All In a Mouse's Night

L'area principale del Forum, dedicata alla storia e alla musica del famoso complesso di rock progressivo.

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Postby Watcher » 25 Aug 2010, 12:24

Un brano abbastanza …normale, senza particolari picchi nei primi quattro minuti, con un ritornello (se si può chiamare così) che a me personalmente non piace particolarmente.

Ma quando arriviamo alla parte finale/strumentale, intorno al 4:30, per due brevissimi minuti sino alla fine, abbiamo uno dei più grandiosi passaggi compositivi di Banks, aiutato da un Hackett particolarmente ispirato che ci delizia con un solo secondo solo (scusate il giro di parole) a quello di FoF.

Sublime; incantevole! Non vorrei finisse mai.
Grande Tony, grande Steve!
(e pensare che dopo questo album non suonarono più assieme …)

One for the Vine, All In a Mouse's Night, Blood on the Rooftops …grande album Wind & Wuthering. Peccato …
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Postby Bob The Nob » 25 Aug 2010, 12:44

abbastanza normale? Io lo vedo immensamente piroettante e a seguire la partitura ne ho conferma.
Last edited by Bob The Nob on 25 Aug 2010, 12:45, edited 1 time in total.
Bob the Nob came out on his job ...
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Postby Maxx67 » 25 Aug 2010, 13:21

Assolutamente d'accordo, il finale del brano è micidiale
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Postby Starless74 » 25 Aug 2010, 14:36

Personalmente, sottoscriverei il «normale» di Watcher ma in questo senso:
1) strofe notevolissime, con un arpeggio banksiano fra i migliori;
2) incisi, al contrario, un po' più fessacchiotti;
3) l'intero brano un po' troppo carico di tastierone, in particolare l'organo è eccessivo IMHO. (ma il sovraccarico è un difetto un po' di tutto W&W, che pure resta fra i miei preferiti in assoluto)
4) L'interplay Steve-Tony nel finale è, come al solito, stupendo.
Ripples never come back.
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Postby Thomas Eiselberg » 25 Aug 2010, 16:07

La prima parte pur essendo ben strutturata non affascina, forse troppo appesantita dalla tastiere, sicuramente le strofe meglio del ritornello che non sembra ispiratissimo.
Diciamo che musicalmente è ben composta anche se un po' "fredda", e poco entusiasmante.
In buona sostanza concordo con Starless.

La parte migliore comincia quando Phil canta "But it's all in a mouse's night...", dove sembra di essere all'interno di un musical, e anche la successiva parte "parlata" migliora ancora di più le cose portando all'apoteosi costituita dalla parte strumentale finale (meravigliosa).[:p]

Quanto ai suoni: a me Wind ha sempre dato l'impressione (per quanto Steve non abbia un ruolo marginale) di essere un album dove le tastiere tendono ad affossare gli altri strumenti, rendendo alla lunga il tutto un po' monotono e manieristico, poco vario insomma. Come dissi qualche tempo fa come sonorità mi ricorda gli Yes della seconda metà degli anni '70 (e non è un complimento).

Detto questo, al di là dei suoni resta un ottimo album, ben suonato e pieno di ottime cose, sicuramente a pieno diritto nell'elenco dei capolavori 1970-77.[:)]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.

E' buona cosa leggere sempre leFAQ
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Postby smiroldo » 25 Aug 2010, 16:14

a me entusiasma dal primo all'ultimo secondo - e quando mai...[:D]

se questo è un pezzo "normale"...[:-|]
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Postby Fly » 25 Aug 2010, 17:39

premetto che W&W è un album che mi piace poco

All In a Mouse's Night è, a mio avviso,
un pezzo poco più che discreto...

personalmente, proprio i primi quattro minuti risultano
essere accettabili, ben fatti e strutturati, con il
solito mastodontico Collins alla batteria che tiene
su un pezzo altrimenti deludente... con una parte finale
francamente raffazzonata e buttata lì...
molto lontana dai fasti strumentali del passato
e con dei suoni di tastiera francamente fastidiosi
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Postby TRE » 25 Aug 2010, 17:45

mi accodo al giudizio di smiro che saluto.

tra tutti i tentativi dei G4 di replicare la formula "canzone recitativa con personaggi" proprio del G5 mi sembra che mouse's night sia quella che meglio sia riuscita anche se ultimamente sto rivalutando e non poco robbery.

certo la coda strumentale ha un qualcosa di assurdamente bello. certo tony, certo steve ma anche phil fa grandi cose.

personalmente tra la coda di questo brano e l'intro di blood io respiro la stessa aria dei dischi del periodo magico ed è per questo che preferisco nettamente wind a trick
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Postby TRE » 25 Aug 2010, 17:47

quote:
Originally posted by Fly

premetto che W&W è un album che mi piace poco

All In a Mouse's Night è, a mio avviso,
un pezzo poco più che discreto...

personalmente, proprio i primi quattro minuti risultano
essere accettabili, ben fatti e strutturati, con il
solito mastodontico Collins alla batteria che tiene
su un pezzo altrimenti deludente... con una parte finale
francamente raffazzonata e buttata lì...
molto lontana dai fasti strumentali del passato
e con dei suoni di tastiera francamente fastidiosi



fly hai scritto mentre scrivevo io e quindi non ho tenuto conto dell tuo intervento che mi ha lasciato davvero di stucco.
lo sottolineo ma preferisco non commentare.
anche perchè in contemporanea ho scritto praticamente l'esatto opposto di quelo che pensi.

posso aggiungere che sono convinto che per te "going back" sarà un capolavoro? [:D]
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Postby Fly » 25 Aug 2010, 17:55

quote:
Originally posted by TRE
fly hai scritto mentre scrivevo io e quindi non ho tenuto conto dell tuo intervento che mi ha lasciato davvero di stucco.



caro TRE, W&W mi è sempre stato indigesto...
un album a mio avviso noioso, con "troppe" tastiere...
davvero troppe e con dei suoni a volte fastidiosi...
insomma, non mi piace... chettedevodì...

lo so che può sembrare strano ma quando poi
uscì ATTWT mi piacque molto di più
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Postby snowbound64 » 25 Aug 2010, 18:06

io trovo W&W un opera bellissima, ci trovo il respiro dei G. specialmente se penso cosa è venuto dopo. Mi sono procurato W&W in varie edizioni fra cui quella argentina gatefold e cartiglio con i nomi dei Nostri in copertina. Ebbene trovo "Todo en una noche de ratones" un pezzo bellissimo "magniloquente" come piace a me e poi la parte finale con quella marcetta mi sembra di vedere i topolini impettiti e trionfanti che tornano a casa......
il tempo passa bella frase.
l'ovvio che come il pendolo
oscilla
sfiorando la verita'
A.G.
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Postby Hairless Heart » 25 Aug 2010, 18:13

Sono d'accordo con Fly. Il pezzo non mi dice granchè, finale compreso. Come non ho mai capito l'entusiasmo per 11 earl of mar (le ho sempre considerate due canzoni "gemelle"). Per quanto mi riguarda, i capolavori del disco sono solo due: One for the vine, che nel tempo mi ha però stancato, e soprattutto l'inarrivabile Blood on the rooftops. Insomma W&W è sicuramente piena di "bella" musica, ben suonata, ma che non mi "prende". A differenza del suo predecessore, dove i momenti che mi emozionano sono parecchi.
E, sempre in parziale accordo con Fly, anche se riconosco la superiorità di W&W, devo dire che da 5 anni a questa parte ascolto più volentieri And then there.
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Postby aorlansky60 » 26 Aug 2010, 04:34

Starless ha scritto:

" l'intero brano è un pò troppo carico di tastierone, in particolare l'organo è eccessivo IMHO. (ma il sovraccarico è un difetto un po' di tutto W&W, che pure resta fra i miei preferiti in assoluto)"


Thomas ha scritto:

"Quanto ai suoni: a me Wind ha sempre dato l'impressione (per quanto Steve non abbia un ruolo marginale) di essere un album dove le tastiere tendono ad affossare gli altri strumenti"


CONCORDO PIENAMENTE CON QUESTE DUE OSSERVAZIONI. [^]

Del resto, è la convinzione che ho maturato da tantissimo tempo sull'album in oggetto.

Quando dicevo che, dopo la fuoriuscita di Gabriel, Banks assume maggiore "potere decisionale"...

Ed in effetti si sente e... si vede: basta guardare i crediti dei singoli brani in ATOTT, per rendersi conto che Banks è il compositore predominante, e appena un pò meno in W&W dove paradossalmente però l'impressione di alte frequenze, uso "massiccio" di tastiere delle più disparate è ancora più sovracaricato del precedente...

Ci sarà pure l'aspetto legato alla produzione, per cercare di creare un tipo di sound maggiormente attinente ai gusti degli ascoltatori -in particolari agli americani che amano molto l'enfasi sulle alte frequenze, parlo di dischi- però la caratteristica del sound che domina su W&W(enfasi alte frequenze) è evidentissima, come hanno osservato Starless e Thomas.

Non a caso, la più equilibrata del disco, sotto il punto di vista della produzione, uso degli strumenti e bilanciamento tonale finale che arriva alle orecchie degli ascoltatori, è BLOOD ON THE ROOFTOPS, che guarda caso non reca la firma di BANKS, anche se quest'ultimo, in questo brano di Hackett&Collins, svolge un lavoro semplicemente SUPERLATIVO.


Per tornare in topic, per me il brano in oggetto è buono e piacevole, non ai livelli di quelli che giudico essere il massimo in questa raccolta (ELEVENTH EARL OF MAR, ONE FOR THE VINE, BLOOD ON THE ROOFTOPS, UNQUIET SLUMBER...QUIET EARTH); le parti che più apprezzo sono caratterizzate dalla solennità dell'attacco iniziale e soprattutto da quella finale, all'inizio dei versi "There I was with my back to the wall...Then comes this monster mouse"(che pauuura![:D]) preludio alla coda strumentale.
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Postby aorlansky60 » 26 Aug 2010, 05:17

quote:
Originally posted by Fly



W&W mi è sempre stato indigesto...
un album a mio avviso noioso, con "troppe" tastiere...
davvero troppe e con dei suoni a volte fastidiosi...
insomma, non mi piace... chettedevodì...

lo so che può sembrare strano ma quando poi
uscì ATTWT mi piacque molto di più





la tua osservazione qui per W&W è identica alla mia per la quale ho già quotato Starless e Thomas... vedo che tutti e quattro su questo particolare legato a W&W la pensiamo in modo identico... [;)]

strana però la tua valutazione su ATTWT; secondo me, a livello di produzione e di particolare enfasi data alle alte frequenze a comporre il sound generale, esso è addirittura un inasprimento del discorso iniziato con W&W; a parte naturalmente considerare che sotto il profilo della composizione, W&W è avanti anni luce rispetto a ATTWT, per quanto mi riguarda...
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Postby Watcher » 26 Aug 2010, 06:15

W&W lo possiamo considerare un buon album? Direi di sì. Un capolavoro? Direi di no, soprattutto se lo paragoniamo ai lavori precedenti. (e anche perché c’è Your own Special Way, scusate, ma la trovo, come usa dire un ns noto forumista, IN-SOP-POR-TA-BI-LE, di un melenso che più melenso non si può. Una ciofeca per album non ce l’anno mai risparmiata e dopo Duke si sono sbizzarriti)[:-|]

Riferendomi a All In a Mouse’s Night: ma se dico “nella norma” invece che “normale” cambia qualcosa?
Qualcuno interpreta l’aggettivo “normale” come un qualcosa di negativo.

Rimango basito quando leggo Fly che dice: ... con una parte finale francamente raffazzonata e buttata lì...
E’ una fortuna che non la pensiamo tutti alla stessa maniera. Cosa ci diremmo se fossimo d’accordo su tutto?

