha una scelta di note tra semitoni che cambiano in continuazione,non c'è quasi mai un passaggio che si ripete.
Wakeman arpeggia le stesse note ad ottave alla velocità della luce.
Banks anche nei pezzi che paiono più semplici cambia sempre.
Anche le parti di organo che sembrano facili....
Ed infatti è facilissimo cadere in errori suonando Banks,proprio per quel suo cambiare sempre la diteggiatura...diabolico Banks.
Anzi geniale!
P.S. Secondo me in The Cage ha un altro punto tosto dove si alternano mignolo ed anulare velocemente,ma non so come farvi capire il punto...
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Postby harlequin » 04 Dec 2008, 12:30

E' questo il punto Tommy. Si pensa che tecnica sia velocità d'esecuzione. Certo è anche quello, ma dipende da che cavolo stai suonando; già suonare la stessa cosa in tonalità diverse ha una difficoltà diversa; ma poi suonare a grande velocità che sò ,un semplice arpeggio di DoM è una grande cazzata; altri passaggi che sembrano semplici perchè più lenti si rivelano invece più complicati;
quanto a Wakeman (che suona a grende velocità più o meno sempre le stesse cose) io di assoli interessanti me ne ricordo davvero pochi, quelli di Banks sono tutti splendidi perchè ogni nota è pensata e voluta, ed è pensata da un musicista di gende talento musicale.
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Postby smiroldo » 04 Dec 2008, 12:39

APPLAUSO PER TOMMY E HARLEQUIN [8D][8D][8D]
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Postby harlequin » 04 Dec 2008, 12:48

Ah[:D]io ho trovato solo Firth of fifth e non mi sembra difficile.
Credo che ci siano altri brani più difficili. Così a occhio ed orecchio anch'io citerei Down and out e qualche passaggio di cinema per es.
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Postby theknife » 04 Dec 2008, 13:03

Simpatiche disquisizioni cui aggiungo quella fresca attinta da un Richard MacPhail in palla + ke mai con la sua ottima review sul cofanetto 70-75, a proposito di Tonino,cita nientepopodimeno Steve il quale definiva T.Banx "Mr. Chords", centrando nettamente, a mio parere, la + grande peculiarità del tastierista
Last edited by theknife on 04 Dec 2008, 13:04, edited 1 time in total.
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Postby harlequin » 04 Dec 2008, 13:15

Esatto, pochi giocano con le armonie come lui.
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Postby Kia » 04 Dec 2008, 15:29

Per me The cinema show..
I see faces and traces of home..... Back in New York City!
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Postby Sanvean » 04 Dec 2008, 20:50

Premessa...

Paco de Lucia è probabilmente il più talentuoso chitarrista esistente e sicuramente uno dei più veloci al mondo ma non è questo che fa di lui uno dei migliori, quanto invece la varietà e la qualità delle sue scale quando gli parte la manina e regala i 'solo', il fatto conclamato di non essere mai scontato nei suoi fraseggi e di ricercare ogni volta una sequenza di note mai banale o trita e ritrita (Al di Meola docet)

A significare che la tecnica è fondamentale nella misura in cui aiuta ad esprimere meglio ciò che si vuole, in ogni forma artistica, ma non aiuta certo a 'sentire' meglio cosa esprimere.

E su questo è facile essere d'accordo.

Non si stanno redigendo classifiche.

Banks è un tastierista che, per ciò che è dato di ascoltare almeno, pur non essendo affatto un talentuoso dello strumento riesce a creare spesso atmosfere molto particolari e suggestive e a mio avviso irripetibili, credo sia un grande romantico, di fondo...e certamente eccelle maggiormente nella composizione e nell'esecuzione armonica più che in quella melodica.

Quando dico che il solo di Down and Out è 'stile Wakeman' non intendo quindi necessariamente voler paragonare i due tastieristi (o sminuire Banks) ma dire che il solo di Down and Out Wakeman lo ha suonato anni prima di Banks in ATTWT, e tante tante volte...mentre Banks all'epoca si guadagnava la scena con il tron a cascata delle varie Fontane e con il meraviglioso 6/4 di Watcher.

Chi conosce, e conosce bene l'opera di Wakeman come me, i 'solo' alla Down and Out, alcuni addirittura con la stessa sonorità o quasi, li ritrova facilmente nella produzione precedente del biondone e, nella fattispecie, il 'solo' analogico di Merlin (quanti anni prima?) sembra essere stata materia di studio per Tony nella stesura del 'solo' di Down and Out.

Poi, se si vuole ridurre il 'tastierismo' di Wakeman a puro virtuosimo fine a se stesso privo di inventiva e creatività...per me si è liberi, ci mancherebbe.

Pareri...

Però magari se si riascoltassero, oltre a Merlin, certi riff di Catherine Parr o la parte centrale di Anne Boleyn credo si capirebbe il senso di ciò che volevo esprimere con 'alla Wakeman' (soprattutto se si è fortunati e si ha il Live King Biscuit Flower Hour).
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Postby Sanvean » 04 Dec 2008, 21:21

quote:
Originally posted by smiroldo

semplice non è, ma neanche impossibile [;)]
la parte più cacac***o è la scala ascendente che porta a quella nota singola che rimane sola per alcuni istanti, prima dell'ingresso della voce ("outside the cage").


http://www.youtube.com/watch?v=L_xSBtec47o

al 4' 05"

sembra sia un veloce arpeggio ripetuto su tre ottave di uno tanti accordi diminuiti amati dal nostro più che una vera e propria scaletta.
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Postby Fifth » 05 Dec 2008, 08:10

quote:
Originally posted by Sanvean

[quote]

http://www.youtube.com/watch?v=L_xSBtec47o




BLASFEMIA!!! non avevo mai visto Collins con la giacca di pelle di Rael !!![!:-!]
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Postby smiroldo » 05 Dec 2008, 09:19

quote:
Originally posted by Sanvean

sembra sia un veloce arpeggio ripetuto su tre ottave di uno tanti accordi diminuiti amati dal nostro più che una vera e propria scaletta.


yes [;)]
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Postby harlequin » 05 Dec 2008, 11:27

A ridaje con Wakeman virtuoso. Sanvean, scusa eh? ma il virtuosismo è un'altra cosa.
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Postby Betelgeuse » 05 Dec 2008, 14:57

Io mi diletto a suonare ogni tanto le tastiere, in un modo a dir poco disastroso, però, guarda un pò, l'intro di Firth of Fifth, stiracchiato, di striscio, di piatto, insomma in qualche modo, riesco comunque a farlo! Quindi forse così difficile non è.
No, gli assoli tecnicamente più complicati sono ben altri: quello di Down & out ( stra-10 e lode ), e quello di Riding the scree[;)]
Last edited by Betelgeuse on 05 Dec 2008, 14:59, edited 1 time in total.
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Postby Parcu » 05 Dec 2008, 16:04

quote:
Originally posted by Tommy Banks

Mi vengono in mente in ordine sparso ognuna con le sue difficoltà:
Riding The Scree(che nella versione dell'archive secondo me è anche il punto dove c'è il miglior Phil di sempre o uno dei migliori)
La parte centrale di Robbery, Assault and Battery
Down And Out

