by highinfidelity » 02 Oct 2006, 07:22
In attesa dell'erudito responso percuochico (che potra' eventualmente prendere spunto da caz**te da me qui esposte) espongo il mio modestissimo pensiero da "smanettone".
Direi che e' bene esordire precisando che se la discussione rimane nell'àmbito di chitarre tipo "solid body", ovvero a corpo pieno come la maggior parte delle chitarre elettriche in uso nel rock, la forma di cio' che rimane a simulacro della cassa armonica non ha nessuna influenza sul suono e svolge un ruolo meramente funzionale (di sostegno alla cordiera) ed estetico. Sono infatti state prodotte senza alcun problema chitarre solid body completamente prive di cassa (tra l'altro utilizzate a piene mani da Rutherford e Stuermer) caratterizzate da eccellenti sonorita' e maneggevolezza estrema.
Direi pertanto che una scelta intelligente di un determinato tipo di corpo della chitarra dovrebbe essere basato primariamente su considerazioni che riguardano la lunghezza che esso consente di avere al manico, la rigidita' della connessione manico/corpo, il peso dello strumento ed il bilanciamento del peso medesimo, e l'accessibilita' che la sagoma del corpo garantisce ai tasti estremi. Una Ibanez JEM 777 "Steve Vai" dispone di parecchi tasti in piu' (ha un'escursione di addirittura due ottave intere per corda, se non ricordo male) rispetto ad una Fender Stratocaster, e l'accessibilita' sulle note estreme e' ottima. Certo che, comunque, non tutti noi siamo Steve Vai, e pertanto anche una tastiera piu' corta potrebbe bastarci ed avanzarci (cosa che difatti normalmente càpita). L'accesso ai tasti estremi di una Stratocaster e' solo discreto, ma la forma della cassa e' assai ergonomica e non affatica anche nel corso di lunghe esibizioni. Al confronto, l'accesso ai tasti estremi di una Fender Telecaster e' poco piu' che modesto, ma cio' puo' essere un parametro di scelta di poco o nessun interesse per un chitarrista ritmico (che ne prediligera' la timbrica assai particolare, o privilegera' considerazioni puramente estetiche).
Tornando al tema della sonorita', se ne conclude che essa dipende primariamente dal tipo di pick-up (fonorivelatori) utilizzati, dal loro numero, dalla loro configurazione fisica ed elettrica e dalla loro posizione rispetto alla cordiera (vi sono altri fattori, come il materiale e la forma delle corde, che pero' non sono specifici delle chitarre elettriche ma comuni anche a quelle acustiche). Il principio di funzionamento e' semplice: le corde, essendo realizzate in materiale ferromagnetico, perturbano il campo magnetico dell'avvolgimento interno al pick up, inducendo una debole corrente elettrica che si presta ad una successiva amplificazione. Se ne deduce, come gia' anticipato, che il principio di funzionamento e' puramente elettrico, e non acustico.
I pick up sono prevalentemente di due tipi: "Single Coil" (ad avvolgimento unico) ed Humbucker (a doppio avvolgimento in controfase). I circuiti con cui essi sono collegati sono prevalentemente di due tipi: passivi (contengono solo il fonorivelatore ed eventuali filtri passa-basso per controllare tono e volume di tipo resistenza-capacita') o attivi (contengono transistori ed altri componenti di preamplificazione e controllo di tono, che richiedono un'alimentazione esterna - tipicamente una pila da 9 Volt di accessibilita' difficile/impossibile che pertanto si esaurisce nel bel mezzo di un concerto o che marcisce colando liquidi mefitici all'interno della chitarra). Direi di passare al volo a qualche esempio.
Fender Stratocaster (passiva, single coil)
Il circuito di questo super-classico di tutte le chitarre comprende (nella sua configurazione-base; ne esistono poi svariate versioni "custom") tre pick up di tipo single coil identici, un selettore a cinque posizioni, un controllo di volume e due controlli di tono completamente passivi. I due controlli di tono sono in realta' identici (si usa uno o l'altro a seconda della posizione del selettore) e si limitano a tagliare gli "acuti" del timbro finale: non c'e' alcun controllo sui bassi. Come gia' anticipato, le differenze timbriche tra i tre pick-up dipendono unicamente dalla loro posizione lungo la cordiera. Il selettore consente le seguenti combinazioni: solo pick up al manico; pick up al manico piu' pick up centrale; pick up centrale; pick up centrale piu' pick up al ponte; solo pick up al ponte.
