I Red Hot sono un complesso non proprio "di riferimento" per la highinfidelita, ma sicuramente tra quelli che ascolta molto volentieri - a parte che basta accendere la radio sufficientemente spesso per orientarsi nel genere di musica che fanno.
Quello che apprezzo in particolare di loro è il fraseggio
funky con cui spesso riescono a far sembrare "cattivi" brani in cui a volte non c'è nemmeno una chitarra distorta, ma solo suoni puliti. Da questo punto di vista li ritengo molto originali perchè non sono né metal né grunge, e apprezzo anche la coerenza con cui hanno sempre portato avanti il loro tipo di suono - riconoscibile dopo appena un paio di note - pur sfornando sempre canzoni nuove e molto diverse tra loro.
Anche se quando si parla di crediti i fatti tendono a diventare fumosi, credo che ampia parte della loro musica sia da attribuire al solo Frusciante, soprattutto considerato come le sue proverbiali "uscite dal gruppo" (da cui il quasi omonimo romanzo italiano, che non lessi a suo tempo e che forse oggi non ho più l'età per poter apprezzare) hanno quasi fatto arenare il resto del complesso, ma soprattutto hanno gettato i
fan nella mestizia più nera. Frusciante è una persona molto particolare, dall'equilibrio piuttosto fragile, spesso vestita in modo trasandato persino per i parametri di un complesso informale come il loro. Gli ho visto indossare delle polo identiche a magliette residuate degli anni '60 che indossava abitualmente un mio zio novantenne. Anche le sue chitarre sono tradizionalmente in condizioni pietose, e per questo lo ritengo tra i principali ispiratori della molto discutibile moda delle chitarre
relic. È anche una persona piuttosto schiva, che non ha rilasciato molte interviste, soprattutto in video - e anche questa cosa è davvero singolare perché in uno dei pochi video disponibili spiega con molta pazienza come eseguire i suoi principali
riff: si tratta quasi di un
tutorial per imparare a suonare le loro canzoni!
Guardando questo quasi-tutorial ci si rende conto che Frusciante non è solo un "casinaro" da palcoscenico: ha fantasia, si muove bene e in modo pulito lungo il manico, ha molte idee originali. Avevo già sentito dire della sua ammirazione per il progressive, ma è la prima volta che leggo delle dichiarazioni così esplicite sui Genesis e su Banks in particolare - la foto con la maglietta di Foxtrot è da propinare immediatamente alla highinfidelita!
Immaginavo che il suo rientro fosse collegato al lancio di un nuovo disco, ma poi per due anni e mezzo mi sono ritrovato a chiedermi cosa diavolo stessero combinando, che senso avesse annunciare il suo rientro se non facevano nulla. Ed ecco alla fine - ulteriore stramberia da parte loro - uscire con due album quasi a catena nello stesso anno. Non li abbiamo ancora acquistati, ma il tuo messaggio ha aumentato non poco la mia curiosità di ascoltarli e di vedere se effettivamente vi si riconoscono delle "progressioni banksiane".