I Genesis hanno creato le migliori “code musicali” della storia del Prog: la stessa All in a Mouse’s Night, Robbery .., Entangled. Al momento non me ne vengono in mente ma ce ne sono indubbiamente molte altre. (si potrebbe aprire un topic a riguardo)

Sarebbero stati un ottimo gruppo strumentale!! [:-D] [:-D]
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Postby Fly » 26 Aug 2010, 06:21

quote:
Originally posted by aorlansky60
strana però la tua valutazione su ATTWT;


penso che ATTWT sia un disco molto sottovalutato
così come W&W è un disco sopravalutato
ma i gusti, ovviamente, son gusti…

un album deve regalarti gioia, emozioni…
W&W in questo non riesce ad accontentarmi… disco ben suonato,
per carità, ma sembra, appunto, un esercizio di pura tecnica compositiva
ed esecutiva, con pochissime vette emozionali… a me annoia, come ho già detto…
senza contare la trasbondante presenza di tastiere dai suoni, almeno per me,
“fastidiosi”… e aggiungo stranamente, visto gli standard elevatissimi a cui Banks
ci aveva abituati fino ad ATOTT

ATTWT, da questo punto di vista, è più semplice, più immediato…
e proprio per questo mi piace…
lasciando stare Follow You Follow Me, questo album è infarcito
di belle canzoni… così, semplicemente belle canzoni, godibilissime all’ascolto…
con delle punte di eccellenza come, per esempio, la bellissima The Lady Lies
ma potrei citarne anche tante altre di questo ottimo disco…
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Postby aorlansky60 » 26 Aug 2010, 07:20

quote:
Originally posted by Watcher

W&W lo possiamo considerare un buon album? Direi di sì. Un capolavoro? Direi di no, soprattutto se lo paragoniamo ai lavori precedenti. (e anche perché c’è Your own Special Way, scusate, ma la trovo, come usa dire un ns noto forumista, IN-SOP-POR-TA-BI-LE, di un melenso che più melenso non si può. Una ciofeca per album non ce l’anno mai risparmiata e dopo Duke si sono sbizzarriti)[:-|]





[:0] ...adesso finalmente capisco perchè alle 10:30 mi hanno cominciato a fischiare le orecchie!!!... [:0]

[:D] [:-D]
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Postby marcoleodori » 26 Aug 2010, 07:37

quote:
Originally posted by smiroldo

a me entusiasma dal primo all'ultimo secondo - e quando mai...[:D]

se questo è un pezzo "normale"...[:-|]



Smiro... allineati... (come sempre del resto...)... [:)][:)][;)]
E sarà la prima che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo...
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Postby smiroldo » 26 Aug 2010, 07:39

grande marcolì [;)]

scusate, ma siccome leggo un pò di giudizi che definire "affrettati" è dir poco, penso che si debba sempre dare una giusta proporzione alle cose, prima di procedere per giudizi sommari condizionati - secondo me - dal gusto personale ed un approccio "emotivo" all'ascolto.
non sono di certo un estimatore di your own, ma se quest'ultima è una CIOFECA, se all in a mouse è un pezzo NORMALE, se w&w è un album SOVRACCARICO o NOIOSO...scusate, il 90% della musica pop-rock degli ultimi 30 anni allora come la definireste? [:D]

allora, diamo una giusta proporzione alle cose. your own è una ballad ben suonata, ottimamente arrangiata, a suo modo complessa, con un eccellente lavoro di voci.
il problema è che fu - alle orecchie degli ascoltatori del tempo - la peggior cosa che i genesis avessero fatto dai tempi di trespass. il suo problema non è la qualità in sé, ma il rapporto con quanto i genesis avevano prodotto fino a quel punto.
se your own è una ciofeca, cosa è il grosso della produzione dei genesis degli anni 80 e 90? [:-I]
per cui capisco la posizione di aor che vide i genesis "in diretta" e capisco la sua delusione (o orrore) all'ascolto di your own.
ma oggi, col senno di poi, analizzando tutta la loro produzione, siamo davvero sicuri di poter inserire your own nella categoria "ciofeche"???


lo stesso si può dire di all in a mouse: secondo me è un pezzo per cui il 95% dei gruppi prog della storia avrebbero fatto carte false per pensarla e registrarla. è un brano meraviglioso, ma non un capolavoro sovrumano, come la quasi totalità della produzione genesis precedente [;)]

per non parlare di W&W: se questo è un album sopravvalutato, cosa dire di tutto il resto della storia del prog? [O:-)]
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Postby aorlansky60 » 26 Aug 2010, 07:57

FLY scrive:


"penso che ATTWT sia un disco molto sottovalutato
così come W&W è un disco sopravalutato
ma i gusti, ovviamente, son gusti…"


euh... si [:D] dipende alla fine dai gusti personali [;)]; tra i due per me il problema non si pone nemmeno; [:D] la presenza di "BLOOD ON THE ROOFTOPS" (che per me presa singolarmente valeva/vale l'acquisto dell'intero LP o CD) per quanto mi riguarda è in grado DA SOLA di affrontare un confronto con ATTWT, vincendolo alla grande...



"W&W non riesce ad accontentarmi… disco ben suonato,
per carità, ma sembra, appunto, un esercizio di pura tecnica compositiva
ed esecutiva, con pochissime vette emozionali…
senza contare la trasbondante presenza di tastiere dai suoni, almeno per me,
“fastidiosi”… e aggiungo stranamente, visto gli standard elevatissimi a cui Banks
ci aveva abituati fino ad ATOTT"


anch'io ho sempre notato una certa differenza di sound predominante tra ATOTT e W&W; ne abbiamo parlato molte volte...

io credo sia una cosa legata in particolar modo a precise scelte di produzione finale... il cercare di ottenere un tipo di sound -l'aveva scritto anche Pino- che incontrasse maggiormente il gusto di una certa parte di pubblico, in particolare quello USA, mercato che evidentemente si voleva sollecitare con questo tipo di scelte... non è un caso che -ripeto- dal punto di vista della produzione, ATTWT ricalchi grosso modo le scelte di W&W nel bilanciamento tonale dei suoni, anzi secondo me le evidenzia anche maggiormente... è il primo disco dei Genesis dove di fatto i toni bassi latitano a favore di medie ed alte frequenze, cosa che a me non piace per niente...



ATTWT, da questo punto di vista, è più semplice, più immediato…
e proprio per questo mi piace…
lasciando stare Follow You Follow Me, questo album è infarcito
di belle canzoni… così, semplicemente belle canzoni, godibilissime all’ascolto…
con delle punte di eccellenza come, per esempio, la bellissima The Lady Lies


The Lady Lies è proprio una di quelle che maggiormente mi intriga di tutto il disco, SOPRATTUTTO per quel minuto finale di musica sopraffina... tutte le volte che la ascolto, vorrei che quella coda durasse molto di più... in un certo senso, è un peccato che Banks non abbia trovato il modo di elaborarla ulteriormente, ma mi rendo anche conto dell'esigenza di "semplificare" il sound come voluto dai suoi autori, prerogativa che predomina in tutto il disco, salvo rarissime eccezioni.
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Postby DARKTOWN65 » 26 Aug 2010, 08:02

quote:
Originally posted by Watcher

W&W lo possiamo considerare un buon album? Direi di sì. Un capolavoro? Direi di no, soprattutto se lo paragoniamo ai lavori precedenti. (e anche perché c’è Your own Special Way, scusate, ma la trovo, come usa dire un ns noto forumista, IN-SOP-POR-TA-BI-LE, di un melenso che più melenso non si può. Una ciofeca per album non ce l’anno mai risparmiata e dopo Duke si sono sbizzarriti)[:-|]



Caro Watcher, non sono d'accordo. [;)]
A me Your own special way mi piace e molto anche [^]
Mi piace la versione originale.
Mi piace la versione con l'orchestra.
Mi piace la versione di Steve Hackett con la meravigliosa voce di John Wetton.

Sono sicuro di non essere l'unico.

E comunque, come hai detto tu, cosa ci diremmo qui nel forum, se tutti la pensassero uguale ? [:D]

Per tornare al topic All in a mouse's night è bella così dall'inizio alla fine, soprattutto alla fine...[:p]
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Postby aorlansky60 » 26 Aug 2010, 08:41

SMIRO scrive:

"non sono di certo un estimatore di your own, ma se quest'ultima è una CIOFECA, se all in a mouse è un pezzo NORMALE, se w&w è un album SOVRACCARICO o NOIOSO...scusate, il 90% della musica pop-rock degli ultimi 30 anni allora come la definireste?"

[:-I] "noiosa"... [:D]


"allora, diamo una giusta proporzione alle cose. your own è una ballad ben suonata, ottimamente arrangiata, a suo modo complessa, con un eccellente lavoro di voci.
"


che sia ben suonata è OK, in fondo quei 4 non erano certo gli ultimi arrivati in fatto di tecnica;

arrangiata bene, nel suo genere(...) anche, altra prerogativa che di certo non mancava ad almeno due di quei raffinati compositori...

per me, il problema è accentuato dalla voce di Phil, che assecondando bene il carattere peculiare del brano, aggiunge "miele" alla melassa armonica con la quale si svolgono le strofe ed i ritornelli; il bridge centrale strumentale non è affatto male, anzi direi perfino sontuoso... il problema è che io, personalmente, mal digerisco in rock (ma potrei dire in musica) tutto quanto pericolosamente pende verso lo "sdolcinato"... ed in "Your own" avverto proprio questa propensione... e non è la sola del catalogo: "more fool me" e "follow you" le fanno degna compagnia(per quanto riguarda il periodo 70)... sorry, non posso farci nulla, questione di gusti personali... [:)]



il problema è che fu - alle orecchie degli ascoltatori del tempo - la peggior cosa che i genesis avessero fatto dai tempi di trespass. il suo problema non è la qualità in sé, ma il rapporto con quanto i genesis avevano prodotto fino a quel punto.
se your own è una ciofeca, cosa è il grosso della produzione dei genesis degli anni 80 e 90?
per cui capisco la posizione di aor che vide i genesis "in diretta" e capisco la sua delusione (o orrore) all'ascolto di your own.



solo delusione [:D] ...l'orrore vero e proprio arrivò un anno dopo, con il brano finale di ATTWT... [:-!]
...peraltro, la delusione provata per Your own fu compensata più che adeguatamente dalla solidità di (quasi) tutto il resto dell'album, che non posso che promuovere in sede di giudizio finale.

la peggior cosa fatta dai Genesis nei '70 per quanto mi riguarda è contenuta in un LP al di fuori di ogni sospetto, ritenuto dalla critica e aficionados del prog come uno dei vertici assoluti del genere, nel quale la presenza di "more fool me" è a dir poco paradossale... forse a ricordarci che la perfezione non è umana...

Your own non si discosta molto da "more fool me", per le sensazioni che procura al mio orecchio critico di ascoltatore, anche se di certo è più elaborata nella sua architettura musicale della misera "more"...



"ma oggi, col senno di poi, analizzando tutta la loro produzione, siamo davvero sicuri di poter inserire your own nella categoria "ciofeche"???"

per quanto mi riguarda, ci sono brani della produzione ritenuta "sacrilega" dei Genesis anni 80 che mi danno tutt'altre sensazioni(positive) rispetto a quelle soporifere ed annoiate di "Your own"... [:-|]

l'ho già scritto molte volte: quel ragazzo, pur volenteroso, quando lasciato a comporre DA SOLO, evidentemente possedeva un istinto naturale ed innato verso il... dolce ed eccessivamente romantico.
Non è un caso che "more" e "your own" siano frutto della sua penna.

La voce di Phil su queste due torte ne fa poi la classica ciliegina finale...

alla fine, quando penso che "INSIDE OUT" di Hackett venne lasciata fuori dall'album a favore di You own, mi da l'esatto senso degli equilibri di potere a livello decisionale che allora esisteva all'interno della band, fattore per il quale, da lì a poco, i Genesis perderanno un altro tassello fondamentale.
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Postby Tommy Banks » 26 Aug 2010, 09:54

L'emozione è una cosa soggettiva, quindi ci sono moltissime cose che possono far piacere o meno un disco, sopratutto quando si parla di suoni, entriamo nel campo più soggettivo che esista, a chi piacciono i suoni secchi, chi quelli corposi, insomma nelle frequenze c'è poco da discutere.
Ma la composizione e la tecnica no, sono oggettive.

Quindi che ci sia un immenso divario tra Wind e ATWTT da questo punto di vista è palese e credo che sia condiviso da tutti.
Un disco immenso da questo punto di vista, che ha influenzato torme di musicisti in tutto il mondo.

Riguardo ai suoni, ognuno hai suoi gusti, io li adoro però sono un pò basito per alcune risposte in quanto i timbri e le tastiere di Trick e Wind sono le stesse.

Inoltre il cambio di suono avviene in Duke, mentre in Atwtt con la scomparsa delle parti acustiche di piano e chitarra, risulta ancora più tastieristico come bilanciamento.
Anzi qui scompare il Mellotron che essendo dei nastri di suoni acustici rientra tra gli strumenti realistici, e viene sostituito dal Polymoog che da una parte rende il disco più elettronico ma dall'altra gli conferisce quel suono malinconico che il polymoog aveva, ed infatti è uno degli strumenti base di Anthony Phillips.....
Infatti a me piace molto anche ATWTT come sonorità.

Cosa c'è di diverso tra Trick e Wind in fatto di suoni?
Le tastiere son le stesse i timbri pure, Wind è il giusto proseguimento di Trick, quello che cambia è la quantità di parti, ovvero di layer sovrapposti, un lavoro orchestrale che a me personalmente fa impazzire, e che in Trick c'è solo in Mad man moon.

Ovviamente i timbri sono gli stessi, sono quelli che hanno reso celebre e famoso in tutto il mondo Tony Banks, fatti con le tastiere più pregiate al mondo ed oggi considerate "stradivari" delle tastiere, ovvero Mellotron, Hammond, Fender Rhodes, Arp 2600 e pro soloist.

Quindi non riesco a capire come possono essere fastidiosi in Wind e belli in Trick.