Ora mi vengono queste tre come le più difficili...Da profano ovviamente non da tastierista[;)]
When the limos return for their final review, it's all thru'
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So the Blackcap Barons toss a coin to settle the score!!!
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Postby pino » 05 Dec 2008, 16:49

quote:
Originally posted by Sanvean

Premessa...
Paco de Lucia è probabilmente il più talentuoso chitarrista esistente e sicuramente uno dei più veloci al mondo ma non è questo che fa di lui uno dei migliori, quanto invece la varietà e la qualità delle sue scale quando gli parte la manina e regala i 'solo', il fatto conclamato di non essere mai scontato nei suoi fraseggi e di ricercare ogni volta una sequenza di note mai banale o trita e ritrita (Al di Meola docet)
A significare che la tecnica è fondamentale nella misura in cui aiuta ad esprimere meglio ciò che si vuole, in ogni forma artistica, ma non aiuta certo a 'sentire' meglio cosa esprimere.
E su questo è facile essere d'accordo.
Non si stanno redigendo classifiche.
Banks è un tastierista che, per ciò che è dato di ascoltare almeno, pur non essendo affatto un talentuoso dello strumento riesce a creare spesso atmosfere molto particolari e suggestive e a mio avviso irripetibili, credo sia un grande romantico, di fondo...e certamente eccelle maggiormente nella composizione e nell'esecuzione armonica più che in quella melodica.
Quando dico che il solo di Down and Out è 'stile Wakeman' non intendo quindi necessariamente voler paragonare i due tastieristi (o sminuire Banks) ma dire che il solo di Down and Out Wakeman lo ha suonato anni prima di Banks in ATTWT, e tante tante volte...mentre Banks all'epoca si guadagnava la scena con il tron a cascata delle varie Fontane e con il meraviglioso 6/4 di Watcher.
Chi conosce, e conosce bene l'opera di Wakeman come me, i 'solo' alla Down and Out, alcuni addirittura con la stessa sonorità o quasi, li ritrova facilmente nella produzione precedente del biondone e, nella fattispecie, il 'solo' analogico di Merlin (quanti anni prima?) sembra essere stata materia di studio per Tony nella stesura del 'solo' di Down and Out.
Poi, se si vuole ridurre il 'tastierismo' di Wakeman a puro virtuosimo fine a se stesso privo di inventiva e creatività...per me si è liberi, ci mancherebbe.
Pareri...
Però magari se si riascoltassero, oltre a Merlin, certi riff di Catherine Parr o la parte centrale di Anne Boleyn credo si capirebbe il senso di ciò che volevo esprimere con 'alla Wakeman' (soprattutto se si è fortunati e si ha il Live King Biscuit Flower Hour).

Pienissimamente d'accordo con te. Sono il tastierista degli Squonk - autodidatta e buon conoscitore della produzione di tonino e di riccardo dei quali (di tonino è ovvio) e soprattutto di quest'ultimo ho quasi tutta la discografia. Il paragone tecnico tra i due è improponibile: riccardo ha tecnica almeno 10 volte superiore ma tonino è inarrivabile nella armonia: non trovo nella discografia di riccardo qualcosa che si avvicini solo lontanamente a Mad man moon che è abbastanza facile da suonare, idem One for the vine, l'intro e il suono di Unquiet e In that quiet...ripeto parlo come gusto per l'armonia e la melodia, non come fredda esecuzione tecnica: gli Yes sono maestri in questo - basta vedere Squire come riesce a cantare ed eseguire partiture di basso allucinanti - paragonatelo a Michele - ma restano cerebrali, freddi. E' la loro caratteristica ovviamente ma il paragone "melodico" con i nostri è improponibile.
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Postby Sanvean » 05 Dec 2008, 20:44

quote:
Originally posted by harlequin

A ridaje con Wakeman virtuoso. Sanvean, scusa eh? ma il virtuosismo è un'altra cosa.



Può essere.

Cosa, secondo te?

Per me è lo sfoggio, ai limiti dell'esibizionismo, di una enorme capacità tecnica ed Emerson e Wakeman (quindi...sempre in un contesto prog-rock) della loro capacità tecnica ne han fatto sfoggio e come...ma, certamente per Wakeman ed un po' meno certamente per Emerson...non era solo tecnica quella che si ascoltava allora sui loro dischi.

Del resto quelli erano sul serio anni d'oro...

Sia chiaro quindi, ancora una volta...questo discorso non inficia assolutamente l'arte di Banks, anzi a mio avviso ne esalta le qualità compositive in generale e credo inoltre che nessun tastierista avrebbe mai potuto sostituirlo...i Genesis senza Banks (e/o Gabriel) semplicemente...non sarebbero mai esistiti.
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Postby Sanvean » 05 Dec 2008, 20:47

quote:
Pienissimamente d'accordo con te. Sono il tastierista degli Squonk -


...piacere di conoscerti.

Vi sentii suonare (qualche anno fa...[;)]) al Palladium a Roma, e fu una bella serata...
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Postby harlequin » 06 Dec 2008, 03:58

Senza polemica come potrebbe sembrare, e ancora meno per difendere Tony Banks perchè siamo sul Forum dei Genesis, forse sono io che mi sbaglio; gli altri però hanno citato dei passaggi difficili di Banks; questi virtuososmi di wakeman dieci volte superiori dove sono? citate, così chi suona se li va a guardare e non rimangono luoghi comuni letti da qualche parte tanto tempo fa. Citate il passaggio. Su Emerson e Wakeman ancora una volta citati insieme a questo punto mi arrendo, anche perchè a furia di ripetere le stesse cose potrei rompere i c....[:|]
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Postby fr.arcuri » 06 Dec 2008, 04:11

quote:
Originally posted by Sanvean

...i Genesis senza Banks (e/o Gabriel) semplicemente...non sarebbero mai esistiti.



questo è un concetto che io tento da più tempo di confutare ma i risultati sono stati solo quelli di attirarmi le antipatie dei fondamentalisti gabrielliani e banksiani.

asserire che nessuno è insostituibile nei genesis significa sminuire la forza che il gruppo possedeva nel momento in cui stava insieme.

era un'unione incredibile che ha dato risultati meravigliosi.

io adoro gabriel fino alla pazzia e se sono critico con lui è semplicemente perchè mi manca l'emozione di sentire cose nuove da lui e perchè le poche cose che escono sono di livello infimo: però è anche vero che senza gabriel i genesis hanno fatto album bellissimi ed è senza gabriel che hanno permesso alla leggenda del gruppo a 5 di arrivare fino a noi.

banks è l'anima dei genesis ed ha fatto cose assolutamente incredibili alle quali sono legato moltissimo: però noi abbiamo anche degli album solistici progressive e di caratura eccezionale, che avrebbero retto benissimo la sigla "genesis"

principalmente mi riferisco a "voyage" di steve hackett: a nome genesis sarebbe stato incluso fra i capolavori massimi: lì banks non c'è, anzi si perchè è musica principalmente scartata da lui.

e i due solo di ant? ma possibile che "wind blows" non vi faccia accapponare la pelle pensando a quello che poteva essere e non è stato?

quei ragazzi inglesi erano fantastici.nessuno era insostituibile perchè c'era un talento immane in ognuno di loro ed io sono convinto che qualunque combinazione avrebbe dato frutti meravigliosi.

io mi tengo quelli che abbiamo naturalmente, però dire che qualcuno è stato fondamentale significa dare meno importanza agli altri e ci sono ampie dimostrazioni del contrario
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Postby harlequin » 06 Dec 2008, 04:27

Anche io di persone che vogliono confutare ne conosco ormai tante; senza polemiche io invece dico senza timore che TONY BANKS E'INSOSTITUIBILE. E' chiaro che il prodotto finale era qualcosa di collettivo; ognuno aveva delle buonissime idee; Peter era unico nel modo di scrivere i testi, in scena ovviamente, e per me ha contribuito molto a rendere i Genesis così singolari; ma senza gli altri avremmo avuto dei Genesis molto diversi; senza Tony Banks non avremmo avuto i Genesis!!!! Se questa cosa ti irrita perchè ti sembra un luogo comume dico che c'è la musica stessa che parla. Se ti irrita perchè lui ti sta sulle scatole ti dico che un pochettino sta sulle scatole anche a me, però...
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Postby harlequin » 06 Dec 2008, 04:40

