by Zeppelin » 30 Jul 2006, 18:16
Il mio batterista preferito non finisce di stupire!!! Leggete quello che ho trovato su un sito internet:
Collins è un personaggio strano, funambolico, divertente, canta, suona, balla, si agita, intrattiene il pubblico. Però Phil Collins è un batterista e che batterista. Si potrebbero citare decine di brani dove, a differenza, di quanto fatto negli ultimi lustri, tende a far diventare prog ogni piccolo colpo. Brani suonati con tale maestria e fluidità da sembrare cosine semplice o elementari accompagnamenti. Valgano ad esempio i 7/4 di “Cinema Show”, le pazzesche poliritmie di “Dancing With The Moonlit Knight” o “Firth Of Fifth” dove porta il tempo dell’assolo centrale di tastiere in SI bemolle maggiore, nel più pazzesco tempo mai sviluppato, cioè in … udite, udite … 390/16, scomponibile in 34 aggregazioni poliritmiche di divisione fibonacciana, riconducibili alla sezione aurea. Da qui la bellezza “geometrica” del brano e la risposta (non l’unica ovviamente) a perché quell’assolo ci piaccia così tanto. (chi volesse approfondire il discorso mi può contattare). Valgano ancora i rimbalzi pari e dispari di “Harold the Barrell”, i 9/8 dell’apocalisse omonima o quelli di “Riding the Scree”, oppure quelli un po’ celati di “Turn It On Again” che riescono a trasformare un brano in 13/8 in un pezzo ballato pure in discoteca! Ma Collins non è solo questo. È sua la frase secondo la quale “nel rock a volte è meglio non fare, un silenzio al posto giusto è meglio di mille passaggi”.
Grande Phil!! Grande veramente...