Casomai è la quantità di sovrapposizioni che può non piacere.
Ma io trovo che quello sia uno dei grandi pregi dell'album![:D]
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Postby TRE » 26 Aug 2010, 10:36

quote:
Originally posted by smiroldo

grande marcolì [;)]

scusate, ma siccome leggo un pò di giudizi che definire "affrettati" è dir poco, penso che si debba sempre dare una giusta proporzione alle cose, prima di procedere per giudizi sommari condizionati - secondo me - dal gusto personale ed un approccio "emotivo" all'ascolto.
non sono di certo un estimatore di your own, ma se quest'ultima è una CIOFECA, se all in a mouse è un pezzo NORMALE, se w&w è un album SOVRACCARICO o NOIOSO...scusate, il 90% della musica pop-rock degli ultimi 30 anni allora come la definireste? [:D]

allora, diamo una giusta proporzione alle cose. your own è una ballad ben suonata, ottimamente arrangiata, a suo modo complessa, con un eccellente lavoro di voci.
il problema è che fu - alle orecchie degli ascoltatori del tempo - la peggior cosa che i genesis avessero fatto dai tempi di trespass. il suo problema non è la qualità in sé, ma il rapporto con quanto i genesis avevano prodotto fino a quel punto.
se your own è una ciofeca, cosa è il grosso della produzione dei genesis degli anni 80 e 90? [:-I]
per cui capisco la posizione di aor che vide i genesis "in diretta" e capisco la sua delusione (o orrore) all'ascolto di your own.
ma oggi, col senno di poi, analizzando tutta la loro produzione, siamo davvero sicuri di poter inserire your own nella categoria "ciofeche"???


lo stesso si può dire di all in a mouse: secondo me è un pezzo per cui il 95% dei gruppi prog della storia avrebbero fatto carte false per pensarla e registrarla. è un brano meraviglioso, ma non un capolavoro sovrumano, come la quasi totalità della produzione genesis precedente [;)]

per non parlare di W&W: se questo è un album sopravvalutato, cosa dire di tutto il resto della storia del prog? [O:-)]



applausi convinti ed a scena aperta.

di mio aggiungo che la parte strumentale di your special way è proprio da "genesis veri".
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Postby pino lettieri » 26 Aug 2010, 11:03

Discussione interessante...a tratti stantia. Per valutare un'Opera non esiste una verità assoluta, perchè è indispensabile chiarire dall'inizio qual'è il punto di vista e di approccio all'analisi.
E' un po' pretestuoso dichiarare senza ombre di dubbi la qualità di un Album senza precisare da "quale punto di vista" lo si stia analizzando.PEr me W&W, è un buon disco, suonato discretamente, ma Prodotto molto, molto peggio del precedente ATOTT; così come ATTWT è prodotto in modo leggermente più bilanciato. Accolgo le riflessioni sulla presenza eccessiva di sovraincisioni delle parti di Tony; così come mi hanno fatto riflettere alcune esposizioni di TRE. Ma nel caso specifico, non parlerei di Capolavoro, ma di un buon lavoro, godibile e sincero, con spunti e rimandi ai tempi che furono nel tentativo nemmeno troppo celato di ripercorrerne gli antichi fasti. Un buon album di transizione che fa da anello di congiunzione tra l'immenso ATOTT fino all'avanguardistico DUKE i due veri giri di boa della band. IMHO, ovviamente.[:)]
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Postby DARKTOWN65 » 26 Aug 2010, 11:08

quote:
Originally posted by TRE

applausi convinti ed a scena aperta.

di mio aggiungo che la parte strumentale di your special way è proprio da "genesis veri".




Ma allora c'è qualcuno che è d'accordo con me su Your Own !!![^]
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Postby Fly » 26 Aug 2010, 11:10

quote:
Originally posted by Tommy Banks
Quindi che ci sia un immenso divario tra Wind e ATWTT da questo punto di vista è palese e credo che sia condiviso da tutti.



Tommy, permettimi di dissentire...

in W&W, la tecnica compositiva e la tecnica esecutiva
non oso metterle in discussione, figuriamoci...

poi, la composizione (attenzione, non i suoni)deve,
ad ognuno di noi, suscitare emozioni particolari
per poter esclamare "Oddio, che bella..."

da questo punto di vista ATTWT lo considero superiore,
proprio a livello compositivo-emozionale...
lì ci sono dei brani che mi fanno dire "Caspita, che bello..."
in W&W mi capita molto raramente... tutto qui...

quindi, per quanto mi riguarda, non condivido
l'opinione per cui, a livello compositivo,
W&W è nettamente superiore a ATTWT, anzi...

il tutto detto, ovviamente, senza nessuna acredine...
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Postby Watcher » 26 Aug 2010, 11:49

Cosa posso farci …a me Your own Special Way fa venire il mal di pancia …forse avrei bisogno del vaccino.

La cosa che mi dispiace di più è questo brano sia inserito in uno degli album che apprezzo di più.

Che il mio sia poi un giudizio “affrettato” non mi sembra proprio dal momento che conosco il brano da più di trent’anni.

E poi, io W&W album sovraccarico e noioso non l’ho mai detto, quindi diamo a cesare quel che è di cesare.
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Postby Alius » 26 Aug 2010, 12:00

Per me W&W è il miglior album dei Genesis, lo preferisco per un pelino anche a Selling... [^]
All In A Mouses' Night, insieme a Blood on The Rooftops, è la vetta del disco per cui questo è uno dei miei brani favoriti dei Genesis. Mi piace dall'inizio alla fine, dove la coda strumentale raggiunge vette da orgasmo.
Non condivido naturalmente il giudizio così negativo dato da qualcuno [V], ma i gusti sono gusti.
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Postby DARKTOWN65 » 26 Aug 2010, 12:07

Allora Alius se non condividi i giudizi negativi, condividerai il mio di giudizio [:)]
Ti piacciono anche le versioni da me segnalate ?
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Postby Alius » 26 Aug 2010, 12:27

Diciamo che reputo Your Own Special Way l'anello debole del disco, anche se non dico affatto che non mi piace: è il resto che è troppo superiore! [:-D]

La versione live con l'orchestra del tour '86 mi piace senz'altro di più...
Last edited by Alius on 26 Aug 2010, 14:09, edited 1 time in total.
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Postby Starless74 » 26 Aug 2010, 12:53

quote:
Originally posted by pino lettieri

Discussione interessante...a tratti stantia. Per valutare un'Opera non esiste una verità assoluta, perchè è indispensabile chiarire dall'inizio qual'è il punto di vista e di approccio all'analisi.
E' un po' pretestuoso dichiarare senza ombre di dubbi la qualità di un Album senza precisare da "quale punto di vista" lo si stia analizzando.
Per me W&W, è un buon disco, suonato discretamente, ma prodotto molto, molto peggio del precedente ATOTT; così come ATTWT è prodotto in modo leggermente più bilanciato. Accolgo le riflessioni sulla presenza eccessiva di sovraincisioni delle parti di Tony;


Ringazio Pino per la sua Critica del Giudizio [:D] e anche per aver, credo, chiarito meglio cosa io intendessi con «sovraccarico»

Per quanto sia affezionato più a W&W che a Trick (considerazione assolutamente soggettiva, non mangiatemi! [:-D][:-D]) non posso non rilevare, su W&W, una iper-produzione in alcuni passaggi non solo di "Mouse's", ma anche di brani che adoro come 11th Earl o One For The Vine, o nel finale di «'...In That Quiet Earth'»

Non si tratta soltanto di suoni di tastiere (suoni che peraltro trovano perfettamente senso nel contesto dell'opera) ma, più in generale, di una tendenza eccessiva (a mio gusto) al "double tracking" anche di voci e (soprattutto) di batteria. Ho avuto sempre la sensazione che diversi fill di Phil ([:-D] mi si passi il bisticcio) siano sovraincisi, quasi a suggerire che i pezzi sarebbero stati poi suonati da due batteristi...

Del resto, ascoltando le versioni live dei pezzi di W&W la maggiore "asciuttezza" del suono è evidente.

Mi piacerebbe anche discutere sul "cambio di suono" di Tony tra ATOTT e W&W ma temo che vi sbomballerei troppo, oltre ad andare OT alla grande. Forse la cosa merita un topic a sé (o forse già c'è, sono nuovo, capitemi...[I8)])
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Postby Tommy Banks » 26 Aug 2010, 14:37

quote:
Originally posted by Fly


Tommy, permettimi di dissentire...

il tutto detto, ovviamente, senza nessuna acredine...




E ci mancherebbe, non sono mica Berlusconi!

[:D][:D]

E' il bello della discussione!
Altrimenti un forum a che serve?
Poi che wind non ti piaccia o ti piaccia meno di altri, ci stà.
Le emozioni sono soggettive.
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Postby Tommy Banks » 26 Aug 2010, 14:38

quote:
Originally posted by Starless74

Mi piacerebbe anche discutere sul "cambio di suono" di Tony tra ATOTT e W&W ma temo che vi sbomballerei troppo, oltre ad andare OT alla grande. Forse la cosa merita un topic a sé (o forse già c'è, sono nuovo, capitemi...[I8)])



Bè l'ho già iniziato io, quindi se non si sono scocciati puoi tranquillamente farlo, anzi devi![:D]

Però apriamo un bel 3D nuovo di zecca!
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Postby aorlansky60 » 27 Aug 2010, 05:26

Alius ha scritto:

"Per me W&W è il miglior album dei Genesis, lo preferisco per un pelino anche a Selling... "

non so se Alius sia musicista o possegga dimestichezza sommaria a livello dilettante con le "7 note", ma questa affermazione potrebbe essere del tipo "assoluto" dal punto di vista di un ascoltatore che non possiede nessuna pratica di tipo strumentale con la musica, delegando alle proprie emozioni il giudizio, per come gli arriva una composizione al cervello ascoltandola.

Ben diversa una valutazione del tipo espressa da Tommy, che so per certo essere provetto tastierista, la stessa del resto che potrebbe esprimere Smiro in qualità di altrettanto provetto tastierista:

"L'emozione è una cosa soggettiva, quindi ci sono moltissime cose che possono far piacere o meno un disco, sopratutto quando si parla di suoni, entriamo nel campo più soggettivo che esista, a chi piacciono i suoni secchi, chi quelli corposi, insomma nelle frequenze c'è poco da discutere.
Ma la composizione e la tecnica no, sono oggettive.
Quindi che ci sia un immenso divario tra Wind e ATWTT da questo punto di vista è palese e credo che sia condiviso da tutti."



Ero, sono e sarò sempre convinto che chi ha pratica e dimestichezza con uno strumento musicale possieda chiavi di lettura differenti e più approfondite per giudicare un brano nella sua composizione. Non dico migliori in senso assoluto, ma più autorevoli e più variegate rispetto al ristretto campo di valutazione di un semplice ascoltatore.

E qui arrivo al pensiero di Pino che giustamente afferma:

"E' un po' pretestuoso dichiarare senza ombre di dubbi la qualità di un Album senza precisare da "quale punto di vista" lo si stia analizzando."

Questa affermazione è molto giusta, imho.

Io molto umilmente posso cercare di entrare nelle architetture musicali per tentare di svelarne alle mie orecchie i pregi migliori, pur essendo convinto che non potrò mai farlo con la stessa autorevolezza di Tommy o Smiro, perchè il mio approccio parte sempre dal semplice diletto dall'ascoltare musica.

Vado "oltre" in una mia personalissima modalità: la cura dei suoni e la miscelazione di questi in un disco, che rappresenta il modo di esporsi al pubblico per un artista, come lo è la tela di un quadro per un pittore.

E qui credo che subentri il lato "produttivo" dell'aspetto legato alla registrazione di un disco LP, uno degli aspetti più importanti della realizzazione di un disco, in cui assumono un ruolo predominante il produttore e l'ingegnere del suono.

Non si spiegherebbe altrimenti perchè io sento più bilanciato, -impressione che stride con quella di Tommy "non riesco a capire come possono essere fastidiosi in Wind e belli in Trick."- dal punto di vista puramente tonale, un LP come A TRICK OF THE TAIL rispetto a W&W; di ATTWT poi non se ne parla, per me è addirittura anche più sbilanciato di W&W nei suoni e nelle frequenze preferenziali(alte e medio-alte).

...quella stessa mia impressione collimante con quella di Starless : "non posso non rilevare, su W&W, una iper-produzione in alcuni passaggi non solo di "Mouse's", ma anche di brani che adoro come 11th Earl o One For The Vine, o nel finale di «'...In That Quiet Earth'»"

Capisco come Tommy -e lo ha detto spesso- rimanga affascinato da W&W, perchè egli lì dentro intravede e riesce a leggere un discorso di fine, finissima composizione che molti, io per primo, non sono in grado di cogliere nella sua massima espressione.

È il motivo per cui in W&W, riesco a individuare la vetta massima in BLOOD ON THE ROOFTOPS che dal punto di vista della produzione, in fatto di suoni, è anche la più equilibrata del disco(qui sfido chiunque a dissentire), a parte che anche compositivamente credo tutti siano concordi nell'affermare che sia una perla; al contrario di altri che vedono in ONE FOR THE VINE il più fine esercizio compositivo dell'album.

C'è un altro aspetto, per me fondamentale, nella valutazione di W&W, ATOTT e ATTWT: la voce di Collins.

Anche nei momenti apparentemente più "teneri", più romantici, più "dolci" del catalogo dei Genesis, Peter Gabriel non riusciva MAI a darmi quell'impressione negativa(per me) nella quale riesce ad eccellere la tonalità di Phil quando asseconda momenti "romantici" musicalmente con l'uso della sua voce, accentuandone il carattere melenso... Con questo non dico che non possegga la grinta necessaria quando occorre(gli esempi sono molti), ma passaggi come il suo falsetto in alcuni momenti di ONE FOR THE VINE, o meglio ancora quelli accentuati in YOUR OWN sono per me discutibili, portando inevitabilmente il senso del brano verso toni che molti gradiscono, mentre altri come me trovano eccessivamente leziosi... questione di gusti.


Watcher ha scritto :

"Cosa posso farci …a me Your own Special Way fa venire il mal di pancia …forse avrei bisogno del vaccino.
La cosa che mi dispiace di più è questo brano sia inserito in uno degli album che apprezzo di più."

questo è niente... [:-|] [:D] cosa dovrei dire io di "more fool me" andata ad inquinare uno dei dischi LP più
BELLI in senso assoluto della storia del XXmo secolo??!! ...ancora oggi, fatico a farmene una ragione... [:-!]

[:)]
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Postby pino lettieri » 27 Aug 2010, 10:06

[:-D][:)] Grande . Alain sei un Grande.
Approvo tutto ciò che dici ed apprezzo moltissimo la tua innata modestia nel definirti un "semplice ascoltatore": vorrei essere io un semplice ascoltatore dotato della tua "cultura musicale"...