Non voglio fare il Professorino; ma mi chiedi di tecnica?
Per il momento ho trovato questa:
http://it.youtube.com/watch?v=f5QiWPQDdj4
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Postby fr.arcuri » 06 Dec 2008, 04:49

ed io ti ripeto che sono bastati mike e ant per ricreare la magia.

e che phil , steve e mike ci hanno regalato un capolavoro degno di essere pubblicato a nome genesis.

non avremmo avuto the cinema show come la conosciamo ma sono sicurissimo che anche senza tony avremmo avuto avere cose di valore simile.
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Postby Synapsy » 06 Dec 2008, 05:04

Volete un tastierista ipertecnico?
Il fantasmagorico Vitalij Kuprij....
GUARDATELO TUTTO![8D]

http://it.youtube.com/watch?v=oUrosfQrv ... 75&index=0
..and a silent tear of blood dribbles down his cheek,
and I watch him turn away and leave the cage...
..my little runaway
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Postby Tommy Banks » 06 Dec 2008, 05:13

A proposito di tecnica sempre dello stesso pianista proposto da da Harlequin,questo è un pezzo di Rachmaninoff e ci sono anche parti che Banks ha studiato certamente,vedi la tecnica a due mani incrociate.
Banks ha sempre ammesso un grande amore per Rachmaninoff.

http://it.youtube.com/watch?v=BLH13_X6p9A
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Postby harlequin » 06 Dec 2008, 05:39

Il pezzo l'ho scelto proprio apposta. Faccio il bastardo.[:D]
La domanda è: questo brano è difficile per la velocità?
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Postby Sanvean » 06 Dec 2008, 06:39

Ricordo una mia specifica nel post precedente evidentemente sfuggita...(quindi...sempre in un contesto prog-rock).

Stiamo parlando di difficoltà tecniche inerenti a quel contesto musicale, non in assoluto.

Wakeman non può competere tecnicamente con i solisti eccezionali 'assoluti'...già uno come Jarrett è inarrivabile, per lui.

Ma si parlava di prog...
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Postby harlequin » 06 Dec 2008, 07:13

Sanvean, parliamo di difficoltà tecniche in generale, e chiedo gentilmente perchè il brano che ho scelto è difficile tecnicamente. Non per fare il buffone sia chiaro, anzi spero alla fine di essere utile.
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Postby Sanvean » 06 Dec 2008, 08:05

quote:
Originally posted by harlequin

Sanvean, parliamo di difficoltà tecniche in generale, e chiedo gentilmente perchè il brano che ho scelto è difficile tecnicamente. Non per fare il buffone sia chiaro, anzi spero alla fine di essere utile.


Uscendo dal prog e dal rock in generale ed entrando direttamente nel classico gli studi di Chopin li ho sentiti suonare...molto meglio, diciamo così.

La difficoltà nell'eseguire Chopin non è solo nella velocità (e nello specifico suonare un piano molto velocemente), ma essenzialmente nel tocco, nel restituire allo strumento l'anima del musicista, il Polacco...che più di ogni altro, forse, incarna il pianoforte.

Ho suonato anche io qualche studio di Chopin, all'epoca..., ma quando poi mettevo sul piatto le registrazioni di Arturo Benedetti Michelangeli...mi dedicavo subito e senza rimorsi ad occupazioni più attinenti...[;)]

Non credo che uno come Banks sappia affrontare 'seriamente' partiture complicate, da decimo anno per capirci, con la dovuta resa, e probabilmente neanche Wakeman, ma certamente ha più mezzi di Banks e tra la sua sconfinata produzione da solista ci sono vere e proprie "perle" pianistiche (i 15 min delle Da Vinci Variations su tutto).

Tornando alla tecnica pura gli Studi di Chopin non sono trascendentali (tranne qualcuno) come ad esempio qualche opera di F. Liszt ma certamente di difficoltà elevata.

Aggiungo una nota forse fuori contesto...l'unico che tra i Genesis ha dimostrato di essere un vero talento tecnico ed un virtuoso dello strumento, accostandosi al classico con una naturalezza estrema è Steve Hackett, e il suo Tribute (dedicato al Maestro A. Segovia) ne è conferma...definitiva.

Suona forse un gradino sotto i più grandi concertisti mondiali, e questo è riconosciuto anche in siti specifici di chitarra classica, dove del prog non conoscono neanche il significato.

Phil Collins (l'altro grande tecnico del gruppo) per me non è nell'Olimpo dei batteristi, in assoluto.
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Postby harlequin » 06 Dec 2008, 08:10

Va bene quello che hai scritto; Chopin suonato meglio...Michelangeli... ci sono cose più difficili...lo sappiamo questo. Ma io ho scelto quello studio apposta, con video. Se tu sei capace all'ascolto di dirmi che quelle cose di Wakeman sono virtuosistiche, saprai anche dire perchè quello è un brano difficile.
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Postby Sanvean » 06 Dec 2008, 08:28

quote:
Originally posted by harlequin

Va bene quello che hai scritto; Chopin suonato meglio...Michelangeli... ci sono cose più difficili...lo sappiamo questo. Ma io ho scelto quello studio apposta, con video. Se tu sei capace all'ascolto di dirmi che quelle cose di Wakeman sono virtuosistiche, saprai anche dire perchè quello è un brano difficile.


A questo punto devo ripeterti che quando dico che Wakeman è un virtuoso della tastiera mi riferisco all'ambito prog e non in assoluto a differenza di Hackett, ad esempio.

Che se brani come quello da te postato Wakeman non riuscisse ad eseguirli sufficientemente all'altezza (e di questo non sono del tutto certo), Banks sarebbe meglio non li approcciasse neanche, questo intendo.

Fermo restando che Banks come compositore all'interno dei Genesis almeno (tolta qualcosa su ACF il resto della sua produzione solista per me è imbarazzante, compreso Seven...) ha dimostrato un valore non certo indifferente, anzi...

Discutere sulla difficoltà tecnica degli Studi di Chopin...e su qualcuno in particolare...perché no?

Ora devo chiudere, ma è argomento che mi interessa, proseguiamolo se vuoi.[;)]
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Postby harlequin » 06 Dec 2008, 17:19

Va bè, è passata per un tentativo di dimostrare la mia conoscenza della letteratura pianistica.[:D]
Quello che volevo dimostrare è che è molto difficile parlare di tecnica solo ascoltando dei passaggi in cuffia; anzi è difficile persino guardando un video, come mi aspettavo.
Se ascoltassimo su disco il brano proposto ci accorgeremmo che le scale della mano destra le esegue solo con medio, anulare e mignolo perchè con le altre due dita prende dei bicordi? Non credo, e siccome non è poi così veloce ci sembrerebbe un brano abbastanza facile; invece è proprio cacac...
Questo per dire quanto sia facile prendere abbagli.
Forse non sarò simpatico, ma spero comunque di essere stato utile.
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Postby fr.arcuri » 06 Dec 2008, 20:49

quote:
Originally posted by Sanvean



Aggiungo una nota forse fuori contesto...l'unico che tra i Genesis ha dimostrato di essere un vero talento tecnico ed un virtuoso dello strumento, accostandosi al classico con una naturalezza estrema è Steve Hackett, e il suo Tribute (dedicato al Maestro A. Segovia) ne è conferma...definitiva.

