Vi ringrazio per le vostre parole.
Sperando di non risultare sovrabondante vorrei spendere ancora qualche riga nel ricordo di una persona che ha avuto importanza davvero notevole nella mia vita, anche dal punto di vista musicale.
La cosa che più mi ha colpito di questo bruttissimo epilogo è che questo mio amico era una persona fortemente carismatica ed (apparentemente) molto estroversa.
Alcuni lo avevano addirittura soprannominato Fiorello proprio per questa sua innata capacità di intrattenere e divertire gli altri, anche gli sconosciuti che venivano inevitabilmente catturati dalla sua sempre rispettosa grande vitalità. Che fosse a scuola o nella nella vita di tutti i giorni era lo stesso. Questo fino al 1990, anno in cui il nostro gruppo rock (ed anche il nostro duo demenziale pseudo-Righeira) si sciolse e perdemmo i contatti.
Qui una foto che ci vede insieme sul palco nel (credo) 1986 durante un'esibizione in playback del nostro duo "demenziale" THE BIG ONCIA . Io sono quello con la chitarra.
Ritrovai Antonello nel 2011 grazie a Facebook e ci incontrammo anche un paio di volte .. ma era cambiato: un matrimonio finito male, poi la concessionaria auto dove lavorava aveva chiuso e lui era senza lavoro. Non era più la stessa persona brillante ed espansiva con cui avevo condiviso moltissimo (inclusa la passione per i Genesis e il loro concerto a Roma del 1982).
Intrattenemmo conversazioni sporadiche via web. Poi - nel 2013 - mentre stavo già pensando di coinvolgerlo in un progettino musicale dove io avrei inciso le basi musicali e lui cantato, mi comunicò che deluso dalla situazione italiana (per 2 anni tentò inutilmente di trovare lavoro) aveva deciso di emigrare in Thailandia per aprire un piccolo locale di ristoro a Bangkok.
A malincuore abbandonai il progetto musicale che avevo immaginato e le nostre strade si divisero ancora.
Ricevetti ancora qualche suo messaggio dalla Thailandia, in cui mi diceva che le cose non andavano proprio come aveva sperato, ma vedendolo su Facebook sempre in compagnia di persone con cui evidentemente aveva allacciato ottimi rapporti (cosa che gli riusciva facile) non mi ero preoccupato.
L'ultimo messaggio ricevuto da lui fu un semplice RIP di commento alla notizia della morte di Francesco Di Giacomo. Poi 2 mesi dopo sono stato contattato con un messaggio molto allarmante da una sua nipote che mi ha comunicato la triste notizia.
A conferma del fatto che spesso Il destino è paradossale e beffardo non posso evitare di pensare ad alcune canzoni "molto serie" che lui, io e Gabriele scrivemmo insieme nel periodo 1983-1985 per il nostro gruppo rock e che Antonello cantò moltissime volte.
Alla luce di quanto accaduto il testo di queste canzoni - una sorta di concept su una persona alla ricerca di se stesso - mi lascia piuttosto stranito.
AtlanteSfoglio l'Atlante per cercare
un posto dove si respira
senza timore
senza rumore
Salto col dito tra i paralleli
passo dai mari alle vette tra i cieli
con a-agitazione
Sfoglio l'Atlante per scoprire
se l'Uomo è destinato a morire
alienazione
aaahhh
Ci dev'essere un posto per me
voglio partireee
Ci dev'essere un posto per me
non voglio stare
Folli manìe di distruzione
lotte insensate in ogni nazione
ogni regione, senza ragione
Ci dev'essere un posto per me
voglio partireee
Ci dev'essere un posto per me
non voglio stare qui
(elencato)
Manhattan
Berlino
Honolulu
Petrolina
Tahiti ...
Ci dev'essere un posto per me
voglio partireee
Ci dev'essere un posto per me
non voglio stareeee qui
RitornoQuante illusioni perdute
è meglio vivere senza sapere
ma il cuore spinge a sperare
e credo ancora aahhh
Ed è un amaro ritorno
Ed è è è un amaro ritorno
Forse ... viaggiandoSpinto dalla voglia di scoprire
le mille facce di un'unica realtà
Ho camminanto fin sull'avvenire
Attraversando il mare
Poco bagaglio, voglia di capire
ho conosciuto gente di ogni dove
ed ho imparato a stare ad ascoltare
anche per ore, senza fiatare
E' un viaggio che non avrà mai fine
Un viaggio senza foto e cartoline
Un viaggio che pochi han voglia d'iniziare
Un viaggio che nessuno può ignorare
Alla deriva in questo immenso mare
Ti può riuscire di trovare un porto
Ma il riposo dura poche ore
perchè il destino sai non può aspettare
E' un viaggio che non avrà mai fine
Un viaggio senza foto a cartoline
Un viaggio che nessuno può ignorare
Un viaggio che nessuno può capire
E' un viaggio che non avrà mai FINE!
(
1983 - testi e musiche di A. Chiusano, G. Cossetta e G. Maschio)