Sarà sempre ancora quella di cui suonava un pezzetto prima dei concerti del tour italiano di qualche anno fa... Non mi ricordo nemmeno più esattamente l'anno...
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >> (Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.) ________________________
Grazie per avermi ricordato che sono invecchiato di altri ben 6 anni...
Comunque in 6 anni non è mai giunta voce che avesse completato quella bozza di canzone, tra parentesi tutt'altro che esaltante... Non so se questo rende a sufficienza l'idea...
È quasi incredibile la rapidità con la quale il tempo scorre inutilmente invano, quando si tratta di Peter e della sua attività inanità...
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >> (Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.) ________________________
Leggendo meglio, So Much è solo il pretesto per rispondere ad un giornalista del Times, che ha espresso più o meno questa opinione: "Gli 'anziani' del rock dovrebbero parlare della loro generazione!".
Peter dice che sta lavorando su un brano che riguarda il "diventare vecchio", e che non gli và di scrivere "confinato" a delle regole.
Poi alla fine riprende il solito paragone del "fiuto dei cani".
“Sometimes on tour I have been playing new songs before they are finished. I think the process can be as interesting as the final product. ‘What Lies Ahead‘ is a song I developed from a melody my son Isaac was playing and I still hadn’t finished the words when I performed it at some of the Back to Front shows.
I was very surprised when Paolo Fresu sent me a version he had done with some wonderful players he was working with. They had taken it into a different jazzier territory but it was played with such feeling that I gave Paolo the permission to release it. It has real heart.”
Al tempo del coronavirus ho chiesto ancora a Peter Gabriel il permesso di poterlo registrare ancora una volta. A casa e da solo, utilizzando la base originale di allora e posizionandovi sopra una nuova tromba dopo cinque anni. Ciò che ci aspetta non lo sappiamo ma siamo coscienti del bisogno di vita e di comunione oltre che di sguardi e di carezze. Le mie di oggi sono in questa nuova versione. Quelle che Peter Gabriel ci ha scritto alcuni giorni fa e ad hoc le avete lette qui sopra.