Suona forse un gradino sotto i più grandi concertisti mondiali, e questo è riconosciuto anche in siti specifici di chitarra classica, dove del prog non conoscono neanche il significato.

Phil Collins (l'altro grande tecnico del gruppo) per me non è nell'Olimpo dei batteristi, in assoluto.



pienamente d'accordo su steve ed assolutamente in disaccordo su phil.

lui è sicuramente un batterista eccezionale ed è uno spettacolo vederlo suonare quando lo fa sul serio.
poi dipende cosa si intende per l'olimpo dei batteristi.

io ritengo che si possa dire che la musica del genesis del periodo progressive era una manifestazione di creatività allo stato puro.
non si faceva nulla di tecnico o di esagerato per dimostrare quanto si era bravi: era fatto tutto per seguire la creatività del momento e tutto era funzionale a rendere bene l'ispirazione che in quel periodo era davvero tanta.
l'unica eccezione è stata horizons di steve.

io ricorderei parte delle interviste a daryl e chester si "come rain or shine":
alla domanda se era stato difficle tornare nei genesis dopo 15 anni la risposta è stata che loro allenandosi ogni giorno non avevano avuto tanti problemi ma invece i tre non è che facciano i musicisti a tempo pieno.
la realtà poi è che non mi sembra che phil sfiguri al cospetto di chester durante il drum duet.
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Postby Tommy Banks » 07 Dec 2008, 08:19

Phil,Tony,Steve hanno dimostrato il loro valore tecnico in maniera eclatante negli anni 70.
Ognuno di loro ha creato un modo di suonare che prima non c'era,anche da un punto di vista strumentale.
Ci sono torme di pianisti,batteristi,chitarristi che sanno suonare pezzi difficilissimi scritti da altri,ma che non hanno un briciolo dell'inventiva strumentale che i nostri hanno avuto.
Anche per questo sono stimati e ammirati anche da musicisti TOP in altri ambiti musicali.

Tornando a Tony la penso come Tony Smith,la carriera solista di Tony Banks si chiama Genesis!
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Postby Duke59 » 07 Dec 2008, 09:22

quote:
Originally posted by harlequin

Quello che volevo dimostrare è che è molto difficile parlare di tecnica solo ascoltando dei passaggi in cuffia; anzi è difficile persino guardando un video, come mi aspettavo.



Il modo per tagliare la testa al toro sarebbe quello di esaminare la partiture dei brani ... lì ti accorgi subito quando sono ca@@i .

A tal proposito ricordo che - dal basso della mia incompetenza pianistico/tastieristica - rimasi inorridito (in senso buono) dalla difficoltà delle partiture di Emerson relative ai brani dell'album Trilogy.

E dire che Emerson (che dal punto di vista tecnico-compositivo vale venti volte Wakeman, che però in cambio è assai più simpatico e modesto [:D]) in confronto ad un bravo concertista di pianoforte spesso sembra uno zappatore [:D], dato che pesta sui tasti con una rabbia ed un'energìa da percussionista punk.

Tony ha dalla sua una grande varietà armonica, che pochi altri possono vantare.

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Postby harlequin » 07 Dec 2008, 10:13

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Postby pino » 07 Dec 2008, 15:18

quote:
Originally posted by Sanvean

...piacere di conoscerti.

Vi sentii suonare (qualche anno fa...[;)]) al Palladium a Roma, e fu una bella serata...

Ci confondi con gli squonk romani. Noi siamo di Taranto e siamo senza ombra di dubbio la cover band più longeva - suoniamo genesis dal 1978 (proprio così). Vai sul nostro Myspace\squonk band e potrai vdere le nostre foto degli esordi: ovviamente non le ho potuto caricare tutte per non annoiare i frequentatori con immagini datate, ma già da allora eravamo paranoici nella riproposizione dei brani e dei travestimenti . Oggi è rimasta la maniacalità musicale: i travestimenti gabrieliani - ne facciamo sfoggio in due tre brani come reminiscenza culturale sono - A NOSTRO MODO DI VEDERE E SENZA ASSOLUTAMENTE GIUDICARE MALE CHI FA SCELTE DIVERSE attualmente improponibili, forse anche ai limiti del ridicolo, considerando che siamo - i componenti di tutte le cover - ben oltre i 40 anni e sinceramente vedere un cantante cinquantenne brizzolato e magari un po panciuto indossare lo scudo di Britannia secondo noi - MA RIPETO SECONDO NOI - potrebbe sembrare ridicolo. le partiture musicali invece vanno rispettate se vuoi copiare i Genesis. Se vai su you tube di cover mondiali ne trovi parecchie, molte anche italiane, ma quelle che hanno una ricerca dei suoni e degli accordi uguali credimi siamo in pochi. La musica dei genesis è piena di acordi in settima aumentata o diminuita, in accordi di Quinta e sesta diminuita o aumentata e se fai una canzone senza riproporle fedelmente si perde tutto.
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Postby Duke59 » 08 Dec 2008, 05:21

Io probabilmente non faccio testo, ma amerei alla follia che un gruppo prendesse i brani dei Genesis e li stravolgesse negli arrangiamenti (in modo intelligente, ovviamente, un po' come ha fatto l'ottimo jazzista Roberto Gatto).

E con stravolgere non intendo ovviamente dire semplificare o minimizzare l'eccelso lavoro di banks/hackett/rutherford, tutt'altro.

Ad esempio sarei curioso di sentire una versione per quartetto d'archi di "Whodunnit" o una versione per banjio ed armonica a bocca di "Trick of the tail", per non dire di una versione minimalista (alla Oldfield/Philip Glass) di "Back in NYC". In questo senso plaudo all'ottima iniziativa di Nick D'Virgilio e al suo Lamb "ricucinato" in salsa Nashville.

Per poi tornare in topic direi che il solo più difficie di Tony a mio parere sono [:D] "Fading lights" e "Down and out".

Per non dire di "Endless enigma" ... [:-I] ... ah no ... quella è di Keith. [:D][:D]

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Postby Sanvean » 08 Dec 2008, 12:25

Il virtuosismo nel prog

http://www.youtube.com/watch?v=8IHuB8TewO0&NR=1

http://www.youtube.com/watch?v=erfXQx9t ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=-nfUPAXN ... re=related


Wakeman all'apice dell'esibizionismo tecnico, mentre stravolge due dei suoi classici.

Con una sezione ritmica di tutto rispetto, dal vivo, dimostra cosa è a mio avviso il virtuosismo, lo sfoggio di una eccezionale capacità tecnica.

In altri tempi ci fu Franz Liszt, a fare della tecnica il senso portante delle sue composizioni (a parte il Quarto Concerto di Ludovico Van per molti al tempo...ineseguibile, ci sono comunque molti altri esempi di brani pianistici di enorme difficoltà...) ma restando in ambito Prog la tecnica, e quindi non puramente la velocità (non deve essere facile suonare con le braccia a 180° su due tastiere diverse) sciorinata da Wakeman credo sia insuperabile.

Salutando con affetto chi per attrarre l'attenzione accoltellava l'Hammond sul palco [;)]...il discorso resta aperto sulla capacità compositiva.

Per me Banks nel contesto prog resta unico ed insuperabile come compositore.

Emerson l'accoltellatore e Wakeman hanno scritto comunque pagine memorabili ma...certamente ad un altro livello rispetto a Banks il quale, a mio avviso, ha dato il suo meglio con i Genesis.

Credo sia valido il discorso letto altrove sulla sua indolenza...scegliere di campare di rendita sui passati successi, sfornando produzioni almeno medio-basse quando non mediocri (qualitativamente parlando non bastano mille "Still" per fare il tappeto sonoro di Carpet) denunciando scarsissimo interesse a migliorare impegnandosi nello studio costante...non fa di lui un valido musicista, ad oggi.

