Disco meno amato del decennio 70/80? Confermo, Duke. Ma con qualche distinguo, rispetto a un anno e mezzo fa.
Riconosco anzitutto che è un buonissimo disco.
Prima, ad esempio, ero convinto che fossero 2 le ciofeche in esso presenti ( Turn It On Again e Misunderstanding ). Ora penso che l'unico brano veramente deludente sia proprio Misunderstanding.
Infatti Turn It On Again ha linfa, si fa apprezzare, e la grinta, in tutta l'architettura generale, non manca al brano.
Poi ha una discreta lunghezza, e quel ritmo anarcoide, irregolare, che rimanda piacevolmente a cose passate.
Ci sono poi canzoni veramente belle, rivestite da una singolare soavità, perchè cantate con intensità da Phil, e mi riferisco a Heathaze e Alone Tonight.
C'è un brano che offre uno dei migliori finali in una canzone dei Genesis: mi riferisco a Cul-de Sac, che ha delle variazioni interessanti, e direi che la mano di Banks si nota, e non c'era certamente bisogno di leggere i credits per scoprirlo.
Ma i due capolavori sono Man Of Our Times, che consiglio di ascoltare attentamente, per captare quelle curiose reminiscenze hard che sono inusuali ( ma mica tanto, pensiamo a The lamb... ) nei Genesis, e per apprezzare la potente e cristallina voce di Phil, ma soprattutto Duke's Travels, che non ha bisogno di alcun mio commento.
Insomma, Duke un bel 7+ se lo merita...ma in tutte le cose occorre fare una scelta, e non posso subordinargli le delicate gemme di ATTWT o gli affreschi di Wind, per non parlare di altra roba ancora più grandiosa.
Se Duke è il disco, diciamo con un eufemismo, MENO INCISIVO, in questo magico decennio, allora tutti abbiamo veramente colto nel segno: nel senso che i Genesis sono stati, sono e saranno una fabbrica incredibile di capolavori sublimi, SISSIGNORI, SUBLIMI !!!!!