LA soggettività è determinate, facciamocene una ragione. L'oggettività si pone su unu piano reso più o meno accettabile dai diversi strati culturali che essa attraversa: se sono musicista posso affermare oggettivamente che un brano sia di difficile esecuzione, armonicamente complesso, armonicamente coerente, ritmicamente corretto, in quanto quete analisi rientrano in canoni definiti da schemi e dogmi distribuiti a chiunque abbia studiato la materia come a dire che una "battuta di 4/4 sia di 4/4 punto e basta"non si discute. Se non sono un musicista, ho meno strumenti tecnici di valutazione oggettiva, ma col tempo miglioro le capacità di analisi in modo altrettanto naturale di chi sa suonare uno strumento; magari non mi accorgo di qualche dettaglio dovuto ad un accordo fatto con un risvolto, o di una rullata fatta con dentro delle terzine, o un paradiddle fatto diversamente, ma certamente sarò in grado di farmi attraversare istintivamente dalla musica affinando sempre di più il gusto arrivando anche a distribuire giudizi non solo accettabili, ma acnhe istruttivi per chi da musicista non riesce a notare per via del filtro tecnico sempre presente nelle loro menti. LA bellezza della musica dei G, sta anche in questo mio minuscolo e pretestuoso pensiero e la prova ne è il fatto che in mezzo a tanti "musicisti" nella band c'era anche chi (come me, del resto) la musica, non la conoscesse affatto pur suonando divinamente il proprio strumento... Il continuare a dedicare la propria vita a quel mondo ti porta neturalmente a strimpellare anche gli altri strumenti contestualmente all'affinamento del proprio. PArlo di Phil... Che ha saputo regalarci parti di batteria assolutamente memorabili come altrettanto memorabili e addirittura da Oscar lo sono state alcune delle sue innumerevoli "canzonette" "messe giù" al pianoforte nello studio di casa, senza per altro essere un pianista... Per chiudere rientrando in topic, la soggettività induce a definire il piacere o meno che all'ascolto il brano ci dona. Il fatto che io definisca ATOTT "perfetto" non significa che sia "bellissimo" per tutti, pur determinando comunque un range di altissimo lignaggio in cui le Produzioni di quel periodo sono confluite. W&W è un bellissimo album, così come lo è The lamb. Ma chi può dire quale sia "più bello" oggettivamente? Ovvio che i vari talebani nascosti nelle pieghe del forum non abbiano dubbi...[:D][:D][:D] ma alla fine ciò che conta è il saperci arrivare, il saper comprendere l'Opera che si ascolta tentando di predisporsi a ciò con il giusto e corretto approccio.
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Postby aorlansky60 » 27 Aug 2010, 10:28

err... faccio anch'io parte della categoria "talebani" [:D] per età e gusti musicali maturati per quanto riguarda il ristretto universo dei Genesis... [:D]

ciò nonostante, è assai facile per me -veramente è da decenni che ne sono convinto- convenire su tutto il buon e grande lavoro fatto su ATOTT in tutti i suoi risvolti, dalla composizione alla produzione finale, rendendolo di fatto uno dei dischi migliori e più equilibrati -per alto standard mantenuto dall'inizio alla fine- del loro intero catalogo, in questo secondo me in compagnia del solo FOXTROT.

Pino scrive:

"se sono musicista posso affermare oggettivamente che un brano sia di difficile esecuzione, armonicamente complesso, armonicamente coerente, ritmicamente corretto, in quanto queste analisi rientrano in canoni definiti da schemi e dogmi distribuiti a chiunque abbia studiato la materia come a dire che una "battuta di 4/4 sia di 4/4 punto e basta"non si discute."

a parte convenire, ovviamente, su quanto scrivi, oltre naturalmente a tutto il resto del tuo precedente intervento,
secondo me, e chiedo conferma, c'è differenza anche in ambito di musicisti; cioè, credo che un tastierista ed un chitarrista (ma in misura più marcata il primo) siano su un piano più evoluto di quelli deputati a mantenere il tempo -bassista e batterista- ...fanno ovviamente eccezione i polistrumentisti compositori... è una forzatura la mia, una falsa credenza oppure c'è un fondo di verità? (lo chiedo ovviamente a tutti coloro che qui suonano uno strumento) [;)]
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Postby pino lettieri » 27 Aug 2010, 11:07

[:)]...personalmente non posso arrogarmi alcuna risposta netta. Smiro potrebbe o Tommy. Io suonicchio alcuni strumenti prediligendo la batteria. Mi viene da dire che ogni strumento se portato all'estremo ha possibilità espressive complicatissime, un violino, un PF, basso o batteria, chiatarra sax che sia, non c'è uno strumento "più difficile", sono difficili le parti che a volte tocca fare a "quello strumento". E solo la profonda simbiosi con lo strumento ti consente di suonare in modo pirotecnico come Dave Weckl. Il fatto è che dipende in quale contesto esprimi l'analisi. Il batterista dei Pink Folyd, praticamente potrebbe farlo qualunque batterista di liscio[:D] eppure, nel suo genere, Egli è elegante, raffinato essenziale... impallidirebbe difronte a Dave Weckl, e decine di centinaia di batteristi blasonati ed esplosivi. Dipende dal genere. (Quello dei P Floyd è davvero sempliciotto, diciamolo...)
I 7/8 di cinema show col suo groove originale, è non solo bellissimo, ma tecnicamente non certo alla portata di chiunque, mentre il grove di Squonk, sì. Poi c'è ovviamente la componente espressiva... ma si andrebbe molto in "la"...quasi in si bemolle[:D][:D]
Un buon musicista deve integrarsi e mettere a disposizione dell'insieme il proprio talento. I Genesis sono la massima espressione di questo concetto.
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Postby Tommy Banks » 28 Aug 2010, 10:08

quote:
Originally posted by aorlansky60


Non si spiegherebbe altrimenti perchè io sento più bilanciato, -impressione che stride con quella di Tommy "non riesco a capire come possono essere fastidiosi in Wind e belli in Trick."- dal punto di vista puramente tonale, un LP come A TRICK OF THE TAIL rispetto a W&W; di ATTWT poi non se ne parla, per me è addirittura anche più sbilanciato di W&W nei suoni e nelle frequenze preferenziali(alte e medio-alte).


È il motivo per cui in W&W, riesco a individuare la vetta massima in BLOOD ON THE ROOFTOPS che dal punto di vista della produzione, in fatto di suoni, è anche la più equilibrata del disco(qui sfido chiunque a dissentire), a parte che anche compositivamente credo tutti siano concordi nell'affermare che sia una perla; al contrario di altri che vedono in ONE FOR THE VINE il più fine esercizio compositivo dell'album.

[:)]



E su basta dire queste cose su di noi tastierai.
Siamo come tutti gli altri, a parte che amiamo ritrovarci in lussuosi castelli a discutere con un cocktail in mano![:D]

Provo comunque a far capire quella mia frase, che non è proprio in stridore con la tua.

Io parlavo che i timbri son gli stessi a parte due cosine ed anche la disposizione nel campo stereofonico.
Su questo rimanevo colpito in quanto oggettivamente gli strumenti e i timbri scelti da Tony son gli stessi tranne qualche piccolo dettaglio come il phaser al posto del leslie, ma che operano allo stesso modo una cambio di fase.
Anche in Trick è pieno di phaser..infatti i due dischi in fatto di timbri sono il giusto proseguimento l'uno dell'altro.

Quello che cambia è chi ha operato in fase di missaggio con equalizzatori ed effetti tipo compressori,ecc per il mastering finale.
Ma non centrano niente le tastiere di Banks!
Questo è il messaggio (obliquo [:D] ) che volevo far passare.

Poi ovvio e sono d'accordo con Pino, che Trick sia più diretto per l'uso della batteria e con brani più ritmati rispetti al suo successore più emozionale e romantico.
Ma lo stile è quasi identico, jazz fusion in Trick più in evidenza ma presente anche nelle parti strumentali di Wind.
In trick ci sono molte parti romantiche da morire come Mad man Moon o Entlangled.

Gli stessi elementi sono solo disposti in quantità diverse nei due album.

Sono stato abbastanza obliquo?
[:D]

Oh siete tutti invitati al prossimo incontro tastierai al castello!
obbligatoprio il cocktail in mano.
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 04:42

ho capito, Tommy, voi tastierai siete una specie di elite pseudo snob, praticamente una setta... di sicuro, ce l'avete coi chitarristi che a volte vi rubano la scena... [:-D] e trattate con sufficienza batteristi e bassisti, [:D] che servono solo a fornirvi il ritmo, perchè il "palcoscenico" deve essere tutto vostro!... [:D]


Anche in Trick è pieno di phaser..infatti i due dischi in fatto di timbri sono il giusto proseguimento l'uno dell'altro.

Quello che cambia è chi ha operato in fase di missaggio con equalizzatori ed effetti tipo compressori,ecc per il mastering finale.


proprio la convinzione che mi sono fatta da tempo [;)] vedo che anche tu concordi.

ps per l'invito, oltre al cocktail, occorrono anche frac e cilindro?... [:D]
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Postby pino lettieri » 30 Aug 2010, 06:05

[:)]
...solo per alimentare questa discussione che vira sempre di più in interessantissimi interventi:
a mio parere(già espresso, tra l'altro),le differenze maggiori tra i due album ATOTT e W&W, oltre a dettagli tecnici ampiamente e sapientemente raccontati da Tommy ( ma attendo anche Magog,Smiro ed altri!)a mio giudizio personalissimo, vanno ricercate in una maggiore naturale ispirazione nel primo a discapito del secondo. Sia chiaro parliamo di due pole position, due album eccellenti; ma in ATOTT, sento una straripante e strabordante quantità di spessore compositivistico: come se fosse un album dell'era Gabriel, per capirci. Cioè come se fosse stato concepito e prodotto tra foxtrott e the lamb. Questa "assonanza/vicinanza" temporale mi squote ogni volta che ascolto questo disco(praticamente ogni giorno[:D]). C'è una tale quantità di musicalità, c'è una quantità di qualità davvero elevatissima. Non c'è un solo brano che non ti si aggrappi al cuore.
Ecco: in W&W, c'è un primo vaggito di come stessero mutando le cose. Pur restando adeguatamente in ambito prog, cominciano a farsi sentire brani che si avvicinano in modo più marcato alle nuove esigenze di mercato e dei tempi: Credo che sia evidente che Tony avesse intuito il cambiamento stilistico da li a venire e che pertanto abbia nostalgicamente insistito su quei suoni "tipici" per mantenere un legame con il loro "stile Genesis". MA il mercato è più forte dell'idealismo, e gioco forza, anche il "genesis style" si dovette adeguare. Il tragitto ha incontrato "qualche" defaillance, ma poi arrivò DUKE, per la mia gioia immensa...[;)][^][:)]
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Postby 11mo Conte di Mar » 30 Aug 2010, 06:09

Trovo Wind maestoso, cupo e fiabesco.
Mi è sempre piaciuto sin dalla copertina - quella che preferisco anche rispetto a quelle di "testabianca" - così autunnale e malinconica che rispecchia molto, a mio avviso, le sonorità ivi contenute.
E' sicuramente il miglior album postgabriel, non il più coraggioso ma il più elegante e poi è simbolicamente il vero addio al prog dei Genesis.

Eleventh... pur non essendo una pietra miliare trovo che sia una ottima e meastosa apertura, che avrei rivalutato anche nei tour a seguire.
One for the vine è uno dei migliori brani in assoluto del gruppo, superato probabilmente dallo splendore di quella gemma eterea, surreale, di Blood on the rooftops: il più bel brano della band sotto i 10 minuti.
Ma l'intero album e di grande livello, eccezion fatta per Your own special way dal contenuto zuccherino assolutamente eccessivo e per quel futile esercizio strumentale di Wot Gorilla.
La notte del topo in effetti è come la spaghettatata allo scoglio, le porzioni migliori sono quelle alla fine, in fondo al tegame.
E ci si chiede come mai tony e steve con quel fraseggio non avessero potuto tirare fuori qualcosa di più epico.
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 07:14

11Conte scrive:

"Ma l'intero album e di grande livello, eccezion fatta per Your own special way dal contenuto zuccherino assolutamente eccessivo e per quel futile esercizio strumentale di Wot Gorilla."


con quel nick che hai è intuibile quanto ti sia caro quest' album, e cio nonostante possiedi ugualmente l'obiettività di riconoscere -per quello che ho posto in evidenza quotandoti- alcuni momenti indubbiamente "minori" e poco significativi...

Chapeau !! [:)]

inutile dire che concordo pienamente [;)] specie il riferimento all'alto contenuto "zuccherino" di YOUR OWN e al vanesio esercizio di stile di GORILLA...
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Postby pino lettieri » 30 Aug 2010, 07:22

[:)]Ciao 11mo.
Con la mia più totale dolcezza,ed al solo scopo di continuare questa bella discussione, sono a contraddirti delicatamente.