E' intutivo che il pick up al manico avra' un contenuto di armonici molto basso, mentre sara' molto sensibile alle ampie oscillazioni della corda sulla nota fondamentale generando un suono che potremmo definire "ottuso", in un certo senso simile a quello di una chitarra acustica. Il pick-up al ponte si trova viceversa in una posizione in cui la corda vibra su armonici del tono fondamentale (il quale e' in quella zona, in proporzione alla zona del manico, molto ridotto in volume) e generera' un suono molto squillante, con molto sostegno e particolarmente adatto ad essere distorto in fase di amplificazione in quanto gia' nativamente ricco in armonici. Il pick up centrale ha ovviamente un comportamento intermedio. Gli "accoppiamenti" di pick-up non sono invece ulteriori "vie di mezzo" ma generano suoni completamente differenti in quanto parte delle armoniche sono captate in controfase dalle coppie di pick up interessati e si elidono, mentre in generale le toniche si sommano. In pratica il suono subisce una sorta di equalizzazione che lo svuota di gran parte del suo contenuto di presenza creando un effetto un po' etereo che puo' essere molto piacevole se utilizzato come suono pulito.
Chitarre di questo tipo (passivo) erogano un segnale molto debole che necessita di una amplificazione poderosa. Spesso il rapporto segnale/rumore e' poco piu' che modesto, e se i circuiti sono mal progettati o insufficientemente schermati si possono generare delle sintonizzazioni che generano disturbi talmente forti da far sentire in altoparlante la stazione radio locale in onda media.
Gibson Les Paul - e anche "Diavoletto" e "Flying V" - (passiva, Humbucker)
Come eliminare i disturbi captati dai pick-up? L'idea implementata nei pick up di tipo humbucking, che esordiscono proprio sulla Gibson col pick up modello PAF, e' di utilizzare una coppia di avvolgimenti analoghi ai single coil, collegati in serie ma realizzati con avvolgimenti in controfase e polarita' invertite. Il risultato e' che i disturbi captati dal primo avvolgimento saranno uguali ma opposti a quelli captati dal secondo e pertanto si elideranno. Il segnale in uscita, viceversa, sara' di ampiezza doppia rispetto a quello di un solo single coil, con un ulteriore vantaggio nel rapporto segnale/rumore e la necessita' di una amplificazione meno esasperata. Il nome stesso, "hum bucker", lascia intenedere che questa configurazione si "pappa a merenda" l'hum, ovvero il ronzio di fondo.
Ovviamente l'uso dei pick up humbucking non ha solo vantaggi, altrimenti i single coil sarebbero scomparsi dal mercato da piu' di cinquant'anni. In particolare, il timbro in uscita risulta molto alterato rispetto a quello di un single coil, e a seconda dei gusti il nuovo suono puo' piacere o non piacere. Detto suono e' in generale assai corposo, con un marcato sbilanciamento in gamma bassa, e si presta a distorsioni "ruggenti" in fase di amplificazione grazie anche alla raddoppiata potenza in uscita. Il suono "pulito" e' di tipo molto Jazzato, se vogliamo un po'... anonimo. Proprio queste caratteristiche timbriche (forse desiderate in un ambito, diciamo cosi', "metallaro"; meno in altri àmbiti) hanno praticamente fatto sparire di scena chitarre come la LP nel periodo new-wave, dove erano molto piu' ben visti i suoni leggeri e soavi della Stratocaster e simili, meglio spendibili come accompagnamento ritmico ai synth o per assoli non "invadenti".
Il circuito della Les Paul "normale" prevede due pick up tipo humbucker (uno al manico ed uno al ponte), un selettore a tre posizioni, due controlli di volume e due controlli di tono indipendenti per ciascun pick up. Il selettore consente di scegliere il pick up al manico (posizione marcata con la dicitura "Rythm"), al ponte (marcata con "Treble" - il nome gia' sottolinea l'elevato contenuto in armonici di questo pick up) oppure i due pick up in combinazione (con una sonorita' "equalizzata" simile a quella descritta nel caso della Stratocaster). I controlli di volume e di tono, piuttosto ridondanti in numero, sono di tipo completamente passivo, analoghi a quelli della Stratocaster.
Passo la mano a Perk per le sue considerazioni, e magari per proseguire nell'ambito dei circuiti attivi...
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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