Molto più facile certamente godersi i proventi della multinazionale Genesis e dedicarsi all'orto oppure all'odiosa caccia alla volpe (Mike docet), ma anche molto più limitante...

Hackett a mio avviso resta l'unico esempio dei Genesis di come il talento e la qualità musicale ricevuti in dono da madre natura vadano rispettati e messi in circolo, attraverso l'approfondimento, lo studio, l'impegno costante e il sacrificio, ciò che in una parola è...passione.

Subito dopo...Anthony Phillips.
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Postby harlequin » 08 Dec 2008, 12:30

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Postby smiroldo » 08 Dec 2008, 12:31

quote:
Originally posted by Sanvean

Il virtuosismo nel prog

http://www.youtube.com/watch?v=8IHuB8TewO0&NR=1

http://www.youtube.com/watch?v=erfXQx9t ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=-nfUPAXN ... re=related


Wakeman all'apice dell'esibizionismo tecnico, mentre stravolge due dei suoi classici.


mmmmhh...ma che bei suonini [:p][:D][:D][:D]
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Postby Sanvean » 08 Dec 2008, 12:41

quote:
Originally posted by harlequin

I talk to the wind
my words are all carried away...



Sorry man...I wasn't paying attention.

[;)]
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Postby Sanvean » 08 Dec 2008, 12:42

quote:
mmmmhh...ma che bei suonini [:p][:D][:D][:D]
argh [:-j][xx(]



...gradisce un antiemetico?

[;)]
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Postby The Wolf at Door » 08 Dec 2008, 19:40

quote:
Originally posted by Sanvean

quote:
Pienissimamente d'accordo con te. Sono il tastierista degli Squonk -


...piacere di conoscerti.

Vi sentii suonare (qualche anno fa...[;)]) al Palladium a Roma, e fu una bella serata...



ti stai confondendo con ALTRI squonk [;)]
VISITATE IL MIO SITO www.myspace.com/andreacasale88
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Postby Tommy Banks » 09 Dec 2008, 09:43

Un ennesimo tributo ...


http://www.paolochiarandini.it/profilo.html


Tutti i musicisti ti rendono omaggio.
Grazie Banks!
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Postby Alessandro Berni » 09 Dec 2008, 20:03

quote:
Originally posted by Tommy Banks

Ma tra Wakeman e Banks c'è una bella differenza.
Banks ha una scelta di note tra semitoni che cambiano in continuazione,non c'è quasi mai un passaggio che si ripete.
Wakeman arpeggia le stesse note ad ottave alla velocità della luce.
Banks anche nei pezzi che paiono più semplici cambia sempre.
Anche le parti di organo che sembrano facili....
Ed infatti è facilissimo cadere in errori suonando Banks,proprio per quel suo cambiare sempre la diteggiatura...diabolico Banks.
Anzi geniale!
P.S. Secondo me in The Cage ha un altro punto tosto dove si alternano mignolo ed anulare velocemente,ma non so come farvi capire il punto...



Tommy, penso tu ti riferisca alle due serie di quartine (primi 7-10 secondi del synth solo) dove Tony accenta le note con diteggiatura particolarissima e unica (lo spiega molto bene Francesco Gazzara nel libro), direi "non replicabile", in questo senso (ed in altri esempi) si può parlare di valore ed unicità tecnica di Banks.

Più in generale condivido gli interventi di Tommy e Harlequin nel delineare la figura anche tecnica di Tony nella sua essenzialità, e nel sottolineare che Banks ha inventato su pianoforte e tastiere uno stile esecutivo oltre che compositivo. Come Hackett del resto. Non vi sono invece grandi appigli per negare che Emerson (in parte) ed in toto Wakeman abbiano maturato uno stile costruito su dosi massicce di pura scolastica, tecnica finchè si vuole ma scolastica, spesso grigiamente imitativa.

I pezzi di Wakeman qui proposti hanno quel particolare potere di suscitarti una ammirazione austera ma convinta per i primi 2-3 minuti. Dopo quei primi minuti - non so voi - la noia e il fastidio la fanno da padrone. Wakeman comunque, come tutti quelli un po'spacconi mette sul piatto davvero di tutto, anche tastiere che emulano il sound (se così si può dire) della pernacchia.

Ecco mi pare che la tecnica, il "dio" tecnico come incarnato da alcuni di quei mastodontici ed invadenti figuri, rappresenti la vera follia ossessiva di questi decenni e che rende ragione dell'assurdo di esponenti estremi e anche più come quel Vitalij Kuprij la cui rappresentazione appare ad un tempo comica e tragica.

Paradossalmente - seppure con le dovute proporzioni - è il rischio che vedo anche nell'Hackett di questi anni, il pretesto tecnico - per quanto mi riguarda - lo ha reso velleitario nella composizione (esempio lampante il pastrugno di Wild Orchids) e nella espressività, la tentazione dello sfoggio e del fraseggio in eccesso mi sembra spesso dietro l'angolo. Paradossalmente si può dire che l'Hackett player dei periodi Spectral-Defector (come il bel live box conferma)suonasse meglio del bombastico sonatore attuale impegnato a gigioneggiare o nel ruolo dell'odierno Segovia o spesso e volentieri in quello del simil guitar-hero da "night of the guitars".
Spero che non finisca anche lui prima o poi nella brigata dei "betcha can't play this".
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Postby Alessandro Berni » 09 Dec 2008, 20:22

In ogni caso, confermata anche da parte mia per le ragioni dette l'In The Cage menzionata da Tommy, i due vertici di difficoltà sono in Riding The Scree (l'intro, ma ancor di più il ripido saliscendi continuo del secondo solo) e Robbery Assault and Battery (il primo solo).

Tra i veloci solo classici quello più semplice è proprio quello di Apocalypse in 9/8 (ed in ogni caso straordinario per intuizione e agilità). Da non trascurare il fraseggio ostinato verso l'alto della controstrofa di The Colony of Slippermen (A Visit to The Doktor), mentre è tecnicamente lineare nella sua genialità il famoso solo di Raven.

Per quanto mi riguarda un altro capolavoro tecnico indipendentemente da ogni analisi della relativa difficoltà, è il solo anomalo fatto di continui cambi di accordi nella sezione strumentale di Fly On a Windshield.
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Postby Synapsy » 09 Dec 2008, 20:26

Concordo in toto!
Difatti la mia provocatoria messa in ballo di Vitalij Kuprij aveva proprio lo scopo di mettere in evidenza quanto la tecnica estrema possa sbalordire i più, non di certo uno come me, che dà alla musica un valore intimamente più alto e artistico, e non la considera una semplice competizione in cui vince il più tecnico, piuttosto che il più veloce. Vedi, purtroppo, ormai da anni, gli ultimi Dream Theater...Hai ragione quando parli di comicità...Nel live in Budokan i Dream Theater eseguono uno strumentale, nella cui parte centrale, Jordan Rudess esegue a velocità supersonica e a unisono con Petrucci la musichetta da circo che si usa quando, ad esempio, un clown spruzza l'altro con l'acqua nel fiore all'occhiello....mero esibizionismo unicamente rivolto a sbalordire i giovani, mentre per me segna invece la fine di un grande gruppo che ho amato.
..and a silent tear of blood dribbles down his cheek,
and I watch him turn away and leave the cage...
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Postby Alessandro Berni » 11 Dec 2008, 07:15

Travaso della divagazione tecnica su Tony presente nel topic di Fr.Arcuri su Steve.