Sai quanto io sia dedito ad accettare le "soggettivita" in fatto di gusti personali, ma credo che forse sia un po' eccessivo definire One for the vine "uno dei migliori brani in assoluto...".[:)] Un buon brano, in cui si cerca disperatamente di tenersi ancorati al
" Genesis Style" che si sta lentamente trasformando...chi dice in meglio chi in peggio, ma trasformando. Una canzone in cui fa sfoggio di se, la tecnica del copia ed incolla tipica dei tempi d'oro: è evidentissimo come le due parti del brano siano frutto di momenti compositivi diversi e presumibilmente lontani nel tempo messe insieme per completare una ballade di buona fattura nel tentativo di ripercorrere i fasti molto più alti di quel ATOTT lontano solo qualche mese dalla produzione, ma anni luce dalla creatività.
Ciò che dici all'inizio del tuo interessante intervento, è condivisibile in termini oggettivi: non si discute che sia un album per certi versi intenzionalmente maestoso, e fiabesco. Credo però che sia un album "di maniera" in cui si è cercato di assomigliare il più possibile ai Genesis, suonando come loro .
In ATOTT, al contrario "sono" i genesis che creano e suonano. LE cose sono più spontanee ed escono dalle dita di Tony con una drammaticità assolutamente naturale. Credo che l'intro di Dance on vulcano, rappresenti la struttura architettonica del pensiero compositivistico di Bancks. Dalla scelta degli accordi e della tonalità, dalla scelta dell'impasto sonoro, crea un'impatto drammatico ed onirico secondo solo a Watcher. Il cambio in "maggiore" sull'ingresso della parte che anticipa le strofe cantate (nuovamente in minore) definisce la straripante voglia di scrivere musica di quel periodo, una vivacità compositivistica assimilabile a ben altri tempi. In W&W, percepisco un certo disorientamento: i suoni sono forzatamente prog: il pedale sul Taurus come segno distintivo del Genesis sound, è lì in bella mostra sul primo brano d'apertura; accordi lunghi in grande spolvero, archi, chitarre il lontananza con rimandi agli antichi fasti e l'esplosione dell'attacco. Un buon esercizio, un godibilissimo brano in pieno genesis style. Ma Dance on vulcano è un'altra storia.
Con rispetto assoluto delle tue pregevoli opinioni[:)].
p.
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Postby Hogweed » 30 Aug 2010, 07:30

Wot Gorilla piace da morire solo a me.[:(]
There's an angel standing in the sun, and he's crying with a loud voice!!!!


Non sarebbe male leggere le FAQ
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Postby Starless74 » 30 Aug 2010, 07:56

quote:
Originally posted by Hogweed

Wot Gorilla piace da morire solo a me.[:(]



Noo, povero Hogweed! [:.-(] [:)][:)]
Wot Gorilla? piace moltissimo anche a me;
forse il fatto che riprenda, con tempo diverso, un tema già esposto (One4theVine) suscita il sospetto di un "riempitivo", in quanto tale superfluo, donde la tendenza a 'snobbarlo' un po' rispetto ad altri momenti di W&W.
Per rientrare (almeno in parte[O:-)]) nel topic: le digressioni stumentali del periodo 76-80 - compresa Mouse - hanno tutte una potenza e un'inventiva sorpendenti, e Wot (IMHO) non fa eccezione.

Adesso vado a cambiare il mio nick in "OT" [:D][:D]
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Postby pino lettieri » 30 Aug 2010, 09:26

Daniele?
[:)]
p.
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 09:49

Non posso che essere d'accordo sull'appassionata presa di posizione di Pino a favore di ATOTT rispetto a W&W...

ormai è molto tempo che se ne dibatte.

anche se alla fine, il fattore soggettivo gioca pur sempre un ruolo predominante.

come nel caso dello stesso Banks, di cui si sà per certo che W&W risulta essere uno dei suoi due(almeno) LP in assoluto preferiti di tutto il catalogo prodotto.

in contrasto con quanto dichiarato da Tommy : "la composizione e la tecnica sono oggettive."

Non è un caso -presumo- che molti "tastierai" [:D] qui assegnano un valore particolarmente elevato sia a W&W valutato nel complesso, che a "One for the vine" presa singolarmente.

alla fine, ognuno di noi si ritrova a fare i conti col proprio gusto personale che costituisce il metro di giudizio.

Nel mio caso, lo dico per l'ultima volta poi evito di tediarvi, nel caso di W&W proprio mal digerisco quell'enfasi -la cui origine Tommy ha saputo spiegare molto bene- data verso le frequenze alte, particolarmente avvertibile nella quasi totalità dei brani.

Nemmeno riesco a dare quel giudizio così sperticato di lodi per "One for the vine" che qui molti danno... portate pazienza... [:D]
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Postby smiroldo » 30 Aug 2010, 09:55

quote:
Originally posted by aorlansky60

Non è un caso -presumo- che molti "tastierai" [:D] qui assegnano un valore particolarmente elevato sia a W&W valutato nel complesso, che a "One for the vine" presa singolarmente.

mah, io sono tastieraio [:D] ma non fatico a vedere una bella differenza qualitativa (sotto TUTTI i punti di vista: composizione, arrangiamenti, registrazione e produzione) tra trick e wind.
wind è SOLO un disco stupendo, immenso e favoloso [:)]
trick rientra nell'inumano, alla pari dei precedenti [O:-)]

in quanto a one for the vine, ne riconosco la grande bellezza, ma non trovo affatto sia una delle vette di banks. troppo orientata sulle tastiere, chitarre praticamente inesistenti, troppi passaggi splendidi alternati ad altri un pò di maniera. e un cantato a volte un pò discutibile...[:-I]
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Postby Hairless Heart » 30 Aug 2010, 10:20

Starless74 ha scritto:
quote:
Wot Gorilla? piace moltissimo anche a me;
forse il fatto che riprenda, con tempo diverso, un tema già esposto (One4theVine) suscita il sospetto di un "riempitivo",

Al di là del valore (soggettivo) del brano, il richiamare un tema lo trovo positivo, dà un senso di continuità al disco, quasi fosse un concept. Particolare simpatico, ricordo che tempo fa su questo forum qualcuno aveva denunciato il fatto che i Genesis avevano copiato un loro brano, senza sospettare che poteva essere una cosa voluta.[:D]
Quanto alla sfida, una delle tante che qui si ripetono, Trick/Wind, io sto decisamente dalla parte del primo. Ma leggendo recensioni su libri e riviste, mi sa che la maggior parte propende per il secondo, considerato un vero ritorno al fulgido passato.
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 10:24

mastro Smiro è uno di cui ci si può fidare [;)] nei giudizi emessi

"...e un cantato a volte un pò discutibile..."

eh, concordo, ma non è semplice...
a volte quel cantato -nel brano considerato- non piace molto nemmeno a me, però mi rendo conto che il povero Phil non fa altro che assecondare il brano come richiesto nei suoi passaggi armonici così "romantici" [:-I] mettendoci solo quello che ha: la voce con il proprio timbro e caratteristiche di cui l'ha dotato madre natura...

non riesco ad immaginarmi come sarebbe stata con un altro vocalist... [:-I]

bisognerebbe intanto chiedersi se Banks lo ha composto "anche" pensando all'interpretazione di Phil e del potenziale vocale di quest'ultimo, oppure no... [:-I]

anche pensando al tipo di creatura particolarmente importante rivestita da questa canzone per lo stesso autore, che vi ha messo parecchio tempo per venirne a capo, se non ricordo male...
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Postby Raistlin Majere » 30 Aug 2010, 10:58

sono anni che mi chiedo perché Gorilla sia considerato esercizio di stile, mentre After the ordeal (lo strumentale più brutto probabilmente, dopo the brazilian), Los Endos o Quiet earth, no.

Gorilla l'ho sempre considerato un brano ispirato e "sperimentale" . Sarà che mi piace particolarmente, ma tutto questo "esercizio di stile" alla yes o elp non ce lo vedo...
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Postby Hairless Heart » 30 Aug 2010, 11:12

quote:
sono anni che mi chiedo perché Gorilla sia considerato esercizio di stile

Perchè incentrato unicamente sulla ritmica, oltre allo striminzito tema di cui si parlava prima c'è poco altro.
After the ordeal, Los endos e Quiet earth (per me molto inferiore alle prime due) sono infinitamente più ricche melodicamente ed armonicamente.
Definirei Gorilla un ottimo jingle, ed infatti come sigla (cos'era, Tv7? [:-I]) funzionava alla grande.
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 11:18

quote:
Originally posted by Hairless Heart

Starless74 ha scritto:
quote:
Wot Gorilla? piace moltissimo anche a me;
forse il fatto che riprenda, con tempo diverso, un tema già esposto (One4theVine) suscita il sospetto di un "riempitivo",

Al di là del valore (soggettivo) del brano, il richiamare un tema lo trovo positivo, dà un senso di continuità al disco, quasi fosse un concept. Particolare simpatico, ricordo che tempo fa su questo forum qualcuno aveva denunciato il fatto che i Genesis avevano copiato un loro brano, senza sospettare che poteva essere una cosa voluta.[:D]
Quanto alla sfida, una delle tante che qui si ripetono, Trick/Wind, io sto decisamente dalla parte del primo. Ma leggendo recensioni su libri e riviste, mi sa che la maggior parte propende per il secondo, considerato un vero ritorno al fulgido passato.



un qualcuno che su questo forum aveva -giustamente imho- tirato in ballo il fatto che WOT GORILLA assomigliasse particolarmente ad un altro brano credo fosse cap.Harle citando il ritmo iniziale di "Nubian Sundance" dei Weather Report... se potete, ascoltate l'inizio dei due brani [;)] nella ritmica... il fatto che con "gorilla" i Genesis stessero tendendo l'orecchio alla fusion trova qui la sua più classica conferma...
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 11:22

quote:
Originally posted by Hairless Heart

quote:
sono anni che mi chiedo perché Gorilla sia considerato esercizio di stile

After the ordeal, Los endos e Quiet earth (per me molto inferiore alle prime due) sono infinitamente più ricche melodicamente ed armonicamente.



completamente d'accordo [^]
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Postby Hairless Heart » 30 Aug 2010, 11:24

quote:
qualcuno che su questo forum aveva -giustamente imho- tirato in ballo il fatto che WOT GORILLA assomigliasse particolarmente ad un altro brano credo fosse cap.Harle citando il ritmo iniziale di "Nubian Sundance" dei Weather Report
Io comunque mi riferivo alla "scopiazzatura" del tema.[;)]
Last edited by Hairless Heart on 30 Aug 2010, 11:25, edited 1 time in total.
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Postby Raistlin Majere » 30 Aug 2010, 11:24

Pensa che preferisco di gran lunga quiet earth ad after, e la preferisco, seppur di poco a los endos.
Ma il fatto che sia incentrato sulla ritmica non può essere un modo per classificare un brano come "mero esercizio di stile", soprattutto se consideriamo il drumming di phil. poi io ci sento un grande solo di tony, poco ispirato? non saprei, se ci aggiungiamo la chitarra di steve sul finale, le "girandole", i campanelli, a me da l'idea di un brano "mirabolante", questo è il termine che reputo adatto.

ps. Anche los endos si basa molto sulla ritmica, e non prende "idee" da una canzone, ma da due (addirittura! :P ) come la mettiamo!? [:-D][;)]
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Postby Hairless Heart » 30 Aug 2010, 11:32

...Ehm...ehm....(diavolaccio come faccio ad uscirne)..... ma Los endos è l'apoteosi di Trick, una specie di "bignami" dell'album, e comunque c'è molto di più oltre alle riprese dei temi, vedi l'inizio. E' uno dei brani solitamente preferiti del disco, difficile paragonarlo a Gorilla.....(puff, pant,....speriamo che basti).....[:D][;)]
Last edited by Hairless Heart on 30 Aug 2010, 11:32, edited 1 time in total.
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Postby 11mo Conte di Mar » 30 Aug 2010, 12:10

quote:
Originally posted by pino lettieri

[:)]Ciao 11mo.
Con la mia più totale dolcezza,ed al solo scopo di continuare questa bella discussione, sono a contraddirti delicatamente.

Sai quanto io sia dedito ad accettare le "soggettivita" in fatto di gusti personali, ma credo che forse sia un po' eccessivo definire One for the vine "uno dei migliori brani in assoluto...".[:)] Un buon brano, in cui si cerca disperatamente di tenersi ancorati al
" Genesis Style" che si sta lentamente trasformando...chi dice in meglio chi in peggio, ma trasformando. Una canzone in cui fa sfoggio di se, la tecnica del copia ed incolla tipica dei tempi d'oro: è evidentissimo come le due parti del brano siano frutto di momenti compositivi diversi e presumibilmente lontani nel tempo messe insieme per completare una ballade di buona fattura nel tentativo di ripercorrere i fasti molto più alti di quel ATOTT lontano solo qualche mese dalla produzione, ma anni luce dalla creatività.
Ciò che dici all'inizio del tuo interessante intervento, è condivisibile in termini oggettivi: non si discute che sia un album per certi versi intenzionalmente maestoso, e fiabesco. Credo però che sia un album "di maniera" in cui si è cercato di assomigliare il più possibile ai Genesis, suonando come loro .
In ATOTT, al contrario "sono" i genesis che creano e suonano. LE cose sono più spontanee ed escono dalle dita di Tony con una drammaticità assolutamente naturale. Credo che l'intro di Dance on vulcano, rappresenti la struttura architettonica del pensiero compositivistico di Bancks. Dalla scelta degli accordi e della tonalità, dalla scelta dell'impasto sonoro, crea un'impatto drammatico ed onirico secondo solo a Watcher. Il cambio in "maggiore" sull'ingresso della parte che anticipa le strofe cantate (nuovamente in minore) definisce la straripante voglia di scrivere musica di quel periodo, una vivacità compositivistica assimilabile a ben altri tempi. In W&W, percepisco un certo disorientamento: i suoni sono forzatamente prog: il pedale sul Taurus come segno distintivo del Genesis sound, è lì in bella mostra sul primo brano d'apertura; accordi lunghi in grande spolvero, archi, chitarre il lontananza con rimandi agli antichi fasti e l'esplosione dell'attacco. Un buon esercizio, un godibilissimo brano in pieno genesis style. Ma Dance on vulcano è un'altra storia.
Con rispetto assoluto delle tue pregevoli opinioni[:)].
p.




