Credo allora di poter non essere tenero verso di lei.
Trovo veramente patetico che ritiri fuori questa vecchissima storia dopo tutto questo tempo. Non so darmi altra spiegazione se non che sia a corto di soldi e che i giornalisti l'abbiano ben pagata per questo cialtronesco finto-scandalo da rivistucola di quart'ordine.
E' veramente ridicolo come dapprima sostenga di non aver tradito Phil con il famoso "decoratore", mentre nel corpo dell'articolo debba poi ammettere di averci avuto una "breve relazione", e di come tra l'altro il tizio manco fosse un decoratore professionista ma un praticone qualunque (che usava evidentemente la scusa di verniciare i muri per andare e venire da casa sua a dare ben altre "pennellate", mi perdonerete il gergo da caserma ma quando ci vuole ci vuole).
Vi risparmio i miei giudizi personali su chi sposa una rockstar e poi frigna che sta via a lungo, che gira sempre, che suona di continuo, che e' circondato da donne adoranti, che fa rumore con gli strumenti, che torna tardi la sera, che parla sempre di musica. Sai che sopresa. Tra l'altro Phil e' sempre stato sensibile a questo tema, e negli anni ha recitato numerose volte dei MEA CULPA in pubblico. Anzi proprio alla sua solita cantilena del "essere presente mentre i figli crescono" dobbiamo in gran parte (oltre che alla depressione e alla tendinite, ovviamente) la sua assenza dal palco. E' veramente una sciocchezza colossale tornare su questo discorso: come se non se ne fosse gia' parlato fino alla nausea!
Pietoso il finale, dove "ordina" di cessare d'usare il suo nome per vendere i dischi di Phil. Forse la Bertorelli dovrebbe un tantino ridimensionare il suo ego: il 99,9% dei fan di Phil Collins di fronte al nome "Andrea Bertorelli" cascherebbe dalle nuvole. Non solo, ma anch'io che so benissimo chi lei sia, da anni e anni e anni non sentivo fare il suo nome. Sono di tutt'altra natura le ragioni per cui i dischi di Phil hanno venduto cosi' bene.
Com'e' invecchiata male. Fuori e dentro.