Quanto esposto da Smiroldo sull'intro di Firth of Fifth è la posizione più equilibrata in merito. Non è difficilissima, ma interpretarla dal vivo "ex abrupto" come nulla fosse o senza adeguata preparazione, è tutt'altra storia. Insomma non è nemmeno semplice, richiede serietà. Tale serietà doveva accompagnarsi alla possibilità di usare uno Steinway dal vivo, cosa che allora per lui non era possibile. Il gruppo non portava a ca' i danè a differenza dei più commestibili e istrionici (per quel tipo di musica) Yes ed ELP.

Anche su un verticale acustico quell'intro avrebbe avuto una resa pessima, mentre qualche anno più tardi,per me, avrebbe potuto avere una resa ottima sullo Yamaha CP 70 per la sua dinamica straordinaria ed il suo suono particolare ed unico (vedi la spettacolare intro di The Lamb Lies Down On Broadway 1978 e 81-82).
Tony avrebbe potuto eseguirla benissimo dal vivo in quegli anni, del resto ha eseguito una The Lamb Lies Down On Broadway che nella variazione centrale sugli alti e ritorno, non è inferiore come difficoltà a Firth of Fifth, solo che evidentemente preferiva altro in quel momento.
Nel tour di Selling England By The Pound alcune delle ultime date (tipo Academy NY) vedevano un intro tecnicamente perfetto ma artisticamente irrilevante per la resa davvero nulla del suono del RMI per quella composizione.

Nessun solo scritto da Tony è impossibile da eseguirsi - semmai sono impossibili da comporsi perchè la tecnica è imitabile, l'arte no.
Per fare un esempio speculare di capolavoro di scrittura consiglio la brevissima intro di "Sparring Partner" di Paolo Conte. L'accosto a Firth of Fifth per la sua genialità ed eleganza espressiva che è anche tecnica, indipendentemente dal fatto che non sia impossibile o difficile da eseguirsi.

Altra storia è che lo stile esecutivo di Tony Banks è talmente originale quanto a diteggiatura e fraseggio che molti credono di eseguire bene Banks ma così non è. Vedi quello che Tommy ha osservato su In The Cage e vedi la mediocre esecuzione fornitane da presunte grandi cover band come i Regenesis.

Quindi un plauso a Smiroldo (per quanto non capisca una mazza sui suoni di synth di Tony dell'ultimo tour) [;)]
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Postby genesina_94 » 11 Dec 2008, 08:40

quote:
Originally posted by harlequin

Ah[:D]io ho trovato solo Firth of fifth e non mi sembra difficile.


come scusa????[:0]
lo sto facendo ora: ti comunico che mi sono allungata ([:D]) le mani con quei cavoli di passaggi....

devi essere un genio se non lo trovi difficile...[^]

poi non OSO pensare a apocalypse in 9/8[:0]
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c'era una volta un ciclope strabico...
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Postby harlequin » 11 Dec 2008, 08:57

Non sono un genio. Dipende da cosa suoni, dal percorso che hai fatto.
Ho provato ad insegnarla ad un amico che suona a livelli amatoriali e non c'è riuscito. E' chiaro che se suoni da poco ti sembra inarrivabile. Dimmi il passaggio che ti crea problemi e ti suggerisco una diteggiatura migliore. Io penso che sia un brano che non presenta particolari difficoltà, basta avere pazienza.
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Postby smiroldo » 11 Dec 2008, 09:36

quote:
Originally posted by Alessandro Berni

Quindi un plauso a Smiroldo (per quanto non capisca una mazza sui suoni di synth di Tony dell'ultimo tour) [;)]


e che vuò fà, nessuno è perfetto [:D][;)][;)]
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Postby Tommy Banks » 11 Dec 2008, 10:18

quote:
Originally posted by smiroldo
e che vuò fà, nessuno è perfetto [:D][;)][;)]



Alessandro mi ha confidato che ti regalerà un Oasys per Capodanno così potrai apprezzare il lavoro di Totonno.[:D]
Per Alessandro che ringrazio per le citazioni,una delle quartine è quella appunto poco dopo l'inizio,che è geniale per invenzione.
L'altro passaggio quello con mignolo e anulare è dopo si tratta di un arpeggio che prende un ottava e parte dal si naturale e poi scende con si b,sol b,fa,sol b,re b,do,re b e ricomincia sempre più veloce.

Il si è preso con il mignolo,il sib con l'anulare.
Ora non ricordo la tonalità esatta del brano.

La difficoltà è sopratutto rendere naturali tutti i saliscendi,i veloci ed i lenti,le PAUSE tra un passaggio e l'altro.

Tempo fa linkarono un pianista che rifaceva al piano solo, diversi brani ma erano tutti suonati alla velocità della luce,senza pause,accenti,interpretazione, solo velocità!
Bè il virtuosismo non è quello,almeno per me.
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Postby Alessandro Berni » 11 Dec 2008, 10:45

Direi Tommy per un confronto più preciso possibile di controllare stasera il minutaggio dei due passaggi, usando la versione di Three Sides Live.
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Postby smiroldo » 11 Dec 2008, 10:53

quote:
Originally posted by Tommy Banks

Alessandro mi ha confidato che ti regalerà un Oasys per Capodanno così potrai apprezzare il lavoro di Totonno.[:D]

[:-D][:-D] beh, oddio, se mi regalassero un oasys non è che mi farebbe proprio schifo [;)]
quote:
Originally posted by Tommy Banks

Tempo fa linkarono un pianista che rifaceva al piano solo, diversi brani ma erano tutti suonati alla velocità della luce,senza pause,accenti,interpretazione, solo velocità!

lo vidi anch'io...come profanare l'arte [xx(]
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Postby genesina_94 » 12 Dec 2008, 07:25

quote:
Originally posted by harlequin

Non sono un genio. Dipende da cosa suoni, dal percorso che hai fatto.
Ho provato ad insegnarla ad un amico che suona a livelli amatoriali e non c'è riuscito. E' chiaro che se suoni da poco ti sembra inarrivabile. Dimmi il passaggio che ti crea problemi e ti suggerisco una diteggiatura migliore. Io penso che sia un brano che non presenta particolari difficoltà, basta avere pazienza.



non so suono da quando avevo quattro anni sai...[:D]

penso che forse ognuno ha qualcosa che lo spaventa e gli rende difficili i brani...per me per esempio sono i salti dall'ottava in su....mentre con gli accordi e tasti neri non ho assolutamente nessun problema...
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c'era una volta un ciclope strabico...
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Postby harlequin » 12 Dec 2008, 08:14

Bella mia...suoni da quando avevi 4 anni però se mi dici che questa benedetta firth of fifth è difficile non so su cosa tu abbia messo le mani, scusa la franchezza. [:)]Quali sono sti passaggi che ti creano problemi? dimmi il punto. Quali salti dall'ottava in su?[:-I]
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Postby theknife » 12 Dec 2008, 12:24

quote:
Originally posted by Alessandro Berni

Travaso della divagazione tecnica su Tony presente nel topic di Fr.Arcuri su Steve.