Ciao Pino.
Premessa d'obbligo: non sono un musicista, non sono un tecnico, non sono un esteta del suono. Sono uno che misura, come può - anche a spanne, le musica con le emozioni. A cui piacciono esageratamente i Genesis.

I Genesis, tu me lo insegni, hanno fatto sovente uso di copia/incolla: Supper's ready su tutte ma anche Battle of E.F. per dirne due, ma la mia valutazione è spudoratamente di pancia, che tiene conto appunto di emozioni, senza ripercorrere la "genesi" del brano in oggetto che non reputo, almeno in questa sede, importante.
Sono d'accordo con te quando, lo avevo anche accennato nel mio post, che W&W non è un disco coraggioso.
Come i Genesis sparigliano con ATOTT, cambiando cantante e indirizzo musicale, sembrano ritornare dopo pochi mesi su loro passi.
Ma il tutto alle mie orecchie è impreziosito da un Collins che è maturato come cantante e un Hackett un po' meno in sordina che in A Trick.
Tony è in uno stato di completa estasi compositiva e quando esalto OFTV intendo la voce di Phil e il piano di Tony che si fondono, diventano un solo strumento, una sublimazione che fatico a descrivere.
Passaggi che in canzoni come Mad man Moon o Ripples, pur stupende, non scorgo.
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Postby pino lettieri » 30 Aug 2010, 12:25

[:)]grazie Daniele. Grazie per l'esposizione del tuo pensiero.
Assolutamente comprensibile il tuo punto di vista. E' da inserire nel contesto della soggettività come del resto espliciti molto chiaramente. Io trovo molto bella OFTV, solo un po' di maniera, artefatta, ma non posso escludere che possa, nel momento giusto e con la giusta predisposizione, creare emozioni.
Una cosa che mi lascia un po' perplesso è il giudizio non proprio entusiastico relativo a ad un brano clamoroso per concezione, rimandi semantici, qualità esecutiva come LOS ENDOS. Un brano con una personalità elevatissima...un po' maltrattato, ma forse ho capito male[:)]

Vorrei permettermi di fare un plauso a tutti voi/noi, per la qualità e la serenità di questa discussione. Essere parte di noi, è una gran bella cosa.
[:)][8:-x]
Grazie a tutti.
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Postby Raistlin Majere » 30 Aug 2010, 12:41

Pino, se ti riferisci a me riguardo ai commenti "ingenerosi" ti interrompo subito, il fatto che io preferisca in that quiet earth a los endos (seppur di poco, come ho specificato) non sta a significare che lo disprezzi, ma capisco che è sempre difficile preferire un pezzo rispetto ad un altro, quando si parla di Genesis. [;)].
Se invece ti riferivi al mio commento precedente riguardo a los endos, quando l'ho "paragonato" a wot gorilla. Con il mio discorso intendevo rimarcare il fatto che con le parole possiamo sempre trovare cavilli per etichettare un brano come "mero esercizio di stile", dal momento che hair ed aor (ed immagino molti altri) hanno questa opinione riguardo wot gorilla. Insomma il mio era un modo per elevare wot gorilla a brano di serie A, non di declassare Los Endos, ci mancherebbe. [;)]
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Postby pino lettieri » 30 Aug 2010, 12:46

[:)]grazie Rai. Ottima riflessione che ovviamente accolgo con piacere[:)][:)].
Mi veniva strano infatti...

p.
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Postby aorlansky60 » 30 Aug 2010, 12:52

comunque una cosa è certa:

la sequenza scelta è stata particolarmente azzeccata, specie per chi ha corso il rischio di cadere assopito o andare direttamente in letargo con le dolci note cullate di "Your Own"; la frenetica -fin troppo imho- "Gorilla " è in grado di ridestare l'attenzione in un botto! [:D]
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Postby 11mo Conte di Mar » 30 Aug 2010, 18:14

quote:
Originally posted by pino lettieri

[:)]grazie Daniele. Grazie per l'esposizione del tuo pensiero.
Assolutamente comprensibile il tuo punto di vista. E' da inserire nel contesto della soggettività come del resto espliciti molto chiaramente. Io trovo molto bella OFTV, solo un po' di maniera, artefatta, ma non posso escludere che possa, nel momento giusto e con la giusta predisposizione, creare emozioni.
Una cosa che mi lascia un po' perplesso è il giudizio non proprio entusiastico relativo a ad un brano clamoroso per concezione, rimandi semantici, qualità esecutiva come LOS ENDOS. Un brano con una personalità elevatissima...un po' maltrattato, ma forse ho capito male[:)]

Vorrei permettermi di fare un plauso a tutti voi/noi, per la qualità e la serenità di questa discussione. Essere parte di noi, è una gran bella cosa.
[:)][8:-x]
Grazie a tutti.
p.



Los endos è un pezzo che esprime potenza.
Preso in sé è arduo porlo allo stesso livello di Dance on a volcano o Entangled o mad man moon.
Ma rimane il fatto che dal vivo sia una cannonata!!!
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Postby harlequin » 30 Aug 2010, 19:14

Ancora con ste discussioni? Per me quasi tutto quello che Tony ha fatto prima, è stato rodaggio per poter scrivere un brano come One for the vine, cantato male da Phil Collins, per la verità; Lo Smiro non ama molto Vine, ma è l'unico tastieraio; siamo in tre contro uno[:D][:D]
Penso che Gorilla sia più potente di Los endos, che a parte la tecnica e l'energia non ha nulla di speciale ( e qui sono io che fatico a capire il perchè di tanto riconoscimento).
All in a mouse's night è carina, con una parte strumentale che mi pare buttata lì, senza reale convinzione, cosa rara nelle parti strumentali dei Genesis...e pure qui...mistero assoluto. Potrà pure emozionare, però...
Strategie oblique[:D]
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Postby aorlansky60 » 31 Aug 2010, 05:40

ancora con ste discussioni? [:D] ...allora, vediamo di fare adombrare un pochino cap.Harle... [:D]

Smiro, "tastieraio" atipico -poi spiego perchè(*)- [:D] ha scritto:

"in quanto a one for the vine, ne riconosco la grande bellezza, ma non trovo affatto sia una delle vette di banks. troppo orientata sulle tastiere, chitarre praticamente inesistenti, troppi passaggi splendidi alternati ad altri un pò di maniera. e un cantato a volte un pò discutibile..."

a parte che condivido tutte le sue parole qui, a parte che Smiro è una persona sempre misurata e bilanciata nelle sue valutazioni, come "tastieraio" deve essere perfino troppo democratico e gentile [:D] in quanto non pretende per se tutta la scena(*) e le sue parole di commento per "One for the vine" sembrano provare questa caratteristica... [:D]

solitamente, la maggiorparte dei tastierai sono "primedonne" che pretendono tutte le luci della ribalta [:D]

cap.Harle ha scritto "siamo in tre contro uno" ...bene il capitano [:)], il bolognese Tommy [;)] non ricordo però chi è il 3zo [:-I] ...


cap.Harle ha scritto "Per me quasi tutto quello che Tony ha fatto prima, è stato rodaggio per poter scrivere un brano come One for the vine"

sarà... buon per Te che riesci a cogliere quella "finesse" di composizione celata nelle note e nei tempi di "One for the vine"...

per quanto mi riguarda, l'ho sempre avvertita come una composizione raffinata, a tratti perfino troppo, però alla fine, non so perchè, è più "l'amaro" in bocca che provo come di una grande promessa non mantenuta...

e non lo dico con il giudizio critico maturato ora, ma l'ho sempre pensata così fin da quando l'ascoltai le prime volte... però la colpa non è neanche tutta da attribuire alla voce di Phil... lui -ripeto- non fa altro che assecondare, tra l'altro molto bene con le sue capacità vocali predominanti, il carattere "molto" romantico del brano...

insomma per farla breve, ieri sera ovviamente stimolato da queste discussioni mi sono ascoltato in sequenza "Elenventh Earl" e "One for the vine"... poi ho interrotto bruscamente ed ho dato in pasto al mio lettore "the Musical box" solo per vedere l'effetto drastico che ne provavo...

definitemi pure "rozzo-barbaro-plebeo", incapace di leggere raffinatezze musicali superiori, ma dopo due minuti il sorriso mi è tornato ad illuminare il volto...
[:D]

alla fine, nessuno ha torto e nessuno ha ragione: nel catalogo dei Genesis, esiste una perla e platino per ognuno.
[:)]
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Postby pino lettieri » 31 Aug 2010, 06:58

Chiaro. Alain, come sempre.
Adoro il tuo passaggio "è più "l'amaro" in bocca che provo come di una grande promessa non mantenuta..." è esattamente ciò che volevo dire ma non sapevo come farlo.
L'analisi di SMIRO, la condivido in pieno;così come gli riconosco grande pacatezza e capacità di analisi sopraffine, mai eccessive e sempre precise.
Hrleq:
[:)] accetto in chiave soggettivistica la tua analisi. Ma personalmente ritengo che forse sei troppo"preso" da un brano certamente attraente ma da qui a definirlo quasi come l'essenza Bancksiana mi sembra eccessivo[:-|][:)].
Los endos, ha diversi pregi. Uno è l'apparente semplicità. Un tema che parte da 4 note, ribattute con l'iserimento di terze e quinte sostenute da un mitragliatore modello 4corde suonato da un Mike R. in una forma eccelsa, e da un Philippo Collina entusiasmante che rimanda all'eccletticismo puro dei Brand X. L'altro immediatamente identificabile è la potenza. Un'altro è la personalità. Tanto quanto l'assolo di Cinema show, tanto quanto il riff di Turni it on, tanto quanto moltissimi altri esempi, ha una personalità immediata, ti si stampa dentro, lo vivi vibrando, muovendo il corpo tentanto di muovere le braccia a mo' di un baterista sugl'obbligati martellati da Philippo: anche chi non suoni la batteria, quegl'obbligati, tenta di sovrapporli con la gestualità perchè sono irresistibili. L'ennesimo pregio è la perfetta sinergia derivante dall'impatto scenico globale: Los endos dal vivo, è l'apoteosi del concerto. Non si discute[^][:)]
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Postby aorlansky60 » 31 Aug 2010, 07:50

Pino ha scritto:

"(Los Endos): Un tema che parte da 4 note, ribattute con l'iserimento di terze e quinte sostenute da un mitragliatore modello 4corde suonato da un Mike R. in una forma eccelsa, e da un Philippo Collina entusiasmante che rimanda all'eccletticismo puro dei Brand X."

a parte notare che sei forbito dal punto di vista tecnico-musicale (le "terze" e le "quinte" per me sono solo identificabili in marce meccaniche tipiche da cambio auto, aihmè [:D]), a parte notare il tuo linguaggio condito anche da sana ironia sempre gradita quando esposta (emblematico il formato "mitragliatore" di Mike)[:D], devo riconoscere che uno degli aspetti salienti che più mi entusiasma all'ascolto di LOS ENDOS è proprio la ritmica, come hai appena descritto; in effetti, la linea di basso qui suonata da Mike è semplicemente S P E T T A C O L A R E, una vera sfida per chiunque ami e suoni quello strumento, imho [^]

Questo brano è emblematico nel catalogo della band, e venuto fuori nemmeno troppo casualmente: come hai accennato, coincideva con il periodo di vita parallela di Philippo -quello che lui amava definire la "vacca grassa" dei BRAND X (vacca grassa per possibilità di svisare ed uscire dall'ordinario rappresentato dalla seria damigella di college impersonificata dai Genesis) contrapposta alla sua band di appartenenza originaria più famosa- ed al suo recente interesse verso la jazz-fusion di origine americana...
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Postby pino lettieri » 31 Aug 2010, 08:11

[:)]grazie Alain. E' un piacere descrivere e condividere le mie emozioni. Tu sei troppo modesto. Ed io troppo poco[:D]: scusatemi[I8)][I8)][I8)][I8)][I8)][I8)][I8)][I8)][I8)][I8)].

Il groove di basso di Mike, non è solo strepitoso, ma è anche registrato in modo sublime. La Produzione di questo album è grandiosa. Il mix è dettagliato e ben bilanciato. Il rack effetti è blindato e chiuso con dei lucchetti inviolabili le cui chiavi sono ben protette in una cassaforte nel magazzino dello studio. Tranne qualche reverbero (Synth da solo ed aperto al massimo su Los Endos)e una spolverata di Delay (Sul charly di Squonk), il resto nel banco è clear. Le chitarre gestite da Steve, godono del suo controllo sulla pedaliera e quindi, tutto è equilibrato e geniale come solo lui sapeva fare. La batteria suona come una Ludwing alla Bonham...
Manca Peter Gabriel. Ma francamente è un dettaglio di cui mi sono accorto leggendo le note di copertina[:D][:D][:D]
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Postby Hairless Heart » 31 Aug 2010, 08:20

quote:
ieri sera ovviamente stimolato da queste discussioni mi sono ascoltato in sequenza "Elenventh Earl" e "One for the vine"... poi ho interrotto bruscamente ed ho dato in pasto al mio lettore "the Musical box" solo per vedere l'effetto drastico che ne provavo...


