Ah, peccato Coastliner, ieri e' stata una bellissima serata. Intanto il locale e' piuttosto ampio, niente fumatori, acustica non eccelsa ma comunque buona: insomma le premesse per una buona serata c'erano tutte. Il pubblico era numeroso ma non numerosissimo, complice anche il fatto che due settimane fa gli Anyway avevano gia' tenuto un concerto in zona, quindi probabilmente chi era andato ad ascoltarli a quello non e' poi venuto al McRyan's. Il pubblico presente era comunque molto competente e in grado di apprezzare le fatiche degli Anyway: ho avuto modo di constatare che anche ragazze piuttosto giovani conoscevano i testi degli "inni sacri" a memoria, quindi non erano li' tanto per accompagnare il fidanzato, come spesso capita.
Non vedevo gli Anyway da circa due anni e sono ben felice di dire che li ho trovati ulteriormente migliorati. Tanto per cominciare hanno risolto molte difficolta' tecniche con gli strumenti che in precedenza costringevano ad interruzioni o a "va-e-vieni" di questo o quello strumento, e il concerto e' potuto filare via liscio direi praticamente senza intoppi di rilievo. Mi ha spiegato Diego (il tastierista, iscritto al forum come "Anyway") che in parte cio' e' dovuto al passaggio al digitale di alcune apparecchiature. A me la parola "digitale" fa venire l'orticaria, pero' capisco anche che l'uso di strumenti originali per chi non puo' permettersi assistenti di palco e tecnici al seguito puo' diventare piu' fonte di stress che di soddisfazione, per cui se possono esserci miglioramenti palpabili - e ieri sera ci sono stati - passi il digitale...
Il precedente batterista, gia' molto bravo, e' stato sostituito da uno strumentista a mio modo di vedere ancora migliore, piu' attento alle partiture e soprattutto ai timbri e alle accordature delle pelli. Certi suoi passaggi, soprattutto di rullante, erano letteralmente da "viaggio indietro nel tempo". Ieri sera comunque erano particolarmente in forma anche il chitarrista (timbri curatissimi anche per lui) e il cantante, che se non ricordo male si chiama Paolo, che ormai sfoggia un repertorio di paludamenti direi quasi completo: pipistrello, fiore, vecchio, scatola triangolare, arcangelo, tubo ultravioletto, e sicuramente ne dimentico qualcuno...
Molto molto apprezzabili anche i suoi interventi col flauto traverso.
Molto migliorato anche il "nostro" Diego: ho apprezzato in particolare il duello piano elettrico / chitarra in The Musical Box, direi perfetto; si e' poi destreggiato con scioltezza nel lungo e impegnativo solo di Cinema Show, e ha realizzato il solo centrale di synth in Firth of Fifth in modo piu' convincente, almeno a parer mio, di come lo esegue Roger King con la Electric Band di Steve Hackett.
Misto il repertorio: niente "omaggi" particolari, brani assortiti tratti dall'epoca d'oro Nursery/Foxtrot/Selling/Lamb, con uno sconfinamento finale in Trespass per il bis finale di The Knife.
Non vedo l'ora di risentirli. Diego mi ha accennato ad una futura collaborazione con una tribute band dei Pink Floyd per una serata "a tutto progressive" che si annuncia molto interessante e su cui spero vorra' darci ulteriori dettagli non appena disponibili.