Quanto esposto da Smiroldo sull'intro di Firth of Fifth è la posizione più equilibrata in merito. Non è difficilissima, ma interpretarla dal vivo "ex abrupto" come nulla fosse o senza adeguata preparazione, è tutt'altra storia. Insomma non è nemmeno semplice, richiede serietà. Tale serietà doveva accompagnarsi alla possibilità di usare uno Steinway dal vivo, cosa che allora per lui non era possibile. Il gruppo non portava a ca' i danè a differenza dei più commestibili e istrionici (per quel tipo di musica) Yes ed ELP.



allora il tastierista dei TMB - che mi pare non usi proprio uno steinway - è un piccolo "genio"....o quanto meno rimane freddo abbastanza da non sbagliarla (quasi) mai (e la fa anche quando non dovrebbe, vedi intro FOF nel'ATTOT Tour di Novembre)
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Postby fr.arcuri » 12 Dec 2008, 18:03

mi piacerebbe che una frase scritta da alessandro berni non passasse inosservata:

"Nessun solo scritto da Tony è impossibile da eseguirsi - semmai sono impossibili da comporsi "

ti meriti applausi a scena aperta.

io sto ascoltando foxtrot in questi giorni e sinceramente qundo parte l'assolo di apocalisse in 9/8 rimango senza fiato e mi ritrovo a seguire solo quelle note ( e guardate che phil con la batteria sembra a volte suonare parti della melodia!) che non finiscono mai.

sarà pure non tanto difficile ma che idea per rendere il senso e la tensione di una vera apocalisse.
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Postby smiroldo » 12 Dec 2008, 18:15

verissimo [:)]
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Postby theknife » 12 Dec 2008, 19:03

ma, scusate, niente contro Berni e l'entusiasmo suscitato dalla sua frase, è la vecchia storia della lapalissiana differenza che esiste tra chi miseramente esegue e chi grandiosamente compone...[;)]
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Postby Tommy Banks » 13 Dec 2008, 08:41

quote:
Originally posted by theknife

allora il tastierista dei TMB - che mi pare non usi proprio uno steinway - è un piccolo "genio"....o quanto meno rimane freddo abbastanza da non sbagliarla (quasi) mai (e la fa anche quando non dovrebbe, vedi intro FOF nel'ATTOT Tour di Novembre)



Bè all'epoca negli anni 70 se li scordavano i campioni da un GIGA di pianoforte.[:D]
Comunque il tastierista è davvero un piccolo genio,perchè è riuscito non solo a suonarla quasi sempre in maniera perfetta,ma anche con una interpretazione profonda,come quella di Banks.
Un grande esecutore e non solo un tracima note.
Inoltre ho il suo disco dove riprende per pianoforte tanti pezzi dei Genesis,e li ripropone in maniera grandiosa,sopratutto Firth,ne riceve una rilettura incredibile,sopratutto da un punto di vista ritmico.
E' riuscito a scrivere una nuova FOF credibile ed innovativa.
Un grandissimo.
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Postby Genesis85 » 13 Dec 2008, 10:21

Mi stupisce che nessuno, parlando dei soli banksiani più difficili, abbia "tirato fuori" the lamb (particolarmente nell'intro, ma poi anche nel prosieguo) che dal mio punto di vista è nettamente il più difficile dal punto di vista tecnico..
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Postby harlequin » 13 Dec 2008, 10:36

Lo Smiracchio ti risponderà che quello non è un Solo, ma un'introduzione.[:D][:D]
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Postby smiroldo » 13 Dec 2008, 11:48

perchè non è così? [:D] anzi, non è solo un'introduzione...è tutto il pezzo che è suonato così [:p]
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Postby Genesis85 » 13 Dec 2008, 13:00

E dunque? non sarà un solo ma è cmq estremamente difficile.. per me, ripeto la cosa più difficile scritta da banks..
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Postby Alessandro Berni » 13 Dec 2008, 13:20

L'ho citata due giorni fa (proprio in paragone a Firth of Fifth) in particolare nella rapida ascesa/discesa centrale proprio come verifica del fatto che Tony Banks le cose più difficli le ha eseguite, ed anche bene, dal vivo e perdipiù su un grand piano (Yamaha CP 70).
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Postby Moog » 14 Dec 2008, 07:38

quote:
Originally posted by Alessandro Berni


Nessun solo scritto da Tony è impossibile da eseguirsi - semmai sono impossibili da comporsi perchè la tecnica è imitabile, l'arte no.



Verissimo, mi è successo di ascoltare dal vivo un grande chitarrista delle mie parti, Bambi Fossati, che suona Hendrix meglio di Hendrix, van morrison meglio di van morrison e poi ascoltare dei suoi brani originali e perdere tutto l'entusiasmo.
The sands of time..were eroded by..the river..of constant change
http://www.youtube.com/watch?v=7tloxTQj ... re=related
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Postby Phoberomys » 14 Dec 2008, 08:06

Dovresti sentire Dumbo De Andre'!
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.
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Postby intermediario » 15 Dec 2008, 11:20

L'intro di The Lamb è quello che mi impressiona di più! Ho provato a suonarla rallentata (e con questo potrete pensare che la so suonare anche a velocità normale, il che non è vero [:D]) ed emerge una complessità armonica incredibile. Con quel materiale c'è gente che farebbe un disco intero.

PS un grazie a Smiroldo che ha postato il file midi su cui sto studiando.
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Postby Sofia » 15 Dec 2008, 15:25

Hai perfettamente ragione...è complicatissima, pur non essendo un assolo (almeno credo![:D])
Trovo anche difficile la seconda parte dell'assolo in Apocalypse in 9/8...che ne pensate?
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MANUEL APICE voce e tastiera
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Postby smiroldo » 15 Dec 2008, 15:40

quote:
Originally posted by AsPaSy

Trovo anche difficile la seconda parte dell'assolo in Apocalypse in 9/8...che ne pensate?

naaa, dai...che difficoltà hai? [:)]
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Postby Tommy Banks » 15 Dec 2008, 16:11

In effetti l'intro è tostissimo,ma pensandoci tutto Lamb ha quel continuo gioco di mani incrociate.
Splendido.
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Postby TBanks93 » 15 Dec 2008, 18:44

1.Supper's ready
2.The cinema show
3.Mad man moon
4.In the cage
5.Firth of fifth (al contrario di ciò che si pensa l intro è facilissimo.Ve lo dice uno ke x impararlo ha impiegato meno di una settimana[:D])
6.Carpet Crawlers(accompagnamento)
7.The colony of Slipperman
8.Los Endos
9.The lamb
10.Down and Out
GRANDE TONY [:D]
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Postby Birdy G » 16 Dec 2008, 05:22

Citerei anche Riding the Scree
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Postby genesina_94 » 19 Dec 2008, 08:22

quote:
Originally posted by harlequin

Bella mia...suoni da quando avevi 4 anni però se mi dici che questa benedetta firth of fifth è difficile non so su cosa tu abbia messo le mani, scusa la franchezza. [:)]Quali sono sti passaggi che ti creano problemi? dimmi il punto. Quali salti dall'ottava in su?[:-I]


occavolo[:0] non so che ti aspettavi, non sono certo una piccola mozart io....[O:-)]
per esempio quel punto dove ci sono quel paio di terzine, lì fa salti pazzeschi specie sulla prima e nonostante abbia finito il pezzo da un po' ho ancora difficoltà in quelle battute....oppure nel finale, mi pare quando inizia le tre scale finali, lì è un disastro con la diteggiatura...

scusate se rispondo sempre in ritardo, è perchè non ho internet a casa...spero che mi perdoniate...[:-j][O:-)]
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Postby harlequin » 19 Dec 2008, 13:35