Comprensibile...
Semplificando al massimo il concetto, senza nulla togliere ad un brano comunque ottimo, trovo che One for the vine sia "molto prog" dal punto di vista della struttura (lunghezza, vari cambi lungo la durata) ma che sia sostanzialmente del buonissimo rock romantico. Insomma, che sia molto più vicino a Heathaze che a Firth of fifth, giusto per rimanere in campo banksiano.
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Postby Tommy Banks » 31 Aug 2010, 10:01

quote:
Originally posted by Hogweed

Wot Gorilla piace da morire solo a me.[:(]



A me piace tantissimo, jazz fusion prog.
Un solo di Banks da capogiro, ebbene si sfoggio di tecnica e vanità alla grandissima! [:D]
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Postby Tommy Banks » 31 Aug 2010, 10:07

quote:
Originally posted by smiroldo

in quanto a one for the vine, ne riconosco la grande bellezza, ma non trovo affatto sia una delle vette di banks. troppo orientata sulle tastiere, chitarre praticamente inesistenti, troppi passaggi splendidi alternati ad altri un pò di maniera. e un cantato a volte un pò discutibile...[:-I]



Il cantato io invece l'adoro come al 3 minuto...da pelle d'oca.
Poi arriva il pianoforte e Phil riprende a cantare in un modo spaventosamente bello al minuto 3,40, e cambia tutta l'armonia ed il phatos del pezzo..in tutt'altra direzione.

Senza parole...
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Postby Tommy Banks » 31 Aug 2010, 10:27

quote:
Originally posted by harlequin

Ancora con ste discussioni? Per me quasi tutto quello che Tony ha fatto prima, è stato rodaggio per poter scrivere un brano come One for the vine, cantato male da Phil Collins, per la verità; Lo Smiro non ama molto Vine, ma è l'unico tastieraio; siamo in tre contro uno[:D][:D]
Penso che Gorilla sia più potente di Los endos, che a parte la tecnica e l'energia non ha nulla di speciale ( e qui sono io che fatico a capire il perchè di tanto riconoscimento).
All in a mouse's night è carina, con una parte strumentale che mi pare buttata lì, senza reale convinzione, cosa rara nelle parti strumentali dei Genesis...e pure qui...mistero assoluto. Potrà pure emozionare, però...
Strategie oblique[:D]



Chi è il terzo tastieraio?
Io adoro wine, così come tutto Wind, a parte il brano pop "Special" che tutti conosciamo, ma che è suonato comunque benissimo, con uno splendido timbro nel solo di Banks fatto con il fender rhodes.
Del resto un pezzo pop lo hanno sempre messo.

Dovete capire l'animo struggente di questo disco che io considero il primo disco solista di Banks.
Smiro per una volta non ti capisco, sicuramente Trick è più equilibrato nel dispensare romanticismo e ritmo e non ha un pezzo debole, ma le idee che ci sono W&W sono incredibili, proprio nel versante composizione, variazioni e arrangiamenti.
C'è una intera orchestra sotto W&W.
Per me i due dischi sono tutti e due da 10.
Però e qui non concordo con il capitano, Nursery,Foxtrot,Selling e lamb sono da 10 e lode.
[:D]
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Postby Tommy Banks » 31 Aug 2010, 10:34

quote:
Originally posted by Hairless Heart

quote:
ieri sera ovviamente stimolato da queste discussioni mi sono ascoltato in sequenza "Elenventh Earl" e "One for the vine"... poi ho interrotto bruscamente ed ho dato in pasto al mio lettore "the Musical box" solo per vedere l'effetto drastico che ne provavo...


Comprensibile...
Semplificando al massimo il concetto, senza nulla togliere ad un brano comunque ottimo, trovo che One for the vine sia "molto prog" dal punto di vista della struttura (lunghezza, vari cambi lungo la durata) ma che sia sostanzialmente del buonissimo rock romantico. Insomma, che sia molto più vicino a Heathaze che a Firth of fifth, giusto per rimanere in campo banksiano.



Ma no.
Heathaze rimane sempre li...non cambia mai, per quanto bella la prima parte costruita su una serie di accordi spaventososamente belli e complessi.
Wine è un crogiolo di atmosfere, tempi, ritmi e cambi di armonie dall'inizio alla fine.
La cosa che le fa sembrare simili è che Phil canta in modo dolcissimo in entrambi i brani...

P.S. io amo moltissimo Heathaze.
Per me è un dolore lancinate fare questi distinguo, mi faccio violenza.
Con il primo minuto di heathaze o Wine si farebbero interi LP di altri comuni mortali....
Non deve diventare una gara a chi ne sa di più, le differenze a questi livelli sono nel 90% una questione di gusti...
Si parla di capolavori dei nostri.


[8:-x]
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Postby smiroldo » 31 Aug 2010, 11:32

quote:
Originally posted by Tommy Banks

Smiro per una volta non ti capisco, sicuramente Trick è più equilibrato nel dispensare romanticismo e ritmo e non ha un pezzo debole, ma le idee che ci sono W&W sono incredibili, proprio nel versante composizione, variazioni e arrangiamenti.
C'è una intera orchestra sotto W&W.
Per me i due dischi sono tutti e due da 10

beh, di wind ho detto che è un disco stupendo, immenso e favoloso, mica una ciofeca [;)]
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Postby aorlansky60 » 31 Aug 2010, 11:55

quote:
Originally posted by Tommy Banks


Però e qui non concordo con il capitano, Nursery, Foxtrot, Selling e lamb sono da 10 e lode.
[:D]



[^] ...stappo un annata speciale di Dom Perignon... [:D]
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Postby harlequin » 01 Sep 2010, 06:38

Per me l'unico così ricco di musicalità è Foxtrot; comunque allora erano troppo immaturi e ci vogliono degli anni per imparare a comporre; siamo sempre allo stesso punto; non si può pretendere che ciò che ci emoziona sia un capolavoro di invenzione musicale in senso assoluto.
Se la discussione rimane solo sul suono delle tastiere, sulla voce di Collins, sulle frequenze...cose importanti per carità, ma non sono l'essenza del brano; paragonare poi Musical box a One for the vine...capisco...prende di più...assoli di chitarra, maschere, passaggi pastorali, ma come ricchezza musicale basterebbero i primi 5 minuti per inabissarla.
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Postby pino lettieri » 01 Sep 2010, 06:59

E ti quoto in pieno. Ho scritto qualche giorno fa proprio di questo aspetto.
L'analisi deve avere una chiara connotazione: si disquisisce della composizione? Della registrazione, dei suoni? Eccetera...
Non si può dare giudizi assoluti su nessun brano prescindendo dalla contestualizzazione dell'analisi. Who dunnit, è complesso da capire, certo, ma ha certamente dei pregi che possono anche non essere solo artistici o tecnici. L'album intero, Trespass, pur essendo di assoluta pregievole fattura composivistica, tecnicamente è inciso da cani. Il fatto è che da circa un ventennio, le due cose confluiscono nell'unico risultato:la qualità all'ascolto, fornisce una quota importante per raggiungere l'ipotetico 100% del gradimento totale del brano. Non sono più così tanto staccate le cose. Oggi un brano discreto, può superae la soglia del gradimento se proposto con sonorità accorte e accattivanti. Lo stesso brano registrato male ed inciso peggio potrebbe restare nel dimenticatoio. E non ho parlato del puro arrangiamento..........
p.
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Postby harlequin » 01 Sep 2010, 07:25

Ecco, io allora parlo della composizione...cioè della combinazione di suoni, della loro architettura...ma così rimangono solo parole.
Esempi pratici qua sopra non se ne possono fare.
Oh, ragazzi l'altro tastieraio è il mio amico Marbie, e che caspita...[:D][:D]
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Postby aorlansky60 » 01 Sep 2010, 08:12

Harlequin ha scritto:

"Per me l'unico così ricco di musicalità è Foxtrot; comunque allora erano troppo immaturi e ci vogliono degli anni per imparare a comporre"

questa affermazione lascerebbe quasi supporre che Tony Banks sia arrivato alla perfetta maturità stilistica negli anni 80... non lasciateglielo credere... [:D] già di suo, è convinto che "Genesis" sia uno dei risultati migliori da lui conseguiti... [:D] se poi gliela "appoggiamo" [:D] è finita... [:-D]


"siamo sempre allo stesso punto; non si può pretendere che ciò che ci emoziona sia un capolavoro di invenzione musicale in senso assoluto."

d'accordissimo ma... chi è in grado di ergersi ad autorità primaria nel sapere giudicare ed affermare IN SENSO ASSOLUTO E DEFINITIVO che "One for the vine" è "migliore" di "The Musical Box" o viceversa? [:-I]
tu? io? una pazzo del manicomio? uno che ha studiato 30 anni al conservatorio ed ha accumulato 50 diplomi? l'anima di W.A.Mozart rediviva?... non oso andare "oltre" e "più in alto"... [:-I]


"paragonare poi Musical box a One for the vine...capisco...prende di più...assoli di chitarra, maschere, passaggi pastorali, ma come ricchezza musicale basterebbero i primi 5 minuti per inabissarla."

lasciamo perdere "le maschere"; [:D] i Genesis non mi hanno mai attratto per questo aspetto.

"assoli di chitarra"... [:D] la solita disputa tra tastiere e chitarre... [:D] capisco il punto di vista di un amante dei tasti bianchi e neri... [:D]

The Musical Box è un brano alquanto complesso, suddiviso in varie parti, riconoscibili in 4 fondamentali:

- la parte iniziale cantata

- l'energica sequenza strumentale intermedia

- il breve interludio successivo "she's a lady, she' got time..."

- l'outro finale

È enormemente più complessa nella propria struttura rispetto ad una canzone "normale" fabbricata con la classica architettura pop(strofa-ritornello-strofa).

Rappresenta, nelle sua struttura, una via maggiormente condensata rispetto alla suite di 20 minuti.

Tra le 4 parti fondamentali di cui è composta, a me quella più energica e rock in senso assoluto dominata dalla chitarra e tastiere distorte è quella che attira di meno; è molto espressiva nel contesto complessivo, ma quelle che mi piacciono maggiormente musicalmente se estrapolate sono soprattutto le altre 3, in particolare la penultima(quella dove la voce base e quella in controcanto arrivano a punte di magie assoluta, sotto il tappeto cesellato di chitarre).

Usando le tue stesse parole : "come ricchezza musicale per me le bastano 5 minuti per inabissare la rivale-in questo caso One for the vine", che si rivela forse più raffinata nella composizione ma eccede spesso in formalismo a volte fin troppo lezioso [:D] lasciandomi personalmente l'amaro in bocca.

come pathos predominante, poi, non c'è proprio paragone(a favore del carillion).

Non ne verremo mai a capo, nemmeno se facciamo resuscitare i mostri sacri. [:D]

Credo che l'anima raffinata di Wolfgang darebbe il proprio consenso a "One for the vine", mentre Ludwig sarebbe certo più attirato dall'energia di "The Musical box"

Alla fine, siamo fortunati che in qualche modo, entrambi noi abbiamo trovato il proprio nirvana musicale. [:D]
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Postby Tommy Banks » 01 Sep 2010, 08:41

quote:
Originally posted by harlequin

Ecco, io allora parlo della composizione...cioè della combinazione di suoni, della loro architettura...ma così rimangono solo parole.
Esempi pratici qua sopra non se ne possono fare.
Oh, ragazzi l'altro tastieraio è il mio amico Marbie, e che caspita...[:D][:D]



Azz Marbie! [^]


Propongo un incontro con cestello di Don perignon portato da Aor!
Chi vuole può portare anche il mantello in stile Wakeman![:D]
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Postby Tommy Banks » 01 Sep 2010, 08:44

quote:
Originally posted by smiroldo
, mica una ciofeca [;)]



[;)][:D]
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Postby aorlansky60 » 01 Sep 2010, 09:53

quote:
Originally posted by Tommy Banks
[br


Propongo un incontro con cestello di Don perignon portato da Aor!
Chi vuole può portare anche il mantello in stile Wakeman![:D]



"dom" ... DOM PERIGNON, non "Don" come "don giovanni"... [:D]

e poi non ci vengo mica nel vostro castello, sapete? [:D]

non perchè non mi siate simpatici, ma in mezzo a quella confraternita di tastierai, [:D] io sarei visto com il rozzo barbaro di turno a cui piace "The Musical Box" che non arriva ad apprezzare le finezze compositive di "One for the vine" con il risultato di essere messo a fare il cameriere e servire da bere... [:-D]
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Postby harlequin » 01 Sep 2010, 10:03

Premesso che nella loro immaturità ci sono comunque delle invenzioni musicali pregevoli, una grande immaginazione (anche per gli arrangiamenti) ecc...altrimenti non mi piacerebbero i Genesis, non li considererei il miglior gruppo di sempre...(azz, m'è scappata), vediamo di replicare. Tanto fra un po' arriva Sir Thomas e rischio grosso[:D][:D][:D]
Il mio punto di vista è diverso e provo a ripeterlo: che Tony abbia deciso di pubblicare col gruppo Invisible touch è UN'INTENZIONE PRECISA, non vuol dire che in quegli anni abbia composto solo quelle cose ( e vale anche per gli altri).
Ma poi è chiaro che uno a 30 anni, dopo innumerevoli tentativi padroneggi meglio la materia musicale, sia in grado di esprimersi meglio che a 20. E' successo anche ai grandi, anche a Mozart e Beethoven che tu citi; o vorresti forse dirmi che la sonata n.1 di Beethoven sia rappresentativa quanto la n. 28? O i primi quartetti quanto gli ultimi?
Troppo facile poi farmi passare per quello che ha una preparazione musicale (accademica[:D]) e quindi sfodera le sue competenze pretendendo di dare giudizi assoluti. E qui dico:
1) Odio le accademie e i conservatori (in generale)
2) Son costretto a citare di nuovo uno dei miei più cari amici, a digiuno di teorie e tecniche musicali, che però negli anni ha sviluppato una grande capacità d'ascolto e si accorge di tutte le sottigliezze armoniche. Naturalmente gode come un matto per le invenzioni di Bengs. Quindi...
Poi il discorso sulle chitarre...spero che tu stia scherzando[:D]
non è mica questione di chitarre; a parte che la chitarra di Steve mi fa morire (anche in Musical box).
Pino mi dice se considero Vine la quintessenza di Tony; mettiamola così, non è la quintessenza dei Genesis, ma uno dei brani più rappresentativi di Tony si.
Da ultimo: sta cosa della soggettività comincia veramente a starmi sulle scatole; voi pensate che nessuno può dare dei giudizi estetici, però se qualcuno venisse a dirvi che una canzone dei Rolling Stones è musicalmente più grande di Supper's ready vi incazzereste come bisce. Quello vi direbbe: troppo formalismo, cerebrale, invece quella va dritta dritta al cuore...vi incazzereste come bisce eh?
Last edited by harlequin on 01 Sep 2010, 12:15, edited 1 time in total.
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Postby Tommy Banks » 01 Sep 2010, 10:12

quote:
Originally posted by harlequin
..vi incazzereste come bisce eh?



Roba da plotone di esecuzione....[:D]
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Postby Tommy Banks » 01 Sep 2010, 10:18

quote:
Originally posted by aorlansky60

quote:
Originally posted by Tommy Banks
[br


Propongo un incontro con cestello di Don perignon portato da Aor!
Chi vuole può portare anche il mantello in stile Wakeman![:D]



"dom" ... DOM PERIGNON, non "Don" come "don giovanni"... [:D]



Ma......[:-D] ...... in effetti io non ci capisco molto di vini,spumanti e Champagne...
E non sai quanto mi dispiaccia, perchè adoro vini e affini.
Tempo fa ero anche iscritto ad un gruppo di degustazioni.
ne uscivo ubriaco, e poi non ricordavo i nomi....[:D]
Aor vuoi farmi da guida?
Oh nel castello ti giuro che non ti facciamo fare il cameriere.
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Postby pino lettieri » 01 Sep 2010, 10:21

quote:
[Pino mi dice se considero Vine la quintessenza di Tony; mettiamola così, non è la quintessenza dei Genesis, ma uno dei brani più rappresentativi di Tony si.



Mai detto.[:)]
A me piace ma di fatto è un bel brano semplice di maniera ed eseguito bene. Tra l'altro (sullo strumentale) con la cassa in quattro, cosa che dovrebbe scatenare urti di vomito qua e la ad alcuni utenti del forum[:D]
p.
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Postby marbian » 01 Sep 2010, 10:32

Azz, becco il topic solo adesso...mi piace 'sto mistero del terzo tastieraio...[:D], per quanto riguarda invece quanto detto sopra... non posso che ribadire una volta ancora come imho One for the vine rappresenti IL punto d'arrivo per il Banks compositore, una prova di maturità che, strettamente dal punto di vista del lessico compositivo, supera per ricchezza e sottigliezza dei particolari quanto fatto precedentemente.

Poi è ovvio che i gusti personali e le emozioni non si misurano dalla originalità armonico-melodica di un brano ( anche se per me è spesso così... [I8)])

Il vs. affezionatissimo terzo tastieraio....[:-D][;)][:D]
Last edited by marbian on 01 Sep 2010, 10:34, edited 1 time in total.
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Postby aorlansky60 » 01 Sep 2010, 10:46

Tommy ha scritto :

"Tempo fa ero anche iscritto ad un gruppo di degustazioni.
ne uscivo ubriaco, e poi non ricordavo i nomi....
Aor vuoi farmi da guida?
Oh nel castello ti giuro che non ti facciamo fare il cameriere."


con questo presupposto, accetto l'invito... [:D]

ad un altra condizione: che ci sia doverosamente anche cap.Harle per comunicarci a tu per tu, visto che non ho capito (quasi) una benedetta mazza del suo ultimo intervento e di dove voglia andare a parare [:D] [:-D]

...oltre al "DOM"(un intera cassa visto il numero di tastierai, escluso il sottoscritto) [:D] porto anche qualcosa di più "corposo", tipo un "Port Ellen" torbato a gradazione "da barile", 25 anni di invecchiamento e 60 gradi alcolici [:p] sluuurp [:p] ...giusto per vedere gli effetti immediati [:-D] ...dopo una cena corposa inaffiata con il "dom" e conclusa con quella "palla di cannone" di Islay, si ragiona meglio e più serenamente... [:D]

anche arrivando ad affermare che "Sympathy for the devil" [:D] "Street fighting man" [:D] o "Gimme Shelter" sono concettualmente e musicalmente assai superiori a robe vanesie del tipo di "supper's ready" o "one for the vine"... [:D] [;)]
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Postby aorlansky60 » 01 Sep 2010, 11:25

allora, ritorno un pochino serio rispetto all'ironia espressa prima; [:)]

deve essere chiaro quanto io abbia in alta considerazione, oltre per la loro naturale simpatia, alcune persone qui non a caso: Perk, Smiro, Marbian, Harle e Tommy (ed altri che ora non ricordo).

Lo so che farò ink.re Harle nel ripeterlo, [:D] ma costoro posseggono un autorevolezza particolare nel riuscire a "leggere e capire" un brano musicale nella propria complessità armonica e strutturale, ad un livello superiore rispetto ad uno digiuno di tecnica musicale applicata nell'uso di uno strumento specifico.

I tastieristi (e non tastierai [:D]) sono favoriti [:D] dato che il pianoforte è di certo il mostro più arduo da domare, oltre che essere lo strumento musicale dotato dell'estensione di frequenza più ampia riproducibile.

Se questo gruppo -al quale sembra far eccezione Smiro- affermano all'unisono che "One for the vine" è da considerare "come il traguardo d'arrivo per un compositore come Banks" come ha appena detto Marbian, c'è da crederci.

Insomma, un loro punto di vista in materia è certamente più credibile e veritiero, rispetto a quello di tipo assolutistico non supportato da solide basi analoghe, magari solo dettato da "emozioni a pelle" di uno che sia completamente a digiuno del rapporto con le 7 note.

cap.Harle non volermene, [:D] ma purtroppo devi accettare il fatto che esistono melomani come il sottoscritto, ad un livello più rozzo ed inferiore del vostro, il cui palato è maggiormente appagato da THE MUSICAL BOX o SUPPER'S READY rispetto alla pur sontuosa e complessa ONE FOR THE VINE... [:D]

ps: mi piacciono anche i Rolling Stones(periodo 66/74), e un sacco di altra musica che la vostra categoria d'elite snobba sdegnosamente, se paragonata al lustro musicale rappresentato indubbiamente dai GENESIS... [:D]


... a che ora è il rinfresco a base di Champagne?... [:-I] [:D]
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Postby harlequin » 01 Sep 2010, 12:06

Pino, ho capito bene? Hai detto che One for the vine è semplice?
Allora qua mi provocate sul serio!!! Appena posso comincerò con la cosa più semplice e cioè le armonie del brano e il mio amico marbie (che c'ha le orecchie molto grandi) mi darà una mano. Io invece al castello vengo solo se Aor farà il cameriere; [:D]
ma la principessa chi sarebbe? C'è?
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Postby pino lettieri » 01 Sep 2010, 12:12

Harle: non esistono Opere semplici scritte da Tonyno.
E' che al confronto con Opere di ben più intenso lignaggio e penso a Watcher, essa sparisce. Che OFTV sia una splendida composizione, non si discute, dico che a tratti risulta un po' di maniera, nel senso che si è voluto assomigliare molto al genesis style. Cosa che apprezzabilmente almeno sotto il profile dell'onestà intellettuale, negli album successivi non hanno fatto dichiarando tra l'altro il cambiamento di stile e sound cambiando addirittura il "parco macchine" come sapientemente scritto in un altro topic da "uno che ne capisce" più di me[;)][^][:)]
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Postby pino lettieri » 01 Sep 2010, 12:19

Harle: non esistono Opere semplici scritte da Tonyno.
E' che al confronto con Opere di ben più intenso lignaggio e penso a Watcher, essa sparisce. Che OFTV sia una splendida composizione, non si discute, dico che a tratti risulta un po' di maniera, nel senso che si è voluto assomigliare molto al genesis style. Cosa che apprezzabilmente almeno sotto il profile dell'onestà intellettuale, negli album successivi non hanno fatto dichiarando tra l'altro il cambiamento di stile e sound cambiando addirittura il "parco macchine" come sapientemente scritto in un altro topic da "uno che ne capisce" più di me
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Postby aorlansky60 » 01 Sep 2010, 12:23

Harle ha scritto:

"Io invece al castello vengo solo se Aor farà il cameriere"

eeehh no!!... [;^(] ...spiacente, ho già la promessa fatta da Tommy [:D]

e poi, con tutto il tempo occupato a versare bevande [:D] per gli invitati, non avrei modo di disquisire con Te di pensieri filosofici sul tema "come eludere l'ansia tropicale"(cit.) o le "terzine" le "quartine" e "le tartine" [:D] di "One for the Vine" che come titolo, visto il carattere alcolico della serata, è pure particolarmente in tema... [:D]

piuttosto, principesse a parte, quel castello è anche fornito di torri??... [:-I]
...potrebbero venire comode... [:D] ricordo un discorso di "bassisti" fatto in passato... [:-D]
[:D]
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Postby Raistlin Majere » 01 Sep 2010, 12:48

quote:
Originally posted by pino lettieri

nel senso che si è voluto assomigliare molto al genesis style.



ma perché OFTV l'hanno scritta i Marillion!? [:-I].
A parte gli scherzi, io non la trovo di "maniera", io lo trovo il classico componimento "alla Banks/StileMusicaClassicaQuandoSiMetteInTestaDiFareCoseSerieConIlPianoNonComeThat'sAll", vedi FoF, o MMM, o AIITD (occhei, quest'acronimo è difficile [:-D], An island in the darkness) e si va mettiamoci anche Still it takes me by surprise.
Non sarà un "brano" avventuristico o spregiudicato come "who dunnit?", ma non lo trovo un brano artefatto. A me, emoziona, ed il testo è uno dei più intelligenti che abbiano mai scritto...[;)]
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Postby pino lettieri » 01 Sep 2010, 13:12

Ah beh se questo è il metro, allora tutto ciò che da giorni sta accadendo sul forum, è una inutile farsa: Mi offri un assit strepitoso che colgo al volo: quindi anche se non c'è la minima presenza di Peter gabriel, OFTV è un brano dei Genesis atutti gli effetti?
Sai, si dice in giro da queste parti che "i genesis siano addirittura morti" dopo la dipartita di PG...

Io affermo che sono stati vivi e vegeti per altri trent'anni.

E comunque, dai un po' manieristica lo è.[:)] Pur essendo un brano godibile e ben riuscito. [:)]
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Postby Raistlin Majere » 01 Sep 2010, 13:37

Sì lo so, ma è gente abituata a "baciare le rane", io non mi fiderei... [:-D]
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Postby harlequin » 01 Sep 2010, 13:49

Nella maniera più assoluta; A cosa ti riferisci di Watcher? credo all'intro; ecco, è solo un intro, molto efficace, ma solo quello è; e il resto del brano non mantiene le promesse, a cominciare dal cantato, con quell'incipit su una nota sola. Non ci siamo; Vine ha una struttura molto logica; ed è un'invenzione continua, dall'inizio alla fine.
Manieristico che vuol dire, che imita l'arte rinascimentale? Ma chi i fiamminghi? Tipo Ockeghem per esempio? Non mi pare.[:D][:D]
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Postby pino lettieri » 02 Sep 2010, 07:44

WOW! Eccchecccosè![:D]
Se vuoi che ti dica che OFTV sia un brano clamoroso, beh..se ti fa felice lo dico. Ma non è così. E' un brano nemmeno troppo complicato nelle armonie e assolutamente "di maniera" nel senso che ripercorre canoni compositivistici abbastanza consueti e approdi non proprio definibili inattesi. Una buona canzone, per carità, al pari di altre di quel periodo, che sfocia in una parte strumentale ricca e potente, con un tema di Synth imponente. Alla genesis, per capirci. Entangled,ad esempio non è un 'Opera di maniera "alla genesis":
"é" genesis.
Con simpatia, p.
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Postby aorlansky60 » 02 Sep 2010, 08:27

quote:
Originally posted by harlequin

Nella maniera più assoluta; A cosa ti riferisci di Watcher? credo all'intro; ecco, è solo un intro, molto efficace, ma solo quello è; e il resto del brano non mantiene le promesse, a cominciare dal cantato, con quell'incipit su una nota sola. Non ci siamo; Vine ha una struttura molto logica; ed è un'invenzione continua, dall'inizio alla fine.
Manieristico che vuol dire, che imita l'arte rinascimentale? Ma chi i fiamminghi? Tipo Ockeghem per esempio? Non mi pare.[:D][:D]



non riesco a spiegarlo, (nemmeno come quel caxxo di proxy server sia riuscito a farmi entrare finalmente nel topic, scusa, proxy...) ma in qualche modo, riconducendo la valutazione solo tra WATCHER e ONE FOR THE VINE, riesco a capire perchè Harle ne abbia appena parlato in quel modo...

in fondo, a parte la pregevole intro, Watcher ha una struttura precisa strofa-ritornello ripetute x 3... One for the vine è molto più complessa e raffinata armonicamente e per come è costruita nel suo evolvere, questo è indiscutibile... solo, Harle, riesci a spiegarmi perchè a me piace molto di più WATCHER???... [:D]
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