Mmm, è pieno di terzine e non ho afferrato il punto; invece il passaggio finale è chiaro perchè è un punto effettivamente non facile.
Io uso questa:
Lab,Lab(ottava sotto),Sib,Fa,Sol,Lab,Sol,Sib
5 1 2 4 5 3 2 4
Quelle di sotto son le dita[:D][;)]
Son curioso di sentire lo Smiracchio; secondo me si prepara le basi registrate.[:D]
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Postby Senka76 » 19 Dec 2008, 19:12

in quel passaggio ci metto questa diteggiatura: 5 1 2 1 2 3 2 4

sono un pazzo per il salto che gli fo fare al pollice ma mi viene abbastanza pulita lo stesso[:D] più che altro a me servirebbero gli accordi, cioè la mano sinistra, di queste 3 scale finali perché mi sa che come l'ho imparata io non c'entri una mazza con l'originale[:-I]
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Postby smiroldo » 19 Dec 2008, 23:33

quote:
Originally posted by harlequin

Son curioso di sentire lo Smiracchio; secondo me si prepara le basi registrate.[:D]


e mò l'hai capito? [:D]

OT: ascoltato qualcosa??? [;)]
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Postby harlequin » 20 Dec 2008, 04:44

Ancora no, Dà, agg pagienz. Anche perchè le casse del pc sono quelle degli gnomi, e devo masterizzar; solo che è rotto, devo aspettar Papà Natale.[;)]
Last edited by harlequin on 20 Dec 2008, 04:49, edited 1 time in total.
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Postby genesina_94 » 20 Dec 2008, 14:44

quote:
Originally posted by Senka76

in quel passaggio ci metto questa diteggiatura: 5 1 2 1 2 3 2 4

sono un pazzo per il salto che gli fo fare al pollice ma mi viene abbastanza pulita lo stesso[:D] più che altro a me servirebbero gli accordi, cioè la mano sinistra, di queste 3 scale finali perché mi sa che come l'ho imparata io non c'entri una mazza con l'originale[:-I]



io uso 5 1 2 4 1 2 3 4 5...

comunque non è pieno di terzine ce ne sono solo sei in due battute ed è pazzesca la prima: do#3 re2 fa#2 - re3 re2 fa#2 - mi3 re2 fa#2...

mattè prova questi accordi:
1scala minima di sib-3 sib-4, semiminima di fa mib sib-2 semiminima di fa re sib-2

2scala minima di do#-2, semiminima di si-2 mi sol#, semiminima si-2 mi sol#

3scala minima di fa#-2 si-2 mi, semiminima di fa#-2 si do#, semiminima fa#-2 sib-2 do#

i numeri indicano la posizione delle ottave rispetto a quella di do centrale, quelli positivi andando in alto, quelli negativi in basso....

sentite ma fatto al pianoforte viene meglio con o senza pedale??[:-I]
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Postby harlequin » 20 Dec 2008, 16:14

Ah, ho capito per te son terzine solo quelle veloci; va bè...[:D]
Non è pazzesco quel passaggio, occorre un pò di pratica e di pazienza.
Scusa piccola Mozart, però a me sembra che tu inverta le note in quel passaggio dove dici che ci sono sei terzine, ma posso fidarmi solo del mio orecchio e non sono infallibile; non ci resta che lo Smiracchio che suona i Genesis dalla mattina alla sera perchè non ha un cacchio da fare[:D] e dispone di rallentatori vari che io non ho.
Quanto alla diteggiatura scusa...o prendi altre note oppure hai sbagliato a scrivere.[;)]
Per Matteo: io sconsiglierei il passaggio del pollice perchè verrebbe fuori un accento dove non ci vuole, però se ti viene bene usa pure quello, l'importante è il risultato.[;)]
Poi ti scrivo gli accordi che sento io.
Ehm, naturalmente la suono col pedale.
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Postby Brittania » 31 Dec 2008, 05:11

Per la classifica degli assoli più difficili fatti da Tonio Banco sono:
The Cinema Show
Firth of Fifth
In the Cage
Apocalypse in 9/8
The Lamb Lies Down on Broadway
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Postby Supper s Ready » 31 Dec 2008, 08:30

quotone
...And they're giving me a wonderful potion
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Postby Birdy G » 07 Jan 2009, 15:30

Cage vs Cinema
Io credo che Cage sia più difficile di Cinema, almeno per Tony.

Nell'ultimo tour abbiamo visto un Banks un po' arrugginito che faceva entrambe nello stesso medley-suite, e le difficoltà se c'erano si manifestavano nell'assolo di Cage, mentre nelle scale di Cinema andava sempre come un lampo.

Certo, nel medley-suite ci manca un pezzo della Cinema originale...

Vabbè, giusto un'osservazione.
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Postby Tommy Banks » 09 Jan 2009, 09:47

quote:
Originally posted by Birdy G

Cage vs Cinema
Io credo che Cage sia più difficile di Cinema, almeno per Tony.

Nell'ultimo tour abbiamo visto un Banks un po' arrugginito che faceva entrambe nello stesso medley-suite, e le difficoltà se c'erano si manifestavano nell'assolo di Cage, mentre nelle scale di Cinema andava sempre come un lampo.

Certo, nel medley-suite ci manca un pezzo della Cinema originale...

Vabbè, giusto un'osservazione.



Ogni persona riesce a far meglio o peggio una cosa,non è per tutti uguale.
Se tecnicamente per Banks riesce difficile Firth ad altri riesce difficilissimo l'intro di The Lamb che lui ha sempre suonato tranquillamente.
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Postby genesina_94 » 15 Jan 2009, 08:31

è vero...parole sacrosante[^]
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Postby Senka76 » 15 Jan 2009, 10:49

quote:
Originally posted by Tommy Banks


Se tecnicamente per Banks riesce difficile Firth ad altri riesce difficilissimo l'intro di The Lamb che lui ha sempre suonato tranquillamente.



secondo me Tony ce la fa benissimo a suonare l'intro, la sua è solo fifa[:D] prova ne è che un pezzo come the lamb o carpet che come difficoltà siamo lì se non di più, li ha portati in tour fino ad oggi (the lamb fino al '97, cmq sempre recentemente)
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Postby Tommy Banks » 16 Jan 2009, 10:35

Sicuramente il punto debole di Banks è quello psicologico,l'essere da solo in quel momento con tutti gli occhi puntati,lo ha sempre reso insicuro.
Lo ha sempre dichiarato di sentirsi un pesce fuor d'acqua in pubblico...
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Postby genesis » 16 Jan 2009, 13:31

quote:
Originally posted by Tommy Banks

Mi vengono in mente in ordine sparso ognuna con le sue difficoltà:
Riding The Scree
Firth of Fifth
Cinema Show
Intro The Lamb
Mad Man Moon
Apocalipse 9/8
La parte centrale di Robbery, Assault and Battery
Down And Out (aggiunta su giusto suggerimento di Smiroldo[:D])
In The Cage

e poi non mi ricordo se Dance on a Volcano c'è una parte con dei passaggi rapidissimi o è Los Endos?



Posso solo immaginare il livello di difficoltà, pèrchè non so suonare[:(], però questa sarebbe stata esattamente la mia classifica dei miei preferiti. Non so se in Fifth intendi l' intro con il piano o l' assolo dopo.
struggling down the slope, there's not much hope.
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Postby genesina_94 » 17 Jan 2009, 14:41

quote:
Originally posted by Tommy Banks

Sicuramente il punto debole di Banks è quello psicologico,l'essere da solo in quel momento con tutti gli occhi puntati,lo ha sempre reso insicuro.
Lo ha sempre dichiarato di sentirsi un pesce fuor d'acqua in pubblico...


l'ho sempre detto, siamo uguali...[8:-x][8:-x][8:-x][:D]

genesis naturalmente penso che si riferisca all'intro...la parte centrale non è tutta questa difficoltà...
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Postby Supper s Ready » 23 Jan 2009, 04:48

Si può dire benissimo ora che (anche se non è un assolo) la parte più difficile è sicuramente quella di The Colony of Slippermen [;)]
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